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 SVIZZERA - SVIZZERA - Staminali cordonali. Partono due banche che creano equilibrio tra pubblico e privato
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Notizia 
22 luglio 2013 17:36
 
Sempre piu' genitori vogliono conservare privatamente il sangue del cordone ombelicale dei loro bimbi. Il primo caso riguarda il servizio di ginecologia e ostetricia dell'ospedale cantonale di Fribourg che ha risposto a questa aspettativa indirizzandoli verso altre istituzioni.
In caso di donazione, le banche pubbliche di Ginevra e Basilea si occupano di tutto il processo fino alla conservazione. In caso di conservazione privata, l'ospedale di Fribourg si fa carico delle operazioni grazie alla collaborazione con una banca privata del Ticino.
“Il grosso vantaggio e' che noi imponiamo gli standard di qualita' delle cellule staminali. Le nostre esigenze sono identiche a quelle delle banche pubbliche svizzere”, dice Anis Feki, a capo del servizio di medicina ginecologica e ostetrica dell'ospedale di Fribourg e punto di riferimento di questa banca ibrida che sta facendo i suoi primi passi.
Il progetto e' realizzato fuori delle mura dell'ospedale, in collaborazione con una banca privata e sia nell'ambito di “Blue factory”, il progetto di parco tecnologico di Fribourg. Il finanziamento della banca ibrida sara' garantito dall'attivita' di conservazione privata. “Venti campioni privati potranno finanziare dieci campioni pubblici”, dice il medico.
Genitori rimborsati
"I genitori che scelgono di conservare il sangue del cordone del loro bimbo per un eventuale propria necessita', avranno tutta la possibilita', un giorno o l'altro, di mettere lo stesso a disposizione di un malato in attesa di trapianto”, dice il dottor Feki. In questo caso, i genitori si vederanno rimborsate, tutte o in parte, le somme che hanno versato all'inizio. E se in seguito i loro bimbi dovessero soffrire di una malattia del sangue, “essi saranno in lista prioritaria per ottenere cellule staminali da una banca pubblica”.
La possibilita' fornita ai genitori di passare da una conservazione per se' ad un dono per altri, ha un grosso vantaggio per il nostro medico: riabilita un po' l'equilibrio tra una banca pubblica che non ha mezzi finanziari e consente di rimborsare dei cordoni ad una banca privata o dare dei campioni di cellule staminali non utilizzati.
Il dottor Feki ambisce anche a creare un banca delle membrane amniotiche. Queste membrane che avvolgono il bimbo nel ventre della madre, possono essere utilizzate notoriamente per il trattamento di ustioni o trapianti di cornea.

L'altra banca ibrida e' quella realizzata a Monthey in Valais, grazie alla societa' CordSaving. Il direttore Didier Nouziès giudica la problematica la situazione delle banche pubbliche: “a causa della mancanza di mezzi sufficienti, la raccolta del sangue del cordone e' scarsa, che sarebbe a dire praticamente inesistente in alcuni cantoni”.
Per rimediarvi, questo matematico e ingegnere francese specializzato in questioni di biotecnologia, ha deciso di far sposare natalita' e risparmio nell'ambito di una banca mista del sangue del cordone. Essa sara' “finanziata in modo autonomo ed eticamente responsabile”.
Enorme spreco e risparmio
Una parte dei fondi che permettera' di finanziare le donazioni pubbliche verra' dalle famiglie che avranno scelto la conservazione privata. Per completare il quadro, alcuni investitori istituzionali privati, desiderosi di affiancare rendita e immagine positiva, sottoscriveranno dei fondi di investimento dedicati alle cellule staminali.
La partenza e' prevista per settembre del 2014, ed entro il 2017 sono previsti una trentina di laboratori nei locali di Monthey.

 
 
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