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Processo El Chapo a New York. Il maggior trafficante del narco racconta come lo ha tradito
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Articolo di Redazione
19 dicembre 2018 14:33
 
 Margarito e Pedro Flores potrebbero essere i bambini che Joaquín Guzmán avrebbe voluto avere. I gemelli di Chicago fecero da ponte per il commercio della droga molto efficacemente negli Stati Uniti. I suoi tentacoli si estesero a New York, Philadelphia, Los Angeles, Seattle, Washington e Vancouver. Quello che El Chapo non si aspettava era che i loro maggiori distributori li avrebbero ceduti e che uno di loro, Pedro, sarebbe andato nel tribunale di Brooklyn per testimoniare contro di lui.
Guzman non si sarebbe seduto sul banco degli imputati se non fosse stato per le prove incriminanti di Flores. Pedro, che ha testimoniato in inglese, si riferisce al capo messicano come "l'uomo". Ha detto di averlo incontrato nel suo nascondiglio nelle montagne di Sinaloa nel maggio 2005. "Ero nervoso", ha ammesso, "aveva due radio in mano e una pistola in vita". Si sono visti almeno altre tre volte negli anni successivi, secondo quanto lui si ricorda.
I due fratelli stanno scontando una condanna a 14 anni di carcere per traffico di droga e il loro buon comportamento li porterà presto fuori del carcere. Avrebbero potuto essere condannati all'ergastolo. Hanno deciso di arrendersi, smantellare l'impresa criminale e cooperare con le autorità americane dieci anni fa, proprio quando erano al massimo della propria carriera. Il tutto è cominciato quando hanno fatto registrare una conversazione in cui si negoziava il prezzo di una transazione con eroina.
I Flores hanno iniziato a distribuire droga per conto proprio nel 1998, a 17 anni. Sebbene già da sette anni aiutavano il loro padre. L'attività di distribuzione è cresciuta fino ad arrivare a vendere circa due tonnellate di cocaina al mese a Chicago. Dopo un po’ di anni sono stati considerati i più grandi narcos nella storia della città. Pedro ha detto che da allora fino a quando si sono consegnati alle autorità hanno distribuito 60 tonnellate di droga.
Chicago, ha spiegato il testimone, aveva una posizione geografica chiave perché è proprio nel centro degli Stati Uniti. "È ideale, dal punto di vista infrastrutturale, per la distribuzione", ha affermato. E come altri collaboratori hanno indicato, la merce arrivava a nord dal confine con il Messico, e il prezzo di vendita veniva maggiorato. "Più alto è il rischio, maggiore è il beneficio", ha detto alla giuria. La qualità della cocaina, ha detto, era "fantastica. Bastava solo aprire le scatole per rendersene conto".
Trasferimento in Messico
Pedro Flores ha un atteggiamento e un aspetto più amichevole rispetto ai testimoni che hanno raccontato le loro storie davanti alla giuria nell’aula presieduta da Brian Cogan. "Non ho mai ucciso o ordinato di uccidere", ha detto. L'unica cosa che lo interessava, ha detto, era vendere sempre più droga. La loro base operativa la trasferirono in Messico nel 2004 perché la giustizia era alle loro calcagna. "Siamo stati discreti", ha detto alla giuria.
Flores ha dichiarato di aver trattato direttamente con Joaquín Guzmán e Ismael El Mayo Zambada, l'attuale leader del cartello, dopo che il suo principale fornitore di droga, Guadalupe Ledesma, lo aveva rapito per due settimane. "Pensavo che sarei morto", ha detto. Fu suo fratello Margarito a convincere i due leader ad intervenire. Pedro incontrò di nuovo El Chapo, per farsi aiutare, dopo che anche suo padre fu rapito.
Guzmán e Zambada erano stupiti dal modo in cui gestivano l'azienda e i volumi stessi di merce che gestivano, e questo si traduceva in una grande quantità di denaro per l'organizzazione. I leader del cartello di Sinaloa dissero loro che, se fossero stati tre gemelli, sarebbero diventati i più ricchi del mondo. "Qualsiasi idiota può vendere droga in Messico", ha detto Zambada, "la parte difficile è negli Stati Uniti". Andavano così d'accordo, che regalò a El Chapo un paio di pantaloni corti, mettendoli in un imballaggio che ufficialmente conteneva confezioni di Viagra.
Alla cocaina si unì l'eroina e la metanfetamina. I leader del cartello di Sinaloa offrivano ai gemelli lo stesso prezzo per la droga che facevano ai loro luogotenenti. "Io sono uno dei vostri," gli disse Zambada. Los Flores da quel momento combatté direttamente Juancho Guzmán, per conto di El Chapo, e Germán Olivares, per conto di El Mayo. I fratelli Beltrán-Leyva gli fornirono anche delle droghe, che lo aiutarono ad "espandere il business".
Fuoco incrociato
La guerra tra il cartello di Sinaloa e l'organizzazione di Beltran-Leyva li mise in mezzo ad un fuoco incrociato. La violenza crebbe, così decisero di fare il passo in una direzione inaspettata che prese le autorità della droga alla sprovvista. Rivelarono l'intera struttura che gestivano e la gerarchia dell'organizzazione criminale. "Non potevo promettere alla mia famiglia un futuro", si è giustificato, "volevo qualcosa di meglio per i miei figli". In questo modo è stato garantito il biglietto di andata e ritorno negli Stati Uniti. La loro collaborazione è stata la chiave per estradare El Chapo.
Si stima che Flores abbia trasferito l'equivalente di 800 milioni di dollari di droga per El Chapo. Il magistrato a capo della corte federale di Chicago, Ruben Castillo, li ha condannati quattro anni fa. I due fratelli sono andati poi in tribunale per esprimere il loro pentimento per i crimini commessi ed hanno apprezzato l'opportunità di cooperare che le autorità hanno dato loro. Le informazioni da loro fornite hanno riguardato 50 trafficanti. "Si guarderanno sempre le proprie spalle per il resto della vita", ha detto di loro il giudice.

