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 ITALIA - ITALIA - Giustizia civile. 1,5 mln vi rinunciano per i costi
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26 settembre 2016 12:32
 
Nel 2015 l'11% della popolazione residente di 18 anni e piu' (circa 5 milioni 500 mila persone) dichiara di essere stata coinvolta almeno un volta in un contenzioso civile nel corso della vita. Questo tipo di esperienza vede protagonisti piu' spesso gli uomini (12,9%) delle donne (9,3%). Lo rende noto l'Istat. I contenziosi civili sono piu' frequenti nel Nord-est (12,9%) che nel Meridione e nelle Isole (9,2% e 8,6%). piu' nei comuni centro di area metropolitana rispetto ai piccoli centri fino a 2 mila abitanti (12,3% contro 9,6%). All'avvio della causa soltanto il 27,8% dei cittadini era a conoscenza dei costi da sostenere; la quota scende all'aumentare dei gradi del giudizio: nei Tribunali o presso il Giudice di pace e' pari a circa il 28,0%, diminuisce sensibilmente in Corte d'Appello (25,0%), crolla in Cassazione (7,9%). Il processo civile si svolge in un ampio arco temporale: il 17,2% dei rispondenti dichiara che la controversia si e' conclusa nei cinque anni successivi all'anno di inizio, il 40,0% in un periodo compreso tra 2 e 5 anni, il 19,1% nell'anno successivo all'avvio e il 23,8% nello stesso anno dell'avvio. Il 52% di coloro che hanno avuto una esperienza diretta con la Giustizia civile dichiara di essere poco o per niente soddisfatta. L'insoddisfazione e' maggiore fra gli uomini (57,0% rispetto al 46,8% delle donne).
Una profonda insoddisfazione (67,3%) viene manifestata da chi aspetta da almeno cinque anni la pronuncia del giudice come pure da parte di chi ha sostenuto costi elevati assolutamente non previsti (70,0%). L'insoddisfazione diventa ancora piu' marcata tra coloro che considerano l'esito del procedimento del tutto "sfavorevole" (84%). Secondo i cittadini intervistati bisognerebbe soprattutto ridurre la durata dei procedimenti (68,6%), semplificare gli aspetti burocratici (57,7%) e garantire puntualita' alle udienze (31%). Buona parte dei cittadini individua nel rapporto umano con i magistrati il fattore di maggiore criticita'. Tre su dieci ritengono che i giudici dovrebbero "prestare piu' attenzione alle ragioni delle parti" o garantire una maggiore "imparzialita'" (21,7%). Negli ultimi tre anni ben 1 milione 555 mila persone hanno deciso di rinunciare ad avviare una causa civile per il timore di sostenere costi troppo elevati rispetto al vantaggio conseguibile (30,8%), per l'incertezza dei tempi di svolgimento (25,6%) o dell'esito favorevole (15,5%). Non tutti sanno che e' possibile raggiungere un accordo reciprocamente soddisfacente attraverso forme di risoluzione extragiudiziali (cosiddette ADR). Solo il 41,9% conosce l'Arbitrato e il 43,9% il significato di Mediazione Civile. nel corso della vita la quota di cittadini che ha utilizzato tali strumenti e' di circa il 3,6%.  

Qui il rapporto Istat
 
 
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