Venerdì sera, gli agenti della sezione Antidroga della squadra Mobile di Padova hanno arrestato un 28enne nigeriano accusato di aver ceduto una dose di droga ad un acquirente, che sarebbe Paolo Manfrin, presidente del comitato Stanga, da anni impegnato nella lotta al degrado e proprio allo spaccio di droga di uno tra i quartieri più difficili della città, in cui insiste anche la tristemente nota via Anelli.
"Sono disperato, non mi hanno trovato nulla addosso - si difende Manfrin, intervistato da Padova Oggi, negando ogni accusa - Premesso che vengo da un periodo di estrema difficoltà, sto attraversando un momento di depressione perché la mia compagna mi ha lasciato; la persona che poi gli agenti hanno arrestato mi aveva solo chiesto come stavo, mentre rincasavo a piedi intorno alle 22.30 da una cena. È a quel punto che sono saltati fuori i poliziotti. Lui era distante da me, dall'altra parte della via, e la bustina di droga con una pallina di una cosa microscopisca all'interno l'hanno trovata in mezzo alla strada cercandola anche a lungo con la pila. Sono consapevole che parlando con certe persone si può rischiare di essere fraintesi, ma ho combattuto tanto contro certe cose e spero di poterlo continuare a fare. So che purtroppo tanta gente si sbizzarrirà ad attaccarmi, di certo non mi definisco un drogato. Per fortuna ora ho tanti amici che si sono stretti vicino a me in solidarietà per quanto mi è accaduto".
Sabato, sulla sua pagina Facebook, Manfrin ha poi commentato, disperato: "Non ho commesso alcun reato non ho fatto male a nessuno sono solo triste per la mia famiglia e per il mio quartiere grazie a tutti quelli che mi sono vicini, ma non ho più voglia di vivere".