affrancè... Scusi la confidenza che mi prendo , ma
credo sia giunto il momento di " regalarti una
farmacia". Dai bersà ... ancora uno sforzo e
finalmente avremo convertito un collega alla causa dei
titolari. Sarà il più conservatore di tutti.
Anche a giobbe hai fatto perdere la zienza bibblica..... e
ce ne vuole . Io invece comincio a divertirmi, quindi
non dirmi mai più che divento nervoso. La prossima
volte che mi iscrivo all'università voglio fare
ingegneria meccanica. POI VOGLIO LA FIAT
!!!!!!!!!!!!!!! Bersà non mollare.... altrimenti ti
caghi addosso.
28 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per Napoli. Se. come lei dice, nessuno andrà ad aprire
due o tre farmacie nei paesi di montagna dove sta il
problema. Lasciamo però che siano i farmacisti a stabilire
se c'è convenienza o meno. O no?
28 agosto 2006 0:00 - Francesco
L'impazienza di Giobbe. Caro dottore, uno come lei
che usa a sproposito la parola "tautologia"
dovrebbe essere un pochino più attento quando rimprovera
gli altri di non conoscere l'italiano. Vedo che sta
perdendo la pazienza perché non ha argomenti e parla come
se vivesse in un altro pianeta. Tanto per cominciare lei non
ha nessun potere di intervento per modificare o correggere
una prescrizione medica. Se, infatti, io mi trovo per lavoro
a Sassari e vengo nella sua farmacia con una ricetta, come
si comporta? Si mette a fare indagini e telefona al medico
che ha compilato la ricetta prima di consegnarmi il farmaco.
Come diceva Totò, mi faccia il piacere! Vorrei,
inoltre, farle presente che il suo lavoro è necessario
quanto quello dello spazzino o dell'infermiere; anche
il loro lavoro serve a tutti. Per finire, non si
preoccupi del mio posteriore; per il momento quello che
corre qualche pericolo è il suo; quindi tocca a lei
stringere lo sfintere.
28 agosto 2006 0:00 - Napoli
Caro Francesco sono cagate liberalizzare le farmacie.
Tanto non vanno ad aprire due farmacie o tre nei piccoli
paesi di montagna e neanche un grande supermercato.Questa
qua è stato solo un piacere per dare in controparte dei
voti ricevuti dalle coop. A mia zia che lavora nella
coop aveva la carta di adesione da firmare per presentare
gia nel mese di aprile,e di votare per la unione.
28 agosto 2006 0:00 - giobbe
Per Francesco:
"Lei sostiene che Bersani
avrebbe dovuto convocare il "sindacato di
categoria" per discutere di provvedimenti che
riguardavano molto da vicino i farmacisti. Ciò significa
che avrebbe dovuto tener conto della vostra perdita di pochi
spiccioli?" CIO' che LA GUIDA E'
L'INVIDIA NON IL BUON SENSO. QUANDO LEI,CARO FRANCESCO,
AVRA' PASSATO IL MESTRUO CEREBRALE FORSE POTRA'
ESSERE OBIETTIVO (E' UNA PAROLA CHE VOI DI SINISTRA NON
CONOSCETE, PERCHE' VI FA COMODO NON CAPIRE, ARROGANTI
PRESUNTI INTELLETTUALI, PER I QUALI LA GUERRA E' SOLO
GUERRA SE LA FA LA DESTRA... DOVE SONO LE BANDIERE DELLA
PACE ASSOCIATE ALLA FALCE E MARTELLO, ORA... mA NON
C'ENTRA IN QUESTA DISCUSSIONE..)
"Aggiunge che Bersani non capisce nulla di sanità. Mi
scusi, che c'entra la sanità in tutto questo? Quale
danno riceve la salute dei cittadini se si può trovare
l'aspirina nel supermercato?"
E' LA
PROVA CHE LEI NON CAPISCE NEMMENO L'ITALIANO, FORSE
NEMMENO IL SUO DIALETTO. SONO FARMACI NON SALAME. E NON
FACCIA SUBITO IL DISCORSO: MA TANTO IN FARMACIA LA DANNO
SENZA DIRE NIENTE. LE SPIEGO ANCORA CHE LA TANTO DA LEI
DISPREZZATA PIANTA ORGANICA ESISTE PERCHE' OGNI 3000
ABITANTI POSSA ESSERCI UNA FARMACIA DI RIFERIMENTO CHE
CONOSCE I SUOI PAZIENTI E PUO' IMPEDIRE E CONTROLLARE,
CONSIGLIARE E CORREGGERE. IL SUPERMERCATO NON PUò FARLO
PERCHE' NON C'è IL PAZIENTE ABITUALE.. (SE
CONTRADDICE ANCHE QUESTA TAUTOLOGIA ALLORA LEI NON è IN
GRADO DI INTENDERE E VOLERE).
