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Legalizzazione cannabis in UK. I vantaggi fiscali
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Articolo di Redazione
4 giugno 2018 8:47
 
 La legalizzazione della cannabis potrebbe far guadagnare al Regno Unito fino a 3,5 miliardi di sterline all'anno, fa sapere un nuovo studio. Health Poverty Action, un'organizzazione internazionale per lo sviluppo, sostiene che la legalizzazione della droga di classe B avrebbe molti vantaggi, tra cui entrate extra per finanziare il servizio sanitario nazionale.
Lo studio ha stimato i livelli di ingresso fiscale ipotizzando che il mercato della cannabis, in termini di tassazione, funzioni in modo simile ai mercati britannici di alcol e tabacco. Una stima "al ribasso" degli introiti annuali da cannabis sarebbe di circa 2 miliardi di sterline se questa droga fosse tassata allo stesso livello dell'alcol, o 3,5 miliardi di sterline se fossero applicati i livelli di tassazione del tabacco.
Lo studio fa riferimento anche agli stati degli Usa che hanno depenalizzato la cannabis, notando che "il Colorado - con una popolazione solo leggermente più grande della Scozia - ha raccolto 247 milioni di dollari (179 milioni di sterline) dalle nuove tasse sulla cannabis e dalle tasse per la concessione delle licenze, solo nel 2017".
Lo studio considera anche il fatto che la legalizzazione potrebbe portare ad un aumento dei consumi da parte dei giovani. "Le prime indicazioni dagli Stati Uniti in cui i nuovi mercati legali sono più sviluppati, sono che l'uso di cannabis da parte degli adolescenti non è aumentato come gli avversari della legalizzazione avevano temuto, mentre allo stesso tempo le nuove tasse sulla cannabis stanno apportando entrate vitali per aiutare a finanziare vari servizi", dicono gli autori dello studio.
Nello studio si affronta anche il fatto che la legalizzazione depenalizzi una droga “di transito”. "La regolamentazione potrebbe ridurre l'opportunità di "una via d’uscita" dal mercato illegale, perché gli spacciatori potrebbero concentrarsi su droghe più rischiose per i consumatori e più redditizie per loro”. Ma lo studio sottolinea che la depenalizzazione della cannabis leverà comunque il mercato agli spacciatori e permetterà che la sostanza sia regolamentata in sicurezza.
Health Poverty Action suggerisce: "Potremmo regolamentare o limitare la potenza dei prodotti (o spingere le persone verso l'uso di prodotti più sicuri attraverso l’equilibrio tasse/prezzi), ridurre l'uso di sostanze nocive di taglio e limitare la quantità di metalli pesanti, pesticidi o altri prodotti nocivi che in genere sono dentro il prodotto che poi finisce sul mercato, garantendo la sicurezza dei consumatori."
Martin Drewry, direttore di Health Poverty Action, ha dichiarato: "Questa settimana il Canada diventerà il primo paese del G7 a votare per legalizzare e regolamentare la cannabis, è chiaro che la guerra alla droga è fallita e che la regolamentazione responsabile per la protezione della salute pubblica è la strada da seguire. E con l'NHS (National Health Service -ndr) che potrebbe avere questo tipo di entrate fiscali è difficile ignorare la questione: è giunto il momento per il Regno Unito di recuperare il tempo perso in questo cambiamento globale - non possiamo davvero permetterci di restare indietro".

(articolo di Oliver Wheaton, pubblicato sul quotidiano The Independent del 04/06/2018)
 
 
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