COMMENTI
|<   <- (Da 241 a 270 di 485) ->   >|
15 maggio 2013 10:01 - Cepu
Ma il migliore sta già vincendo: l'energia rinnovabile, che è anche l'unica, lo dice la parola stessa, a garantire un futuro sostenibile.

L'unica tecnologia che sfrutta RISORSE ESTERNE AL NOSTRO PIANETA.

Purtroppo, per le vecchie tecnologie a combustibili, tocca tirare avanti ancora un pò per inerzia e poi ripulire tutto.

E son palanche !!!
14 maggio 2013 12:47 - ennio4531
Di quali costi stiamo parlando ?

Il kwh prodotto dalle fonti rinnovabili, a differenza di quello proveniente da altre fonti, non si basa sui costi bensì su cervellotici listini ( conti energia ) che impogono all'utente di pagare l'energia a peso d'oro ovvero mediamente tre volte il prezzo di mercato.

Questo governo ha bisogno di quattrini per coprire la cassa integrazione, far ripartire l'economia ecc. ecc. ?

Semplice ...

Per qualche anno incameri il sovrapprezzo che l'utenza paga ai produttori di energie rinnovabili.

Il fisco incasserebbe almeno (.. sono prudentissimo ) 6 miliardi di euro all'anno che sarebbe una misura oltremodo ... democratica: tutti i produttori di energia elettrica sarebbero parificati alla partenza e poi ... vinca il migliore !
14 maggio 2013 9:27 - Cepu
Enniesime scemenze. Chiunque produca energia mette a carico dei consumatori il costo.

Utilizzare combustibili ? No, inquinante e insostenibile a lungo termine: per la nostra nazione sismica e povera di materie prime, ma ricca di fonti rinnovabili la soluzione è ovvia.

Arrabbiato per gli incentivi ? Avresti preferito realizzazioni statali statali finanziati da imposte ? Facci sapere ....
14 maggio 2013 0:24 - ennio4531
Sì .. nello stesso tempo paghiamo anche i cepu che ci forniscono a peso d'oro ( stiamo parlando di decine di miliardi di pizzi legalizzati ) energia elettrica spacciandola per... santa !

In altri tempi sarebbero stati condannati per ... simonia ..
13 maggio 2013 17:15 - Cepu
Già già .... intanto paghi per centrali atomiche cessate da decenni....
9 maggio 2013 23:09 - ennio4531
Il dazio atomico incide per il 0,5 % sul costo della bolletta da attribuirsi in gran parte alla miope scelta di buttare a mare centrali funzionanti, mentre la casta dei produttori di rinnovabili più del 16% facendosi pagare un kwh ad un prezzo tre volte maggiore rispetto alle alle altre fonti.

A questo si aggiunga che , per fortuna, importiamo circa il 13% del nostro fabbisogno dall'estero quasi tutto da fonte nucleare che ci consente di compensare al ribasso il costo dell'energia elettrica.
9 maggio 2013 13:41 - Cepu
E tu paga, paga sempre per centrali atomiche dismesse da decenni, il dazio atomico.
9 maggio 2013 11:14 - ennio4531
cepu...
nasconditi pure dietro le centrali atomiche per sollevare fumo e incutere paura agli sprovveduti per giustificare il 'pizzo' legalizzato che milioni di utenti inconsapevoli pagano alla vostra casta...

Ma, con riferimento alle tue balle, tiene presente una citazione ..

'Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre'.
9 maggio 2013 9:38 - Cepu
In letargo pare proprio la mente del povero ennio.

Istallare centrali atomiche è un danno che dura nei secoli dei secoli. L'abbiamo capito .. quasi tutti ormai.
8 maggio 2013 18:50 - ennio4531
Quando la maggioranza si sveglierà dal letargo , si chiederà come sarà stato possibile che una casta come i produttori di energia rinnovabile abbiano succhiato da milioni di utenti decine di miliardi raccontandoci bugie per così tanti anni e in modo così parassitario presentandosi anche come i salvatori del mondo !
8 maggio 2013 18:50 - ennio4531
Quando la maggioranza si sveglierà dal letargo , si chiederà come sarà stato possibile che una casta come i produttori di energia rinnovabile abbiano succhiato da milioni di utenti decine di miliardi raccontandoci bugie per così tanti anni e in modo così parassitario presentandosi anche come i salvatori del mondo !
8 maggio 2013 13:24 - Cepu
Ullalla, scordavo gli smaltimenti delle centrali atomiche che da decenni non producono più nemmeno mezzo kilowattora.
8 maggio 2013 13:23 - Cepu
Enniesime scemenze, il mercato elettrico è uniforme per tutte le fonti.

Sarebbe assurdo applicarlo solo alle fonti a combustibili in declino.

