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Osservazione di clima e vegetazioni. Satellite franco-israeliano
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Articolo di Redazione
1 agosto 2017 16:18
 
 Analizzare via satellite l’impatto del cambiamento climatico sulla vegetazione? E’ l’obiettivo della missione scientifica Venus. Frutto di una collaborazione tra il Centro nazionale di Studi Spaziali (CNES) e l’Agenzia Spaziale israeliana (ISA), il satellite sara’ lanciato la notte tra il 1 e 2 agosto dal centro spaziale della Guyana, e girera’ a 720 Km di altezza per due anni e mezzo.
Nel corso della permanenza nello spazio, prendera’ ogni due giorni tutte le immagini di 110 siti selezionati dalla comunita’ scientifica: savane, praterie, foreste tropicali e risiere nei cinque continenti, con un’alta risoluzione di 5 metri. Le nuvole e i gas dell’aria, queste polveri contenute nell’atmosfera -spray, inquinamenti industriali…- che abitualmente disturbano i rilevamenti, saranno eliminati dal resoconto finale, grazie alla sovrapposizione di immagini ottenute e all’uso di algoritmi che determinano la presenza di nuvole e di spray e permettono agli scienziati di poterli utilizzare dopo averli corretti.
“Migliorare le previsioni”
“E’ la prima volta che una cartografia della vegetazione come questa sara’ realizzata”, spiega Jean-Yves Le Gall, presidente del CNES. Questa osservazione della terra permettera’ ai ricercatori di comprendere il funzionamento della vegetazione sotto l’influenza del clima e delle attivita’ umane. Piu’ in generale, e’ un vero stato dei fatti degli ecosistemi terrestri che verra’ realizzato. Potranno essere misurati ed analizzati: la cartografia dei fuochi delle foreste e dei cespugli, il trasferimento di sedimenti sulle riviere e gli estuari o lo spostamento dei ghiacciai. Da settembre saranno disponibili delle immagini di un permafrost, questa piccola calotta permanentemente gelata, vera indicatrice del cambiamento climatico.
Saranno ugualmente osservate le coltivazioni si’ da determinare il loro bisogno idrico e ridurre il caos. “Bisognera’ produrre di piu’ per rispondere alla domanda, e tutto inquinando di meno”, dice in dettaglio Gérard Dedieu, ingegnare al CNES e responsabile scientifico della missione. Il cui interesse e’ di apprendere di piu’ sulle piante coltivate.
La vegetazione gioca un ruolo importante perche’ essa assorbe e rilascia del carbone. La natura, sara 'capace, a termine, di stockare abbastanza carbone e questo mentre la popolazione non cessa di aumentare? Venus dovrebbe poter dare gli elementi di risposta “e permettere di migliorare la previsione del clima”, indica Gérard Dedieu. Il lancio di Venus e’ trasmesso in diretta sul sito Internet del CNES

(articolo di Emilie Veyssié, pubblicato sul quotidiano le Monde del 01/08/2017)
 
 
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