Ma il migliore sta già vincendo: l'energia rinnovabile, che
è anche l'unica, lo dice la parola stessa, a garantire un
futuro sostenibile.
L'unica tecnologia che sfrutta RISORSE ESTERNE AL NOSTRO
PIANETA.
Purtroppo, per le vecchie tecnologie a combustibili, tocca
tirare avanti ancora un pò per inerzia e poi ripulire
tutto.
E son palanche !!!
14 maggio 2013 12:47 - ennio4531
Di quali costi stiamo parlando ?
Il kwh prodotto dalle fonti rinnovabili, a differenza di
quello proveniente da altre fonti, non si basa sui costi
bensì su cervellotici listini ( conti energia ) che
impogono all'utente di pagare l'energia a peso d'oro ovvero
mediamente tre volte il prezzo di mercato.
Questo governo ha bisogno di quattrini per coprire la cassa
integrazione, far ripartire l'economia ecc. ecc. ?
Semplice ...
Per qualche anno incameri il sovrapprezzo che l'utenza paga
ai produttori di energie rinnovabili.
Il fisco incasserebbe almeno (.. sono prudentissimo ) 6
miliardi di euro all'anno che sarebbe una misura oltremodo
... democratica: tutti i produttori di energia elettrica
sarebbero parificati alla partenza e poi ... vinca il
migliore !
14 maggio 2013 9:27 - Cepu
Enniesime scemenze. Chiunque produca energia mette a carico
dei consumatori il costo.
Utilizzare combustibili ? No, inquinante e insostenibile a
lungo termine: per la nostra nazione sismica e povera di
materie prime, ma ricca di fonti rinnovabili la soluzione è
ovvia.
Arrabbiato per gli incentivi ? Avresti preferito
realizzazioni statali statali finanziati da imposte ? Facci
sapere ....
14 maggio 2013 0:24 - ennio4531
Sì .. nello stesso tempo paghiamo anche i cepu che ci
forniscono a peso d'oro ( stiamo parlando di decine di
miliardi di pizzi legalizzati ) energia elettrica
spacciandola per... santa !
In altri tempi sarebbero stati condannati per ... simonia
..
13 maggio 2013 17:15 - Cepu
Già già .... intanto paghi per centrali atomiche cessate
da decenni....
9 maggio 2013 23:09 - ennio4531
Il dazio atomico incide per il 0,5 % sul costo della
bolletta da attribuirsi in gran parte alla miope scelta di
buttare a mare centrali funzionanti, mentre la casta dei
produttori di rinnovabili più del 16% facendosi pagare un
kwh ad un prezzo tre volte maggiore rispetto alle alle altre
fonti.
A questo si aggiunga che , per fortuna, importiamo circa il
13% del nostro fabbisogno dall'estero quasi tutto da fonte
nucleare che ci consente di compensare al ribasso il costo
dell'energia elettrica.
9 maggio 2013 13:41 - Cepu
E tu paga, paga sempre per centrali atomiche dismesse da
decenni, il dazio atomico.
9 maggio 2013 11:14 - ennio4531
cepu...
nasconditi pure dietro le centrali atomiche per sollevare
fumo e incutere paura agli sprovveduti per giustificare il
'pizzo' legalizzato che milioni di utenti inconsapevoli
pagano alla vostra casta...
Ma, con riferimento alle tue balle, tiene presente una
citazione ..
'Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per
sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre'.
9 maggio 2013 9:38 - Cepu
In letargo pare proprio la mente del povero ennio.
Istallare centrali atomiche è un danno che dura nei secoli
dei secoli. L'abbiamo capito .. quasi tutti ormai.
8 maggio 2013 18:50 - ennio4531
Quando la maggioranza si sveglierà dal letargo , si
chiederà come sarà stato possibile che una casta come i
produttori di energia rinnovabile abbiano succhiato da
milioni di utenti decine di miliardi raccontandoci bugie per
così tanti anni e in modo così parassitario presentandosi
anche come i salvatori del mondo !
