Dopo la legalizzazione della marijuana in Colorado e nello Stato di Washington, molte altre città e Stati americani stanno cercando di rendere la vita più facile ai consumatori della sostanza. Il procuratore generale del distretto di Brooklyn, New York, Kenneth P. Thompson ha deciso di sospendere tutte le accuse a carico di persone arrestate per possesso di piccole quantità di erba. La notizia è stata rivelata dal New York Times che cita un documento riservato inviato dal procuratore al dipartimento di polizia di New York che dovrà dare una risposta sulla questione. La mossa si inquadra nella strategia messa in atto da Thompson - che ricopre l'incarico dall'inizio dell'anno - per evitare processi agli autori di crimini minori in modo da velocizzare la giustizia. Tra questi provvedimenti è previsto anche il ricorso a programmi di educazione di breve durata per minorenni che hanno commesso reati come graffiti o infrazioni in bicicletta.
Tuttavia la decisione di Thomson ha già creato attriti ai vertici del dipartimento di polizia. Il nuovo capo della polizia di New York, William J. Bratton, sostiene l'esatto opposto: arrestare persone che hanno commesso piccoli reati non violenti serve per prevenire i crimini di maggiore portata. Bratton infatti ha già annunciato che vuole continuare ad arrestare i possessori di piccole quantità di marijuana anche se - ha sottolineato - gli agenti "lo faranno con più discrezione".