"Mi pare che
il suo annebbiamento sia totale e che stia scambiando i suoi
meschini (ancorché legittimi) interessi di bottega
(SARA' FORSE CASA SUA LA BOTTEGA, LA FARMACIA è,
SECONDO UN MINISTRO DI SX, PRESIDIO DELLA SALUTE,
FONDAMENTALE E NECESSARIA) con la salute dei
cittadini."
"Riguardo ai cartelli dico
che potete appendere tutti quelli che volete, ma non
prendeteci per i fondelli: quella che voi avete definito la
"vostra farmacia" è la farmacia dei farmacisti e
non la farmacia dei cittadini. O siamo diventati vostri soci
senza rendercene conto?" NESSUNO E' SOCIO DI
NESSUNO, MA IL NOSTRO LAVORO SERVE A TUTTI, A NOI, A VOI E
AI VOSTRI AMICI E NEMICI. ORA SPARA PURE SU DI NOI, TANTO
NON CI INTERESSA. pRENDITI PURE 1000 ASPIRINE, PAGANDO
25 CENTESIMI IN MENO CHE IN FARMACIA, DISTRUGGITI LO STOMACO
E POI FATTI RICOVERARE. L'INVIDIA PRODUCE TUTTO
CIO'. IL SUO IDEALE COMUNISTICO E L'INVIDIA VI
ACCECA TALMENTE TANTO CHE NON CAPITE CHE BERSANI E PRODI,
D'ALEMA E RUTELLI VE LA STANNO PIANTANDO NEL CULO.
MA OGNUNO E' CAUSA DEL SUO MALE. TANTI BACI
28 agosto 2006 0:00 - farmacista
x Francesco
Le idee annebbiate io non le ho
proprio,Lei forse si. La farmacia svolge un servizio e se
non ci fossero i cittadini che hanno bisogno,si potrebbe
chiudere bottega. Le è chiaro ora perchè si parla della
"vostra farmacia" e del farmacista di fiducia?
Secondo: se sono pochi o molti spiccioli non sta a lei nè
a Bersani dirlo. Io critico il comportamento osceno tenuto
da questo ministro che senza tenere conto delle
considerazioni della categoria crea una legge che
casualmente va a vantaggio di certi grandi gruppi. Se un
ministro che non ha competenza sulla materia del suo lavoro
venisse a comandare e cambiare una legge a suo danno,Lei
starebbe a chiappe aperte?Non credo proprio. saluti
28 agosto 2006 0:00 - Camerata
x Francesco
Il vero motivo del perchè è stata
liberalizzata la vendita dei farmaci da banco,in particolare
nelle coop rosse, è che i comunisti sono tutti depressi e
fuori di testa come te ed hanno continuamente bisogno di
avere i farmaci a portata di mano.
28 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per il farmacista. Lei sostiene che Bersani avrebbe
dovuto convocare il "sindacato di categoria" per
discutere di provvedimenti che riguardavano molto da vicino
i farmacisti. Ciò significa che avrebbe dovuto tener conto
della vostra perdita di pochi spiccioli? Aggiunge che
Bersani non capisce nulla di sanità. Mi scusi, che
c'entra la sanità in tutto questo? Quale danno riceve
la salute dei cittadini se si può trovare l'aspirina
nel supermercato? Mi pare che il suo annebbiamento sia
totale e che stia scambiando i suoi meschini (ancorché
legittimi) interessi di bottega con la salute dei
cittadini. Riguardo ai cartelli dico che potete
appendere tutti quelli che volete, ma non prendeteci per i
fondelli: quella che voi avete definito la "vostra
farmacia" è la farmacia dei farmacisti e non la
farmacia dei cittadini. O siamo diventati vostri soci senza
rendercene conto?
27 agosto 2006 0:00 - farmacista
La serrata (se così proprio vuole chiamarla) è stata
attuata perchè alcuni simpatici individui come Bersani,e
chiamarli individui è un complimento,non si sono degnati
nemmeno di ricevere una delegazione del sindacato di
categoria,per discutere di provvedimenti che riguardavano
molto da vicino la categoria colpita. Questo comportamento
arrogante di una persona che di sanità non capisce un
cazzo,e che per di più ha contraddetto quello che pochi
giorni prima aveva detto il ministero della salute,è al
limite della dittatura.
I cartelli che Lei ha
letto nelle farmacie potranno non essere di suo gusto o non
trovarla daccordo,è libero di pensarla come vuole,ma non si
permetta di criticare la legittimità di apporre tali
cartelli.
Sul fatturato della COOP di 50m di
euro,tutto questo viene ricondotto ad un unico padrone (chi
è?). Se fosse stato nelle farmacie questo fatturato era da
suddividere almeno per qualche centinaio di farmacie. Le è
chiara ora la differenza? Ma tanto è inutile
scrivere,non cambierà mai idea neanche davanti ai fatti.