8 maggio 2013 18:50 - ennio4531
Quando la maggioranza si sveglierà dal letargo , si
chiederà come sarà stato possibile che una casta come i
produttori di energia rinnovabile abbiano succhiato da
milioni di utenti decine di miliardi raccontandoci bugie per
così tanti anni e in modo così parassitario presentandosi
anche come i salvatori del mondo !
8 maggio 2013 13:24 - Cepu
Ullalla, scordavo gli smaltimenti delle centrali atomiche
che da decenni non producono più nemmeno mezzo kilowattora.
8 maggio 2013 13:23 - Cepu
Enniesime scemenze, il mercato elettrico è uniforme per
tutte le fonti.
Sarebbe assurdo applicarlo solo alle fonti a combustibili in
declino.
Invece, il povero ennio sulla sua bolletta si paga tutte
quelle cosette che ai politici piace applicare, come l'IVA,
le ACCISE, gli sconti alle ferrovie dello stato e ai grandi
gruppi energivori, e perchè no gli incentivi ai produttori
rinnovabili.
8 maggio 2013 12:16 - ennio4531
Cepu, avezzo ad alzare fumo per nascondere la verità come
un picccolo Goebbels, imputa a me di non capire la
differenza tra prezzo di mercato elettrico e gli incentivi
alle rinnovabili e si attacca al nucleare per salvare la
faccia.
Il fatto è che la borsa elettrica serve per dare un prezzo
ai kwh forniti da centrali convenzionali, mentre per le
rinnovabili tale prezzo è indifferente in quanto gode delle
tariffe imposte d'autorità ( conti energia et similia )che
fissano mediamente un costo almeno tre volte maggiore
rispetto a quelli rilevati alla borsa elettrica.
Quanto ci costerà questo svrapprezzo ovvero 'pizzo' di
stato pagato da milioni di utenti a favore della casta dei
... cepu ?
Per quest'anno è stato quantificato in almeno 10 miliardi
di euro .
Ripeto 10 miliardi di euro !
Al confronto il costo della casta dei politici è una ...
bazzecola....
8 maggio 2013 10:47 - Cepu
E intanto....giù soldi per pulire le centrali atomiche.
Altri miliardi di euro, negli anni a venire, senza produrre
un solo kilowattora.
8 maggio 2013 10:46 - Cepu
Enniesime scemenze.
Il povero ennio non riesce a capire la differenza tra prezzo
di mercato elettrico, che varia su base oraria e
giornaliera, e gli incentivi di impianto che paga nella
bolletta.
Con le centrali atomiche non ci sarebbe stata alcuna
differenza, ma che ci volete fare, non ci arriva.
7 maggio 2013 22:00 - ennio4531
Le energie rinnovabili costano agli italiani, in quanto
obbligati per legge, almeno tre volte il prezzo di mercato .
Domanda : quale paese straniero comprerebbe energia a tale
prezzo ?
Nessuno !
Però ci sarebbe una possibilità ..
Dichiariamo guerra alla Francia, Germania ecc... le
occupiamo e le obblighiamo a comprare la nostra energia a
peso d'oro !
6 maggio 2013 8:02 - Cepu
Benedetti gli elettrodotti, che permetteranno di esportare
energia da fonte rinnovabile.
L’Italia sarà importatrice e al tempo stesso,
esportatrice di kilowattora. Traendo da questa peculiarità,
una convenienza economica che sarebbe potuto essere anche
maggiore se la capacità di scambio con le rete elettriche
dei paesi confinanti fosse maggiore degli attuali 8mila
megawatt.
A chiedere elettricità all’Italia secondo l’ultimo
rapporto dell’Entso-E, l’associazione degli operatori
elettrici, ci sono la Germania, il Belgio e persino
l’iper-nuclearizzata Francia.
