COMMENTI
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31 agosto 2015 12:43 - anandamide1972
...come non è vero che non si va in galera per il consumo di cannabis; è come se per il vino fosse consentito detenere un sorso e la bottiglia fosse spaccio di sorsi. Le cose stanno così.
31 agosto 2015 12:39 - anandamide1972
dimenticavo..và e nn peccare più, certo, ma il perdono c'è anche la millesima volta che si pecca, il Dio precristiano, lo stesso dei musulmani o degli ebrei, è un dio che nn mi interessa e che, come le ho già detto, bestemmio con soddisfazione soprattutto quando gente a lui vicina ha risvolti così cattivi. l'uso medico non è ancora sviluppato e non è vero che è consentito, di fatto.


anni fa sui muri scrivevano " Cloro al clero " ora non più, come vede la ragionevolezza può prevalere e...stia certo che lo farà anche sulla cannabis, con un suo ingresso nella totale legalità.


mmmh, da qui in avanti le risponderò solo citando il Magico Verbo, dato che sembra un antipro in questo senso. Mi sta facendo venir voglia di concordare con chi vuol togliere il crocifisso dalle scuole e pensi che sono per tenerlo ma, dispetto contro dispetto, finchè le erbe magiche non saranno un non problema, cercheremo di vedere come un problema il Magico Verbo.
31 agosto 2015 12:26 - anandamide1972
e, ricordi:
Non quello che entra per la bocca contamina l'uomo, ma quello che esce dalla bocca contamina l'uomo ( Matteo, 15,11)
Visto quante formule ha il Magico Verbo ?
W le erbe magiche !! :-P
31 agosto 2015 12:23 - anandamide1972
il mio dio è il dio post Gesù della nuova alleanza, il dio biblico, vendicativo e cavaocchi, lo bestemmio con soddisfazione e creatività. Vedo che lei sul Verbo Magico è più preparato di me, come io sono più preparato di lei sulla cannabis.
31 agosto 2015 12:20 - anandamide1972
si, checchè ne dica Giovanardi o Serpelloni, in carcere per consumo di erbe magiche si va, il trucco è la famose dose giornaliera..è come se le dicessi, lei può bere il vino, ma può detenerne solo un sorso, la bottiglia è spaccio di sorsi...capisce la follia ?
31 agosto 2015 12:18 - anandamide1972
la amanita è allucinogena non velenosa, per questo si è tramandato che sia pericolosa..non è un caso che i funghi delle fiabe siano rossi a pois bianchi, amanita muscaria ( la falloide è invece mortale).
Non è ovviamente sempre vero che le cose naturali non fanno male e le chimiche si, ma la cannabis NON fa male anzi, è un dono di Dio.
Piaccia o no. Il dramma è che gente come lei si impegnano per togliere ad altra gente il diritto, fatte salve le tutele altrui, di autodeterminarsi.
Questo è inaccettabile e per questo vale la pena lottare. E' da fine '80 che dico le stesse cose e, mi creda, il mondo in questo senso è cambiato nella direzione che auspicavo. Piaccia o no.
31 agosto 2015 12:12 - anandamide1972
i medici di famiglia non sono istruiti, lo dicono essi stessi, chiaramente las cosa andrà a risolversi in poco tempo.
La cannabis NON fa male, non più della coca cola, di certo meno di un vinsanto, piaccia o no.
Di studi ce ne sono molti, neanche l'aspirina è stata studiata così tanto...cerca cerca qualcosa si trova sempre, ma onestà vuole che si ammetta quanto il rapporto studi contrari favorevoli sia di 1 a 10, uno contrario per 10 favorevoli.
In Olanda è dal 75 che l'accesso è libero ed hanno avuto solo dati incoraggianti...si parla dell'Olanda, una delle nazioni più moderne e avanzate al mondo, dal 600 ad oggi.
Creda, Ennio, è una battaglia, nel tempo, la sua, destinata a perdere perché irragionevole.
Nel frattempo lascerete a terra o in galera molte persone che nn lo meritano. Da una tale violenza nn può che nascere altra cattiveria, uguale e contraria. Fate vobis. Credo che nessuno voglia una società peggiore, né proibizionisti né antipro, la differenza è nei punti di vista. Di certo il pericoloso alcool, quando era proibito in USA, faceva molti più danni che non adesso, che comunque di danno ne fa molti, a questo punto, perché non proibire anche l'alcool e vedere che succede dopo 10 anni ? coraggio...
31 agosto 2015 12:00 - ennius4531
.. ananda, allora... siccome molti medici di famiglia non sono istruiti ( chi lo dice ? ) e vi sono pastoie per ottenerla da parte degli ammalati, soluzione proposta per risolvere il problema : canna per tutti !

Ah...l'uso dell'erba magica è terapeutico anche nel 90% degli usi voluttuari ?

Chissà cosa avranno da dire quei ricercatori universitari ( ,... che siano dei buontemponi ? ) che hanno così concluso ..

ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti '.

University of Texas.

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo....

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .
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Sui vegetali, tutti buoni e salvifici, prova assaggiare un fungo amanita verna e poi sappimi dire ; sempre che tu possa trovare il tempo per dirlo.

E, infatti, come sta scritto, le erbe con potere di guarire vanno usate, ma usando il filtro della saggezza; il che implica anche la possibilità di scartarne alcune.

