COMMENTI
|<   <- (Da 181 a 210 di 517) ->   >|
24 dicembre 2002 0:00 -
un commerciante deve poter vendere gli articoli che ritiene opportuni. Se un cliente vuole qualcos'altro che vada a comperarlo da un altra parte. Io mi fiderei di simili gestori: se sono onesti con loro stessi certamente lo sono anche con gli altri.
25 dicembre 2002 0:00 -
credo che si possa fare la spesa di carne di maiali in un'altra macelleria. Rispetterei la religione dei due Arabi. Se si rispetta si ottiene rispetto.
25 dicembre 2002 0:00 -
avviserei i gestori che non essendo completi nella vendita correbbero il rischio di perdere una fetta di clientela
26 dicembre 2002 0:00 -
Gli islamici, o di qualsivoglia idea diversa, esercitano una regolare attività economica!!! O NO ???!!!???
26 dicembre 2002 0:00 -
e sarei felice se abolissero la vendita di alcolici e superalcolici in tutti i supermercati e rivendite.
27 dicembre 2002 0:00 -
LE LICENZE CONCESSE (PER LA VENDITA NON LIMITATIVA DI TUTTI I PRODOTTI) IN RELAZIONE ALLE LEGGI DEGLI STATI MEMBRI U.E. SOVRANI VANNO RISPETTATE
27 dicembre 2002 0:00 -
non posso rispondere, perche' non abiterei mai a Parigi, io sto bene in Lombardia e vorrei continuare a mangiare polenta con capriolo o lepre. Roberto
28 dicembre 2002 0:00 -
Le nostre abitudini i nostri usi, non possono e non devono essere sconvolte da quelle islamiche. Se vogliono lavorare e vivere in Europa devono adeguarsi "Loro" alle nostre abitudini.
29 dicembre 2002 0:00 -
VISTO CHE NOI SE ANDIAMO NEI LORO PAESI DOBBIAMO COMPORTARCI COME DICONO LORO, E' GIUSTO CHE LORO NEL NOSTRO PAESE O NEL PAESE CHE VANNO CHE SI COMPORTINO SECONDO LO STILE DI VITA DI OGNUNO (PAESE)
30 dicembre 2002 0:00 -
Sono più deliranti i commenti della situazione stessa. Chi risponde forse non ha capito che: - Non si parla di preservativi, articoli sportivi o cavolate varie, ma di BENI DI PRIMA NECESSITA' - Forse c'è da considerare anche il fatto che non è un negozio di alimentari, ma IL SUPERMERCATO DI QUARTIERE! - Considerate anche che non tutti sono giovani, o hanno la macchina, o la possibilità di andare nel quartiere vicino a fare la spesa. - Chi eroga servizi regolamentati, di qualsiasi genere siano, deve dare la più ampia disponibilità al consumatore. Non offrire un certo tipo di beni per motivi predeterminati costringe la MAGGIORNAZA che ne usufruirebbe ad una scomodità non opportuna per il tipo di regolamentazione imposta dalla licenza. La MINORANZA che non gradisce può semplicemente fare a meno di comprare i prodotti in questione. E' un discorso logico, oltre che di licenza. Ricordate che si parla di un servizio PUBBLICO e DI QUARTIERE, non del negozietto sotto casa, in cui possono fare ciò che vogliono. In questo modo si crea un precedente per esercitare una leva importante sotto forma di ricatto. E questo non è giusto. Pensate in termini oggettivi, non del vostro interesse o dello schieramento politico o razziale. Non importa se voi mangiate o meno carne di maiale, dovreste cercare di rispondere in modo "politico", ossia per il bene della comunità!
30 dicembre 2002 0:00 -
... e poi tocca leggere "un buon posto dove fare la spesa" ha un'alta preferenza... questi islamici che pullulano e votano così possono benissimo andare in un supermercato normale e non comprare ciò che non è loro consentito, oppure andare in uno dei tanti negozi prettamente dedicati alla loro cultura. Un supermercato di quartiere è una cosa PER TUTTI, non solo per un gruppo, qualunque esso sia!
30 dicembre 2002 0:00 -
Stiamo veramente regredendo, lasciando spazio ai nuovi ricchi e arrivisti di ogni dove, parliamo tanto del nostro razzismo, della nostra intolleranza e della nostra chiusura; veniamo tacciati di provincialismo, e poi davanti ai fatti, proprio chi lancia il sasso si rivela più bieco di coloro che venivano da lui stesso mal giudicati. Se proprio vuoi cambiare le regole, fallo con armonia e "da dentro", non imponendo con quello che risulta quasi un ricatto le tue idee estranee.
30 dicembre 2002 0:00 -
Hanno trasformato un supermercato europeo in un supermercato islamico. Non è giusto che in un paese europeo debba cambiare quartiere per trovare prodotti europei. Che si aprissero un negozio di alimentari islamico.
30 dicembre 2002 0:00 -
Un sola parola: libertà - non facciamo agli altri quello che non vorremmo essere fatto a noi!
30 dicembre 2002 0:00 -
Spero che questo non accada. Significherebbe tornare indietro di qualche secolo, quando in Italia ed in Europa l'illuminismo cerco` di eliminare ogni ingerenza religiosa (allora cristiana) nella gesione della 'res pubblica'.
