COMMENTI
|<   <- (Da 241 a 270 di 322) ->   >|
29 agosto 2006 0:00 - alfredo
affrancè...
Scusi la confidenza che mi prendo , ma credo sia giunto il momento di " regalarti una farmacia".
Dai bersà ... ancora uno sforzo e finalmente avremo convertito un collega alla causa dei titolari.
Sarà il più conservatore di tutti.
Anche a giobbe hai fatto perdere la zienza bibblica..... e ce ne vuole .
Io invece comincio a divertirmi, quindi non dirmi mai più che divento nervoso.
La prossima volte che mi iscrivo all'università voglio fare ingegneria meccanica.
POI VOGLIO LA FIAT !!!!!!!!!!!!!!!
Bersà non mollare.... altrimenti ti caghi addosso.
28 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per Napoli.
Se. come lei dice, nessuno andrà ad aprire due o tre farmacie nei paesi di montagna dove sta il problema. Lasciamo però che siano i farmacisti a stabilire se c'è convenienza o meno. O no?
28 agosto 2006 0:00 - Francesco
L'impazienza di Giobbe.
Caro dottore, uno come lei che usa a sproposito la parola "tautologia" dovrebbe essere un pochino più attento quando rimprovera gli altri di non conoscere l'italiano.
Vedo che sta perdendo la pazienza perché non ha argomenti e parla come se vivesse in un altro pianeta. Tanto per cominciare lei non ha nessun potere di intervento per modificare o correggere una prescrizione medica. Se, infatti, io mi trovo per lavoro a Sassari e vengo nella sua farmacia con una ricetta, come si comporta? Si mette a fare indagini e telefona al medico che ha compilato la ricetta prima di consegnarmi il farmaco. Come diceva Totò, mi faccia il piacere!
Vorrei, inoltre, farle presente che il suo lavoro è necessario quanto quello dello spazzino o dell'infermiere; anche il loro lavoro serve a tutti.
Per finire, non si preoccupi del mio posteriore; per il momento quello che corre qualche pericolo è il suo; quindi tocca a lei stringere lo sfintere.
28 agosto 2006 0:00 - Napoli
Caro Francesco sono cagate liberalizzare le farmacie.
Tanto non vanno ad aprire due farmacie o tre nei piccoli paesi di montagna e neanche un grande supermercato.Questa qua è stato solo un piacere per dare in controparte dei voti ricevuti dalle coop.
A mia zia che lavora nella coop aveva la carta di adesione da firmare per presentare gia nel mese di aprile,e di votare per la unione.
28 agosto 2006 0:00 - giobbe
Per Francesco:

"Lei sostiene che Bersani avrebbe dovuto convocare il "sindacato di categoria" per discutere di provvedimenti che riguardavano molto da vicino i farmacisti. Ciò significa che avrebbe dovuto tener conto della vostra perdita di pochi spiccioli?"
CIO' che LA GUIDA E' L'INVIDIA NON IL BUON SENSO. QUANDO LEI,CARO FRANCESCO, AVRA' PASSATO IL MESTRUO CEREBRALE FORSE POTRA' ESSERE OBIETTIVO (E' UNA PAROLA CHE VOI DI SINISTRA NON CONOSCETE, PERCHE' VI FA COMODO NON CAPIRE, ARROGANTI PRESUNTI INTELLETTUALI, PER I QUALI LA GUERRA E' SOLO GUERRA SE LA FA LA DESTRA... DOVE SONO LE BANDIERE DELLA PACE ASSOCIATE ALLA FALCE E MARTELLO, ORA... mA NON C'ENTRA IN QUESTA DISCUSSIONE..)

"Aggiunge che Bersani non capisce nulla di sanità. Mi scusi, che c'entra la sanità in tutto questo? Quale danno riceve la salute dei cittadini se si può trovare l'aspirina nel supermercato?"

