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 ITALIA - ITALIA - Corrieri della droga di 10 e 13 anni costretti dai genitori
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3 dicembre 2013 11:18
 
Bambini di 10 e 13 anni costretti dai loro genitori a fare i corrieri della droga: se si rifiutavano prendevano botte. Emerge anche questo dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Foggia sulla presunta organizzazione dedita allo spaccio di droga, alle rapine, detenzione di armi e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, smantellata oggi con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 41 persone. Ai bambini, un maschietto di 10 anni e una femminuccia di 13, appartenenti a due famiglie diverse, i genitori, in più occasioni, hanno affidato il compito di consegnare le sostanze stupefacenti ai tossicodipendenti e di portare a casa i soldi. Solo dopo i piccoli potevano tornare a giocare in strada con i loro amichetti. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Foggia, su richiesta della Procura. Diciotto persone sono finite in carcere, 16 agli arresti domiciliari, in sei sono state sottoposte all'obbligo di firma in caserma. Un altro indagato è sfuggito alla cattura ed è ricercato. Significativo il bilancio dell'inchiesta che ha interessato le città di Margherita di Savoia e Cerignola, oltre 1300 sono stati gli episodi totali di spaccio accertati dagli investigatori, 150mila euro il giro di affari stimato del gruppo criminale tra marzo e ottobre 2011. Per comunicare tra di loro i pusher - secondo l'accusa - usavano un sofisticato sistema di comunicazione in codice per nascondere l'identità delle persone che dialogavano e l'oggetto reale delle conversazioni. Per indicare lo stupefacente, dicevano al telefono: 'motorino', 'caffè', 'motore grande', 'macchina'; 'persone'; 'cipolline'. Lo stesso linguaggio cifrato lo utilizzavano con i due bambini ai quali chiedevano di fare le consegne e di incassare il danaro. Episodi che i carabinieri hanno segnalato al tribunale per i minorenni di Bari. A carico di due indagati il gip ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza quali esecutori materiali di una rapina a mano armata e dei reati di detenzione e porto illegale di una pistola in luogo pubblico e lesioni personali aggravate. Ad altri due indagati sono stati contestati i reati di falso e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
 
 
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