E' notizia di alcuni giorni fa che
Carlo Messina, Amministratore Delegato del Gruppo Intesa Sanpaolo, è stato considerato dalla prestigiosa Harvard Business Review
il quarto banchiere al mondo ed il primo in Europa.
Ci complimentiamo con lui, sebbene consideriamo il riconoscimento più che logico per un manager che guida la banca con l'intenzione di farla diventare la prima in Europa (ma si salvi chi può).
E' naturale, quindi, che per far diventare Intesa Sanpaolo la banca più grande d'Europa ci voglia il miglior banchiere d'Europa.
Fin qui, come sempre, la teoria. Vediamo la pratica.
Un obbligazionista Portugal Telecom che non ha fatto in tempo, a causa della mancata informazione da parte di Intesa Sanpaolo, ad invidualizzare il proprio credito presso la Corte di Rio de Janeiro ed in attesa dell'assegnazione dello zero coupon spettante, ha visto giungere sul proprio conto corrente un accredito pari a 1.000 euro come "valore attuale dell'obbligazione". Alla richiesta di spiegazioni, in agenzia gli è stato risposto di rivolgersi all'Aduc!
Del resto, non è la prima volta in cui nel caso Oi Brasil - Portugal Telecom Intesa Sanpaolo si appoggia all'Aduc. Riportiamo la comunicazione apparsa agli operatori della banca in merito alla procedura di individualizzazione del credito. Intesa Sanpaolo, come la quasi totalità degli intermediari, si era mossa soltanto dopo che Aduc ne aveva segnalato la necessità.
Non sapendo che pesci pigliare (in effetti, è soltanto la banca guidata dal miglior banchiere d'Europa e che si appresta a diventare la banca più grande d'Europa), ad Intesa Sanpaolo hanno linkato direttamente l'articolo dell'Aduc! La comunicazione parte dall'Anagrafe Titoli ed Eventi Societari ed è datata 20 febbraio 2018. All'interno si legge:
"In merito a tale processo si copia di seguito link di quanto pubblicato ieri sul sito della ADUC:
https://www.aduc.it/articolo/oi+brasil+portugal+telecom+documenti+necessari_27497.php
dove si sottolinea l'urgenza di inoltrare la richiesta della sopracitata certificazione in quanto c'è il rischio di NON ottenerla in tempo utile".
Possiamo comprendere la scelta dell'Anagrafe Titoli: quando si tratta di investimenti è molto meglio ascoltare Aduc che non Intesa Sanpaolo, dove ad esempio non è chiara la differenza tra un bond in Euro e un bond in Dollari Australiani.
Siamo lusingati di come Intesa Sanpaolo tenga Aduc talmente in considerazione da rinviare i suoi clienti a noi per informazioni sui titoli da loro amministrati.
Chissà però come considereranno la cosa l'Arbitro per le Controversie Finanziarie e i giudici, nel valutare l'adeguata informazione al cliente da parte di quella che si appresta a diventare la banca più grande d'Europa ed è guidata da quello che è già oggi il miglior banchiere d'Europa.
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Portugal Telecom/Oi Brasil-Piano di riorganizzazione - Prot. 181/2018 |
Per problemi normativi/procedurali contattare l'Help Desk Operativo secondo le modalità ed i canali in uso.
Per consulenza contattare l'Ufficio Assistenza Risparmio al numero 800 343033.
SOLO PER ISPB Per problemi normativi/procedurali contattare l'Help Desk Operativo secondo le modalità ed i canali in uso. Per chiarimenti sull'operazione contattare il Desk Execution alla casella desk_titoli_e_cambi.04041@intesasanpaoloprivate.it. Per dubbi sulle modalità di adesione contattare i Servizi Operativi alla casella
servizi_operat_ispb.04024@intesasanpaolo.com
Ad integrazione di quanto pubblicato in data 13/2/2018 con protocollo 141/2018, si segnala che per esercitare l'opzione in oggetto è necessario anche produrre un certificato denominato "Statement of Account for the purpose of claim filing with blocking" (STAC) rilasciato dal sistema di clearing, ossia di gestione accentrata, presso cui i titoli sono appoggiati (Clearstream nella fattispecie).
Tale certificazione ha un costo di 60 euro che sarà a carico della Clientela.
In merito a tale processo si copia di seguito link di quanto pubblicato ieri sul sito della ADUC:
dove si sottolinea l'urgenza di inoltrare la richiesta della sopracitata certificazione in quanto c'è il rischio di NON ottenerla in tempo utile.
Per richiedere tale certificazione (che comporterà il blocco del saldo oltre che l'addebito delle spese di 60 euro sopraindicate) i Punti Operativi, previa raccolta dell'intenzione scritta da parte del Cliente, dovranno inserire quanto prima il cambio codice in procedura Titoli A.F. (A000) tramite il messaggio GNGT imputando deposito, da "codice attuale" a "codice opzione" (riportati nella tabella copiata di seguito), quantità, depositario (524938) :
COD. ATTUALE COD. OPZIONE ISIN
9307940 9380950 XS1245244402
8738580 9380960 XS0569301327
8754220 9380970 USP18445AG42
8763820 9380980 USP9037HAL70
8538920 9380990 XS0215828913
8713410 9381000 XS0843939918
8648280 9381010 XS0462994343
8723370 9381020 XS0927581842
8544880 9381030 XS0221854200
8770510 9381040 PTPTCYOM0008
1039830 9381050 USP18445AF68
Sarà poi cura dell'Ufficio scrivente, non appena in possesso del certificato, di girare il tutto sulla casella e-mail di struttura del punto operativo.
Si segnala infine che il processo di esercizio prevede anche la produzione di una "certificazione di possesso" ("Proof of Holdings") che riporti almeno data 27/2/2018 per comprovare il possesso dei titoli alla data del 26/02/2018. In merito il form da utilizzare lo si trova negli allegati della comunicazione ABC originaria citata in precedenza (prot.141/2018) di cui si copia di seguito il link:
http://abfr0.sede.corp.sanpaoloimi.com:8560/scriptAbfr0/abc/home/newsDetail.jsp?id=CNT-05-00000004FBD26&pageId=850.1
Moncalieri, 20 febbraio 2018
Anagrafe Titoli ed Eventi Societari |
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