E sul perdono, per quanto mi riguarda non lancio sassi su nessuno ( in carcere per il consumo di erbe magiche non ci si va ! ) , non riduciamolo al buonismo anche perché , sta scritto ...

' ... va' e d'ora in poi non peccare più» e nei casi piú gravi ...

" Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare.
Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.
Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna.
Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna,
dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue." .

Cosí , tanto si doveva per completezza dell'informazione...
31 agosto 2015 10:22 - anandamide1972
Ennio non mi ha letto bene, l'uso della cannabis è terapeutico anche nel 90% degli usi voluttuari, rilegga il post ...purtroppo, è un triste dato di fatto, tra chi ogni domenica va alla messa c'è una percentuale maggiore di anime cattive rispetto alla media; le spiegazioni sono più di una...lo dice un credente ed è davvero un peccato perchè il cristianesimo è una religione bellissima, Gesù è stato un rivoluzionario perché ha introdotto il concetto di perdono e del non giudicare.

---e la terra produsse erbe e piante che fanno seme secondo la loro specie...e Dio vide che ciò era buono ( Genesi 1,18)

Dio fa crescere nei campi erbe con il potere di guarire, che ogni uomo saggio deve saper usare ( Jesus Sirach 38,4 )
31 agosto 2015 10:11 - anandamide1972
La cannabis NON fa male. i malati, per ora, è concessa SOLO a sprazzi dato che molti medici di famiglia non sono ancora istruiti e troppe sono le pastoie pe cui, solo pochi riescono ad ottenerla trovandosi dunque a rivolgersi al mercato nero o alla rischiosa autoproduzione.
questa è la realtà italiana al 31 agosto 2015
31 agosto 2015 9:03 - Starfighter23
SUICIDATI SEI UN MORTO CHE CAMMINA NON TI VEDI?,COSA FARAI A LEGALIZZAZIONE AVVENUTA?NON SCAPPARE DEFICENTE,RISPONDI TIRA FUORI I COGLIONI
STUDIA UN PO TU E IL TUO AMICO DUCCI DEFICENTE CHE LA STRADA E' LUNGA E NON SAI VERAMENTE UN CAZZO
31 agosto 2015 8:36 - ennius4531
Dai contenuti delle tue risposte , tu devi essere senz'altro uno di quel 1 su 100.000 predisposti alla psicosi .

Riporti ricerche che attestano che il THC acutizza i sintomi psicotici , mentre il CBD li puó prevenire o attenuare e tu da ciarlatano a raccontarci che mescolati sono sinergetici come anti psicotici.

Necessiti di una scansione 3D della tua zucca per verificare l'entità dei danni.

Comunque, anche oggi hai vinto il premio Wanna Marchi ....
31 agosto 2015 5:01 - Starfighter23
"Per cui, cari sodali di Starfighter, smettila di disturbarlo per sfruttare le sue conoscenze per i vostri giochi ludici egoistici da carpe diem.

Egli, sentendo il peso delle sue responsabilità, non intende ridurvi , da sani quali siete, allo stato di zombi mentali come quanto accertato ...."

SECONDO TE ASCOLTANO UN COGLIONE FINITO COME TE?QUI TUTTI PENSANO CHE SEI UN DEFICENTE E VOGLIONO LA TUA TESTA, TI RENDI CONTO DELLE PUTTANATE CHE SCRIVI?

"Tale cannabinoide , infatti, pare contrastare malattie infiammatorie, psicotiche, neuro degenerative ecc.. ."

BRAVO COMINCI AD IMPARARE COGLIONE,PROPRIO QUANDO TUTTI AVEVANO PERSO LE SPERANZE CON TE,CI SONO ANCORA 83 CANNABINOIDI DA STUDIARE TU CONOSCI SOLO THC E CBD GRAZIE AL SOTTOSCRITTO,STUDIA DEFICENTE LA STRADA E' ANCORA LUNGA,E TU SEI UN MALATO TERMINALE CHE FINIRA' LA SUA TRISTE VITA A VOTAZIONI FATTE,CON LA LEGALIZZAZIONE IN VIGORE,TI STAI CONSUMANDO GIORNO PER GIORNO,BUONA FORTUNA
31 agosto 2015 1:03 - Starfighter23
ok vedi Ennio le genetiche moderne serie contengono una buona dose di cbd che se non e' in sinergia con il thc non funziona bene,quindi il thc e' utile per buon funzionamento del cbd,NON CI SONO PERICOLI NEL CONSUMARE CANNABIS DI QUESTO TIPO,PURTROPPO TU E QUEL COGLIONE DEL TUO AMICO DUCCI FORSE CI ARRIVERETE TRA 20 ANNI

qui non si distilla una beata minchia perche non e' alcol come quello che bevi tutti i giorni

PURTROPPO GLI PSICHIATRI COME IL TUO AMICO DUCCI,ODIANO IL CBD PERCHE' SANNO CHE E' UN ALTERNATIVA NATURALE A TOSSICITA' ZERO,CHE CURA PSICOSI E SCHIZOFRENIA OLTRE AD AVERE ALTRE 190 PROPRIETA' MEDICHE DIFFERENTI,LORO PREFERISCONO CONTINUARE A FARE INTROITI CON LE CASE FARMACEUTICHE E CURARE CON VELENI CHIMICI E A MANDARE UN COGLIONE COME TE IN GIRO A FARE PROPAGANDA SEMPRE CON I SOLITI 3 STUDI,CERTO GLI STUDI ANTICCANABIS SONO IL 2 % DEGLI STUDI FATTI SULLA CANNABIS,CERCA DI TROVARE QUALCOSA DI NUOVO SE NO FAI LA FIGURA DEL VENDITORE DI PENTOLE