Ma nessuno di questi paesi – in diverse occasioni indicati
vuoi per una ragione, vuoi per un’altra, come degli esempi
di mix energetico – possono contare su una sovracapacità
di potenza elettrica come l’Italia (circa 50mila MW).
Indirettamente si mette anche l’accento sull’importanza
strategica delle linee di interconnessione transfrontaliere
nell’ottica del potenziamento dell’infrastruttura
elettrica.
Purtroppo, il costo delle centrali atomiche da smaltire non
ve lo toglie nessuno ...
4 maggio 2013 0:58 - ennio4531
6, 5 miliardi di euro per uscire dal nucleare sono
esattamente la metà di quanto pagheremo nel solo 2013 ai
santi produttori di energia rinnovabile i cui pannelli e
pale sono quasi tutti di importazione , con aggravio enorme
del deficit commerciale, per fornirci energia elettrica ad
un prezzo almeno tre volte rispetto alle altre fonti .
La cosa ridicola è che mentre abbiamo detto di no
all'energia da nucleare ne importiamo dall'estero per
coprire il 15% del nostro fabbisogno .
Cosa si prevede per il futuro ?
Un aumento delle importazioni . ...
" Il Ministero dello Sviluppo Economico ha inoltre concesso
l’autorizzazione per la realizzazione dell’elettrodotto
realizzato da Terna per nuova interconnessione tra l'Italia
e la Francia, in corrente continua ad altissima
tensione,....
Il nuovo collegamento, che è previsto in esercizio nel 2016
con un investimento di 700 milioni di euro, incrementerà la
capacità di importazione di energia elettrica dalla Francia
verso l'Italia e contribuirà alla riduzione delle
congestioni di rete tra i due Paesi oltre alla riduzione del
prezzo dell’energia nel mercato elettrico nel nostro
territorio." .
3 maggio 2013 12:46 - Cepu
Per la precisione, il buon ennio si prepari a pagare altri
miliardi, per sistemare quattro misere centralucole:
L'uscita definitiva dal nucleare costerà all'Italia altri
6,5 miliardi di euro: questa la cifra stimata da un rapporto
di Nomisma Energia per il completamento della bonifica
ambientale delle quattro ex centrali atomiche italiane, dei
quattro impianti del ciclo del combustibile e per realizzare
il Parco Tecnologico, che dovrà ospitare il Deposito
nazionale dei rifiuti radioattivi.
3 maggio 2013 9:23 - Cepu
Intanto, si paga per centrali nucleari chiuse da decenni.
Quando metti giù una centrale atomica, si sa come va a
finire.
Gli incidenti ci sono, ormai è assodato che l'uomo non è
in grado di realizzare progetti sicuri in merito.
Infatti, una centrale atomica non è assicurabile da
compagnie private, se ne devono sobbarcare il costo gli
stati. Vedi un pò com'è finita TEPCO.
I guadagni basati su un inquinamento terrificante, saranno
ripagati dalle generazioni a venire, per secoli.
2 maggio 2013 23:59 - ennio4531
... circa il 15% dell'energia consumata in Italia è di
importazione e proviene dal nucleare che contribuisce a
ridurre i costi dell'energia dato il suo basso prezzo .
È una fortuna....
Pensate che se dovessimo rinunciarvi e se i produttori di
energia convenzionale dovessero chiudere i battenti , le
nostre bollette , a causa della casta dei produttori di
energie rinnovabili, triplicherebbero !
2 maggio 2013 14:41 - Cepu
E nel frattempo ... giù soldi per le centrali atomiche
italiane dismesse da decenni.
2 maggio 2013 14:40 - Cepu
“In Italia non ci sono siti adatti per costruire centrali
nucleari e va rispettato il referendum che nel giugno del
2011 ha sancito il no degli italiani all’energia
nucleare”.
Vediamo chi indovina per primo....
2 maggio 2013 8:11 - ennio4531
L'alto costo dell'energia elettrica in Italia da anni
contribuisce alla delocalizzazione delle industrie che
abbandonano il nostro paese.