(articolo di Sandro Pozzi, pubblicato sul quotidiano El Pais del 19/12/2018)


 Qui gli articoli pubblicati sul processo di New York:

- Si apre a New York il processo al narcoboss messicano El Chapo. Miti e leggende (05/11/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/si+apre+new+york+processo+al+narcoboss+messicano+el_28676.php

- Processo narco El Chapo a New York entra nel vivo. Come i costi lievitano dalla distribuzione al dettaglio (15/11/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+el+chapo+new+york+entra+nel+vivo+come_28729.php

- Processo narcos El Chapo a New York. La metamorfosi dell'arricchito (28/11/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+narcos+el+chapo+new+york+metamorfosi+dell_28803.php

- Processo boss narcos El Chapo a New York. Le testimonianze (02/12/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+boss+narcos+el+chapo+new+york_28825.php

- Processo boss narcos El Chapo a New York. Quanto si è appreso dopo cinque settimane (12/12/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+boss+narcos+el+chapo+new+york+quanto+si_28866.php

- Processo El Chapo a New York. Una finestra sulla violenza del narco (16/12/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+el+chapo+new+york+finestra+sulla+violenza_28893.php

- Processo El Chapo a New York. Il narco è una calamita per i turisti (19/12/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+el+chapo+new+york+narco+calamita+turisti_28905.php

- Processo El Chapo a New York. Il maggior trafficante del narco racconta come lo ha tradito (19/12/2018)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+el+chapo+new+york+maggior+trafficante_28909.php

- Processo El Chapo a New York. La costosa difesa del narco che nessuno sa come verrà pagata (23/12/2018)
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- Processo narco El Chapo a New York. Riprese le udienze (04/01/2019)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+riprese+udienze_28982.php

- Processo narco El Chapo a New York. Le intercettazioni (09/01/2019)
https://www.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+intercettazioni_29007.php

- Processo narco El Chapo a New York. L’intreccio con sua moglie Emma Coronel e la sua infedeltà (10/01/2019)
https://www.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+intreccio+sua_29010.php

- Processo narco El Chapo a New York. Come funzionano le comunicazioni ‘interne’ di un cartello (12/01/2019)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+come+funzionano_29028.php

- Processo narco El Chapo a New York. Le fughe tra le montagne di Sinaloa (15/01/2019)
https://www.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+fughe+montagne_29038.php

- Processo narco El Chapo a New York. Corrotto il presidente messicano? (16/01/2019)
https://www.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+corrotto_29040.php

- Processo narco El Chapo a New York. La testimonianza dell’amante e politica dello Stato di Sinaloa (18/01/2019)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+testimonianza+dell_29045.php

- Processo narco El Chapo a New York. Tra torture ed esecuzioni dei rivali Los Zetas (25/01/2019)
https://droghe.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+torture+esecuzioni_29085.php

- Processo narco El Chapo a New York. Intanto tutto cambia a Sinaloa... per restare uguale (27/01/2019)
https://www.aduc.it/articolo/processo+narco+el+chapo+new+york+intanto+tutto_29093.php

- Processo narco El Chapo a New York. Uno spettacolo! (30/01/2019)
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- Processo El Chapo a New York. Un narco giudicato dai gringos (02/02/2019)
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- Processo narco El Capo a New York. Giuria: è colpevole (13/02/2019)
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