SEMPLICEMENTE GLI SCHIZOFRENICI CURATI CON CBD NON PRENDONO PIU I VELENI CONSIGLIATI DAI TUOI AMICI,CON ENORMI BENEFICI PER LA SALUTE

TI RICORDO CHE APPENA FARAI UN COPIA E INCOLLA IO NE FARO TRE,LA TUA INUTILE PROPAGANDA SARA SEMPRE CONTRASTATA CON STUDI VERI


"Poi, ognuno di noi ha piena libertà di ignorare i commenti, le opinioni altrui e le molte trivialità che si incontrano adottando lo spirito di Dante ... Non ti curar di loro, ma guarda e passa .


QUESTA E' LA PROVA CHE IL METODO DI IVAN CON TE NON FUNZIONA,TU VUOI ESSERE LASCIATO IN PACE PER ESSERE LIBERO DI FARE LA TUA PROPAGANDA FATTA DI MENZOGNE E COPIA INCOLLA DI STUDI COMMISSIONATI DA LOBBY DI TABACCO E FARMACI,PURTROPPO VERRA' SEMPRE OSTACOLATA DAL SOTTOSCRITTO FINO A CHE NON SI ARRIVERA AL TUO BAN RICHIESTO GIA DA MOLTE ASSOCIAZIONI DI QUESTO TIPO

leggevo che tu i tuoi cani li lasci abbaiare,quando cominciano a mordere li lasci modere?

SAI DIRCI QUALCOSA SULLA TUA MILITANZA IN COMUNIONE E LIBERAZIONE,CARO IL MIO CATTOCOMUNISTA DI MERDA?

TI LASCIO CON UNO STUDIO CHE CONFERMA L'USO DI CANNABIS PER COMBATTERE PSICOSI E SCHIZOFRENIA,L'ESATTO OPPOSTO DELLE TUE PROFEZIE ORAMAI DATATE E SEMPRE LE STESSE,CAMBIA STRATEGIA TI CONVIENE


Schizofrenia e cannabis. L’uso medico per la cura della psiche In un recente studio la terapia a base di cannabis per la schizofrenia

Schizofrenia e cannabis. Nonostante il crescente flusso di informazioni sull’uso medico della cannabis e sui suoi benefici , poco si sa circa gli effetti che ha sul trattamento della schizofrenia .
Un recente studio canadese ha scoperto che il cannabidiolo ( CBD ) può giocare un ruolo importante nel ridurre i sintomi psicotici della schizofrenia , e un altro studio pubblicato quest’anno suggerisce che la cannabis può ridurre alcuni dei disturbi cognitivi correlati.

Un sintomo particolarmente comune ai pazienti schizofrenici è l’incapacità di identificare accuratamente le emozioni .
Come ci si aspetterebbe , questo può portare a problemi relazionali. Detto questo, un recente studio ha scoperto che la cannabis può offrire una soluzione per preservare la memoria emotiva nei pazienti schizofrenici .

Un team di ricercatori canadesi , guidati da Stephane Potvin , hanno condotto uno studio in cui si è confrontata la memoria emotiva di 3 gruppi di persone: 14 pazienti schizofrenici che fanno uso di cannabis regolarmente , 14 pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis , e 21 pazienti sani . Ad ogni gruppo sono state mostrate immagini di stimoli positivi e negativi, e gli è stato chiesto di identificare l’ emozione rappresentata . Nel frattempo , i ricercatori hanno condotto una risonanza magnetica funzionale per misurare la quantità di attività cerebrale in ogni individuo.

Il gruppo dei non consumatori di cannabis ha percepito meno stimoli emotivi rispetto al gruppo dei pazienti ai quali è stata somministrata., anche in piccole dosi.
Secondo i risultati dello studio , il gruppo dei pazienti che usufruiscono di cannabis ha percepito meno stimoli emotivi rispetto al gruppo di pazienti sani , ma questa differenza era ancora maggiore se si considerano i pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis, che ne hanno ricevuti ancora di meno.
cervello cannabisI risultati dell’ imaging cerebrale ci suggeriscono che i maggiori stimoli emotivi rilevati nel gruppo dei pazienti ai cui è somministrata cannabis possono essere correlati alla attività nel lobo frontale,la parte del cervello responsabile dell’organizzazione. Le scansioni effettuate nel gruppo di pazienti schizofrenici ai quali non è stata somministrata cannabis rivelano un’attività minima nel lobo frontale.

Come suggerisce l’ autore dello studio canadese , sarà necessaria più ricerca sul ruolo della cannabis nel trattamento della schizofrenia. Questo studio , oltre all’evidente risultato che prova che il cannabidiolo ( CBD ) può contribuire ad alleviare i sintomi psicotici , è solo un piccolo passo verso il riconoscimento dell’uso medico della canapa per trattamenti naturali di varie forme di patologie. Uno degli antipsicotici più comunemente prescritti al mondo – amisulpride – ha un elenco di effetti collaterali che comprende nausea , aumento di peso , e ansia, oltre a non essere di origine naturale.Schizofrenia e cannabis.
30 agosto 2015 14:10 - ennius4531
Ah... finalmente Starfighter ha trovato nell'erba magica un componente ( cannabinoide CBD ) utile all'uomo.

