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Aduc – Osservatorio Firenze. Il Comune ha bisticciato e continua a bisticciare non solo coi panini, ma anche con l’acqua e il rispetto delle sue norme
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Articolo di Vincenzo Donvito
9 settembre 2018 17:11
 
 Dopo l’ordinanza con cui l’amministrazione comunale di Firenze ha vietato di mangiare panini per strada, seduti e in movimento, in via dei Neri e stradine adiacenti (1), e dopo l’apertura del nuovo giardino di piazza de’ Ciompi, oggi, domenica 9 settembre, all’ora di pranzo siamo andati a farci un giretto per il centro-centro, quello molto affollato dal turismo di massa. Ovviamente siamo andati prioritariamente in questi due luoghi per prendere atto dello stato degli stessi luoghi.
E abbiamo constatato che il Comune non solo ha bisticciato coi panini, ma anche con l’acqua. Niente di nuovo, per carità, ma la conferma di una politica non amica dei turisti, dei residenti, dell’ordine pubblico e della salute, sia in assoluto che nel particolare. La stiamo sparando grossa?
Leggete un po’:
- piazza de’ Ciompi, oltre a non comprendere perché debba essere con un cancello e con un manciata di panchine solo al centro del giardino cancellato, mentre intorno c’e’ tanto spazio vuoto e pedonale senza un minimo di strutture di supporto a visitatori e frequentatori, ciò che più ci ha stupito è che la fontanella che in precedenza c’era in questa piazza, ora non c’e’ più. Se si vuole bere, lavarsi le mani o rinfrescarsi, non lo si può fare, se non andando in uno dei tanti bar che si affacciano sulla piazza e che, per l’uso dei loro servizi, bisogna essere clienti. Eppure, la ristrutturazione della piazza poteva essere occasione per installare servizi igienici pubblici e gratuiti, punto di ristoro con acqua, tavoli e panche… no, niente di tutto questo. Alla manciata di panchine al centro del giardino cancellato e tutto al sole, l’alternativa sono i gradini della loggia, lato strada e, malasorte (?), sudici e coi cestini dei rifiuti stracolmi. Un’occasione persa.
- via de’ Neri. A quello di cui si sa ormai in tutto il mondo grazie alla figuraccia che Firenze ha fatto con la celeberrima ordinanza, possiamo solo aggiungere che, durante la nostra visita di oggi, abbiamo notato persone che mangiavano di tutto e in ogni luogo, seduti sui marciapiedi, sugli ingressi dei negozi e delle case private, camminando ed evitando le lunghe file eterne davanti ai famosi negozi di panini. Ordinanza leggibile su qualche vetrina, ma proprio a cercarla, vigili zero. Alla faccia delle dichiarazioni di fuoco del Sindaco Dario Nardella che ha voluto nei giorni scorsi convincerci che il divieto era fatto per il bene di turisti e residenti. Noi non siamo tra coloro che il Sindaco ha convinto, ma anche se lo fossimo, dovremmo essere molto arrabbiati visto che niente oggi (domenica all’ora di pranzo, e quale orario migliore?) viene messo in atto per far rispettare il divieto. Siamo maligni nel credere che “passata la festa, gabbato lo santo”? Cioé: mostrato il muso duro e tutte le intenzioni (relative alla cultura di chi ragiona solo con divieti, ovviamente) di preservare tutti e tutto oltre che l’immagine della città…. chi se ne frega… anche perché tutti stanno aspettando la figuraccia del Comune verso il primo turista multato per 500 euro perché mangiava un panino… e verso il mondo intero…
Poveri noi, in che mani siamo finiti.
Noi ci sentiamo offesi, maltrattati, violentati e presi in giro. E tutto coi nostri soldi di contribuenti.

1 - https://www.aduc.it/articolo/chiusura+domenicale+dei+negozi+legge+fa+male+ai_28390.php
 
 
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