27 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per Giobbe. La serrata è illegale in sé e non in
relazione al numero di chi aderisce; l'aver garantito
l'apertura delle farmacia di turno non rende legittima
una simile forma di agitazione. La serrata, infatti, non
può essere assimilata in alcun modo al diritto di sciopero.
Il garante, peraltro, non si è rimangiato un bel
niente. Per quanto riguarda il previsto fatturato coop
di 50 milioni di Euro per il settore medicinali, lei può
girare la frittata come vuole, ma resta il fatto che la
gente comprerà medicinali per 50 milioni di Euro nei
supermercati invece che in farmacia. Questa è la fonte di
tutta la sua rabbia. Se così non fosse, mi faccia la
cortesia di spiegarmi perché è stata attuata la serrata e
perché in quella occasione sono stati esposti nelle vetrine
delle farmacie penosi ed indecorosi cartelli che si
chiudevano con la supplica "Non lasciate che la vostra
farmacia chiuda per sempre". Un simile cartello non
l'avrebbe concepito nemmeno una associazione di barboni.
27 agosto 2006 0:00 - Giobbe
Rispondo solo perchè chi legge non può solo ascoltare
parte di verità e non tutta la verità: ma lei caro
Francesco, fa di questa tattica, che è stata quella della
sinistra sia sotto elezioni, che adesso, la politica
vincente. E allora diciamo che SE la serrata delle farmacie
fosse stata di tutte le farmacie, SAREBBE STATA illegale,
perchè interruzione di pubblico servizio, mentre invece
dato che il farmacista titolare ha anche una coscienza, le
FARMACIE DI TURNO e le comunali (ma quelli non faranno mai
uno sciopero contro un governo di sinistra)sono rimaste
APERTE, tant'è che il garante si è rimangiato tutti i
suoi dubbi sull'illegalità. Poi la serrata è finita,
quando un ministro si è deciso per lo meno ad incontrare i
farmacisti, cosa che Bersani-Stalin non si è degnato di
fare. II. Il fatturato di 50 milioni di euro può
esserlo solo per le COOP, non certo per una farmacia piccola
o grande che sia, dove le ripeto (FORSE NON VUOLE CAPIRE)
che non incide in maniera importante. Le COOP quindi si sono
salvate il loro dolce culetto grazie alle vendite dei
farmaci e alla prospettiva di avere un fatturato enorme e
che non ha nulla a che fare con l'educazione al consumo
di farmaci inteso come educazione in positivo.. Anzi educano
al comprare in 3X2 in un prodotto in cui non si può nè si
deve delle banalizzazioni nè considerare come un
prosciutto. Ma tanto caro francesco, che conoscerà
farmacisti dipendenti poco intelligenti, non capisce che con
la liberalizzazioni e con l'ingresso della GDO nel
mercato farmaceutico, i dipendenti perdono non solo posti
(perchè per 4-5 che la COOP prende, altre farmacie che
magari risentono di più dell'influsso dell'uscita
OTC-SOP devono licenziare), ma soprattutto perde in
professionalità, vendendo per interesse commerciale di una
cooperativa che non paga tasse e finanzia politica. Almeno i
farmacisti non finanziano i politici e non sono così tanto
spudorati nel dire: adesso facciamo le medicine, così ci
salviamo il culo, facciamo soldi e della gente chi se ne
frega. Cogiti-- Giobbe
25 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per dott. Giobbe. Caro dottore, non nutro alcuna
invidia ei confronti dei farmacisti, ma ritengo giusto far
sapere come stanno le cose, visto l'assurdo
comportamento dei titolari di farmacia nelle settimane
scorse. Lo sa che la serrata è illegale? Le faccio
notare, comunque, che lei si contraddice continuamente:
prima afferma che la questione delle liberalizzazioni dei
farmaci da banco è questione di poco conto; poi afferma che
l'affare aspirine e affini per le coop è un affare da
50 milioni di euro. Si metta d'accordo con se
stesso. Non faccia, poi, l'ingenuo. Io non dico che
bisogna abolire le farmacie e che i farmacisti debbano
essere disprezzati; anzi! Dico che tutti i farmacisti
abilitati abbiano diritto di aprire una loro farmacia quando
e dove vogliono, rischiando il proprio denaro. Sono critico
nei confronti di uno Stato che riserva a pochi eletti ed ai
loro discendenti la succulenta torta. Non mi pare serio
pensare che un suo collaboratore deve rimanere tale vita
natural durante solo perché non ha un capitale di qualche
miliardo per acquistarne una o un padre che gliela lascia in
eredità. Lei continua a pensare a quello che potrebbe
perdere con la liberalizzazione Bersani; forse lo fa per
scaramanzia, ma i problemi veri sono altrove. Provi a
chiederlo ai suoi colleghi collaboratori.