Quale uomo ? ... quello malato !!

Tale cannabinoide , infatti, pare contrastare malattie infiammatorie, psicotiche, neuro degenerative ecc.. .

E gli altri componenti come il THC che affumicano i neuroni ?

Si devono ignorare in quanto tutto l'impegno missionario di Starfighter consiste, attraverso il suo lavoro di piazzista di .... alambicchi e pratiche di consumo, di eliminare tali sostanze nocive per ottenere distillati nobili contenenti solo CBD .

A lui dei sani, che vogliono lo sballo con l'uso di erbe magiche, non ne vuol sentir parlare forte dello studio che ci ha presentato suonando le trombe e che si può riassumere nel seguente passaggio ..

' ... which may explain why THC may exacerbate psychotic symptoms while CBD may prevent or dampen them.'

Per cui, cari sodali di Starfighter, smettila di disturbarlo per sfruttare le sue conoscenze per i vostri giochi ludici egoistici da carpe diem.

Egli, sentendo il peso delle sue responsabilità, non intende ridurvi , da sani quali siete, allo stato di zombi mentali come quanto accertato ....

Harvard Medical School

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti '.

University of Texas.

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo....

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .
30 agosto 2015 13:49 - ennius4531
Caro ananda, qui si sta discutendo non di consentire o meno l'erba magica agli ammalati, ai quali non è vietata, ma ai sani pifferando che male non fa.

Questo è il nocciolo del problema....
29 agosto 2015 23:13 - anandamide1972
@Ennio: Evidentemente starfighter ( grazie :-) ) è più sensibile ed intelligente di lei, purtroppo il cancro ce lo ho per davvero, ed anche tra i più gravi, perlomeno come sede. Ho fatto chemio, radio ed interventi chirurgico di 8 ore più 3 gg di terapia intensiva. Senza la cannabis sarebbe stato ancora più difficile; mi aiuta ed è stata preziosa durante la chemio la quale, sarà un caso, pare aver agito bene. Ero contrario alla chemio, ma quando ti ci ritrovi alcune cose le riconsideri, tra l'altro, per quel cancro, sono anche troppo giovane.
Odio aver detto questo, in real life ne ho parlato a tutti, ma in quel caso mi conoscono; come anandamide invece, ripeto, vorrei che la battaglia antipro fosse non solo ad appannaggio dei malati ma anche degli scopi voluttuari. Infatti la cannabis la utilizzavo anche prima di ammalarmi e ho francamente sempre ritenuto anche l'uso voluttuario in qualche modo un uso medico, so che può capire solo chi lo vive o chi è molto sensibile o intelligente; a sostegno di quanto affermo c'è il fatto che, quando in giovane età si prova la cannabis, alcuni la riutilizzano " quando capita " in futuro, alcuni ci si sposano ( quelli cioè che ne traggono benefici terapeutivi, benché inconsapevolmente), altri che non intenderanno mai più farne ancora uso vuoi perché hanno avuto ansia aumentata, vuoi perché hanno vomitato o semplicemente perché non fa per loro, il loro cervello non ne ha bisogno, al contrario di altri che invece diventano " se stessi " proprio adoperando cannabis. Funziona così.

Personalmente, come già espresso, sono antipro anche per le droghe le quali, regolamentete in base ai differenti livelli di nocività, farebbero DI SICURO meno danno che lasciate libere come mandrie di bufali per le praterie.
Comunque, caro Ennio, lei non è più un interlocutore, per quanto mi riguarda, visto che le ho già dedicato un bel po' del mio prezioso tempo, trovando solo un provocatore con tentativi di dialettica volti solo, però, alla totale impermeabilità. Unendo i punti, confermo quanto osservato sulla sua persona, si ha davvero la sensazione che lei abbia perso qualcuno, magari un figlio, per fatti inerenti ad una qualche droga che però di certo non è la cannabis, visto che di cannabis non si muore.
Le morti per droga, in larga parte, sono attribuibili alle attuali leggi repressive, che virano al grigio squallore, situazioni che potrebbero essere certamente meno gravi e traumatiche.
In pratica, la colpa, è sua, Ennio.
29 agosto 2015 9:37 - Starfighter23
Schizophrenia Research in March 2015 QUESTI SONO STUDI AUTOREVOLI NON LE TUE CAZZATE DEL 89 FATTE IN SCANDINAVIA,VAI DAL TUO PADRONE FATTI DARE DEL MATERIALE NUOVO IDIOTA
29 agosto 2015 9:28 - Starfighter23
ENNIUS FATTI UNA CULTURA DEFICENTE,I0 MI PRESENTO CON STUDI NUOVI,MICA COME TE CHE COPIA GLI STESSI 3 STUDI DA ANNI,SVEGLIATI UN PO DEFICENTE
29 agosto 2015 9:20 - Starfighter23
A recent systematic review published in Schizophrenia Research in March 2015 finds that the use of cannabidiol (CBD), a phytocannabinoid (i.e. a cannabinoid found in the cannabis plant) may be helpful in the management of psychotic symptoms (which are characterized by a “loss of contact with reality”), such as those experienced by individuals with schizophrenia.
What is Schizophrenia?