Invece, il povero ennio sulla sua bolletta si paga tutte quelle cosette che ai politici piace applicare, come l'IVA, le ACCISE, gli sconti alle ferrovie dello stato e ai grandi gruppi energivori, e perchè no gli incentivi ai produttori rinnovabili.
8 maggio 2013 12:16 - ennio4531
Cepu, avezzo ad alzare fumo per nascondere la verità come un picccolo Goebbels, imputa a me di non capire la differenza tra prezzo di mercato elettrico e gli incentivi alle rinnovabili e si attacca al nucleare per salvare la faccia.

Il fatto è che la borsa elettrica serve per dare un prezzo ai kwh forniti da centrali convenzionali, mentre per le rinnovabili tale prezzo è indifferente in quanto gode delle tariffe imposte d'autorità ( conti energia et similia )che fissano mediamente un costo almeno tre volte maggiore rispetto a quelli rilevati alla borsa elettrica.

Quanto ci costerà questo svrapprezzo ovvero 'pizzo' di stato pagato da milioni di utenti a favore della casta dei ... cepu ?

Per quest'anno è stato quantificato in almeno 10 miliardi di euro .

Ripeto 10 miliardi di euro !

Al confronto il costo della casta dei politici è una ... bazzecola....
8 maggio 2013 10:47 - Cepu
E intanto....giù soldi per pulire le centrali atomiche.

Altri miliardi di euro, negli anni a venire, senza produrre un solo kilowattora.
8 maggio 2013 10:46 - Cepu
Enniesime scemenze.

Il povero ennio non riesce a capire la differenza tra prezzo di mercato elettrico, che varia su base oraria e giornaliera, e gli incentivi di impianto che paga nella bolletta.

Con le centrali atomiche non ci sarebbe stata alcuna differenza, ma che ci volete fare, non ci arriva.
7 maggio 2013 22:00 - ennio4531
Le energie rinnovabili costano agli italiani, in quanto obbligati per legge, almeno tre volte il prezzo di mercato .

Domanda : quale paese straniero comprerebbe energia a tale prezzo ?

Nessuno !

Però ci sarebbe una possibilità ..

Dichiariamo guerra alla Francia, Germania ecc... le occupiamo e le obblighiamo a comprare la nostra energia a peso d'oro !
6 maggio 2013 8:02 - Cepu
Benedetti gli elettrodotti, che permetteranno di esportare energia da fonte rinnovabile.

L’Italia sarà importatrice e al tempo stesso, esportatrice di kilowattora. Traendo da questa peculiarità, una convenienza economica che sarebbe potuto essere anche maggiore se la capacità di scambio con le rete elettriche dei paesi confinanti fosse maggiore degli attuali 8mila megawatt.

A chiedere elettricità all’Italia secondo l’ultimo rapporto dell’Entso-E, l’associazione degli operatori elettrici, ci sono la Germania, il Belgio e persino l’iper-nuclearizzata Francia.

Ma nessuno di questi paesi – in diverse occasioni indicati vuoi per una ragione, vuoi per un’altra, come degli esempi di mix energetico – possono contare su una sovracapacità di potenza elettrica come l’Italia (circa 50mila MW).

Indirettamente si mette anche l’accento sull’importanza strategica delle linee di interconnessione transfrontaliere nell’ottica del potenziamento dell’infrastruttura elettrica.

Purtroppo, il costo delle centrali atomiche da smaltire non ve lo toglie nessuno ...
4 maggio 2013 0:58 - ennio4531
6, 5 miliardi di euro per uscire dal nucleare sono esattamente la metà di quanto pagheremo nel solo 2013 ai santi produttori di energia rinnovabile i cui pannelli e pale sono quasi tutti di importazione , con aggravio enorme del deficit commerciale, per fornirci energia elettrica ad un prezzo almeno tre volte rispetto alle altre fonti .

La cosa ridicola è che mentre abbiamo detto di no all'energia da nucleare ne importiamo dall'estero per coprire il 15% del nostro fabbisogno .

Cosa si prevede per il futuro ?

Un aumento delle importazioni . ...

" Il Ministero dello Sviluppo Economico ha inoltre concesso l’autorizzazione per la realizzazione dell’elettrodotto realizzato da Terna per nuova interconnessione tra l'Italia e la Francia, in corrente continua ad altissima tensione,....

Il nuovo collegamento, che è previsto in esercizio nel 2016 con un investimento di 700 milioni di euro, incrementerà la capacità di importazione di energia elettrica dalla Francia verso l'Italia e contribuirà alla riduzione delle congestioni di rete tra i due Paesi oltre alla riduzione del prezzo dell’energia nel mercato elettrico nel nostro territorio." .
3 maggio 2013 12:46 - Cepu
Per la precisione, il buon ennio si prepari a pagare altri miliardi, per sistemare quattro misere centralucole:

L'uscita definitiva dal nucleare costerà all'Italia altri 6,5 miliardi di euro: questa la cifra stimata da un rapporto di Nomisma Energia per il completamento della bonifica ambientale delle quattro ex centrali atomiche italiane, dei quattro impianti del ciclo del combustibile e per realizzare il Parco Tecnologico, che dovrà ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
3 maggio 2013 9:23 - Cepu
Intanto, si paga per centrali nucleari chiuse da decenni.

