COMMENTI
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14 dicembre 2002 0:00 -
se e' l'unico supermercato ha ragione il sindaco.... altrimenti... sarebbe giusto che ognuno scelga cosa vuole vendere
14 dicembre 2002 0:00 -
Tanto ormai il mondo va avanti come cazzo pare a chiunque...
14 dicembre 2002 0:00 -
la libera decisione di un imprenditore non puo' essere fermata da un sindaco per motivi politici o ancor peggio religiosi, le religioni vanno TUTTE rispettate (naturalmente se questa non infrange le leggi e il buonsenso) io personalmente se proprio dovessi avere bisogno di alcolici o carne di maiale me lo cercherei da un'altra parte rispettando la decisione dei due fratelli.
14 dicembre 2002 0:00 -
Non bevo praticamente alcolici ne' mangio carne (ne' di maiale ne' di altro animale), ma non mi piace che una cosa del genere venga imposta dall'esterno. Altra cosa sarebbe se un supermercato si trovasse nella necessita' di limitare la presenza di certi prodotti perche' sono meno richiesti dai consumatori!
14 dicembre 2002 0:00 -
Secondo me ci deve essere una reciprocita' di diritti nei paesi interessati. Io non potrei girare liberamente senza velo in certi paesi, accetto le loro leggi, ma cio' deve essere ricambiato. Se il supermercato e' una sorta di macelleria islamica sono d'accordo con i musulmani. Se e' un pubblico esercizio italiano, allora e' meglio che il musulmano si dedichi ad altra attivita'. Non e' giusto imporre la propria cultura in paesi altrui, a prescindere da cosa si vende. E questo credo valga anche per noi turisti nel momento in cui decidiamo di vivere nei paesi stranieri.
14 dicembre 2002 0:00 -
Ci sara' da ridere quando succedera' anche da noi, perche' succedera' anche qua. Ma, soprattutto, fa ridere a me che sono emiliano e voglio proprio vedere un sindaco comunista che permette di eliminare vino e salumi emiliani a degli extracomunitari. :-)))
14 dicembre 2002 0:00 -
Meglio ancora se non vendessero carne (pezzi di cadavere) affatto!!!!
15 dicembre 2002 0:00 -
Gli islamici dovrebbero essere allontanati dai paesi europei.
15 dicembre 2002 0:00 -
Non credo si possa obbligare a vendere queste merci. Si puo' favorire l'apertura di altri supermercati e negozi che la offrano e siano LAICI.
15 dicembre 2002 0:00 -
Trovo il sondaggio estremamente fazioso e sbagliato. 4 risposte su 5 sono di condanna e l'unica che apparentemente consente la scelta dei nuovi proprietari a scegliere la merce presuppone che si debba essere islamici per accettare la liberta' degli altri. Questo tipo di sondaggio non ha nessun valore. Meno male che siete un'associazione che difende i consumatori. Adesso capisco meglio perche' i consumatori non contano niente.
15 dicembre 2002 0:00 -
Sarebbe normale se anche nel loro paese potessi fare altrettanto cioe' vendere alcolici e carne di maiale
15 dicembre 2002 0:00 -
solo quando voglio maiale e alcolici
15 dicembre 2002 0:00 -
La nostra societa' e' basata sul denaro e l'economia. Chiunque voglia aprire un negozio e vendere cio' che vuole puo' farlo. Chi vuole alcolici e carne di maiale deve solo andare in un altro supermercato. Non credo sia complicato
15 dicembre 2002 0:00 -
Andiamo ragazzi... non e' possibile una storia simile... "Vuoi un supermercato che non venda superalcolici ti capisco, ma non vendere la carne !!!", cosa direbbe la gente se aprissi un supermercato dove le verdure sono vietate. Non ha senso come quest'ultima frase... Ne apri piuttosto uno islamico o cinese che venda solo cio' che vuole, e lasci in pace gli altri... anche questa e' tolleranza.
15 dicembre 2002 0:00 -
ho vissuto a lungo in un paese islamico moderato. E' tuttora possibile comprare maiale e vino .... è bene obbligare ogni cittadino a separare qualsiasi vita religiosa dalla vita civile ... non è stato una nostra conquista di qualche decennio fa
15 dicembre 2002 0:00 -
Con moderazione pero'. Non perche' siano islamici, ma perche' credo che se non sia illegale venderli essi debbano dare la scelta al consumatore se comrparli o meno. Non obbligano nessuno.. !
15 dicembre 2002 0:00 -
Favorirei le attività che rispettino e favoriscano TUTTE le libertà, non accetterei limitazioni da nessun tipo di ideologia ne tanto meno da nessun tipo di religione
15 dicembre 2002 0:00 -
quando andrò a Parigi ci passerò sicuramente, grazie. Si vede che siete vicini ad AN, da questo tipo di cose che scrivete. Per carità ,è giusto parlarne, solamente che scriverle in questo modo,solo apparentemente neutro, contribuisce di fatto ad indirizzare le reazioni emotive della popolazione verso reazioni di timore verso chi ancora non conosce bene, è funzionale al discorso del gruppo al potere (al potere, non al governo) attuale, ma questo lo sapete di molto bene, siete pagati per fare questo, ma fate un pessimo servizio alla pace, cercate di essere migliori, e non fate anche voi i sostenitori della lotta ai clandestini, sono uomini, donne, anziani e bambini in cerca di una vita migliore, non un nemico da affondare come spesso succede.
