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Aduc – Osservatorio Firenze. I fantasmi del passato dei nostri amministratori
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Comunicato di Vincenzo Donvito
22 luglio 2020 11:26
 
  Nell’ambito dei vari tentativi per cercare di arginare il diffondersi del virus covid-19, l’amministrazione di Palazzo Vecchio ha emesso ordinanza per divieto di vendita di alcolici dopo le ore 20 (1). Ma siccome gli sembrava insufficiente, ora ha deciso di aumentare anche le multe per i trasgressori: motivo nobile, metodo inutile e - a nostro avviso - foriero di illegalità (mercato nero di questi prodotti) al punto tale che, viste precedenti ordinanze più o meno simili tutte naufragate o bloccate dal Tar, la situazione non potrà che peggiorare. I metodi anti-assembramento potrebbero essere quelli che, per esempio, ci hanno portato in questi mesi a stare tutti in casa coinvolgendoci, ma evidentemente l’amministrazione fiorentina ha difficoltà a dialogare coi suoi amministrati e pensa di poterlo fare solo coi rigori delle pene. Certo, hanno fretta e usano metodi “spicci”, ma questi non funzionano, mentre potrebbero funzionare quelli persuasivi dove si offrono alternative ai motivi degli assembramenti.

Nella stessa occasione, il Comune ha pensato anche di aumentare le sanzioni per chi vende oggetti inneggianti al fascismo e al nazismo (2). E che c’entra? Bella domanda…. Nulla?
Probabilmente, in un combinato-disposto in cui si mescola la campagna elettorale in corso e i cittadini che non rispettano le ordinanze anti-assembramento, il cervello e il buon senso dei nostri amministratori ha avuto stimoli anomali.

E, come ogni buon antifascista di pancia, ha deciso di apostrofare come “fascistachi viola le norme anti-assembramento, visto che queste sono per il bene pubblico. Solo che qui non si tratta di una reazione “di pancia” verso chi, al bar o luogo simile, sembra che ti impedisca una qualche tua libertà, ma è una istituzione… che si presume non debba ragionare “di pancia”.

La campagna elettorale regionale in corso, invece, si confronta anche su fascismo e antifascismo (con qualche cretino che imbratta anche dei monumenti). Ma i presunti due schieramenti pro e anti sembra che non esistano (almeno stando alle dichiarazioni e ai vantati nonni e parenti non-fascisti dei candidati), mentre esistono, senza avere niente a che fare con fascismo e antifascismo, proposte molto diverse fra loro per il governo della Toscana. E allora, come fa la “sinistra antica”, quella nata “dalla resistenza al nazi-fascismo” (come se quelli non-di-sinistra non avessero partecipato anche loro alla resistenza) ad usare i muri culturali che crede siano utili per informare gli elettori? Non lo sa ed è in difficoltà. Ecco che, tra quelli della “parrocchia” antifascista, a modo suo dà un contributo: è il caso del nostro assessore di Palazzo Vecchio che decide di inasprire le multe per chi vende oggetti che si rifanno al fascismo e al nazismo… manco fossimo a Predappio (3).

Fantasmi del passato. Tragico passato. Ma fantasmi che turbano le notti e i giorni e le politiche di chi ci amministra. E come molte tragedie, c’è di mezzo anche il ridicolo.

1 – impedendo di fatto anche la normale attività dei negozi e dei supermercati
2 – qui il comunicato del Comune di Firenze
3 – ché i Sindaci del Comune romagnolo, di sinistra fino alle ultime elezioni l’anno scorso, mai hanno pensato a multe del genere, pena azzeramento del turismo e del commercio.
 
 
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