Siamo tutti sconvolti per, al momento, i 19 scolari e due insegnanti uccisi da un diciottenne in una scuola del Texas. Quante altre vittime perché quel Paese capisca di non dover sottostare alle lobby delle armi? Problema Usa, Paese “strano” con l’effetto copiatura per una qualche follia o aberrante momento di gloria? Endemico per un Paese dove la libertà dell’individuo armato è tutelata dalle leggi? Auspichiamo che la politica americana affronti il problema alla radice.

Ma l’America non è lontana dalla nostra quotidianità, soprattutto per chi è più giovane e, anche se da noi quello che in genere viene qualificato come bullismo non arriva a questi drammi, non si può escludere un effetto fotocopia.

Certo, per un nostro maggiorenne non basta andare in un negozio per comprarsi un’arma, occorre che abbia il porto d’armi. E poi, si può escludere l’acquisto al mercato nero? Non si può escludere, ma è innegabile che il mercato bianco, pur con il porto d’armi, favorisca la circolazione di persone armate, che non è detto abbiano esperienza e consapevolezza di un tutore dell’ordine pubblico.
Cioè, al momento, noi abbiamo un problema di dimensioni diverse da quello Usa, ma la questione sussiste e, prima che si arrivi a situazioni più estreme di quelle che - già estreme – accadono nelle nostre città e campagne, è meglio prevenire.
Si pensi ai cacciatori (qui un recente "incidente"), a quell’ex-candidato sindaco che a Milano gira armato nell’ospedale dove lavora, o quell’amministratore di Voghera che, litigando con un senzatetto disarmato, si è fatto valere sparandogli e ammazzandolo.

E’ necessario che un privato continui legittimamente a girare armato? E’ utile il porto d’armi?
Beh – si dice – alcuni delinquenti sono tali con le armi (sempre illegittime), come potrei difendermi altrimenti…Siamo sicuri che un delinquente armato reagisca allo stesso modo verso una persona armata o disarmata? Non è lo scontro tra due persone armate foriero di maggiore pericolo di lesioni e morte, per entrambi gli armati? E siamo sicuri che non abbiamo folli e ricercatori di momenti di gloria che, favoriti dal porto d’armi, emulino il diciottenne texano?
Prevenire è meglio che combattere e, soprattutto, è meglio che andare ai funerali.
 
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