Schizophrenia is a psychotic mental health disorder (one characterized by “abnormal thinking and perception”) with co-occurring changes in mood and behavior. Symptoms may include:

delusions [i.e. strongly held beliefs in something even though there is a significant amount of evidence to disprove that viewpoint]
hallucinations [e.g. hearing or seeing something that isn’t there)
disorganized speech/movement
difficulties showing emotion
difficulties performing certain everyday activities [e.g. staying clean]
psychological changes [e.g. loss of interest in activities, withdrawal from social interactions]

While the exact cause of schizophrenia is not fully understood, the evidence that is currently available shows that it is likely the result of a mix of genetic predisposition (i.e it ‘runs in the family’) and environmental factors (e.g. certain viral infections, immune dysfunction, stress, malnutrition in utero [i.e. before birth]). This results in modified signaling of dopamine and serotonin (neurotransmitters– compounds that modulate the stimulation of neurons [i.e. specialized cells of the nervous system that communicate with each other, resulting in thinking, remembering, moving, etc.]).

“Positive symptoms” (i.e. those that the individual gains, such as delusions and hallucinations, may be caused by an increase in signaling of these systems in subcortical areas (“deeper” areas of the brain, including those involved in the control of sensation, integration of signals from various areas of the brain, movement, emotion, sleep, attention, etc.).
“Negative symptoms” (i.e. those that the individual loses, like drive or social interaction) may be caused by a decrease in signaling in the prefrontal cortex (an area of the brain involved in modulating planning, judgment, personality, decision-making, concentration, social behavior, etc.).

Current Management Options

Although there is no cure for schizophrenia, symptoms can be managed with medication and supportive services. However, current antipsychotic medications used to treat schizophrenia may have side effects that limit patient compliance (i.e. patients with schizophrenia may stop taking their medications because they prefer the experience of symptoms caused by their disorder to the experience of negative side effects caused by medications).

Conventional antipsychotics have mild and severe side effects, which include “dry mouth, blurred vision, constipation, drowsiness and dizziness which usually disappear after a few weeks to more serious side effects such as trouble with muscle control, pacing, tremors and facial ticks”. Newer atypical antipsychotics have fewer side effects, but can still cause weight gain, tremors (i.e. repetitive tightening/loosening of muscles; shaking), rigidity (i.e. inability to move or difficulty performing movement), spasms (i.e. sudden contraction/tightening of muscles).

For this reason, development of safe, effective medications for patients with schizophrenia that have few side effects is essential for helping to increase patient compliance, which will lead to increased ease for patients in managing symptoms long-term.
Findings of the Review

Researchers found that cannabidiol may be useful in preventing or modulating:

short-term psychotic symptoms or cognition deficits associated with whole-plant cannabis use and isolated THC administration
the likelihood of developing permanent psychosis given the use of whole-plant cannabis.

The conclusion of this review adds to increasing evidence that targeted and controlled modulation of the endocannabinoid system may help to reduce symptoms of psychotic disorders like schizophrenia. For example, another review published in January 2014 in European Neuropsychopharmacology also found that cannabidiol may be useful as an antipsychotic agent.

There is currently little compelling evidence to support the stance that the use of whole-plant cannabis causes mental illness (e.g. it is possible that associations found between cannabis use and psychotic symptoms may be the result of a tendency for individuals predisposed to psychosis to self-medicate with cannabis, rather than the result of cannabis use causing the disorder). However, long-term whole-plant cannabis, especially varietals with higher concentrations of THC, may cause (1) early onset in predisposed individuals or (2) exacerbation of psychotic symptoms. Additionally, studies have found that patients with schizophrenia have increased cannabinoid levels in their spinal fluid and increased cannabinoid signaling in certain areas of the brain as a result of an increased number of cannabinoid receptors. Therefore, inhibition of some of these pathways may also be beneficial for patients.

The authors examined:

Category 1: ‘studies that investigated the impact of CBD/THC ratio in cannabis on measures relevant for psychosis’
Category 2: ‘neuropsychological studies [those that assess a psychological response that is associated with a particular structure or pathway in the brain] that examined the ability of CBD to block the acute psychotic effects of THC or ketamine [a medication that sedates, relieves pain, and causes memory loss] in healthy volunteers’
Category 3: ‘neuroimaging studies with acute CBD administration to healthy volunteers’
Category 4: ‘studies with CBD administration to patients with psychotic symptoms, including small-scale clinical trials with CBD’

Category 1:

For this group of 8 studies, researchers found that in general, “use of cannabis with high CBD content is associated with significantly fewer positive symptoms such as delusions and hallucinations, better cognitive function and both lower risk for developing psychosis as well as a later age of onset of the illness compared to cannabis with low CBD/THC ratios.

Although one of the studies found no difference in psychosis-modulating effects of low vs. high CBD, users of cannabis with higher levels of cannabidiol showed no memory impairment while users of cannabis with lower levels of cannabidiol showed noticeable impairment while intoxicated (but not when sober).
Category 2:

From the seven studies in this group, the authors concluded, “Altogether, neuropsychological studies with CBD administration in healthy volunteers indicate that CBD has the ability to attenuate [i.e. reduce] acute psychotic and anxiogenic [i.e. anxiety-causing] effects as well as cognitive [i.e. thinking, judging, attention, planning, etc.] impairment induced [i.e. caused] by the administration of THC.”