30 dicembre 2002 0:00 -
ennesimo esempio del fanatismo e dell'intolleranza dell'islam
31 dicembre 2002 0:00 -
Peggio per loro se non bevono alcolici e non mangiano carne di maiale: farebbero bene a capire che non possono imporre al resto del mondo la loro religione e le loro usanze. ;-)
31 dicembre 2002 0:00 -
VISTO CHE QUESTI ISLAMICI SONO PREPOTENTI E VOGLIONO COMANDARE DAPPERTUTTO, PERCHE' NON SE NE TORNANO AL LORO PAESE E CI LASCIANO IN PACE (CON LE NOSTRE USANZE ED ABITUDINI)!!!!?
31 dicembre 2002 0:00 -
brucerei il supermercato con tutti gli islamici della zona dentro
1 gennaio 2003 0:00 -
di questo passo dovremmo convertirci tutti all' integralismo islamico
1 gennaio 2003 0:00 -
MANDEREI GLI ISLAMICI A CASA LORO ... DATO CHE SONO SEMPRE CONVINTI DI ESSERE NEL GIUSTO, PERCHE' SI DEVONO INSOZZARE LE LORO "CANDIDE" MANINE CON DEI POVERI "INFEDELI" ?
2 gennaio 2003 0:00 -
Se proprio devo comprare carne di maiale o alcolici andrei altrove, altrimenti va bene anche quel supermercato. Secondo me é una questione morale, laddove per gli islamici quelle derrate sono da considerarsi proibite. E' vero che gli é stata concessa la licenza per vendere tutti i prodotti, ma, analogamente, io non farei la guerra ad un edicolante che si rifiuta di vendere giornali e VHS pornografici.
2 gennaio 2003 0:00 -
Io credo che abbiano tutto il diritto di vendere ciò che meglio credono non essendoci un obbligo sui prodotti che un supermercato deve vendere, anche se andrei sicuramente a fare la spesa altrove...
3 gennaio 2003 0:00 -
sono fermamente convinto di trovare in quel supermarket un sacco di alimenti alternativi alla nostra cucina e quindi al nostro modo di alimentarci, troverei anche la possibilità di ampliare le mie conoscenze culinarie quindi diversità = più cultura.
3 gennaio 2003 0:00 -
Darei ragione al sindaco di quel paese, ed inoltre a questi due signori fornirei immediatamente il biglietto dell'aereo per spedirli a casa loro.
3 gennaio 2003 0:00 -
Dovrebbero fare una legge che vieti a quegli ignoranti e intolleranti dei musulmani di compiere qualunque tipo di lavoro nei paesi CIVILI. Che se ne stiano nei loro schifosi paesi. Razza di ignoranti e guerrafondai.
4 gennaio 2003 0:00 -
Salve, sono situazioni a dir poco antipatiche, che disturbano il nostro normale viver quotidiano, ma è anche logico che il privato nel rispetto delle leggi vigenti nel luogo ove opera, ha diritto di aprire attività commerciali con i prodotti che meglio crede, sarà mia scelta come consumatore evitare quel negozio o centro commerciale che non soddisfa le mie necessità in fatto di qualità e scelta di prodotti. Reputo più gravi situazioni come quelle capitate in certe zone del ns. paese dove comunità musulmane hanno chiesto di ridurre, mitigare le attività di festeggiamento del Santo Natale per non disturbare la loro suscettibilità e in particolare non creare interesse nei loro bambini. E' evidente che le ns. tradizioni e Feste religiose e non, erano presenti ben prima della loro venuta, coscienti della loro esistenza chi riteneva di esserne offeso doveva non venire nel nostro paese.
4 gennaio 2003 0:00 -
Gli islamici devono adeguarsi e rispettare le leggi del paese che li ospita. Se questo non piace a loro che vadano via e tornino nella loro nazione.
5 gennaio 2003 0:00 -
Aborro l'idea del cibarsi di carne di cane quindi se mi si costringesse a vendere, che so, carne di cane e oppio non sarei molto contento. Nessuno va costretto a commerciare qualcosa che è contrario alla sua cultura. Parecchi nostri medici cattolici rifiutano di praticare l'ivg, mi pare quindi che l'intransigenza culturale sia un problema trasversale che riguarda tutti i cittadini del mondo.
6 gennaio 2003 0:00 -
Penso che ogni cittadino extracomunitario debba rispettare il Paese che lo ospita e gli garantisce una vita migliore. Noi occidentali nei loro Paesi Islamici non possiamo portare neanche il crocifisso al collo, loro invece pretendono persino le moschee. Che iniziassero a crescere, io non sono razzista però sono stufo che noi dobbiamo essere quelli che li dobbiamo capire che quando ci troviamo in un paese musulmano ci dobbiamo comportare a modo, mentre loro nel nostro Paese spacciano, violentano le donne, fanno che cazzo vogliono. L'ultima è dell'altro giorno una donna europea che si trovava in un paese islamico è stata violentata, facendo la denuncia è stata persino carcerata. Come veniva giudicato lo stesso reato commesso in Europa da un cittadino europeo verso una donna islamica?
  COMMENTI
|<   <- (Da 181 a 210 di 517) ->   >|