E' diventato operativo oggi il sistema Eurosur, che permettera' di rafforzare la sorveglianza delle frontiere esterne dell'Ue. L'obiettivo di Eurosur, che dispone di un budget di 244 milioni di euro tra il 2014 e il 2020, e' fornire alle autorita' nazionali gli strumenti per prevenire, individuare e combattere l'immigrazione clandestina, ma anche per salvare le vite dei migranti ed evitare tragedie come quella avvenuta a inizio ottobre a largo delle coste di Lampedusa. Il sistema consente agli stati membri di condividere immagini e dati in tempo reale sugli sviluppi alle frontiere esterne.
I paesi Ue che utilizzano Eurosur s'impegnano a rispettare i diritti umani, tra i quali il divieto di respingimento, che vieta il rimpatrio di persone minacciate di vita o private della liberta'. "Eurosur rappresenta una soluzione autenticamente europea che permettera' di salvare la vita di migranti in viaggio su imbarcazioni sovraffollate e insicure, di evitare ulteriori tragedie nel Mediterraneo e anche di fermare imbarcazioni veloci che trasportano la droga", ha commentato il commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Maslmtrom.
Secondo i dati di Frontex, l'agenda Ue per il controllo delle frontiere esterne, piu' di 72 mila persone hanno attraversato i confini europei illegalmente nel 2012, circa la meta' rispetto al 2011. Oggi il sistema Eurosur e' entrato in funzione in Bulgaria, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. Gli altri stati membri seguiranno a partire dal dicembre del prossimo anno. Il parlamento europeo aveva dato il proprio via libera al sistema Eurosur lo scorso 10 ottobre e il Consiglio Ue il 22 ottobre.