However, in one study, administration of ketamine (a medication that induces schizophrenia-like symptoms) after pre-treatment with 600 mg CBD trended towards a decrease the psychotic symptom known as “depersonalization” (i.e. a lack of or modified attachment to reality; individual feels that they are unable to control their behavior; may feel that they are in a dream) but increased psychomotor activity (i.e. learned, controlled movements) in participants. Best results were noted when THC and CBD were administered together, rather than when there was pre-treatment with CBD. Also, studies varied in:

the CBD/THC ratios used (one study found prevention of psychotic symptoms with a higher CBD/THC ratio [i.e. more CBD], and an increase in symptoms with a lower CBD/THC ratio [i.e. less CBD]) and
method and timing of administration

These factors limit the ability to fully interpret these findings and make generalizations about CBD/THC administration on psychotic symptoms. However, it is important to note that use of only CBD (without THC) was well-tolerated and resulted in:

“minimal psychoactive effects…
increased self-reported ratings [i.e. response provided by the participant] on scales measuring how ‘quick-witted’ and ‘clear-minded’ participants felt…
and decreased self-reported ratings on ‘energetic arousal’… as the only significant effects observed after the administration of CBD only (…tested vs baseline and not vs placebo [the latter provides higher quality results])”

Category 3:

There were nine studies in this category: three performed with EEGs (monitoring of electrical brain activity) and six performed with fMRI (magnetic imaging that detects changes in blood flow).

An EEG study found that administration of cannabis extract (THC and CBD) helped to improve the processing of auditory (i.e. sound/hearing) information (which is usually reduced in patients with schizophrenia) more than the use of THC alone. In another study, in healthy volunteers, short-term reduction in auditory processing caused by THC administration was not reversed by subsequent administration of cannabis extract (THC and CBD). In another, participants with certain CB1 (cannabinoid receptor 1) gene forms experienced reductions in auditory processing with THC administration, but not with cannabis extract (THC and CBD) administration. Therefore, CBD seemed to provide a protective effect against reductions in auditory processing.

Regarding the fMRI studies of healthy participants, the authors noted that with CBD administration, although there were trends towards (1) less anxiety in participants while emotional processing information and (2) faster reaction time while performing an attention task, it did not have any effect on actual task performance or experience of psychotic-type symptoms. It was also found that CBD and THC seemed to have opposite effects on certain portions of the brain involved in modulating hearing, sight, attention, and anxiety, which may explain why THC may exacerbate psychotic symptoms while CBD may prevent or dampen them.
Category 4:

Analysis of five small-scale studies with humans as participants led the researchers to note that patients appeared to “exhibit significant clinical improvement after four weeks of CBD treatment”. In one small-scale trial with 28 individuals with schizophrenia, attention (which can be reduced in schizophrenia) improved more in individuals taking the placebo and 300 mg CBD than in those taking 600 mg CBD (i.e. CBD may have had no impact, and higher CBD resulted in decreased performance compared even to placebo) and there was no impact on schizophrenia symptoms.

However, in a small, double-blind, randomized clinical trial (a type of study likely to produce relatively accurate results), researchers found that when administered separately, the administration of cannabidiol and amisulpride (a conventional antipsychotic) both resulted in statistically significant improvements (i.e. it is unlikely that the results occurred by chance) in symptoms as measured by the PANSS (a measure for schizophrenia symptoms) and the BPRS (a measure for various mental health symptoms, including hallucinations, anxiety, and abnormal behavior). It was also importantly noted by authors that the side effect profile of cannabidiol (i.e. “tolerability”/safety) was “markedly superior” to that of amisulpride.
Conclusion

According to the researchers, “The first small-scale clinical studies with CBD treatment of patients with psychotic symptoms further confirm the potential of CBD as an effective, safe and well-tolerated antipsychotic compound, although large randomised clinical trials [i.e. the “gold standard” for clinical research studies, likely to produce the most accurate results] will be needed before this novel therapy can be introduced into clinical practice.”

Increased research will help to clarify (1) whether or not standardized doses of certain cannabinoids (including phytocannabinoids like cannabidiol) are useful in the prevention/management of psychotic symptoms, if so, (2) which ratios of cannabinoids, timing patterns, and delivery methods are best for the management of psychotic symptoms for patients with disorders like schizophrenia. Moving cannabis out of the inappropriate Schedule I classification will help to increase research on cannabinoids in the United States (see below for more details on how you can get involved).

Disclaimer: Although there is no compelling evidence to support the idea that the use of whole-plant, raw cannabis causes schizophrenia or psychotic symptoms, it is very important to note that use of whole-plant cannabis, especially with higher concentrations of THC (the main psychoactive cannabinoid found in cannabis), may lead to premature development or exacerbation of schizophrenic symptoms and co-occurring poor management, and therefore should not be used by individuals with a personal or family history of psychotic disorders or conditions that may predispose to psychosis. At this point in time, whole-plant cannabis (regardless of cannabinoid ratio/concentration) is NOT recommended for the treatment of schizophrenia.