25 agosto 2006 0:00 - Giobbe
Caro Francesco, se lei avesse letto bene tutto, e non
fosse prevenuto, avrebbe potuto (forse) capire che non ho
mai detto che Federfarma non ha ragione, nè che sul
problema farmacia bisogni ragionare. Resto del mio personale
avviso nel dire che essere prevenuti verso questa categoria
è frutto di invidia e poco raziocinio, senza pensare che
dopo questa legge chi ne ricava i maggiori benefici non sono
i consumatori, ma la coop (previsto fatturato da 50 milioni
di euro...) e le grandi multinazionali. Sui farmacisti con
laurea e con laurea CEPU, che hanno ricevuto la farmacia in
eredità, non mi metto neanche a parlare. Tanto è come
parlare al vento. Infine sulla sua dichiarazione
"Quanto alle mentine, prendo atto che il dott. Giobbe
spontaneamente non avrebbe mai mollato nemmeno quei pochi
centesimi ai quali fa riferimento." mi posso solo
augurare che anche lei nel suo lavoro sia onesto come lo
sono io nel mio, nel pensare al prossimo e fare bene il mio
mestiere. Che non è solo guadagnare (e chi lavora per
perderci????), ma anzi è soprattutto quello di offrire un
ottimo servizio ai cittadini... Che per inciso in
maggioranza, ascoltano e apprezzano i consigli e i servizi
che diamo.. Quindi se lei non li apprezza, libero di fare
ciò che vuole. Si legga un google tutto quello che c'è
da sapere su una certa patologia e si autocuri. Poi quando
(e non lo auguro certo a lei come a nessuno) ci fosse
qualche problema vada pure all'ospedale.. O alla casa
del popolo? Mi fa anche sorridere il suo pensiero
"ti rilasciano un foglietto pieno zeppo di consigli che
hanno la stessa scientificità dell’oroscopo?"..
Spesso sono consigli un pò difficili da capire.. Quindi
chieda al farmacista che provvederà a tradurre per chi non
capisce il senso delle cose..
Un carissimo saluto
e una buonissimo autunno...
23 agosto 2006 0:00 - Francesco
L’ira di Giobbe.
Il dott. Giobbe è andato su
tutte le furie soltanto perché ho riportato quello che dice
la potente associazione alla quale appartiene; forse è il
caso di ricordargli che Federfarma rappresenta i titolari di
farmacia, non gli appassionati del gioco di briscola.
Siccome non può essere messa in discussione la veridicità
di quello che ho riferito, è lecito pensare che la sua
rabbia derivi dal fatto che egli avrebbe desiderato non solo
che i panni sporchi si lavassero in famiglia, come ha fatto
Federfarma, ma che di questo lavaggio non si parlasse in
giro. Ora che tutti possono vedere che il re è nudo,
il dott. Giobbe non trova di meglio che caricare a testa
bassa ed affermare che io ho offeso “personalmente tutti i
farmacisti”. Mi consola il fatto che il suo collega
Alfredo, molto più realisticamente e signorilmente, non
trova difficoltà ad ammettere che il problema esiste ed è
grosso come una montagna e che sul problema farmacia bisogna
ragionare. Conosco ottimi farmacisti, ma anche
farmacisti con laurea CEPU, diventati titolari senza
superare nessun concorso e soltanto perché hanno ereditato
la farmacia di papà; di fronte a questi ultimi il salumiere
di cui parla il dott. Giobbe si pone come un gran signore,
non fosse altro che per la gentilezza con la quale mi chiede
quale deve essere lo spessore delle fette di mortadella.
Quanto alle mentine, prendo atto che il dott. Giobbe
spontaneamente non avrebbe mai mollato nemmeno quei pochi
centesimi ai quali fa riferimento. Chissà se nella sua
farmacia è installata una di quelle cortesissime
macchinette che, appena ti vedono entrare, ti salutano con
un caloroso “buongiorno”, ti invitano a versare un obolo
per controllare il tuo peso e ti rilasciano un foglietto
pieno zeppo di consigli che hanno la stessa scientificità
dell’oroscopo?
22 agosto 2006 0:00 - Giobbe
Risposta per Francesco
Ritengo la sua, una
deliberata volontà di non ribattere alle mie volutamente
accentuate accuse e una offesa personale a tutti i
farmacisti... Anche perchè il tempo tra una vendita e
l'altro è occupato dall'esigenza di adempiere a
tutti i formalismi della professione e nel dispensare
consigli. Se vuole riportare dati solo per avvalorare la sua
tesi, si accomodi. Ne è pieno il mondo, ma non faccia di
un'erba un fascio. Non si tratta di tutte le farmacie, e
non si tratta di ogni professionista. E in ogni campo
c'è chi non è professionale, ma non per questo tutti
sono uguali. Prima di scrivere, rilegga tutto. Poi vada a
fare un giro al supermercato dove sono tutti orgogliosi di
aver fatto un fatturato enorme. Esultando poi perchè fanno
un 25-30% di sconto sul prezzo sulla confezione ( e non
rispetto alle farmacie come la stampa di sinistra vuole fare
credere). Le farmacie già applicavano uno sconto dal 10 al
20%. Quindi parlando in euro si tratta di uno sconto da
parte delle Coop,rispetto alle farmacie,nell'ordine dei
centesimi di euro. Ora li risparmi e si compri delle
mentine. Ma mi raccomando vada alla coop o dal suo salumiere
di fiducia e se ha bisogno di un consiglio vada in farmacia.
