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 ITALIA - ITALIA - Immigrazione. Fini: stronzo chi fa pesare di non essere italiano
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21 novembre 2009 17:46
 
"Sia quelli di destra che quelli di sinistra, se vengono qui e parlano con voi, capiscono la realta' dell'immigrazione. Se parlano di voi da un salotto, senza avervi mai incontrati, non capiranno, ma comunque saranno loro in torto e non voi". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha smesso i panni tipicamente istituzionali per guardare piu' da vicino la realta' degli immigrati. Questa mattina ha visitato il centro diurno "Semina'" di Tor Pignattara (Roma), che ospita l'associazione "Nessun paese e' lontano", ente che lavora per l'integrazione degli stranieri in Italia. Il gruppo che si e' intrattenuto con lui per piu' di un'ora era formato da circa cinquanta bambini e ragazzi tra gli 8 e i 19 anni, per la maggior parte cinesi e bengalesi, ma anche afgani, iracheni ed est-europei. Fini si e' messo a loro disposizione per un dibattito che ha toccato varie tematiche.
"Voglio sapere da dove venite -ha detto loro-, se c'e' qualcuno che vi fa pesare il fatto che i vostri genitori non sono italiani, se c'e' qualche stronzo che vi dice qualche parola di troppo". Osservando i sorrisi suscitati tra i bambini, ha aggiunto: "Se qualcuno dice che siete diversi, la parolaccia se la merita. Voi pensatela e io la dico". Senza mezzi termini la sua critica verso la stampa: "Se un romeno o un eritreo scippa una signora italiana il titolo e' 'Romeno scippa': e' un modo scorretto, superfluo e impreciso di informare". Con cio' l'ex esponente di An si riferisce ai continui riferimenti "etnici" dei media, a causa dei quali "si puo' diffondere - dice - tra i cittadini l'equazione straniero = delinquente".
Un altro tema "caldo" di cui si e' discusso e' quelli del crocifissi nelle aule: a questo proposito una bambina musulmana ha chiesto a Fini cosa ne pensasse, e lui ha risposto che "non danno fastidio a nessuno", chiedendo di rimando: "A qualcuno di voi da' fastidio?". Al coro di no che si e' levato, il presidente ha espresso il suo accordo, affermando che gli hanno "dato la conferma di tante cose". La stessa bambina che gli ha posto la domanda ha risposto: "No, finche' nessuno vuole imporci una religione non ci danno fastidio". Da qui si e' parlato anche della legge sull'immigrazione del luglio 2002 nota anche come Bossi-Fini, alla quale il presidente della Camera apporterebbe alcune modifiche: "Ha funzionato bene", dice, tuttavia "bisognerebbe allungare i tempi per permettere a chi perde un lavoro di trovarne un altro: con la crisi economica in atto, se si perde il lavoro, sei mesi per trovarne un altro sono troppo pochi. Oggi lo porterei ad almeno un anno".
Fini ha poi aggiunto che dovrebbe cambiare anche la parte relativa al rinnovo del permesso di soggiorno: "Sarebbe piu' agevole affidarlo a consolati e ambasciate, per rendere piu' rapido il percorso".

 
 
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