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Presidente Corte Costituzionale tedesca: Sì alle riprese televisive nei processi
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Articolo di Redazione
29 novembre 2010 14:00
 
Il presidente della Corte Costituzionale rompe un tabù. Andreas Vosskuhle (classe 1963) auspica che i processi siano trasmessi in tv, anche per sfatare una certa immagine di giustizia mutuata dai seriali.
"Se non si vuole che la rappresentazione dei processi con la giuria popolare delle fiction statunitensi o degli spettacoli alla Barbara Salesch plasmino una certa idea di giustizia nei cittadini tedeschi, si deve offrire loro la possibilità di sentirsi parte nei procedimenti reali", ha spiegato il presidente Vosskuhle. La forza delle immagini dei processi virtuali può essere contrastata solo "dalla forza di quelli concreti che si svolgono nelle aule di giustizia". E' ovvio che le trasmissioni dal vivo dovranno salvaguardare i diritti dei protagonisti e non intralciare l'attività dei tribunali. "Ma molte situazioni conflittuali sono superabili con le norme a tutela dei singoli e con i mezzi tecnici disponibili", ha spiegato il presidente dell'Alta Corte.
Oggi in Germania le riprese dal vivo nel processo penale sono vietate, soprattutto per il timore di pregiudizi sfavorevoli all'imputato e di lesione dei diritti dei testimoni. La stessa Corte aveva confermato il divieto nel 2001 dopo una denuncia della rete N-TV. Tuttavia i giudici precisarono che la Costituzione non proibisce le riprese.
Più trasparenza anche per i processi della Corte Costituzionale, chiede il suo presidente. Dal 1998 le emittenti televisive possono solo trasmettere le sentenze e filmare l'ingresso dei giudici in aula. "Io non m'opporrei al principio di liberalizzare le riprese delle udienze pubbliche", dice. Ma il decano dei servizi di cronaca giudiziaria di ARD (il principale gruppo di tv pubblica in Germania, ndr) Karl-Dieter Moeller, e molti giuristi non condividono la proposta di Vosskuhle. Secondo Moeller, i processi penali dovrebbero rimanere tabù, mentre si può concedere questa possibilità ai processi di diritto del lavoro, per esempio. Altri giuristi hanno fatto notare che chiunque abbia interesse a un procedimento pubblico può parteciparvi, mentre con la trasmissione televisiva si rischia che le udienze si trasformino in spettacolo.
 
 
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