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 U.E. - U.E. - Commissario europeo contro il divieto del burqa
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Notizia 
9 marzo 2010 11:52
 
Alla vigilia della festa della donna, il Commissario per i Diritti dell'Uomo del Consiglio d'Europa ha voluto dire la sua sul velo islamico. "La proibizione del burqa e del niqab non libererebbe le donne oppresse ma potrebbe, al contrario, aggravare la loro esclusione nelle società europee", ha spiegato Thomas Hammarberq nel "punto di vista" pubblicato il 7 marzo sul sito del Consiglio d'Europa. Sarebbe "una misura mal ispirata, che colpisce la vita privata". Secondo il commissario svedese, Il divieto generale potrebbe urtare contro la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, in un'ottica del rispetto della vita privata e del diritto di manifestare la propria religione o convinzione. Questi diritti, rammenta, non possono essere limitati se non per motivi legati alla sicurezza pubblica, alla salvaguardia dell'ordine, della salute o della morale, oppure alla tutela dei diritti e delle libertà altrui. Nessuno ha potuto dimostrare, sostiene, che indossare il velo integrale metta a repentaglio l'uno o l'altro di questi principi. Pur riconoscendo che "lo statuto della donna in alcuni gruppi religiosi è un problema grave da non eludere", Thomas Hammarberg ritiene che "non è vietando l'abbigliamento, che è solo un sintomo, che si potrà rimediare". In linea generale, lo Stato deve evitare di legiferare su come la gente si veste. Infine: "Il divieto del burqa e del niqab sarebbe deleterio quanto la condanna delle caricature danesi. In altri termini, non esiste tolleranza senza reciprocità".
 
 
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