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 MONDO - MONDO - Spreco cibo alimentare vale 1% del Pil
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Notizia 
4 luglio 2016 14:47
 
Mille miliardi di dollari: e' il valore dello spreco alimentare sul pianeta, e ogni anno sale ad oltre 2.600 miliardi con i "costi" nascosti legati all'acqua e all'impatto ambientale. Mentre nella sola UE si gettano 88 milioni di tonnellate di cibo all'anno e ogni giorno , sempre in Europa, si sprecano ben 720 Kcal di cibo a persona (dati Fusions 2016). Una voragine che sta soprattutto nelle nostre case: le pattumiere domestiche detengono il record dello spreco di cibo, ben 47 milioni di tonnellate per i cittadini UE, un costo che per i cittadini italiani - dalla dispensa di casa al frigorifero, dai fornelli al bidone della spazzatura - e' stimato in 8,4 miliardi di euro all'anno (ovvero 6,7 euro settimanali a famiglia per 650 grammi) ma che i pilote test dell'Osservatorio Waste Watcher (Last Minute Market / Swg) hanno provato a computare realisticamente, al di la' di qualsiasi percezione. Scoprendo cosi', con scrupolose annotazioni e controlli incrociati nella pattumiera (il cosiddetto "waste sorting") che il costo effettivo dello spreco domestico in Italia vale oltre 13 miliardi di euro ogni anno, ovvero all'incirca l'1% del PIL.
Dal 2010 Spreco Zero porta avanti le priorita' della normativa antispreco approvata recentemente alla Camera: la nuova legge riprende il lavoro avviato da Last Minute Market e nell'ambito prima del PINPAS (Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, Min Ambiente). Temi quali l'annosa questione dei recuperi e della donazione del cibo invenduto, i provvedimenti legati a packaging, etichette e Family Bag - che rientrano fra le priorita' della nuova normativa - sono stati al centro della campagna Spreco Zero in questi anni, sostenuti dai monitoraggi dell'Osservatorio Waste Watcher che studia l'evoluzione delle abitudini alimentari degli italiani e le cause dello spreco alimentare domestico.
Un lavoro di riferimento anche per gli operatori e i maggiori media nazionali: dalla campagna e' nato infatti nel 2011 il movimento di centinaia di Sindaci sottoscrittori di "Carta Spreco Zero" (Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Torino, Bologna, Venezia, Trieste, passando per i 64 Comuni virtuosi italiani) confluito lo scorso anno in Sprecozero.net, la prima rete che unisce gli Amministratori italiani nel segno dell'impegno antispreco. ?Studiare meglio le cause e i comportamenti dei consumatori e' il primo passo per garantire policies adeguate di prevenzione dello spreco - ha affermato alla presentazione di Roma il fondatore di Last Minute Market Andrea Segre', presidente del Comitato tecnico-scientifico per il piano nazionale di prevenzione dei rifiuti (Min. Ambiente) - Per questo la campagna Spreco Zero andra' quest'anno alla radice dello spreco domestico, indicando con precisione la misura quali-quantitativa dello spreco ad ogni pasto e spiegheranno come il cibo gettato viene di volta in volta smaltito?
Spreco Zero 2016 propone molti dati, ma anche e soprattutto le buone pratiche con la 3a edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli "Oscar" della sostenibilita' che ogni anno la campagna assegna con l'obiettivo di promuovere e condividere le buone pratiche di prevenzione degli sprechi alimentari adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, valorizzando le esperienze piu' rilevanti e innovative in modo tale da favorirne la diffusione e la replicazione sul territorio. Allo scrittore e giornalista Paolo Rumiz e allo chef Moreno Cedroni va innanzitutto il Premio Vivere a Spreco zero nella categoria Testimonial: saranno loro la guida individuata dalla campagna per un 2016 nel segno di un approccio e di un passo sostenibile nell'impronta che quotidianamente lasciamo viaggiando sul pianeta e nel segno della prevenzione dello spreco di cibo con i nostri comportamenti fra la dispensa, il frigo e la cucina. Per l'edizione 2016 il Premio prevede tre differenti categorie: Imprese, Amministrazioni Pubbliche e scuole.
La candidatura al Premio e' aperto a tutte le aziende che vorranno autoproporsi e che negli ultimi 3 anni avranno promosso o sostenuto, all'interno della propria struttura e sul territorio in cui lavorano, misure, azioni o progetti in grado contrastare il fenomeno dello spreco alimentare. Oltre alle autocandidature verranno selezionati alcune imprese tra quelle che aderirono alla Consulta del PINPAS (250 membri appartenenti ad oltre 140 organizzazioni). Per la categoria Amministrazioni Pubbliche la selezione verra' condotta in seno agli oltre 600 firmatari della "Carta Spreco Zero" e tra gli aderenti all'Associazione Sprecozero.net. Nella categoria Scuole la selezione di iniziative sara' condotta in seno ai 46 enti di formazione dell'associazione Scuola Centrale Formazione che agisce a livello nazionale e internazionale per la formazione professionale e transizione al lavoro, con circa 20.000 studenti di tutta Italia. Anche i cittadini potranno partecipare per la prima volta al Premio Vivere a Spreco Zero, grazie al nuovo contest #sprecozero in 140 caratteri una categoria che apre il Premio all'impegno personale, alle esperienze, alle pratiche sedimentate nel tempo o apprese grazie alla crescente sensibilizzazione sul tema. Ma anche a considerazioni, riflessioni estemporanee, foto-commenti, quote ... Insomma, una categoria per condividere la questione della prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari, facendone elemento di crescita sociale e di impegno comune. Saranno presi in considerazione tutti i tweet con #sprecozero #contest inviati fra il 15 settembre e il 15 ottobre 2016 I 20 tweet piu' interessanti secondo la Giuria 2016 del Premio saranno pubblicati sul sito della campagna e dei partner di riferimento. Fra questi sara' scelto il tweet vincitore, che portera' in dote al suo ideatore una fornitura di prodotti agroalimentari.
Dati, buone pratiche e come sempre incontri pubblici ed eventi "di piazza": la campagna Spreco Zero 2016 non manchera' di celebrare, come sempre, il World Food Day, la Giornata mondiale dell'alimentazione che si celebra ogni anno il16 ottobre. A Milano e a Bologna si rinnovera', sabato 8 e sabato 15 ottobre 2016 nelle spettacolari location di Piazza Duomo e di Piazza Maggiore, l'appuntamento con "In the name of Africa", il piu' grande evento di pixel art urbano al mondo - 10mila piatti vuoti, ad esprimere il dramma epocale della fame e della malnutrizione - a sostegno di Africa Hand Project, Mozambico. Nell'ottobre 2016, per la sua nuova edizione, "In the name of Africa" incontrera' la campagna europea di sensibilizzazione Spreco zero 2016 e declinera' i suoi contenuti sulla questione globale della prevenzione e del recupero degli sprechi alimentari. E' chiara ed evidente la correlazione fra i temi della malnutrizione e della fame da un lato, la questione dello spreco alimentare dall'altro. Per questo nel 2016 la riflessione su questi temi si incrocera' in due eventi che renderanno visibile e immediatamente chiaro il focus grazie alla coreografia di impatto straordinario, ma che offriranno anche contenuti, dati, motivi di dibattito e novita' sui progetti in atto nella speciale Area Press dedicate alla stampa ma anche al pubblico.  
 
 
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