MONDO - Corruzione. Onu: rappresenta il 10% del Pil
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9 dicembre 2013 18:39
Ogni anno nel mondo 1 triliardo di dollari viene pagato in tangenti, mentre si stima che 2,6 triliardi di dollari vengono rubati annualmente attraverso la corruzione, un volume pari al 10% del Pil mondiale. Sono queste le cifre drammatiche diffuse dalle Nazioni Unite nella giornata mondiale contro la corruzione, una ''malattia globale'' nella definizione del segretario generale Onu, Ban Ki-moon, che sottolinea come il fenomeno non riguarda piu' esclusivamente traffici criminali come quelli di droga e armi, ma intacca ormai molti ambiti dell'economia 'legale', dalle risorse ambientali a quelle destinate alla sanita'. ''La corruzione sopprime la crescita economica aumentadone i costi e minaccia la gestione sostenibile dell'ambiente e delle risorse naturali. Viola i diritti umani fondamentali, esaspera la poverta', aumenta l'ineguaglianza deviando i fondi dall'assistenza sanitaria, l'educazione e altri servizi essenziali. Gli effetti maligni della corruzione vengono subiti da miliardi di persone ovunque'', si legge nel messaggio diffuso da Ban Ki-moon. Sempre le Nazioni unite riportano una stima del World economic forum in base a cui la corruzione incrementa del 10% il costo del fare impresa. Cosi', nei paesi sviluppati, si calcola che le frodi e gli abusi nella sanita' costino da sole ai governi tra i 12 e i 23 miliardi di dollari ogni anno. Nel settore farmaceutico, in cui vengono spesi ogni anno circa 50 miliardi di dollari a livello globale, l'Oms stima che oltre il 25% delle medicine procurate vanno perse in frodi, tangenti ed altre pratiche corruttive. La corruzione incrementa i costi di infrastrutture per l'approvvigionamento dell'acqua di oltre il 40%, il che equivale a costi addizionali di 12 miliardi di dollari l'anno per fornire acqua sicura e potabile. L''International anti-corruption day' venne fissato per il 9 dicembre dall'Assemblea generale dell'Onu nel 2003 in parallelo all'adozione della Convenzione Onu contro la corruzione, entrata poi in vigore nel 2005. La Convenzione ''e' lo schema globale principe per prevenire e combattere la corruzione'', sottolinea Ban. ''La sua piena applicazione - prosegue - dipende strettamente da una prevenzione effettiva, dal rafforzamento della legislazione, dalla cooperazione internazionale e dalla capacita' di recuperare le risorse''. Ricordando che il fenomeno della corruzione non risparmia nemmeno ''il mondo dello sport e degli affari e del reclutamento pubblico'', il segretario generale delle Nazioni unite si appella ''ai governi, al settore privato e alla societa' civile'' affinche' assumano ''una posizione collettiva contro questa malattia sociale, politica ed economica che affligge ogni paese''.