I cyber criminali starebbero utilizzando i video game online per 'riciclare' denaro nel mondo reale. A sostenerlo è "The Cybercriminal Roots of Selling Online Gaming Currency", un report realizzato dai ricercatori della società di sicurezza informatica Trend Micro.
Purtroppo, rileva la ricerca, "molti giocatori vengono usati come pedine 'acquistando' valute di gioco online" utili per proseguire nei video game. "I profitti realizzati dalla vendita di queste valute consentono a questi criminali di finanziare altre attività di cyber crime, compresi attacchi DDoS".
L'industria del gioco, rilevano gli esperti, ha generato un fatturato di 91 miliardi di dollari nel solo 2015, diventando nel tempo un bersaglio per i malintenzionati. Con i criminali informatici sempre alla ricerca di nuovi modi per fare profitto, il settore dei video game - sottolinea lo studio - è afflitto da problematiche vecchie e nuove: dai conti rubati alle informazioni bancarie sottratte, passando, appunto, per il riciclaggio di denaro.
Vendere valute di gioco online rappresenterebbe infatti un nuovo modo per avere entrate in modo legittimo. I cyber criminali, prosegue il report, stanno ottenendo questo denaro in modi principalmente illeciti, usando anche malware contro i giocatori.
Vendere valute di gioco non è di per sé illegale, tant'è che esistono molti siti che lo fanno. Ma ora - rimarca lo studio, si osserva che anche malintenzionati iniziano a proporre questo servizio a giocatori ignari della provenienza illecita del denato. La buona notizia, si legge nel report, è che l'industria ha cominciato a prendere atto di questa tendenza e sta mettendo in atto delle contromisure sia per ridurre gli attacchi, sia per aumentare la consapevolezza su queste minacce.