L'assassino della ex ministra olandese alla salute, Els Borst, considerata la 'madrina' della prima legge al mondo che ha legalizzato l'eutanasia, ha confessato: comparendo davanti ai giudici a Rotterdam Bart van U. ha sostenuto di aver agito per 'missione divina' proprio in funzione del ruolo svolto dalla Borst nel varo della prima normativa sulla morte assistita. Lo riportano i media olandesi. La ex ministra era stata uccisa nel garage di casa sua nel febbraio del 2014 con 41 coltellate. Aveva 81 anni. Il presunto assassino era stato arrestato nel gennaio del 2015 per essere sospettato dell'omicidio della sorella ed era stato poi accusato dell'omicidio dell'ex ministro in base alla prova del Dna. Intanto, un comitato consultivo appositamente costituito per volontà del governo dell'Aja è arrivato alla conclusione che non c'è bisogno di alcun aggiornamento della legge sull'eutanasia per tenere conto delle esigenze di quegli anziani che considerano terminata la loro esperienza su questa Terra. Il comitato era stato formato dopo che un uomo aveva aiutato a morire la madre di 99 anni che sentiva conclusa la propria esperienza di vita. Attualmente, la legge considera reato questa fattispecie. Solo i medici che praticano l'eutanasia in base alle condizioni previste dalla normativa vigente non sono ovviamente punibili.