15 dicembre 2002 0:00 -
Se non volevano vendere determinati articoli, avrebbero dovuto pensare ad un altro tipo di attivita`. Nella nostra Costituzione c'e` la liberta` di culto ed infatti sono favorevole alle moschee perche` e` giusto che ognuno possa professare la propria fede, ma considero un sopruso volerla imporre agli altri. Dubito che tutti i gestori di supermercati italiani concordino con tutti i generi che vendono, ma devono andare incontro alle esigenze dei consumatori.
15 dicembre 2002 0:00 -
Ognuno vende quello che vuole, se poi i clienti cercano altro sara' facile per un altro commerciante soddisfarli.
15 dicembre 2002 0:00 -
Peggio per loro per due motivi, uno per il mancato introito e due perche’ si perdono il piacere di un buon bicchiere di vino accompagnato da una bella fetta di salame
15 dicembre 2002 0:00 -
Il supermercato e’ un "servizio" di pubblica utilita'. Non e' corretto imporre le proprie idee a scapito della collettivita’. Se io penso che i saponi e i detersivi inquinino il mondo e detengo la licenza dell'unico negozio del paese, posso togliere ogni tipo di detersivo dagli scaffali?
15 dicembre 2002 0:00 -
Sono d’accordo sull'integrazione tra le diverse etnie, ma non dimentichiamoci che sono loro che devono adeguarsi alle nostre usanze e abitudini continuando comunque a mantenere le proprie originarie.
16 dicembre 2002 0:00 -
Il fatto e’ che la religione islamica non prevede nulla al di fuori di essa cioe’ tutto quello che al di fuori di essa non esiste. Loro non rispettano le altre religioni ma sanno solo imporre la loro volonta’. Alla faccia della socializzazione, liberta’, e del rispetto delle altre religioni e costumi. Arrivano e non gli interessa del nostro modo di vivere loro impongono il loro e basta.
16 dicembre 2002 0:00 -
Lo straniero che viene ospitato in un altro paese o diventa cittadino a tutti gli effetti deve ricordarsi sempre che e' uno straniero per almeno due generazioni e pertanto deve attenersi alle leggi ed agli usi della massa e non della propria comunita'. Il caso in questione, poiche' ha rilevato una licenza, questa deve restare inalterata, se invece e' tutto ex novo, in questo caso puo' decidere di vendere quanto ha chiesto nella licenza per la sua comunita'.
16 dicembre 2002 0:00 -
Purtroppo questo e’ un modo per colonizzare in modo strisciante, ma duraturo, interi quartieri. A Milano gli egiziani occupano pacificamente i bar, che poi comprano con 4 soldi, quando hanno allontanato la clientela italiana. Ognuno nel proprio negozio vende quello che vuole, ma in questo caso ci sono implicazioni extracommerciali, che il sindaco fa bene a considerare. In effetti si tratta di escludere una fascia di clientela su presupposti religiosi: non e’ ammissibile. Nessun francese potrebbe mai andare a Riad ad aprire un negozio che vende alcoolici e carne di maiale. Quando ci sara’ reciprocita’, finiranno gli attriti.
16 dicembre 2002 0:00 -
Mi sembra che ognuno senza evadere la legge puo' vendere quello che vuole. Il problema puo' essere del negoziante che guadagna di meno (forse) e non del quartiere...
16 dicembre 2002 0:00 -
Gli islamici non hanno rispetto delle altre religioni mentre in Italia si ha tolleranza per l'arroganza delle minoranze! Se eserciti una attività commerciale perche’ devi imporre agli altri i tuoi principi religiosi?
16 dicembre 2002 0:00 -
Se vado in un ristorante cinese non chiedo la coda alla vaccinara. Esistono innumerevoli negozi etnici e nessuno ha mai sollevato questioni; questo per dire che il problema esiste in proporzione alla visibilità del fenomeno. Se invece di occuparci di pagliuzze volessimo discutere delle travi allora il quesito è: Perchè uno Stato laico permette alle religioni (qualsiasi origine esse abbiano) di inquinare la vita sociale a più livelli? Grazie per quello che fate. Cordiali saluti Angelo
16 dicembre 2002 0:00 -
mi turba l'idea che, quando, entrando alla chetichella, saranno in molti, non ci potrà essere il sindaco "cattivo" che pone loro un freno. Vedendo come ci "amano" non credo che avranno con noi la nostra stessa tolleranza ma ci tratteranno come già ci trattano al loro paese. Questi gesti di loro INTOLLERANZA, non permettendo che un cattolico mangi la carne, vedi il crocifisso in classe ecc... dimostrano solo quanto schifo abbiano nei nostri confronti. Per fortuna che la loro cultura li ha portati a livelli evolutissimi. Come mai vengono qui per mangiare? E come mai li dobbiamo aiutare noi quando nei loro paesi ci sono sceicchi che hanno soldi da buttare? Soldi che preferiscono investire, anziche’ per sfamare i loro fratelli, per organizzare atti di terrorismo?
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