E' LA PROVA CHE LEI NON CAPISCE NEMMENO L'ITALIANO, FORSE NEMMENO IL SUO DIALETTO. SONO FARMACI NON SALAME. E NON FACCIA SUBITO IL DISCORSO: MA TANTO IN FARMACIA LA DANNO SENZA DIRE NIENTE. LE SPIEGO ANCORA CHE LA TANTO DA LEI DISPREZZATA PIANTA ORGANICA ESISTE PERCHE' OGNI 3000 ABITANTI POSSA ESSERCI UNA FARMACIA DI RIFERIMENTO CHE CONOSCE I SUOI PAZIENTI E PUO' IMPEDIRE E CONTROLLARE, CONSIGLIARE E CORREGGERE. IL SUPERMERCATO NON PUò FARLO PERCHE' NON C'è IL PAZIENTE ABITUALE.. (SE CONTRADDICE ANCHE QUESTA TAUTOLOGIA ALLORA LEI NON è IN GRADO DI INTENDERE E VOLERE).

"Mi pare che il suo annebbiamento sia totale e che stia scambiando i suoi meschini (ancorché legittimi) interessi di bottega (SARA' FORSE CASA SUA LA BOTTEGA, LA FARMACIA è, SECONDO UN MINISTRO DI SX, PRESIDIO DELLA SALUTE, FONDAMENTALE E NECESSARIA) con la salute dei cittadini."

"Riguardo ai cartelli dico che potete appendere tutti quelli che volete, ma non prendeteci per i fondelli: quella che voi avete definito la "vostra farmacia" è la farmacia dei farmacisti e non la farmacia dei cittadini. O siamo diventati vostri soci senza rendercene conto?"
NESSUNO E' SOCIO DI NESSUNO, MA IL NOSTRO LAVORO SERVE A TUTTI, A NOI, A VOI E AI VOSTRI AMICI E NEMICI. ORA SPARA PURE SU DI NOI, TANTO NON CI INTERESSA.
pRENDITI PURE 1000 ASPIRINE, PAGANDO 25 CENTESIMI IN MENO CHE IN FARMACIA, DISTRUGGITI LO STOMACO E POI FATTI RICOVERARE.
L'INVIDIA PRODUCE TUTTO CIO'. IL SUO IDEALE COMUNISTICO E L'INVIDIA VI ACCECA TALMENTE TANTO CHE NON CAPITE CHE BERSANI E PRODI, D'ALEMA E RUTELLI VE LA STANNO PIANTANDO NEL CULO.
MA OGNUNO E' CAUSA DEL SUO MALE.
TANTI BACI
28 agosto 2006 0:00 - farmacista
x Francesco

Le idee annebbiate io non le ho proprio,Lei forse si. La farmacia svolge un servizio e se non ci fossero i cittadini che hanno bisogno,si potrebbe chiudere bottega. Le è chiaro ora perchè si parla della "vostra farmacia" e del farmacista di fiducia?
Secondo: se sono pochi o molti spiccioli non sta a lei nè a Bersani dirlo. Io critico il comportamento osceno tenuto da questo ministro che senza tenere conto delle considerazioni della categoria crea una legge che casualmente va a vantaggio di certi grandi gruppi. Se un ministro che non ha competenza sulla materia del suo lavoro venisse a comandare e cambiare una legge a suo danno,Lei starebbe a chiappe aperte?Non credo proprio.
saluti
28 agosto 2006 0:00 - Camerata
x Francesco

Il vero motivo del perchè è stata liberalizzata la vendita dei farmaci da banco,in particolare nelle coop rosse, è che i comunisti sono tutti depressi e fuori di testa come te ed hanno continuamente bisogno di avere i farmaci a portata di mano.
28 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per il farmacista.
Lei sostiene che Bersani avrebbe dovuto convocare il "sindacato di categoria" per discutere di provvedimenti che riguardavano molto da vicino i farmacisti. Ciò significa che avrebbe dovuto tener conto della vostra perdita di pochi spiccioli?
Aggiunge che Bersani non capisce nulla di sanità. Mi scusi, che c'entra la sanità in tutto questo? Quale danno riceve la salute dei cittadini se si può trovare l'aspirina nel supermercato?
Mi pare che il suo annebbiamento sia totale e che stia scambiando i suoi meschini (ancorché legittimi) interessi di bottega con la salute dei cittadini.
Riguardo ai cartelli dico che potete appendere tutti quelli che volete, ma non prendeteci per i fondelli: quella che voi avete definito la "vostra farmacia" è la farmacia dei farmacisti e non la farmacia dei cittadini. O siamo diventati vostri soci senza rendercene conto?