For information on reasonable expectations and safety in considering whole-plant medical cannabis use, as well as how you can advocate to move cannabis out of the Schedule I controlled substance classification in order to increase research on phytocannabinoids in the United States, click here.
29 agosto 2015 9:09 - Starfighter23
La cannabis per la cura di schizofrenia e psicosi
03/12/2014 15:39

cannabis cura psicosiVi abbiamo più volte raccontato di come gli effetti della cannabis sulla nostra mente siano un argomento dibattuto sul quale gli esperti non riescono a dare risposte univoche. Così come gli studi relativi ad uso di cannabis ed intelligenza. Quello che invece è certo è che i cannabinoidi possano essere decisivi nel combattere alcune patologie legate alla mente, come schizofrenia e psicosi, oltre che aiutare a proteggere il cervello dai danni cerebrali contribuendo a prevenirli.

In questo studio pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, alcuni ricercatori olandesi e britannici hanno preso in cosiderazione 66 studi precedenti su CBD e psicosi, e hanno concluso che il composto offre una serie di vantaggi rispetto ai farmaci attualmente utilizzati. Gli autori sottolineano che il CBD, a differenza della grande maggioranza dei farmaci, sembra non avere effetti collaterali evidenti e nessuna dose letale. E diverse evidenze scientifiche, compresi gli studi su animali e pazienti umani, supportano la sua efficacia come antipsicotico.

Mentre un farmaco a base di CBD “purificato” che possa migliorare i sintomi della schizofrenia e ridurre gli effetti collaterali degli antipsicotici attuali quando usati insieme è attualmente in fase di test. La GW Pharmaceuticals, unica società che possiede la licenza per la coltivazione di cannabis nel Regno Unito, ha comunicato a marzo di aver cominciato la seconda fase di studi clinici sul farmaco. Fino ad allora c’è stato solo un altro studio scientifico in materia, pubblicato nel 2012 dalla rivista Translational Psychiatry, nel quale è stato messo a confronto il CBD con l’amisulpride, un tradizionale antipsicotico, scoprendo che il CBD era altrettanto efficace e non causava meno effetti collaterali.

Nel centro di ricerca della GW Pharmaceuticals nel Regno Unito vengono coltivate 30mila piante di cannabis che crescono fino ad un’altezza di quasi 2 metri grazie a dei ventilatori giganti e delle apposite luci. A capo della coltivazione c’è il botanico David Potter che supervisiona queste piante utilizzate per la ricerca medica e per la produzione del Sativex. Attualmente in corso, i primi dati ufficiali dello studio in doppio cieco che si sta svolgendo nel Regno Unito, usciranno solo il prossimo anno.
29 agosto 2015 8:49 - Starfighter23
i fatti li faro io quando passero a trovare i miei ne approfittero per venirti a trovare di persona,e li faro' i fatti =)) SEI UN MORTO CHE CAMMINA,SUICIDATI,SEI SOLO CAPACE DI COPIARE 3 STUDI,GLI STESSI DA ANNI QUESTI SONO I TUOI LIMITI CHE DELINEANO LA TUA MALATTIA MENTALE

Caro Birthdaybash potrei definirti la bocca della verita',condivido in tutto e per tutto quello che dici,bisogna dirlo a un tale IVAN che quando si fanno le ricerche su google news scrivendo per esempio "cannabis parlamentari" come chiave di ricerca si finisce spesso su aduc,e uno che passa di qua la prima volta leggera' e sara' colpito dai commenti di sto verme infame di nome
Ennio,altro che saltare a pie pari,uno che si e' fatto un cannone e legge le sue profezie comincia spaccarsi dalle risate e lo legge,dimostrazione che lui non e' un troll,ma fa semplicmente
propaganda legata a fini economici,cerca visibilita da chi fa ricerche su google,e spesso piace e attira l'attenzione,voleva solo uno spazio web gratis dove puo fare propaganda ed essere visto,e aduc ie lo fornisce senza battere ciglio,con la definizione troll non centra un cazzo,lui rappresenta un manifesto nel quale si specchiano molti italiani medi,non so se ADUC la creato,sono certo che a qualcuno delle redazione piace molto,e non lo butteranno mai fuori e' l'attrazione del sito,SENZA DI LUI 80% DI COMMENTI IN MENO SICURO E MENO VISITE,PERCHE BUTTARLO FUORI POVERINO,vedremo di spezzarli le ali,qualsiasi metodo e' permesso,non ti senti il fiato sul collo infame di merda?

Sante pare che la mamma di Ennio abbia bisogno di te gli manchi,io ho gia dato
29 agosto 2015 8:05 - ennius4531
... le chiacchiere dell'ultimo clone arrivato e i fatti ...

Harvard Medical School

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali.su migliaia di soggetti '.

University of Texas.

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo....

