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 ITALIA - ITALIA - Studenti 16enni con canne nello zaino. Arrestati. Famiglie ringraziano
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Notizia 
26 febbraio 2017 11:49
 
La polizia sorprende due 16enni con il fumo alla fermata degli autobus di via Bruno a Senigallia e i genitori, convocati in Commissariato, ringraziano. «Siamo molto preoccupati ha detto un padre continuate per favore a controllare i nostri ragazzi e grazie per quello che fate». Sta diventando quasi un appuntamento settimanale, quello con i genitori che vengono chiamati negli uffici di via Rosmini per riprendersi i figli sorpresi con la droga nei pressi del Campus scolastico.
Ragazzini in fuga
Ieri mattina però per uno dei ragazzi le cose si sono messe davvero male perché ha tentato la fuga e, oltre alla segnalazione al Tribunale dei minori, rischia una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Ormai non si tratta più nemmeno di blitz ma di una attività che sta diventando di ordinaria amministrazione. La volante infatti negli orari di ingresso e di uscita dalle scuole è solita aggirarsi tra via Capanna e via d'Aquino, nei pressi degli istituti quindi, e tra via Bruno e via Abbagnano dove invece si trovano le fermate degli autobus che poi riporteranno gli studenti a casa. Poco dopo le 13.30 di ieri, nei pressi della fermata di via Bruno, gli agenti hanno notato un gruppo di giovani scambiarsi qualcosa. Sono intervenuti subito e uno di loro, un 16enne residente a Marotta, ha tentato la fuga ma è stato raggiunto e fermato dalla polizia che ha quindi potuto provvedere al controllo. Aveva uno spinello e un involucro contenente della marijuana. Un altro ragazzo, anche lui 16enne ma residente a Senigallia, è stato trovato con una piccola quantità di marijuana. Entrambi sono stati portati in Commissariato in attesa che i genitori, subito convocati, venissero a riprenderli. Sono stati segnalati in Prefettura come assuntori di droga e per il 16enne di Marotta, che ha tentato di sottrarsi al controllo, la polizia sta valutando se vi siano gli estremi per una denuncia. Il reato ipotizzato è quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Le famiglie
La droga è stata sottoposta a sequestro per essere poi distrutta. I genitori, una volta arrivati in Commissariato, hanno subito capito che i figli si erano messi nei guai. Sono apparsi in entrambi i casi molto rattristati e hanno confessato di sentirsi impotenti, perché fanno fatica a controllarli soprattutto quando sono fuori casa in compagnia di altri amici. Hanno quindi chiesto alla polizia di proseguire con questa importante attività che permette di scoprire il problema e intervenire prima che sia troppo tardi. Una segnalazione in Prefettura da giovanissimi può evitare che da maggiorenni imbocchino il tunnel della droga, passando all'utilizzo di sostanze più pesanti e pericolose e finendo per rovinarsi la vita. L'incubo di ogni madre e padre. La garanzia di sapere che c'è chi li controlla dove i genitori non riescono, come appunto l'uscita da scuola, rassicura molto le famiglie che temono prima poi di ricevere una chiamata con l'invito di presentarsi in Commissariato. In prima linea nella lotta alla drogaanche presidi e professori degli istituiti superiori che collaborano con la polizia.
(dal quotidiano Corriere Adriatico)
 
 
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