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Energia. Antitrust sanziona Optima. Scavare nella giungla degli illeciti
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21 ottobre 2022 11:55
 
Antitrust ha sanzionato Optima Italia per pratica commerciale scorretta: rimborsi non corretti per recesso anticipato e pubblicità scorretta per nuovi contratti.
Optima è una delle tante aziende che, nate dopo l’avvio della liberalizzazione del mercato, ha considerato quest’ultimo come proprio terreno di conquista non dando dovuta considerazione al servizio che rendeva e ai diritti dei propri clienti. In buona compagnia, anche dei big del settore, non ultimi e maestri per queste pratiche.

In questo difficile momento per il mercato energetico, la cui liberalizzazione completa dovrebbe partire dal prossimo anno (1), questa vicenda è occasione per rinvigorire l’attenzione su un mercato che è diventato dannazione per gli utenti: dai prezzi delle materie prime alle stelle e il perdurare di metodi commerciali la cui condanna di oggi è solo punta di un iceberg.

Sui prezzi alle stelle se ne occupano talmente in tanti… che abbiamo perso cognizione di causa/effetto. Aspettiamo fiduciosi le iniziative del governo in nascita auspicando coordinamento con le iniziative Ue.

Sui rapporti tra utenti e gestori dei servizi, è di alcuni giorni fa l’intervento di Arera e Antitrust per ricordare ai diversi gestori furbetti di non imporre cambiamenti contrattuali perché la legge li ha bloccati fino a fine aprile 2023. Nonostante questo in tanti si rivolgono ad Aduc perché vittime di queste illecite imposizioni… forse questi gestori per fermarsi hanno bisogno di multoni… per cui è opportuno che le vittime segnalino il dovuto ad Antitrust.

Questi avvenimenti sono indicativi di come il mercato in via di liberalizzazione funziona ancora male. Il nuovo governo dovrebbe scavare nella giungla degli illeciti con prevenzione e norme che facciano capire la giustezza di questo business sull’energia, ma nel rispetto delle norme ché, altrimenti, tutti – utenti, produttori e gestori – non farebbero altro che aggravare la già drammatica situazione.


1- Arera, autorità di controllo per la transizione alla liberalizzazione, ha già chiesto un rinvio (l’ennesimo), vista la mannaia caduta sul mercato con le note vicende in corso.

 
 
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