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Puritanesimo. Siamo travolti e sconvolti? Non fare all’altro ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso...
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Comunicato di Vincenzo Donvito
16 dicembre 2020 9:26
 
  Non è una novità che l’Italia, e non solo, a livello di costumi individuali (e collettivi) sia il Paese del “fare e non dire”, “mamma mi tocca” e dove, a differenza dei Paesi di tradizione calvinista, non si finisce in disgrazia per le scappatelle più o meno sessuali. Anzi. E’ la cultura dello Stivale, la cattolica romana che… una confessione e via, tutto come prima. E questi aspetti religiosi, ovviamente, coinvolgono anche chi religioso non è. Un bene o un male? Non spetta a noi giudicare, noi che siamo per il rispetto dell’individualità e della privacy (quindi: forse un po’ marziani in patria).

Prendiamo due episodi che stanno appassionando l’informazione in questi giorni.

La maestra torinese licenziata perchè il suo ex ha messo in Rete alcune sue immagini “osé” e queste ultime sono finite negli occhi di una mamma di un pargolo a cui questa signora insegnava a scuola; mamma che, invece di difendere la povera maestra, non ha trovato di meglio che urlare per la presunta pochezza morale dell’insegnate che potrebbe depravare il proprio figliolo. E la preside della scuola si è scatenata per aver, sembra, aizzato le altre insegnati contro la giocoforza pornodiva. Privacy? Sembra secondaria. La vicenda è stata capovolta: la vittima è diventata carnefice. Se ci si mette anche un po’ di voyeurismo che i media ritengono interessante, la presunta pervesione diventa merce prelibata.

Un’associazione di consumatori, Codacons, ha diffuso un calendario con dei nudi femminili. Alcuni politici e la stessa fotografa delle immagini (*), si sono scandalizzati. “Sessista” è la parola più gentile che abbiamo letto e, ovviamente, proclami indignati per il ritiro della pubblicazione (**). Questa associazione è all’opposto dei modi di pensare e agire di Aduc, ma, siccome non siamo ipocriti sui diritti, restiamo basiti delle reazioni in un Paese dove il mercato pubblicitario non lesina mai un seno o un ammiccamento femminile foss’anche per invitare a bersi un caffè.

In termini popolari queste azioni e reazioni vengono definite da “bacchettoni”. In termini più dotti si dice “puritanesimo”.

Sono queste le reazioni umane in un periodo in cui siamo tutti un po’ esasperati per il confinamento da pandemia? Un po’ sì. Per cui ci si trastulla anche con queste “perversioni”. Ma per noi è occasione per ricordare uno dei principi base del rispetto tra individui: non fare mai all’altro ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso. Nel nostro caso: violare la privacy e impedirci di vedere opere d’arte di nudi femminili (un po’ - coi dovuti distinguo artistici - come le statue del Canova, e non solo….).

NOTE
* - chissa cosa pensava quando scattava le immagini e quando ha preso il proprio compenso (immaginiamo sia stata professionalmente pagata)
** - e il Codacons gongola per il regalo di questa pubblicità…
 
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