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Morti per droga. Piu' in Usa per la crisi degli oppioidi che in Messico per il narcotraffico
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Articolo di Redazione
5 marzo 2018 15:13
 
 Le morti per overdose di droga in Usa superano di 34 mila gli omicidi dolosi in Messico correlati con la guerra al narcotraffico che e’ iniziata nel 2007 all’epoca della presidenza di Felipe Calderon. Cosi’ fa sapere un’analisi del gabinetto di sicurezza del governo federale messicano rispetto al numero di morti in entrambi i Paesi su questo problema condiviso di traffico e consumo di droghe.
Secondo lo studio, tra il 2010 e il 2016 in Usa sono morte 104 mila persone per overdose di droga. Nello stesso lasso di tempo, in Messico ci sono stati 69.600 omicidi dolosi legati al crimine organizzato.
L’analisi parte dalla premessa che non tutti gli omicidi dolosi registrati in Messico siano relazionati con la delinquenza organizzata. Secondo i dati, relativi a tutti i crimini commessi in Messico, tra il 50 e il 60 percento sono legati alla criminalita’ organizzata per il controllo del territorio. Il resto dei morti dolosi sono relazionati con altre questioni tipo, per esempio, vendetta, omicidi passionali o litigi.
I dati di questo confronto riguardano solo il 2016, perche’ e’ questo il dato piu’ recente conosciuto relativamente alle morti registrate in Usa per overdose di droga.
In base ai dati presentati dall’autorita’ federale, il numero di morti per overdose in Usa, ha registrato un incremento del 59,6% tra il 2010 e il 2016, passando da 12.400 a 19.800. La crescita e’ costante. Dai 12.400 morti del 2010 si e’ passati a 13.300 nel 2011; 13.500 nel 2012; 13.900 nel 2013; 14.800 nel 2014; 16.300 nel 2015 e 19.800 nel 2016.
Al contrario, il numero di omicidi dolosi in Messico relazionati con la delinquenza organizzata, relativamente allo stesso lasso di tempo ha avuto un andamento variabile. Nel 2010 ci sono stati 13.400 omicidi dolosi; nel 2011 sono passati a 14.700: nel 2012 sono calati a 12.700; nel 2013 cono cascati a 8.500; nel 2014 ancora giu’ a 5.700; nel 2015 sono leggermente aumentati a 5.800 e nel 2016 sono stati registrati 8.800 casi.
Nella sua ultima nota informativa, l’Ufficio ONU sugli stupefacenti (INCB) ha allertato sul crescente traffico di fentanil ed eroina in Messico e Usa, derivato da una crisi “senza precedenti” causata dall’aumento di morti per overdose. La gravita’ della crisi del consumo di fentanil in Usa ha indotto le autorita’ a finanziare campagne pubbliche a livello locale evidenziando i pericoli degli effetti della epidemia di oppioidi.

(articolo di David Saul Vela, pubblicato sul quotidiano El Financiero del 04/03/2018)
 
 
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