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 ALBANIA - ALBANIA - Coltivazione cannabis: emergenza nazionale. Leader opposizione
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13 ottobre 2016 12:06
 
Per il leader dell'opposizione albanese di centrodestra Lulzim Basha, il fenomeno della coltivazione della marijuana e' diventato "un'emergenza nazionale" per il paese. "Faremo battaglia in parlamento per risolvere questo problema", ha aggiunto Basha, secondo cui la responsabilita' della situazione e del governo. "Dobbiamo fermare questo grande male che ha investito il paese e rischia di trasformare i nostri figli in persone che fanno uso di droga e in schiavi che lavorano nella grande fattoria degli stupefacenti di Rama e del ministro dell'Interno", ha detto Basha al termine della riunione del suo gruppo parlamentare, aggiungendo che "il problema della droga e' diventato un grande problema anche per la sicurezza e la stabilita'".
Sono oltre 2,4 milioni le piante di cannabis distrutte quest'estate dalla polizia albanese grazie anche all'assistenza della polizia italiana e la missione di sorvoli con un aereo della Guardia di Finanza dotato di tecnologia avanzata che ha permesso l'identificazione delle piantagioni. Infatti la superficie identificata e' stata di 213,4 ettari, quasi cinque volte maggiore rispetto a quella dello scorso anno. Ma per la polizia albanese cio' non indicherebbe una diffusione del fenomeno, quanto una sua lotta piu' serrata. Quest'anno, e' stato registrato anche l'utilizzo di un nuovo seme, detto vietnamita, che avrebbe un tempo di maturazione molto piu' breve, da 45 a 50 giorni, ma con minore produttivita'.
Secondo i dati diffusi dalla polizia, in manette sarebbero finite 248 persone durante 1.260 operazioni in tutto il paese, nei quali sono stati impegnati 8.900 agenti e 2.630 mezzi. Gli interventi via terra della polizia, in oltre due mila piantagioni hanno avuto un costo di oltre 520 milioni di lek, pari a circa 3,7 milioni di euro. Per il leader dell'opposizione albanese "i dati confermano l'allarmante diffusione del fenomeno, le cui origini vanno cercate nella complicita' del governo con le organizzazioni dei narcotraffici". Immediata la replica del ministro dell'Interno il quale ha ricordato come al tempo del centro destra al potere "le piantagioni distrutte sono state zero nel 2012, mentre nel 2013 solo il 7,5 per cento del totale".  
 
 
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