In questi ultimi cinque anni un forte contributo al rincaro
è da attribuirsi agli incentivi alle fonti rinnovabili il
cui onere supererà quest'anno i dieci miliardi di euro
tale da farci pagare un kwh da rinnovabile un prezzo almeno
tre volte maggiore rispetto a quello di mercato.
Non è un caso che le industrie energivore, dopo aver
minacciato di andarsene, sono passate alle vie di fatto e
stanno abbandonando l'Italia con perdite di migliaia di
posti di lavoro.
I casi più eclatanti sono Alcoa, Bridgestone e, in queste
ultime settimane la Italcementi che in sede di assemblea ha
dichiarato..la chiusura di impianti in Italia e il
rafforzamento delle unità produttive in Turchia e
Marocco.
Di fronte al problema il governo Monti, alcuni giorni prima
della sua andata, ha pensato bene di approvare il
regolamento attuativo del decreto 'pro-energivore ' che
riducono gli oneri della componente A3 addebitati in
bolletta ( sono oneri costituiti per l'80% da incentivi alle
rinnovabili ) a favore dell'industria .
Il Sole 24 Ore di sabato 27 aprile ha calcolato una
riduzione degli oneri A3 che varia dal 15% al 60% a seconda
dei livelli di consumi energetici delle aziende.
A chi verrà trasferito detto onere ?
.. ' sarà a carico alle utenze domestiche e di tutti i
soggetti non rientranti nelle categorie agevolate. .... Il
maggiore esborso sarà non superiore al 2% ." .
Morale: gli utenti che non hanno santi in paradiso si
faranno carico di sempre maggiori costi per mantenere la
casta dei produttori di energie rinnovabili e sgravare il
settore industriale ..
1 maggio 2013 12:14 - ennio4531
... Soldi per le centrali atomiche ?
Sono spiccioli rispetto a quello che spendiamo per garantire
le rendite dei produttori di energie rinnovabili ai quali
paghiamo ogni kwh consumato almeno tre volte il prezzo di
mercato !!
Quest'anno sborseremo più di 10 muiliardi di euro per
mantenere questa nuova casta ....
30 aprile 2013 11:57 - Cepu
Intanto, giù soldi per le centrali atomiche italiane
dismesse da decenni.
25 aprile 2013 12:40 - ennio4531
Le illusioni da energie rinnovabili: alti costi, scarsa
produttività, mafia e caste produttive.
Il settimanale Panorama del 24 aprile di quest'anno pubblica
un articolo sulle energie rinnovabili ... sconfortante .
"Il fotovoltaico sfonda il tetto.
Gli incentivi alle energie rinnovabili quest'anno ci
costeranno oltre 13 miliardi. Ma anche le centrali a gas
chiedono aiuto. Indovinate chi pagherà.
Supera 13 miliardi di euro il contributo che pagheremo
quest'anno con la bolletta elettrica per i cosiddetti oneri
di sistema, che per la quasi totalità sono gli incentivi
alle energie rinnovabili.
Un conto pesantissimo e per giunta in vertiginosa ascesa:
era di 7,9 miliardi nel 2011 e di 10,5 miliardi l'anno
scorso.
Ormai quasi il 20% della bolletta se ne va a garantire il
reddito, o meglio la rendita, degli imprenditori del
fotovoltaico.
L'Autorità dell'energia, guidata da Guido Bortoni, lavora
per «facilitare l'integrazione delle rinnovabili nel
sistema e cerca di contenere i costi sulle spalle dei
consumatori».
Ma è un'impresa improba, perché i costi
con ogni probabilità aumenteranno ancora.
Il motivo?
Con il boom delle rinnovabili le tradizionali centrali a gas
non riescono a vendere energia durante le ore del giorno,
però devono tenere i generatori accesi, perché quando si
fa buio il contributo del fotovoltaico si azzera ed è
necessario tornare a utilizzare le fonti
tradizionali.
