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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Smog. Pericoli anche per una sola ora di esposizione. Studio
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30 agosto 2015 14:47
 
Danni da smog alla salute dopo una sola ora di esposizione e anche se i livelli di inquinamento, ufficialmente, rientrano nei limiti tollerati. E' quanto ha rilevato uno degli studi presentati oggi a Londra al congresso dellaEuropean Society of Cardiology (Esc), nel corso di una sessione dedicata interamente a questo tema. Il primo lavoro su particolato e inquinamento atmosferico da No2 (ossido nitrico) ha messo in evidenza un'associazione con un aumento del rischio di attacchi cardiaci gravi, pur essendo lo smog rilevato entro i livelli europei raccomandati. A firmarlo Jean-Francois Argacha, cardiologo dell'Uz Brussel-Vrije Universiteit di Bruxelles. "La nostra ricerca - ha detto - ha esaminato l'effetto dell'esposizione a breve termine dell'inquinamento atmosferico sul rischio di infarto miocardico, quello con la prognosi peggiore, causata da un'occlusione trombotica delle coronarie".
Tra il 2009 e il 2013 stati analizzati 11.428 ricoveri per infarto del miocardio: ebbene, gli scienziati hanno scoperto che un aumento di 10g/m3 nelle concentrazioni di Pm2.5 è associato a una crescita del 2,8% del rischio di attacco cardiaco grave, mentre con un aumento di 10 mg/m3 nel No2, il pericolo lievita del 5,1%. Queste associazioni - dicono gli autori - sono state osservate solo negli uomini, forse a causa di un campione di studio a prevalenza maschile (85%), o forse per motivi che andranno approfonditi. Sta di fatto che "il legame tra infarto e smog è stato osservato entro un giorno di esposizione - conclude Argacha - e nonostante il fatto che le concentrazioni di inquinanti atmosferici rientrassero negli standard di qualità dell'aria accettati a livello europeo. Crediamo che questi limiti vadano adeguati". Un secondo studio si è focalizzato sui giovani che vivono in una città inquinata: sembra che fra di loro si manifestino segnali precoci di rischio cardiovascolare. A presentare i dati è stato Krzysztof Bryniarski della Jagiellonian University di Cracovia. In concreto, adolescenti e giovani adulti sani che però risiedono in un centro urbano con molto smog presentano livelli più elevati di marcatori infiammatori, un elemento che indica un aumentato rischio di avere un attacco di cuore nel futuro.
Bryniarski ha spiegato: "Questo studio è stato condotto su un gruppo di studenti di medicina della Jagellonica di Cracovia, che è una delle città più inquinate d'Europa. Abbiamo deciso di confrontare alcuni marcatori di rischio cardiovascolare nella nostra città con quelle che si rilevano a Lublino, che ha caratteristiche demografiche generali simili (circa 300.000 abitanti), ma traffico e inquinamento atmosferico di due volte inferiori". L'indagine ha incluso 826 ragazzi fra 16 e 22 anni di cui 444 che vivevano a Cracovia e 382 a Lublino, fin dalla nascita. I ricercatori hanno misurato loro pressione e altri indicatori dello stato di salute e hanno poi raccolto i dati di inquinamento delle due città polacche. I ricercatori hanno riscontrato livelli significativamente più alti di livelli di proteina C-reattiva, omocisteina e fibrinogeno (indicatori di infiammazione) nei residenti a Cracovia rispetto a quelli di Lublin. "Il nostro studio - conclude Bryniarski - mostra che questi giovani adulti sono a maggior rischio di infarto in futuro, dato che il processo infiammatorio è già iniziato". 
(Barbara Di Chiara, Adnkronos Salute)
 
 
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