Poi passi sul PC per sparare gratuitamente sui farmacisti..
Tanto è moda. Ma prima o poi si accorgerà che il
farmacista è in farmacia per dare preziosi consigli. E'
l'invidia verso una corporazione, che ha fatto del
sistema sanitario farmaceutico italiano il MIGLIORE in
Europa, che vi fa esultare. Bravi, bis...
22 agosto 2006 0:00 - alfredo
eppure condivido in toto quello che afferma. Rimane il
fatto che , credo nella maggior parte dei casi , in farmacia
trovi sempre quel tipo di aiuto ... nonostante la presenza
di prodotti a volte sconvenienti. Vero , ma la
richiesta del pubblico è spesso difficile da non voler
soddisfare quando il produttore usa solo il canale della
farmacia . Cosi' poco alla volta ti trovi prodotti
molto discutibili sotto gli occhi. Sono 10 anni che ho
" buttato " fuori dalla farmacia latti e
omogeneizzati per esempio. Resta il fatto che per
migliorare la qualità della farmacia italiana forse non
serviva mettere fuori i farmaci ... per riempire le farmacie
di altri prodotti cretini sempre piu' Sono state
sbagliate molte cose in " questo affare. Non
ultimo il fatto , e questo è molto fastidioso, che per
favorire gli interessi delle multinazionali si siano
utilizzate le associazioni dei consumatori per dare dei
ladri ai farmacisti. Questo non mi è piaciuto.
Cordiali saluti
22 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per il sig. Alfredo. Il signor Alfredo ha mosso alcune
obiezioni al mio intervento. Quella relativa ai bollini del
prezzo, formalmente corretta, nella sostanza si può
interpretare in questi termini: il farmacista non può fare
come il venditore di prodotti di informatica o come il
fruttivendolo, che possono anche gettare nell'immondizia
i prodotti superati o deteriorati; quindi, se il prezzo del
farmaco aumenta si deve sbrigare ad aggiornarlo sulle
confezioni per non perdere quel guadagno aggiuntivo
insperato, se invece scende .... Comunque, vorrei
ricordare al signor Alfredo che la mia critica proviene
direttamente da Federfarma; io mi sono limitato
semplicemente a riportarla. Posso aggiungere, inoltre,
che è Federfarma stessa a censurare il comportamento dei
farmacisti. Non lo fa certamente per autocastigarsi, quanto
piuttosto per evitare che la difesa di posizioni
indifendibili possa stimolare altri attacchi ai privilegi
medioevali dei farmacisti. Ecco un'altra bella
fotografia della categoria scattata da Federmarfa nel mese
di Febbraio 2006: "Una delle critiche che vengono
rivolte più spesso alle farmacie riguarda l’assortimento
e l’esposizione dei prodotti in vendita. Troppo spesso le
farmacie assomigliano a piccoli bazar, dove si vende di
tutto, anche prodotti che poco o nulla hanno a che fare con
la salute. È, quindi, necessario che le farmacie
rinuncino a qualcosa. Si tratta, però, di una rinuncia
che non deve essere considerata automaticamente una perdita
secca di posizioni e di fatturato, quanto piuttosto un
investimento per il futuro. La parola d’ordine,
necessariamente semplificatrice ma chiara, dovrebbe
essere: rinunciamo a braccialetti, giocattoli, prodotti che
promettono inesistenti risultati miracolistici, per
rafforzare il nostro ruolo e la nostra indispensabilità
come consulenti sul farmaco e come professionisti che
offrono servizi di alta valenza socio-sanitaria ai
cittadini, soprattutto alle categorie più deboli, anche
laddove l’ente pubblico non riesce ad arrivare".
Signor Alfredo, non pensa che Federfarma avrà avuto i suoi
buoni motivi per dire che i suoi associati vendono
"prodotti che promettono inesistenti risultati
miracolistici"? Io una spiegazione ce l'ho,
presa in prestito dagli antichi Romani, i quali dicevano
"pecunia non olet". Pur di fare soldi si può
scendere a qualsiasi compromesso. Se devo esporre una
gigantesca pubblicità di Crescina, che mi rende
corresponsabile di una informazione a dir poco scorretta,
non mi pongo nessun problema, visto che mi porta tanti bei
soldini; anzi organizzo i miei locali in modo tale che il
cliente sia obbligato a leggerlo 100 volte prima di arrivare
al banco. Saluti.
