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 ITALIA - ITALIA - Imposta/canone Rai. La confusione del pagamento in bolletta....
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20 novembre 2015 11:43
 
Inizialmente, la legge di Stabilità (che abbassa il canone Rai da 113,5 euro a 100 e il pagamento attraverso la bolletta elettrica) non prevedeva alcuna rateizzazione, ma indicava che il pagamento del canone "avviene mediante addebito" sulle fatture emesse dalle aziende di vendita di energia elettrica. Durante l'iter in commissione Bilancio, il Pd ha proposto un emendamento per spalmare il pagamento in due rate nel 2016 e diluirlo in ogni bolletta nel 2017. La versione uscita dalla Bilancio (attraverso un emendamento delle relatrici), invece, prevede il pagamento in 10 rate, da gennaio a ottobre.
In pratica - in base alla formulazione del testo - le rate scadono il primo giorno di ciascuno dei mesi da gennaio ad ottobre, ma i venditori di energia addebiteranno la rata seguendo il proprio ritmo di fatturazione. Il nuovo dettato normativo - secondo l'interpretazione di uno dei big della fornitura in Italia interpellato da Public Policy - "non incide sulla tempistica di fatturazione delle imprese elettriche", che di solito avviene su base bimestrale o trimestrale. Un interpretazione, però, che cozza con la matematica, poiché se la fatturazione seguisse il ritmo bi o tri-mestrale, le rate sarebbero in numero inferiore a 10. Deduzione confermata anche dalla società interpellata. Prendendo come riferimento una società che emette le bollette ogni due mesi e rispettando il limite di ottobre (termine posto per poter poi permettere il trasferimento delle risorse) si avrebbero 5 rate "che di fatto rende non applicabile per il cliente la rateizzazione creando un contrasto con la norma".  
 
 
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