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Amicopolis: i social network sono una manna per le piramidi finanziarie e commerciali
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Articolo di Giuseppe D'Orta
4 febbraio 2019 12:41
 
Lo scorso 11 agosto avevamo segnalato alla Consob l'offerta, da parte di sedicenti agent, di pacchetti pubblicitari della Amicopolis Ltd., società che gestisce un social network, mirato a ricompensare le persone iscritte per i contenuti che vengono condivisi. L'offerta riguarda dei pacchetti pubblicitari con PayBack mensile tramite i quali, si afferma, vengono redistribuiti gli utili provenienti dai banner pubblicitari nel social network Amicopolis.

Tra i tanti annunci si leggeva, ad esempio:
"Abbiamo affidato in esclusiva agli Agents la vendita dei primi Pacchetti Pubblicitari con PayBack mensile del 15%. 3184,10 euro è il prezzo di ciascun Pacchetto Pubblicitario + 10 Polis 18 carati in omaggio + PayBack Mensile pari a 477,62 euro redistribuito il 26 di ogni mese x 26 mesi".
Oppure anche:
"Il social da la possibilità di investire dei soldi per acquistare una moneta in oro chiamata Polis al costo di € 318,41 ricevendo in cambio un interesse del 15% a trimestre (€ 47,76) per 9 trimestri. Alla scadenza dei 9 trimestri riceveremo anche la moneta d’oro acquistata in precedenza che pesa 8,5 grammi ed ha un valore stimato proprio in € 318,41.In questo modo si raggiunge prima la soglia dei 300 euro richiesti per il cashout".

Si trattava di una palese offerta al pubblico senza le dovute autorizzazioni che il 25 gennaio la Consob ha provveduto a sospendere per 90 giorni in attesa del definitivo divieto al termine dell'istruttoria.

Fin qui parrebbe una delle mille storie di purtroppo ordinario abusivismo, ma stavolta vi sono elementi particolari da evidenziare.

Una delle principali caratteristiche dei social network è, nel bene e nel male, la velocità di propagazione dei contenuti. Gli abusivi lo sanno, e sfruttano tale aspetto per far crescere le loro piramidi finanziarie accumulando ingenti quantità di danaro prima che la vigilanza riesca a fermarli. Spesso offrono incentivi a chi porta nuovi clienti, nel classico schema multi-livello. Multi-livello che impazza anche in altri comparti come gli integratori alimentari, i prodotti cosmetici e tanti altri. I gestori dei social network non hanno ancora compreso la pericolosità del fenomeno, che mina la credibilità dei loro contenuti e di conseguenza dell'intero social network.

Ancora, Aduc in tutti questi mesi è stata raggiunta da numerose diffide da parte di Amicopolis. Non solo: è stata oggetto di una serie di post su Facebook in cui si parlava di manipolazione dei mercati finanziari commessa da Aduc e di (inesistenti) precedenti penali di un suo (inesistente) ex presidente. Amicopolis aveva addirittura chiuso per dieci giorni il proprio social per protesta, e a tutt'oggi è pendente un procedimento presso il Tribunale di Caltanissetta volto ad oscurare ciò che Aduc ha scritto su Amicopolis. Per Aduc parlano i fatti che non si esauriscono con la Delibera Consob: immediatamente dopo aver appreso del nostro esposto, Amicopolis ha smesso di vendere i propri pacchetti di investimento, e smesso anche di pagare gli interessi ai loro compratori, come anche agli utenti del social, ai dipendenti e ai fornitori. Segno che le somme incassate dai pacchetti erano l'unica vera fonte di finanziamento. E quando per finanziarsi si promettono interessi assurdi come faceva Amicopolis, non può che andare a finire nella maniera cui stiamo assistendo.

Infine, nelle diffide a noi inviate Amicopolis vanta "il supporto concreto e la solidarietà di una seria associazione". Si tratta della stessa associazione, anch'essa impazzante sui social network, che millanta numerosi contatti "altolocati" e che pure questa volta si è apertamente schierata a favore di una lampante offerta abusiva, come la Consob ha poi sancito. Già in altre occasioni abbiamo steso un velo pietoso sul comportamento di tale associazione...certo che i veli pietosi stanno iniziando a diventare tanti!







* Ma come? Facciamo "indagini bancarie e finanziarie internazionali" e non siamo capaci di individuare un tizio che è dappertutto con nome, cognome, indirizzo, telefono, ecc., e lo definiamo "nome di fantasia"?
 
 
 
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