22 agosto 2006 0:00 - Antonio pizzano
L'iniziativa del governo circa la vendita dei farmaci da
banco nei supermercati è lodevole ma dubito che si traduca
in un vantaggio per i consumatori; a goderne saranno solo le
coop basti fare un'indagine seria sui prezzi
dell'ipercoop di Avellino che sono superiori ai negozi
al dettaglio il che la dice lunga circa la volontà delle
ipercoop di combattere il caro-vita.Fra qualche anno o mese
non ci sarà più differenza tra farmacie ed ipermercati
riguardo i prezzi dei sopracitati farmaci e gli sconti che
le coop tanto sbandierano andranno a...farsi benedire!
ANTONIO PIZZANO
21 agosto 2006 0:00 - alfredo
x Sig Francesco
In parte il discorso , se posso
intromettermi, è vero ma le conclusioni sono inesatte.
Le confezioni " con i bollini " aggiornate hanno (
questo l'ho sempre constatato ) ingenerato la sensazione
da parte del cliente che SIA il framacista che cambia a suo
vantaggio i prezzi. Questo non è esatto perchè la
farmacia ha acquistato il prodotto che vende a prezzo
maggiorato dal rivenditore il quale ha LUI stesso posto il
bollino e se non lo ha fatto ( visto che la farmacia ha
pagato l'aumento in fattura ) deve farlo LUI stesso a
sua volta. Questo derivava dal fatto che era obbligo di
legge per tutte le farmacie vendere allo stesso prezzo senza
distinzioni ed era a tutela dei consumatori. La
farmacia DEVE sempre aggiornare le confezioni di ciò che
vende sia quando aumentano che quando diminuiscono.
Guardi che i farmaci rimborsati dal ssn diminuiscono
regolarmente almeno due volte all'anno dal 1992 in poi
e se li vendi con ricetta bianca ... se hai dimenticato per
errore di aggiornare la diminuzione del prezzo io il
paziente-cliente non l'ho ,ai visto nemmeno una volta
tornare indietro per dirti che forse ti sei sbagliato a tuo
danno. Ho visto invece che sempre .. quelle rare volte
che ho dimenticato di aggiornare un aumento sulla confezione
ma che dal pc nello scarico mettevo il prezzo "
corretto " ma aumentato il paziente-cliente TORNAVA
SEMPRE indietro incazzato come una jena per darti del
ladro. La garanzia del prezzo uniforme in tutta italia
secondo me era cosa buona e giusta per il consumatore.
Oggi non è più cosi. Le regole del supermercato
obbligheranno le aziende a fare quella diminuzione di perzzo
che le farmacie non hanno potuto fare per il fatto che non
sono mai state una lobby economica esse stesse , ma essendo
quasi tutte proprietà privata il senso di libertà
individuale ( anche se tutti apparentemente inquadrati in
ferderfarma )ha fatto si che l'industria o la
distribuzione all'ingrosso potesse fare quello che A
LORO STESSI conveniva. Dividi et impera. Ma la
potente distribuzione organizzata farà essa stessa i prezzi
di acquisto dall'industria ... e poi essa stessa i
prodotti. Sicuramente tutti , chi più chi meno ,
abbasseranno nel limite del possibile i prezzi ( .. anche
pagando di tasca propria i nuovi prezzi.......le assicuro
che per la storia dei latti la farmacia ha pagato tutta
l'immagine negativa possibile nonostante facesse
ricarichi del 5% , altre volte zero , e altre volte meno di
zero....), ma sul medio-lungo periodo avremo due cose :
a) il cliente non avrà mai la certezza se il prezzo che
paga è il migliore o no possibile. Se ho voglia di una
pomata per i dolori non posso fare il giro della città per
capire dove acquistarla... anche perchè oggi convien qui e
domani ..la
b) nemmno le coop lavorano gratis e
se fanno un prezzo buono qui .. poi ti fregano là. Ad
ogni modo questa è la storia. Ricapitolando se oggi
vado al distributore a fare benzina e trovo il prezzo
aumentato ( .. peccato che il benzinaio non mi dia la tanica
di benzina col prezzo in etichetta ... cambiato da lui
perchè gli è stata consegnata questa mettina stessa dal
rivenditore e LUI ha pagato l'aumento...) mi domando
perchè non gli do del ladro. Se la benzina aumenta NON
è colpa dei benzinai e a speculare non sono loro.
Ricorda che il prezzo alla pompa E' STATO LIBERALIZZATO
anni fa? I coglioni politici che lo hanno voluto hanno
fatto pensare alla gente che avrebbe risparmiato sul prezzo
del carburante . W la liberalizzazione si diceva.
Ma " la gente " non ha risprmiato nulla alla
fine. Il prezzo non lo fa la distribuzione al
dettaglio. Però la grande distribuzione SI.