Quando metti giù una centrale atomica, si sa come va a finire.

Gli incidenti ci sono, ormai è assodato che l'uomo non è in grado di realizzare progetti sicuri in merito.

Infatti, una centrale atomica non è assicurabile da compagnie private, se ne devono sobbarcare il costo gli stati. Vedi un pò com'è finita TEPCO.

I guadagni basati su un inquinamento terrificante, saranno ripagati dalle generazioni a venire, per secoli.
2 maggio 2013 23:59 - ennio4531
... circa il 15% dell'energia consumata in Italia è di importazione e proviene dal nucleare che contribuisce a ridurre i costi dell'energia dato il suo basso prezzo .

È una fortuna....

Pensate che se dovessimo rinunciarvi e se i produttori di energia convenzionale dovessero chiudere i battenti , le nostre bollette , a causa della casta dei produttori di energie rinnovabili, triplicherebbero !
2 maggio 2013 14:41 - Cepu
E nel frattempo ... giù soldi per le centrali atomiche italiane dismesse da decenni.
2 maggio 2013 14:40 - Cepu
“In Italia non ci sono siti adatti per costruire centrali nucleari e va rispettato il referendum che nel giugno del 2011 ha sancito il no degli italiani all’energia nucleare”.


Vediamo chi indovina per primo....
2 maggio 2013 8:11 - ennio4531
L'alto costo dell'energia elettrica in Italia da anni contribuisce alla delocalizzazione delle industrie che abbandonano il nostro paese.

In questi ultimi cinque anni un forte contributo al rincaro è da attribuirsi agli incentivi alle fonti rinnovabili il cui onere supererà quest'anno i dieci miliardi di euro tale da farci pagare un kwh da rinnovabile un prezzo almeno tre volte maggiore rispetto a quello di mercato.

Non è un caso che le industrie energivore, dopo aver minacciato di andarsene, sono passate alle vie di fatto e stanno abbandonando l'Italia con perdite di migliaia di posti di lavoro.

I casi più eclatanti sono Alcoa, Bridgestone e, in queste ultime settimane la Italcementi che in sede di assemblea ha dichiarato..la chiusura di impianti in Italia e il rafforzamento delle unità produttive in Turchia e Marocco.

Di fronte al problema il governo Monti, alcuni giorni prima della sua andata, ha pensato bene di approvare il regolamento attuativo del decreto 'pro-energivore ' che riducono gli oneri della componente A3 addebitati in bolletta ( sono oneri costituiti per l'80% da incentivi alle rinnovabili ) a favore dell'industria .

Il Sole 24 Ore di sabato 27 aprile ha calcolato una riduzione degli oneri A3 che varia dal 15% al 60% a seconda dei livelli di consumi energetici delle aziende.

A chi verrà trasferito detto onere ?

.. ' sarà a carico alle utenze domestiche e di tutti i soggetti non rientranti nelle categorie agevolate. .... Il maggiore esborso sarà non superiore al 2% ." .

Morale: gli utenti che non hanno santi in paradiso si faranno carico di sempre maggiori costi per mantenere la casta dei produttori di energie rinnovabili e sgravare il settore industriale ..
1 maggio 2013 12:14 - ennio4531
... Soldi per le centrali atomiche ?

Sono spiccioli rispetto a quello che spendiamo per garantire le rendite dei produttori di energie rinnovabili ai quali paghiamo ogni kwh consumato almeno tre volte il prezzo di mercato !!

Quest'anno sborseremo più di 10 muiliardi di euro per mantenere questa nuova casta ....
30 aprile 2013 11:57 - Cepu
Intanto, giù soldi per le centrali atomiche italiane dismesse da decenni.
25 aprile 2013 12:40 - ennio4531
Le illusioni da energie rinnovabili: alti costi, scarsa produttività, mafia e caste produttive.

Il settimanale Panorama del 24 aprile di quest'anno pubblica un articolo sulle energie rinnovabili ... sconfortante .

"Il fotovoltaico sfonda il tetto.

Gli incentivi alle energie rinnovabili quest'anno ci costeranno oltre 13 miliardi. Ma anche le centrali a gas chiedono aiuto. Indovinate chi pagherà.

Supera 13 miliardi di euro il contributo che pagheremo quest'anno con la bolletta elettrica per i cosiddetti oneri di sistema, che per la quasi totalità sono gli incentivi alle energie rinnovabili.

