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Ecco come salvare Eluana
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Osservatorio legale di Pietro Yates Moretti
1 gennaio 2009 0:00
 
Per tutti coloro che non si rassegnano al fatto che in Italia sussistano la separazione dei poteri, la separazione fra Stato e Chiesa, e lo Stato di diritto, la Costituzione.  Promemoria in stile episcopale.
 
Dobbiamo prendere atto che, allo stato delle cose, non e' possibile fermare l'esecuzione di Eluana Englaro. E' stato esaurito ogni ricorso possibile alla giustizia italiana e internazionale. Tutte le corti ci hanno dato torto. La legge ordinaria italiana ed europea non sta dalla parte di Dio. Laicismo e statolatria si sostituiscono alla teocrazia, mentre la Costituzione repubblicana pretende di sostituirsi al Vangelo, cosi’ come autenticamente interpretato dalla Chiesa cattolica.
 
Fino ad oggi siamo stati in grado solo di posticipare l'inevitabile carneficina di vita. Grazie alla stampa italiana, possiamo con cadenza settimanale intavolare iniziative mediatiche per ostacolare quello sciagurato padre. Particolarmente efficaci si sono rivelati gli interventi del ministro della Salute Maurizio Sacconi, che citando un parere non vincolante di una commissione di bioetica nominata dal suo Governo e una risoluzione Onu (anche se non ancora ratificata e non pertinente al caso specifico), e’ riuscito a posticipare l’imminente uccisione. Ma fino a quando in Italia vigera’ la separazione dei poteri e la gerarchia delle fonti non includera’ anche le gerarchie ecclesiastiche, le azioni del nostro ministro sono al massimo ostacoli temporanei e palliativi.
 
E’ necessario ben altra strategia per bloccare definitivamente l'esecuzione di Englaro. E’ urgente ottenere dal Parlamento italiano una dichiarazione di stato di guerra ex art. 78 della sua beneamata Costituzione. In questa dichiarazione, il legislatore dovrebbe dare al Governo la facolta' di sospendere la giurisdizione ordinaria, e in particolare l'esecutivita' della sentenza di morte che grava su Eluana Englaro. E’ indispensabile che la strategia legale sia accompagnata da un meticoloso sfruttamento dell’informazione per pilotare lo scontro fra laicisti, che amano la morte, e cattolici, che amano la vita.
 
1. CAOS AS USUAL
Obiettivo: aizzare lo scontro fra laicisti, che odiano la vita, e cattolici
Attraverso indiscrezioni fatte trapelare al Corriere della Sera, che piu' fedelmente di altri organi di stampa da' abnorme rilievo alle nostre posizioni, suggerire che il Santo Padre intende scomunicare tutti i parlamentari di quegli Stati in cui si mettono a morte i pazienti in stato vegetativo persistente. Lasciare che la questione sollevi la reazione dei laicisti che, odiando la vita, difenderanno la separazione fra Stato e Chiesa. La loro reazione provochera' la controreazione dei politici cattolici in difesa delle prerogative della Chiesa.
 
2. SHOCK AND AWE
Obiettivo: indurre il Governo ad accettare la presente strategia
Attraverso i media, attaccare improvvisamente il Governo sull'immigrazione, sugli aiuti economici alle famiglie, sulla pillola Ru486, et similia. Elogiare l’opposizione (se esistera’ ancora). L’obiettivo e’ creare panico nella maggioranza di Governo ed indurla a credere di aver perso l’appoggio elettorale del Vaticano.
Al contempo, in via del tutto privata e segreta, comunicare a Gianni Letta questo piano, facendo presente che la Chiesa e' pronta a fare di tutto pur di impedire il funzionamento e la rielezione della maggioranza di Governo qualora non partecipi al salvataggio di Englaro. Continuare gli attacchi mediatici fino a quando non si otterra’ l’impegno del presidente del Consiglio a sostenere la presente strategia.
 
3. RETRIEVAL
Obiettivo: portare Englaro al sicuro in Vaticano
Una volta ottenuto il via libera del Governo, funzionari dei servizi segreti italiani, vestiti da guardie svizzere, penetrano nella struttura che ospita l'Englaro. Facendo attenzione a non interrompere l'alimentazione e l'idratazione artificiale, la trafugano in Vaticano nel piu' breve tempo possibile.
Al trapelare delle prime notizie sull'accaduto, e' importante lasciare che i laicisti, accecati dall'odio per la vita, definiscano questo evento 'un rapimento' e chiedano al Governo di agire, anche con la forza, per 'liberare' Englaro. Il Governo non si precludera' la strada a una eventuale azione militare, sempre che si accerti il coinvolgimento del Vaticano.
 
4. STATE OF WAR
Obiettivo: ottenere dal Parlamento una dichiarazione di Stato di Guerra
Quando il dibattito politico e' maturo, ovvero urlato e ingiurioso, meglio ancora se condito con qualche scontro fisico in Parlamento, il Vaticano, attraverso il Corriere della Sera, comunica di aver agito per salvare Englaro da morte certa. Rilascia alcune foto della stanza dove vive la donna. Un neurologo di provata fede cattolica ed amore per la vita certifica il miracoloso miglioramento delle condizioni di Englaro. Ecco alcuni dei titoli che dobbiamo ottenere dai media: 'Eluana si nutre da sola', o 'E ora Eluana prega'.
Il Governo italiano, apparentemente dando ragione ai laicisti che odiano la vita, chiede una dichiarazione di guerra contro lo Stato del Vaticano. Il Parlamento, alla quasi unanimita' (eccetto i nostri piu’ accaniti sostenitori che non sono al corrente del piano), dichiara lo stato di guerra, assegnando al Governo il potere di sospendere la giurisdizione ordinaria riguardante Englaro.
 
5. PEACE TREATY
Obiettivo: firma del trattato di pace
Solo dopo che tale dichiarazione e' stata promulgata dal Presidente della Repubblica italiana, il Vaticano si dichiara disponibile al rilascio di Englaro, sempre che ne sia garantita a vita la nutrizione e l'idratazione artificiale tramite sondino naso gastrico, e all’occorrenza, anche tramite una grastrostomia endoscopica percutanea (Peg), in una struttura cattolica sotto il controllo delle forze dell’ordine.
Il Governo, fingendo disappunto, accetta 'suo malgrado' la condizione pur di evitare un conflitto bellico. I laicisti, spesso sedicenti pacifisti nonostante il loro noto odio per la vita, non potranno che accettare il compromesso.
Dopo aver sospeso definitivamente il decreto della Corte d'Appello di Milano, il Governo italiano e la Santa Sede firmano il trattato di pace. In questo trattato, il Governo si impegna anche a trasformare l'otto per mille in sedici per mille.
 
6. THE END
Obiettivo: lieto fine
Englaro viene riconsegnata allo Stato italiano per vivere felice e contenta.
 
 
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AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
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