Peccato che anche la grande distribuzione finisce alla fine
per incemerarselo LEI. Voi NON risparmierete un
tubo. Anzi non saprete mai se quello che pagate è il
prezzo migliore per voi.... come quando vi fermate a fare
benzina. Contenti VOI contenti TUTTI. Saluti
21 agosto 2006 0:00 - Francesco
Una risposta a Giobbe 12/8/06. Giobbe, da buon
farmacista si preoccupa solo di far soldi e ignora pure
quello che dicono i suoi colleghi. Se trova un minuto di
tempo tra la vendita di lozioni miracolose per i capelli e
gli abbronzanti solari lo invito a consultare il sito di
Federfarma (non il sito di Bersani) dove potrà leggere
quanto segue: "Le farmacie si sono adeguate
supinamente alle operazioni di marketing, soprattutto dei
produttori di parafarmaceutici, dietetici, cosmetici, che
vedono nella farmacia il canale ideale per valorizzare
i propri articoli: si sono diffuse così farmacie che,
soprattutto nelle vetrine ma spesso anche negli
allestimenti interni, danno un’immagine non sempre consona
alla natura di presidio sanitario del SSN. I farmacisti
troppo spesso, magari anche con l’obiettivo legittimo di
andare incontro alle esigenze dei cittadini, in caso di
irreperibilità del medico (ad esempio nel fine
settimana), hanno ridotto il livello delle garanzie,
chiudendo un occhio sull’obbligo di ricetta. Le farmacie
stesse e Federfarma si sono mosse forse troppo tardi
per contrastare le politiche di prezzo dei produttori
che, sfruttando l’immagine di serietà e
affidabilità della farmacia, hanno gonfiato i prezzi dei
medicinali e di altri prodotti per la salute (ad
esempio, i latti per l’infanzia) e hanno praticato negli
anni aumenti insostenibili, nella più totale assenza
di trasparenza. Scarsa trasparenza: le responsabilità
dei farmacisti Di questa mancanza assoluta di
trasparenza sono, in parte, responsabili anche i
farmacisti che, in questi anni, hanno venduto confezioni di
farmaci a un prezzo, riportato sullo scontrino fiscale,
diverso da quello (più basso) presente sulla
confezione, talvolta coperto da più di un’etichetta
artigianale o scritta a mano. Nessun altro prodotto
viene venduto a un prezzo diverso da quello indicato
chiaramente all’acquirente. La mancata trasparenza ha
indotto i cittadini a pensare che il farmacista possa aver
lucrato sui prezzi. La scarsa trasparenza ha
determinato un danno di immagine notevole (basti
pensare alle innumerevoli lettere ai quotidiani pubblicate
giornalmen- te) e una perdita di fiducia da parte del
cittadino". Non mi pare che sia il caso di
aggiungere altro, per non girare troppo il coltello nella
piaga, ma chi vuole può consultare l'intero documento,
facendo preventivamente buona scorta di fazzoletti Tempo
(acquistati nei supermercati per risparmiare) perché le
lacrime sono assicurate, sia per chi vuole ridere che per
chi vuole piangere. Francesco
13 agosto 2006 0:00 - nas
ma con le coop saranno altrettanto rigorosi i nas come con
le farmacie?
RIGOROSISSIMI!!! PENSA, ADDIRITTURA
LI AVVISERANNO PRIMA DEI CONTROLLI!
13 agosto 2006 0:00 - alfredo
Gentile Signora Dianella la ringrazio della dritta ,
tuttavia ....vada avanti prima Lei su questa strada.
Qui si parla della bontà o meno in merito alla vendita dei
farmaci ( ...che come Lei sa ..sono praticamente le dosi
diminuite di quelli maggiori rimborsati dal ssn ) negli
ipermercati. E secondo Lei le farmacie come devono
rispondere? Devono riempirsi di sanguisughe ... che ti
ritroverai nel letto alla mattina .... No grazie...
facci pure Lei ..come diceva fantossi. Per i laboratori
di farmacia in realtà ci vuole solo incoscenza a
continuare. Devi convivere con i nas tutte le
settimane. Un etichetta riportante un fiorellino
stampato su di un flacone di valeriana e.s. mi è costata 20
milioni di multa + denuncia penale anni fa. Mi domando
solo una cosa....ma con le coop saranno altrettanto rigorosi
i nas come con le farmacie? Mah....
13 agosto 2006 0:00 - Camerata
Centinaia di clienti in fila per acquistare medicinali di
automedicazione nel primo giorno di vendita in tre grandi
market «Ipercoop» di Bari, Carpi e Ferrara.
NON
AVEVO ALCUN DUBBIO CHE TUTTO ERA STATO FATTO PER FAVORIRE LE
COOP ROSSE.
12 agosto 2006 0:00 - Dianella
Gentile signor Alfredo, oltre che signore ( lo si intuisce
al volo ) lei mi sembra alquanto disinformato sia sui
laboratori di farmacia che sulle sanguisughe : non sa ,
ella, che sono tornate di gran moda tra i divi e i vip
americani ? Ed evidentemente non sa neppure che i maggiori
introiti delle grandi farmacie vengono proprio dal loro
laboratorio che , mi creda, non hanno nulla di medievale né
di anacronistico. Per le sanguisughe legga qui:
http://www.mednat.org/cure_natur/sanguisughe.htm Per i
laboratori di farmacia si faccia un giro su google.
