Anni di vessazioni, inflitte ai suoi genitori, per ottenere il denaro sufficiente a mantenere i suoi vizi: cocaina, crack e cannabis. Protagonista della vicenda un 31enne di Riccione disoccupato, arrestato dai carabinieri, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, al culmine dell'ennesima giornata di violenza. Un dramma familiare - quello vissuto dalla coppia di genitori di Riccione - iniziato con la dipendenza dalla droga del figlio che, dopo un decennio di utilizzo di sostanze stupefacenti, ha iniziato a mostrare un comportamento violento acuitosi negli ultimi due anni dopo la perdita del lavoro. Periodo decisamente difficile in cui il giovane ha più volte schiaffeggiato e insultato la madre e il padre, anche in luoghi aperti al pubblico, costringendo i genitori a chiamare i carabinieri per cercare di calmare il 31enne, spesso ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e spesso ricoverato in psichiatria per disturbi del comportamento legati all'uso di droghe. Per procurarsi il denaro necessario all'acquisto di sostanze stupefacenti l'uomo si è impossessato di tutto l'oro trovato in casa: in una circostanza ha rotto un anello con diamante della madre per poi asportare la pietra preziosa e incastonarla in un orecchino per sé. Tutte cose mai denunciate dai genitori per il bene del figlio, finito però ora in manette al termine di una giornata piuttosto convulsa.
Alle 4 del mattino del 5 agosto il 31enne ha aggredito la madre, accusandola dei suoi guai fuori da un locale quando, in in preda ai fumi dell'alcool, era stato bloccato da un buttafuori - mentre danneggiava gli specchietti delle auto in sosta - che aveva richiesto l'intervento dei Carabinieri e dei genitori. Alle 6, dopo essere stato ricoverato e poi dimesso dall'ospedale, il 31enne ha preso a calci e pugni la porta della camera dei genitori, costretti a chiamare i militari per arrestare la sua furia devastatrice. E' stato così condotto nuovamente in ospedale. Alle 14, infine, il giovane è stato arrestato dagli uomini dell'Arma, intervenuti ancora una volta nell'abitazione familiare, dopo che aveva sfondato la porta di casa. Nel solo mese di luglio i Carabinieri sono stati costretti ad intervenire quattro volte presso la casa dell'arrestato.