Questa produzione a singhiozzo non basta per chiudere i
conti in attivo, come dimostrano i
bilanci 2012 di molte società.
Ecco perché si profila un aiuto anche per loro, il
«capacity payment», che sarebbe già in vigore se
l'authority l'estate scorsa non avesse fatto muro contro
l'offensiva delle lobby.
Insomma, gli incentivi alle rinnovabili si portano dietro un
incentivo anche alle non rinnovabili e così tutti saranno
incentivati, tranne i consumatori, secondo la nota logica
dei profitti che sono privati e delle perdite
che diventano pubbliche.".
25 aprile 2013 12:07 - ennio4531
Il no al nucleare fu voluto da una maggioranza,
suggestionata da eco-terroristi, inconsapevole dei costi da
sostenersi per fermare centrali nucleari ancora giovani in
grado di fornire per almeno un altro decennio energia
elettrica e riconvertire a combustibili fossili quella di
Montalto di Castro in fase di ultimazione.
I costi di decommissioning ,comunque, sono in netto calo
pari ad un quarto rispetto a 8 anni fa tanto da incidere
sulla bolletta elettrica per lo 0,5% ( ripeto 0,5% ), mentre
in netto aumento sono quelli relativi agli incentivi alle
energie rinnovabili che ques'anno raggiungeranno il 20% (
ripeto 20% ) del costo della bolletta.
C'è inoltre da ricordare che la Sogin, la società che
gestisce i resti del nucleare , tratta anche ben 500 metri
cubi annui di detriti nucleari relativi ad attività
diagnostiche mediche ed industriali.
24 aprile 2013 15:32 - Cepu
E giù soldi per le centrali atomiche italiane dismesse da
decenni.
“Il Piano presentato nei giorni scorsi da Sogin per
completare la bonifica ambientale delle 4 centrali nucleari
italiane, dei 4 impianti del ciclo del combustibile e per
realizzare il Parco Tecnologico, con un investimento di 6,5
miliardi di euro ........ Un obiettivo che richiede però
ancora grande vigilanza istituzionale e attenzione da parte
di tutta la popolazione”. E’ il commento dl
vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Benedetto
sottolineando che “inoltre, se così è, si presenterebbe
una grande opportunità ed occasione per l’occupazione
diretta ed indotta visto che, secondo i dati Sogin, le
attività di decomissioning delle vecchie centrali nucleari
italiane produrranno complessivamente, nei prossimi 15-20
anni, 12.000 nuovi occupati nell'indotto diretto, oltre a 7
nuovi posti di lavoro dell'indotto per ogni milione di euro
investito nello smantellamento degli impianti”.
“Non va sottovalutato – aggiunge Benedetto – che la
copertura dei costi peserà comunque sulla bolletta
elettrica di ogni utente attraverso la componente A2 della
tariffa elettrica, oggi pari a 0,1 cent/kWh, su un costo
medio di 18,9 eurocent/kWh (0,5% del totale). Ciò, insieme
alle attività che vedono da anni la Regione in prima fila
attraverso il Tavolo della Trasparenza, che ha
istituzionalmente la funzione e la finalità di assicurare
la vigilanza e l'informazione su tutte le attività svolte
per la messa in sicurezza dei materiali radioattivi presenti
nel sito della Trisaia di Rotondella ed in generale su ogni
attività di rilievo nel settore della tutela della salute e
dell'ambiente dal nucleare, ci deve sollecitare a riprendere
il confronto con Sogin ed Enea per avere il massimo
dell’informazione sul cronoprogramma degli interventi,
sulle gare di appalto dei lavori e l’occupazione diretta
ed indotta. Altro compito istituzionale – continua ancora
Benedetto – è quello di vigilare sulle fasi di attuazione
dello specifico progetto che riguarda i contenitori per le
barre di uranio di Elk River e il ‘trattamento della
condotta a mare dismessa negli anni scorsi e la sua
caratterizzazione radiologica’.