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Nave Diciotti, ancora sequestrati a bordo i 177 naufraghi salvati dalla Guardia Costiera italiana
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Articolo di Redazione
22 agosto 2018 14:16
 
Nessuno sbarco, ancora, da nave Diciotti, arrivata alle 23.30 circa di due giorni fa nel porto di Catania con 177 migranti soccorsi al largo di Lampedusa. I profughi, e' la linea adottata dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, non potranno lasciare il pattugliatore della Guardia Costiera in attesa della ripartizione tra i Paesi del'Unione europea dei migranti soccorsi. Anche questa mattina sul molo di Levante e' presente solo personale della guardia costiera, della polizia di Stato, della guardia di finanza e dei carabinieri, nessun volontario o appartenenti alla Protezione civile per l'assistenza allo sbarco.

'Un arancino per accogliere'. E' il titolo dell'iniziativa pacifica lanciato dalle reti di solidarietà della città di Catania a sostegno dei migranti a bordo della nave Diciotti. L'iniziativa, diffusa su Facebook, nasce da un'idea dell'attore Silvio Laviano. Gli attivisti si sono dati appuntamento alle 20.30 di questa sera al porto di Catania per compiere il gesto di accoglienza rivolto ai 177 migranti da lunedì sera a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera, in attesa dell'autorizzazione dello sbarco. "Portate un arancino, simbolo di accoglienza e accudimento. Per dimostrare in modo pacifico che Catania è una città accogliente e i catanesi un popolo libero, aperto e disposto alla cultura del dialogo. Siamo coscienti che sarà impossibile condividere un 'arancino' con i migranti, ma si desidera ribadire, attraverso un simbolo, l'accoglienza di una parte della comunità cittadina con lo scopo di comunicare pubblicamente e civilmente il desiderio di un 'porto aperto' a Catania". 

Ma il ministro Salvini li sfotte: "A Catania sono arrivati anche i 'numerosissimi' contestatori che vogliono ancora immigrati... Glielo mandiamo un bacione?".

"Ministro della Mala Vita, oggi gode di un consenso popolare che cavalca come un'onda, pronta a richiudersi su di lei. Ha giurato sulla Costituzione e se la viola in maniera palese come sta facendo con la nave Diciotti, non e' piu' politica ma eversione. E per quella c'e' il carcere". Su Twitter Roberto Saviano risponde cosi' a un post di Matteo Salvini in cui, commentando le critiche del giornalista e scrittore che lo accusa di sequestro di persona per la vicenda della nave Diciotti, scrive: "Finisce l'estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no".

"Sul caso della Diciotti 'non sono previste al momento novita'' fanno sapere fonti del Viminale. Ovvero Salvini e Toninelli non hanno 'al momento' ancora compreso che il rispetto dei diritti umani in Italia vale anche per i migranti.#ApriteiPorti". Cosi' su Twitter Matteo Orfini, presidente del Pd.

Dalla mezzanotte scorsa, martedi' 21 agosto, Marco Maria Freddi, Radicale di +Europa e consigliere comunale di Parma, Igor Boni di Torino, +Europa, membro della direzione nazionale di Radicali Italiani e Ivan Montanari di Imola, candidato per +Europa alla Camera dei deputati a Parma Reggio Emilia e Piacenza, sono in sciopero totale della fame ad oltranza per protestare contro la gestione del Governo della situazione della nave Diciotti. Uno sciopero che durera' "fino al ripristino della legalita', del diritto internazionale e dei diritti umani per i migranti e i militari 'sequestrati' dal Governo italiano". L'azione nonviolenta ha anche l'obiettivo di chiedere al Presidente, Sergio Mattarella, Capo delle Forze Armate, di intervenire immediatamente per porre fine alle violazioni in atto. 

Trovare una soluzione per permettere lo sbarco dei migranti presenti a bordo della Diciotti e' un "imperativo umanitario", ha detto una portavoce della Commissione europea, Tove Ernst, sottolineando che i contatti con gli altri Stati membri "sono in corso". L'esecutivo comunitario ha avviato contatti con diversi Stati membri per ridistribuire i migranti a bordo della Diciotti. "Stiamo ancora discutendo con gli Stati membri", ha detto la portavoce. Secondo la Commissione, "la priorita' per tutti deve essere che le persone ricevano le cure di cui hanno bisogno", ha spiegato la portavoce: "quel che abbiamo sottolineato ieri e oggi e' che parliamo di esseri umani. Speriamo di trovare una soluzione rapida, il piu' rapidamente possibile, affinche' queste persone possano essere sbarcate", ha concluso la portavoce della Commissione.

Impedendo lo sbarco in un porto italiano dei passeggeri salvati da una nave italiana, il governo viola non solo le norme piu' elementari di civilta' e solidarieta' umana ma anche le regole internazionali. Lo dichiara la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. "Se poi dovesse prevalere la folle idea di riportare i migranti in Libia si tratterebbe di una violazione ancor piu' clamorosa della legalita' internazionale, che vieta esplicitamente i respingimenti - continua - I passeggeri della 'Diciotti' devono poter regolarmente sbarcare subito", dichiara la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. L'egoismo dei Paesi europei, che non accettano di accogliere ciascuno cinque rifugiati, e dei Paesi che ancora non hanno dato seguito all'impegno di accogliere gli immigrati sbarcati nello scorso luglio deve essere criticato e combattuto. Ma non giustifica neppure in minima misura la cinica decisione italiana di usare come ostaggi esseri umani che fuggono dalla guerra e dalla fame e non rende meno gravi e inaccettabili le violazioni della legalita' di cui questo governo si sta rendendo colpevole, trascinando oltre tutto nel discredito la Guardia costiera che non ha invece alcuna responsabilita'". 

 "La vicenda della Diciotti dimostra a quale conseguenze porti la pretesa di affrontare i temi dell'immigrazione, come ogni altro problema politicamente rilevante, senza alcun rispetto o in palese violazione dei principi di diritto interno e internazionale. Un Governo che pensa di potere fare tutto e il suo contrario e di non essere sottoposto alla legge, ma di poterla dettare caso per caso, secondo valutazioni di opportunita' politica, finisce per scatenare un 'tutti contro tutti' dalle conseguenze imprevedibili." Lo scrive sulla pagina Facebook di +Europa Emma Bonino. "In un Paese drogato dalla retorica dell'invasione mi pare che non si colga appieno la gravita' della situazione. L'esecutivo non solo pretende di fare cio' che non dovrebbe fare - riscrivere a suo uso e consumo il diritto del mare e quello d'asilo - ma sta isolando l'Italia in una posizione politicamente insostenibile e praticamente gravosa quasi solo per il nostro Paese. A cosa serve concretamente - aggiunge Bonino - prendere in ostaggio migranti e militari italiani per giorni, minacciare la deportazione illegale dei richiedenti asilo in Libia, rendere ancora piu' disumane le condizioni a cui queste persone sono sottoposte, ricattare le istituzioni dell'Ue e costringere la Guardia Costiera all'alternativa tra il rispetto della propria missione e l'obbedienza all'esecutivo? Serve solo ad aggravare il discredito e l'isolamento dell'Italia, che ha paradossalmente come soli 'amici' i principali responsabili dell'emergenza: i governi sovranisti che rifiutano qualunque forma di cooperazione europea sui temi migratori e le milizie libiche, di scarsa o nulla affidabilita' politica, a cui abbiamo appaltato - conclude la senatrice di +Europa - il cosiddetto 'trattenimento' dei migranti".
 
 
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