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Guerra alla droga. ‘De su amigo JGL’: come i bancomat messicani diffondono banconote legali con le iniziali di El Chapo Guzman
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Articolo di Redazione
10 ottobre 2020 15:58
 
La leggenda nera del trafficante di droga Joaquín el “Chapo” Guzmán è ancora viva.
La figura del "Signore", come è conosciuto nella sua terra, Badiguarato/Sinaloa, è di nuovo emersa nonostante l'ergastolo e la storia sanguinosa. Là la gente lo rispetta più del presidente, dicono i residenti.

I figli del narco messicano contribuiscono a questa "immortalità". Più di un anno dopo la sua condanna negli Stati Uniti, l'immagine di El Chapo è stata rappresentata in libretti, fiction di narco e persino banconote.

I suoi acronimi sono ovunque. Le iniziali "JGL" sono stampigliate sul retro delle banconote da 200 pesos. Secondo il settimanale locale Río Doce, uno di queste banconote stampate è stata emessa da un bancomat a Culiacán.

Oltre al timbro, non si osserva nessun'altra modifica del denaro. Per Banxico (ndr la Banca centrale del Messico), questa banconota conserva ancora il suo valore ed è legale che continui a circolare in quanto non infrange nessuna normativa.

Banxico ha fatto sapere che sono valide le banconote che contengono "parole, frasi o disegni, scritte a mano, stampate o qualsiasi altro mezzo indelebile, che hanno lo scopo di diffondere messaggi indirizzati al pubblico, di una persona politica, commerciale".

Secondo gli esperti, questo tipo di tattiche sono utilizzate dai trafficanti di droga, che imprimono scritte e simboli sul denaro e lo distribuiscono tra le persone per pagare tangenti, anche ai propri operatori.

Non presentando alcuna alterazione, le banconote sono valide a tutti gli effetti per circolare a livello nazionale.

Il 28 settembre, dall'account Instagram @therealivanguzman, che dice di essere quello di uno dei figli di Joaquín el “Chapo” Guzmán, ha condiviso un'immagine del biglietto con il timbro “JGL”.

L'identità di quell’account, creato nel 2012 e che corrisponderebbe a Iván Guzmán, non è provata. Nelle sue pubblicazioni ci sono immagini di automobili e viaggi di lusso.

Le banconote sono state emesse nel 2019 dalla Banca del Messico, ovvero due mesi dopo che il capo messicano considerato il leader del cartello di Sinaloa è stato condannato all'ergastolo per aver guidato un'organizzazione criminale, commesso omicidi, traffico di marijuana, cocaina, metanfetamina ed eroina negli Stati Uniti.

(da Infobae Mexico del 09/10/2020)
 
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