Un conto pesantissimo e per giunta in vertiginosa ascesa: era di 7,9 miliardi nel 2011 e di 10,5 miliardi l'anno scorso.

Ormai quasi il 20% della bolletta se ne va a garantire il reddito, o meglio la rendita, degli imprenditori del fotovoltaico.

L'Autorità dell'energia, guidata da Guido Bortoni, lavora per «facilitare l'integrazione delle rinnovabili nel sistema e cerca di contenere i costi sulle spalle dei consumatori».

Ma è un'impresa improba, perché i costi
con ogni probabilità aumenteranno ancora.

Il motivo?

Con il boom delle rinnovabili le tradizionali centrali a gas non riescono a vendere energia durante le ore del giorno, però devono tenere i generatori accesi, perché quando si fa buio il contributo del fotovoltaico si azzera ed è necessario tornare a utilizzare le fonti
tradizionali.

Questa produzione a singhiozzo non basta per chiudere i conti in attivo, come dimostrano i
bilanci 2012 di molte società.

Ecco perché si profila un aiuto anche per loro, il «capacity payment», che sarebbe già in vigore se l'authority l'estate scorsa non avesse fatto muro contro l'offensiva delle lobby.

Insomma, gli incentivi alle rinnovabili si portano dietro un incentivo anche alle non rinnovabili e così tutti saranno incentivati, tranne i consumatori, secondo la nota logica dei profitti che sono privati e delle perdite
che diventano pubbliche.".
25 aprile 2013 12:07 - ennio4531
Il no al nucleare fu voluto da una maggioranza, suggestionata da eco-terroristi, inconsapevole dei costi da sostenersi per fermare centrali nucleari ancora giovani in grado di fornire per almeno un altro decennio energia elettrica e riconvertire a combustibili fossili quella di Montalto di Castro in fase di ultimazione.

I costi di decommissioning ,comunque, sono in netto calo pari ad un quarto rispetto a 8 anni fa tanto da incidere sulla bolletta elettrica per lo 0,5% ( ripeto 0,5% ), mentre in netto aumento sono quelli relativi agli incentivi alle energie rinnovabili che ques'anno raggiungeranno il 20% ( ripeto 20% ) del costo della bolletta.

C'è inoltre da ricordare che la Sogin, la società che gestisce i resti del nucleare , tratta anche ben 500 metri cubi annui di detriti nucleari relativi ad attività diagnostiche mediche ed industriali.
24 aprile 2013 15:32 - Cepu
E giù soldi per le centrali atomiche italiane dismesse da decenni.

“Il Piano presentato nei giorni scorsi da Sogin per completare la bonifica ambientale delle 4 centrali nucleari italiane, dei 4 impianti del ciclo del combustibile e per realizzare il Parco Tecnologico, con un investimento di 6,5 miliardi di euro ........ Un obiettivo che richiede però ancora grande vigilanza istituzionale e attenzione da parte di tutta la popolazione”. E’ il commento dl vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Benedetto sottolineando che “inoltre, se così è, si presenterebbe una grande opportunità ed occasione per l’occupazione diretta ed indotta visto che, secondo i dati Sogin, le attività di decomissioning delle vecchie centrali nucleari italiane produrranno complessivamente, nei prossimi 15-20 anni, 12.000 nuovi occupati nell'indotto diretto, oltre a 7 nuovi posti di lavoro dell'indotto per ogni milione di euro investito nello smantellamento degli impianti”.

“Non va sottovalutato – aggiunge Benedetto – che la copertura dei costi peserà comunque sulla bolletta elettrica di ogni utente attraverso la componente A2 della tariffa elettrica, oggi pari a 0,1 cent/kWh, su un costo medio di 18,9 eurocent/kWh (0,5% del totale). Ciò, insieme alle attività che vedono da anni la Regione in prima fila attraverso il Tavolo della Trasparenza, che ha istituzionalmente la funzione e la finalità di assicurare la vigilanza e l'informazione su tutte le attività svolte per la messa in sicurezza dei materiali radioattivi presenti nel sito della Trisaia di Rotondella ed in generale su ogni attività di rilievo nel settore della tutela della salute e dell'ambiente dal nucleare, ci deve sollecitare a riprendere il confronto con Sogin ed Enea per avere il massimo dell’informazione sul cronoprogramma degli interventi, sulle gare di appalto dei lavori e l’occupazione diretta ed indotta. Altro compito istituzionale – continua ancora Benedetto – è quello di vigilare sulle fasi di attuazione dello specifico progetto che riguarda i contenitori per le barre di uranio di Elk River e il ‘trattamento della condotta a mare dismessa negli anni scorsi e la sua caratterizzazione radiologica’.
  COMMENTI
|<   <- (Da 241 a 270 di 485) ->   >|