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Dazi auto elettriche cinesi. Già aggirati grazie a Turchia. Reazione Ue?
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9 luglio 2024 12:44
 

Sono già operativi i dazi, anche oltre il 47%, che le vetture elettriche cinesi devono pagare per essere sul mercato dell’Unione Europea. Una sorta di martellata in testa che l’Unione ha deciso di darsi per il presunto nobile intento di non danneggiare i produttori europei che non sono in grado di competere con i prezzi cinesi. Martellata per produttori cinesi e ritardata per quelli europei, visto che i veicoli elettrici costeranno moltissimo e i consumatori non li acquisteranno… e ulteriore martellata per il Green Deal che dovrà fare i conti con un parco vetture sempre inquinanti.

In questa ventata di protezionismo, il mercato sta già cominciando a farsi beffe dei monopolisti comunitari: la Turchia sta facendo installare sul suo territorio alcune fabbriche di queste auto elettriche cinesi. Ci ritroveremo quindi sul mercato le auto cinesi a prezzi molto più bassi di quelli europei a cui la politica di Bruxelles avrà contrapposto solo un protezionismo che non sarà servito a nulla. L’unione doganale della Turchia con l’UE ha aperto il mercato europeo alle automobili “made in Turkey“, facilitando l’esportazione del 70% della produzione locale verso l’Europa occidentale. Inoltre, la Turchia, per incoraggiare investimenti, ha esentato i cinesi e non tassa le loro importazioni di automobili.

Crediamo che questo afflato monopolista dell’Ue sia dovuto ad una sorta di sopravvalutazione di se stessi, come se i propri mercati fossero al di sopra delle leggi mondiali di mercato. I cinesi, pur con un loro mercato interno tutt’altro che liberista, seguendo i nostri principi politici hanno facilmente aggirato i dazi.

Crediamo sia proprio il caso che gli economisti e i decisori di Bruxelles affrontino il problema concorrenza in modo diverso, guardandosi anche al proprio interno per costi e fiscalità di propri sistemi di produzione che, se non si modificano, sono destinati al loro specifico fallimento… e alla ricaduta sulla vita di tutti gli europei (consumatori, lavoratori, aziende, etc).


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