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La Sindacocrazia. Malattia infantile della democrazia. I casi Firenze e Bergamo
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Articolo di Vincenzo Donvito
3 ottobre 2018 10:45
 
 Il potere dei Sindaci è amministrativo, ma le iniziative “border line” e “off line” sono all’ordine del giorno. Ne parliamo in riferimento a due casi: Firenze e Bergamo. Nella città gigliata il Sindaco ha vietato di mangiare panini per strada per difendere il decoro contro la confusione (1); nel Comune lombardo il Sindaco ha vietato alle biciclette di andare sui marciapiedi, sempre per difendere il decoro visto che sembra che gli spacciatori di droghe illegali in quella città preferiscano esser tali in quel modo (2). Noi crediamo che se queste ordinanze arriveranno davanti al Tar dovranno essere ritirate perché non è competenza dei Sindaci occuparsi di quelle cose, anche se -furbacchioni- hanno messo in mezzo la storia del decoro che (in teoria, molto in teoria, nelle fattispecie) darebbe loro competenza di intervento. Vedremo. Ma intanto si sentono tranquilli perché hanno -come loro credono- incassato il consenso del famoso popolo bue che -sempre come loro credono- chiede sempre più forca per sentirsi sicuro e tranquillo. Glissiamo sul fatto, per esempio, che a Firenze, nelle strade interessate al divieto, si trova un vigile che dovrebbe far rispettare l’ordinanza solo quando ci sono le macchine fotografiche dei giornalisti. Vedremo per Bergamo.
Quel che ci interessa evidenziare è la Sindacocrazia, che ci sentiamo di apostrofare con “malattia infantile della democrazia” (3): una sorta di potere dei Sindaci che si espleta in modo infantile nel momento in cui loro -i Sindaci- vogliono strafare rispetto alle proprie competenze, con l’intento di apparire onniscienti e onnipresenti rispetto ad alcune situazioni critiche. Siccome si presuppone che questi Sindaci siano capaci di intendere e di volere, nonché consapevoli dei propri poteri, agiscono ben oltre questi poteri non perché stolti ma solo per cercare di guadagnare popolarità; con provvedimenti che quasi sempre vengono poi respinti dalle autorità di controllo, provvedimenti che comunque non risolvono i problemi per cui sono stati emanati, ma che svolgono la funzione di creare illusione negli amministrati…. “tanto poi, chi se ne ricorda...” e, alla fine dei fatti, aggravando le situazioni a cui avrebbero dovuto rimediare.
Lampadina di questo aggravamento è -nelle fattispecie di queste due città (4)- il fatto che:
- per i panini mangiati per strada: continuano ad essere mangiati, non solo per l’inezia dell’amministrazione nell’applicare la propria ordinanza, ma semplicemente perché -fatto altamente prevedibile- i panini vengono mangiati nelle strade limitrofe riproponendo gli stessi problemi (ovviamente, la creazione di luoghi ad hoc, sempre nelle stesse zone, in cui mangiarli, con servizi pubblici a disposizione, non è minimamente presa in considerazione -5);
- per le bici degli spacciatori di droghe illegali sui marciapiedi: ammesso che questi spacciatori si intimoriscano per multe che comunque sono già previste dal codice della strada, siccome la domanda e l’offerta di droghe illegali hanno un mercato a cui non fa paura il “bau-bau” di un Sindaco, quella merce verrà venduta ed acquistata, anche senza biciclette, sullo stesso marciapiede o in quello di fronte.
Abbiamo parlato di “malattia infantile della democrazia” proprio perché, rispetto al regime democratico che caratterizza i nostri sistemi, siamo di fronte a qualcosa che fa male (malattia) e che rallenta l’andamento della democrazia (infantile).
E bravi i nostri Sindaci.
Per concludere. I due Sindaci che abbiamo preso in considerazione sono entrambi stati eletti in liste di centro-sinistra, ma questo non vuol dire che i loro presunti avversari siano l’alternativa o il meglio, visto che Sindaci di fazioni opposte hanno primeggiato e primeggiano in merito; ne citiamo solo due: Treviso e Venezia, i cui “misfatti” sono facilmente reperibili in Rete.

Note:
1 - https://www.aduc.it/articolo/firenze+italia+nel+mondo+dai+panini+all_28384.php
2 - https://www.aduc.it/comunicato/spaccio+droghe+biciclette+leggi+bergamo+hanno_28516.php
3 – nell’apostrofarla così, ci siamo rifatti -non solo per casualità lessicale- al titolo di uno storico saggio di Lenin del 1920: L'estremismo, malattia infantile del comunismo
4 – per Bergamo è ancora da verificarlo, ma altre iniziative simili in altre città hanno dimostrato solo di aver aggravato la situazione a cui volevano rimediare
5 – perché costerebbero soldi, e siccome il problema non lo si vuole risolvere ma solo farsi pubblicità per dimostrare di essere “duri e forti”, ecco che tutto peggiora.
 
 
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