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Industria e sostenibilità ecologica. Il governo ragiona al contrario?
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8 novembre 2022 12:53
 
 In corso la Cop27 in Egitto, allarmi da ogni parte soprattutto ONU: siamo prosssimi al soffocamento e, con l'aggiunta che il 15 novembre sul Pianeta saremo 8 miliardi. Aggiungiamo l'emergenza energetica e la necessità  di mantenere/riattivare, pur temporalmente, alcuni sistemi fossili... siamo prossimi alla "canna del gas".

E il neo-ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sembra proprio che ragioni al contrario: "E' necessario rendere la transizione ecologica compatibile con le pesanti ricadute sul tessuto riproduttivo", dice in un'intervista al quotidiano La Stampa (1).

Sembra quasi che le politiche europee (e gli stanziamenti) non siano esistiti. Anzi, gli stanziamenti si intende utilizzarli al contrario di come dovrebbe essere.
Non è la conversione ecologica che si deve adeguare all'industria (inquinante!), ma è quest'ultima che si deve adeguare al necessario cambiamento ecologico. Comprese le linee da seguire, occorre modificare l'indudtria, costi quel che costi, il prezzo in gioco è talmente alto che ogni "strategia" come quella del nostro ministro, serve al contrario. Comprendiamo che il ministro cerca di far fede al suo dicastero e al nuovo nome che gli è stato assegnato, ma non c'è "made in Italy" o "imprese nazionali" che reggano di fronte all'urgenza del cambiamento.
Quello che rileviamo non è un mero gioco linguistico, ma un'impostazione senza la quale si gioca al contrario.


1 - «Il contesto oggi è molto diverso, in gioco c'è la nostra sicurezza energetica e per noi il faro è sempre lìinteresse nazionale» aggiunge. In Egitto si svolge il summit Cop27 sul clima: la crisi energetica impone una frenata alla transizione ecologica? «Il mio obiettivo è tutelare le imprese», risponde il ministro, «dobbiamo essere consapevoli che, in questo scenario, la transizione ecologica va resa compatibile con i tempi di riconversione industriale. Ad esempio, con una graduazione degli interventi nel settore automobilistico, adattando i tempi di introduzione delle auto elettriche alle effettive possibilità  produttive».
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