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. "
29 agosto 2015 1:25 - Birthdaybash
Caro Starfighter23,il tuo discorso sulla vaporizzazione è quello che in gergo sportivo è una sorta di "matchpoint",poiché cancella ogni nociva possibilità di inquinamento dell'organismo evitando la combustione con cartine e tabacco.Purtroppo in italia ancora siamo in una fase "carbonara-clandestina",che ci costringe a fumare monnezza di strada e di piazza,evitando tutte quelle varie possibilità (come la vaporizzazione)che riducono gli effetti nocivi ma conservando gli effetti benefici e i principi attivi.Già riuscire a trovarla è quasi un impresa,figurati se si pensa alla vaporizzazione,hai ragione siamo ancora nel medioevo.
29 agosto 2015 0:34 - Birthdaybash
pur essendo questo il mio primo commento su aduc ,sono già 5 mesi che seguo ogni giorno questo sito,da quando lo scorso marzo sono finito qui per sbaglio a seguito di una ennesima ricerca sulla cannabis.Il motivo principale che mi ha spinto a seguire sempre più con curiosità questo sito,si chiama Ennius e tutto il suo livore nei confronti della cannabis.Tali idee di Ennius pur essendo agli antipodi con le mie,mi hanno incuriosito sempre di più.A tal proposito sono arrivato alla conclusione che Ennius è un invenzione della stessa Aduc,al fine di mettere in ridicolo e in minoranza le assurdità delle posizioni proibizioniste anticannabis.
28 agosto 2015 23:29 - Starfighter23
ENNIUS VERMUS

COSA HAI DA DIRCI SULLA LEGGE CHE HA LEVATO LE COMPETENZE ALLA PSICHIATRIA IN MATERIA DI DIPENDENZE? TI CONSIGLIO ANCHE A TE DI VAPORIZZARE UNA BELLA SATIVA

QUI L'UNICA PIAZZISTA E' QUELLA PROSTITUTA DI TUA MADRE,CHE L'HA SEMPRE PIAZZATA IN GIRO

GIRI IL DISCORSO MA NON RISPONDI ALLE DOMANDE SCOMODE CHE TI FACCIO COME SUL CBD,PROVA DEL TUO DECLINO E DELLA TUA SCONFITTA,TIRA FUORI I COGLIONI E AFFRONTAMI IDIOTA

SEI UN CATTOCOMUNISTA DI MERDA PRETE MANCATO ESPONDENTE DI SPICCO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE,SPARATI FAI UN FAVORE ALLA SOCIETA' SEI UN FALLITO

COSA FARAI QUANDO LEGALIZZERANNO TI ANDRAI A SUICIDARE DAVANTI A MONTECITORIO?

ASPETTIAMO RISPOSTE SULLE COMPTETENZE LEVALE ALLA PSICHIATRIA NON COPIA E INCOLLA IDIOTA
28 agosto 2015 21:01 - ennius4531
Sulle malattie mentali , quanto affermato dal psichiatra Ducci é stato confermato da studi universitari che hanno ' fotografato' il comprendonio di migliaia di soggetti . Ecco i risultati

Harvard Medical School

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali.su migliaia di soggetti '.

University of Texas.

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo....

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .
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Poi c'é quel trombone di Starfighter che prima mi definisce cattocomunista, individuando in loro i peggiori proibizionisti e , una volta smentito, passa al cattofobismo e a raccontarci che lui , ammalato fin dal quando aveva 14 anni , aveva subito capito, da genio medico precoce, che solo l'erba magica faceva al suo caso .

Starfighter, continua a fare il piazzista di sative e vaporizzatori che è l'unica attività che i tuoi neuroni ridotti e affumicati ti consentono ....
28 agosto 2015 20:53 - Starfighter23
ennio il cbd potrebbe essre la soluzione per arginare la tua malattia mentale
28 agosto 2015 20:52 - Starfighter23
A critical review of the antipsychotic effects of cannabidiol: 30 years of a translational investigation.
Zuardi AW1, Crippa JA, Hallak JE, Bhattacharyya S, Atakan Z, Martin-Santos R, McGuire PK, Guimarães FS.
Author information

1Department of Neuroscience and Behavior, Faculty of Medicine, University of São Paulo and National Institute for Translational Medicine, Ribeirão Preto, SP-Brazil.

Abstract

?(9)-tetrahydrocannabinol (?(9)-THC) is the main compound of the Cannabis Sativa responsible for most of the effects of the plant. Another major constituent is cannabidiol (CBD), formerly regarded to be devoid of pharmacological activity. However, laboratory rodents and human studies have shown that this cannabinoid is able to prevent psychotic-like symptoms induced by high doses of ?(9)- THC. Subsequent studies have demonstrated that CBD has antipsychotic effects as observed using animal models and in healthy volunteers. Thus, this article provides a critical review of the research evaluating antipsychotic potential of this cannabinoid. CBD appears to have pharmacological profile similar to that of atypical antipsychotic drugs as seem using behavioral and neurochemical techniques in animal models. Additionally, CBD prevented human experimental psychosis and was effective in open case reports and clinical trials in patients with schizophrenia with a remarkable safety profile. Moreover, fMRI results strongly suggest that the antipsychotic effects of CBD in relation to the psychotomimetic effects of ?(9)-THC involve the striatum and temporal cortex that have been traditionally associated with psychosis. Although the mechanisms of the antipsychotic properties are still not fully understood, we propose a hypothesis that could have a heuristic value to inspire new studies. These results support the idea that CBD may be a future therapeutic option in psychosis, in general and in schizophrenia, in particular.
28 agosto 2015 19:27 - Starfighter23
tu combatti la malattia mentale ogni giorno,l'unico frequentatore di bocciodromi e circoli di pensionati sei TU CHE PUZZI DI VECCHIO A CHILOMETRI IDIOTA
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