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 U.E. - U.E. - La libera circolazione in Ue secondo il ministro britannico dell'Interno
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30 agosto 2015 14:43
 
Il principio di libera circolazione all'interno dell'Unione europea deve essere interpretato come "libertà di movimento verso il lavoro" e non per cercare un'occupazione o i benefici del welfare offerti dai vari Paesi. A rimodulare uno dei cardini della Ue è il ministro dell'Interno britannico Theresa May, che in un intervento sul Sunday Times sostiene che così si tornerebbe al "principio originale" sancito dall'Unione. "Dobbiamo prendere delle decisioni importanti, affrontare interessi potenti e reintrodurre il principio originale", afferma la May. Quanto alla drammatica questione dell'ondata di migranti extracomunitari che tentano di entrare in Europa, la May ritiene che la crisi sia stata "esacerbata dal sistema europeo di assenza di frontiere". L'intervento del ministro britannico giunge a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione delle statistiche ufficiali che indicano un forte aumento di immigrati in Gran Bretagna, con 330mila presenze in più fatte registrare tra il marzo 2014 e il marzo 2015, a dispetto delle promesse fatte dal governo conservatore di David Cameron, che si era impegnato a mantenere gli ingressi entro le 100mila unità nell'arco di 12 mesi.
Proprio l'arrivo di cittadini dai Paesi Ue, sostiene la May, ha impedito al governo di mantenere i propri impegni in tema di immigrazione, poiché Londra non può impedire l'ingresso sul proprio territorio di cittadini comunitari. L'immigrazione in ambito europeo è uno dei punti che Cameron si è impegnato a discutere con Bruxelles, in vista del referendum sulla permanenza del Regno Unito nella Ue.  
 
 
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