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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. El Chapo Guzman vuole i diritti d'autore per l'uso del suo nome
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27 maggio 2016 14:23
 
Al "Chapo" Guzman non piace l'idea che siano altri a raccontare la sua storia, soprattutto in televisione, e ha minacciato di querelare Netflix e il canale tv americano in lingua spagnola Univision se oseranno trasmettere una serie che si ispira alla sua biografia. E' stato Andres Granados, portavoce del superboss messicano del narcotraffico, a lanciare l'avvertimento. "Questi canali devono pagare i diritti d'autore per usare il nome e il nomignolo del mio cliente nelle loro produzioni", ha detto in un'intervista radiofonica. Netflix e Univision, infatti, hanno annunciato che produrranno insieme una serie intitolata "El Chapo", nella quale si percorrerà la vita del boss del cartello di Sinaloa, che dovrebbe essere trasmessa nel 2017. Il progetto è stato ideato sulla scia di "Narcos" - serie prodotta dalla Netflix - e "Il signore dei cieli", una coproduzione Telemundo-Argos che si ispira alla biografia di Amado Carrillo, leggendario boss del cartello di Juarez, che hanno avuto un grande successo. Il portavoce del "Chapo" ha detto che se vogliono usare il nome del suo cliente Netflix e Univision dovranno negoziare un compenso con l'attrice messicana Kate del Castillo, alla quale Guzman ha ceduto i diritti sulla sua biografia. Del Castillo è stata protagonista di un polemico incontro segreto con "El Chapo" nell'ottobre dell'anno scorso, poco prima che il narcoboss fosse catturato per l'ennesima volta dalle autorità del suo Paese, insieme all'attore americano Sean Penn, che ha poi raccontato la riunione clandestina in un articolo pubblicato dalla rivista Rolling Stone.  
 
 
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