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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. 28.515 assassini di narcos durante il mandato dell'attuale presidente
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2 dicembre 2016 13:55
 
Il Messico ha accumulato 28.515 assassinii vincolati col narcotraffico durante il governo del presidente Enrique Pena Nieto (2012-2018). Lo fa sapere il quotidiano Milenio citando un documento della Procura generale. Il mandato di Pena Nieto e' cominciato con una tendenza al ribasso facendo registrare 10.049 casi il primo anno, una cifra inferiore ai 13,758 dell'ultimo anno del presidente Felipe Calderon (2006-2012). Nei primi sei mesi del 2012, le autorita' hanno contabilizzato 4.632 assassinii, una tendenza che se continuera' nel corso dell'anno portera' la cifra ad 8.000, cos' come fa sapere uno studio del Centro Nacional de Planeacion, Analisi e Informacion della Procura generale della Repubblica (PGR, Fiscalia). Il documento, che riguarda il periodo dicembre 2012 – giugno 2016, mostra una tendenza di assassinii superiore alla media nazionale nei 13 Stati, con al primo posto Guerrero (4,171), e poi Chihuahua (2.508) e Sinaloa (2.375). Durante il mandato di Felipe Calderon, che aveva lanciato una lotta frontale contro il crimine organizzato con il dispiego di milizia ed militari, sono stati registrati 63.195 assassinii relazionati col crimine organizzato. Tra maggio del 2009 e novembre del 2012 sono stati commessi 53.553 di questi assassinii, cifra che rappresenta “quasi il doppio di quella registrata col governo attuale”, ha scritto il quotidiano. Pena Nieto inizia proprio oggi il quinto anno del suo mandato in mezzo ad una profonda crisi di popolarita'. Secondo un'inchiesta pubblicata lo scorso 1 dicembre dal quotidiano Reforma, il 71% dei messicani disapprova la sua gestione.
 
 
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