12 agosto 2006 0:00 - alfredo
enny.... ma va a cagare . non sai neanche di cosa
cazzo si parla.
12 agosto 2006 0:00 - giobbe
Sono stato via per un pò.. Ne ho sentite tante.. Ma di
gente ottusa e compiacente come voi dell'ADUC non
l'ho mai vista. Chi non capisce la pericolosità di una
legge del genere è un completo idiota. Bersani ha una
moglie farmacista e mi sorprende che dica di non saperne
niente di farmaci e lasci tutto in mano al ministro della
salute (che fino a ieri era delle politiche sociali o giù
di lì)dopod aver fatto la rivoluzione.. Le coop sono
avvantaggiate.. E' ovvio... Produrrano le aspirine coop,
che costeranno meno delle aspirine normali.. Poi andrà a
finire come la storia dei generici (leggete i giornali) dove
le ditte che assicurano la bioequivalenza falsano i dati e
vengono denunciati.. Ma chi ci rimette? voi consumatori che
ve ene andate all'ospedale con il fegato a
banane..Risparmiate pure... ma poi non piangete..
Risparmierete 10 euro all'anno.. E vai.. Vi pagate una
margherita e una birra.. Ma fatemi il piacere... Era meglio
l'altro governo, dove almeni sapevi quali erano i loro
interessi,.. Questi impuffano la gente, addolcendo la
pillola, dicendo che la loro è una manovra per i
consumatori (e voi dell'ADUC lo sapete bene), ma
vogliono fare sono il loro comodo e il piacere alle grandi
multinazionalie e alle coop.. Il farmacista dentro la coop
guadagna, per chi l'ha affermato prima e che ha detto
una stronzata, 1200 euro per 13 mensilità e 37 ore
settimanali. Siete contenti farmacisti imbecilli che
inneggiate a questo decreto? NON vi viene qualche dubbio..
forse sarebbe meglio eliminare le farmacie, tutti i farmaci
distribuiti dai centri commerciali e da Bersani e poi
vedrete che rispermierete.. FAtevi consigliare da un
macellaio (e sempre massimo rispetto per i macellai) su
quale medicina dovete prendere e quali interazioni
esistono.. Al supermercato sarete sempre soggetti alla legge
della vendita... In farmacia potete decidere con la vostra
testa e se così non fosse è un caso isolato.. Quante volte
avete consigliato un farmaco anche se sugli scaffali ne
avevate un altro in giacenza di 200 pezzi.. Io tante... Ed
è così che si deve fare.. Poi nessuno ci vuole rimettere..
Continuiamo con la penosa farsa di questo governo.. Ma
cadrà... Eh si che cadrà.. Non vedo l'ora.. Pace e
liberazzione per il consumatore.. Infatti.. Rifinanziamento
delle truppe all'estero... Coop forever.. Indulto..
Totale controllo.. 101 euro e devo pagare col bancomat
perchè devo essere sotto il loro totale controllo..
Leggetevi "1984" di Orwell... E' la stessa
cosa.. Stalinisti cammuffati da DS... Però loro hanno la
barchetta dda 40 metri, sono in Sardegna a Porto Cervo..
Prendono 20.000 Euro al mese.. Non pagano i ristoranti.. NOn
pagano gli ospedali, i viaggi, i telefoni, le cliniche
private.. Allocchi e COGLIONI:.. aveva ragione il BERLUSCA:
Che schifo..
Please think before talking.
12 agosto 2006 0:00 - cliente
lo sconto non è obbligatorio, il prezzo è fissato dalle
case farmaceutiche
12 agosto 2006 0:00 - piccolo chimico
ve la preparo iiiiiiio la tintura di nitro !!!
12 agosto 2006 0:00 - enny
sono contenta che questa legge vada in porta perche'
e' ora di finirla con questi faracisti facciano il
proprio comodo cambiando in continuazione i prezzi e
indicandoti uno sconto che nn viene mai applicato ciao a
tutti
12 agosto 2006 0:00 - alfredo
Sig Dianella diciamo che invece ci servono le persone giuste
..nel posto giusto. Solo gli stronzi sono tali e
restano tali in ogni luogo Adesso vogliamo trasformare
le farmacie in tanti laboratori " da piccolo
chimico" dove oltre a preparare la tintura di jodio che
voleva quel deficente di medico ( ...la famosa prova della
cadrega) senza limiti e confini? Un conto è la
preparazione galenica necessaria o magistrale classica , un
altro è tornare a cinquant'anni fa.....coltivare le
sanguisughe e riporle nei barattoli. Ennò signora...
le sanguisughe sono uscite dai barattoli ... altro che calci
negli stinchi.