27 agosto 2006 0:00 - farmacista
La serrata (se così proprio vuole chiamarla) è stata attuata perchè alcuni simpatici individui come Bersani,e chiamarli individui è un complimento,non si sono degnati nemmeno di ricevere una delegazione del sindacato di categoria,per discutere di provvedimenti che riguardavano molto da vicino la categoria colpita. Questo comportamento arrogante di una persona che di sanità non capisce un cazzo,e che per di più ha contraddetto quello che pochi giorni prima aveva detto il ministero della salute,è al limite della dittatura.

I cartelli che Lei ha letto nelle farmacie potranno non essere di suo gusto o non trovarla daccordo,è libero di pensarla come vuole,ma non si permetta di criticare la legittimità di apporre tali cartelli.

Sul fatturato della COOP di 50m di euro,tutto questo viene ricondotto ad un unico padrone (chi è?). Se fosse stato nelle farmacie questo fatturato era da suddividere almeno per qualche centinaio di farmacie. Le è chiara ora la differenza?
Ma tanto è inutile scrivere,non cambierà mai idea neanche davanti ai fatti.
27 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per Giobbe.
La serrata è illegale in sé e non in relazione al numero di chi aderisce; l'aver garantito l'apertura delle farmacia di turno non rende legittima una simile forma di agitazione. La serrata, infatti, non può essere assimilata in alcun modo al diritto di sciopero. Il garante, peraltro, non si è rimangiato un bel niente.
Per quanto riguarda il previsto fatturato coop di 50 milioni di Euro per il settore medicinali, lei può girare la frittata come vuole, ma resta il fatto che la gente comprerà medicinali per 50 milioni di Euro nei supermercati invece che in farmacia. Questa è la fonte di tutta la sua rabbia. Se così non fosse, mi faccia la cortesia di spiegarmi perché è stata attuata la serrata e perché in quella occasione sono stati esposti nelle vetrine delle farmacie penosi ed indecorosi cartelli che si chiudevano con la supplica "Non lasciate che la vostra farmacia chiuda per sempre". Un simile cartello non l'avrebbe concepito nemmeno una associazione di barboni.
27 agosto 2006 0:00 - Giobbe
Rispondo solo perchè chi legge non può solo ascoltare parte di verità e non tutta la verità: ma lei caro Francesco, fa di questa tattica, che è stata quella della sinistra sia sotto elezioni, che adesso, la politica vincente. E allora diciamo che SE la serrata delle farmacie fosse stata di tutte le farmacie, SAREBBE STATA illegale, perchè interruzione di pubblico servizio, mentre invece dato che il farmacista titolare ha anche una coscienza, le FARMACIE DI TURNO e le comunali (ma quelli non faranno mai uno sciopero contro un governo di sinistra)sono rimaste APERTE, tant'è che il garante si è rimangiato tutti i suoi dubbi sull'illegalità. Poi la serrata è finita, quando un ministro si è deciso per lo meno ad incontrare i farmacisti, cosa che Bersani-Stalin non si è degnato di fare.
II. Il fatturato di 50 milioni di euro può esserlo solo per le COOP, non certo per una farmacia piccola o grande che sia, dove le ripeto (FORSE NON VUOLE CAPIRE) che non incide in maniera importante. Le COOP quindi si sono salvate il loro dolce culetto grazie alle vendite dei farmaci e alla prospettiva di avere un fatturato enorme e che non ha nulla a che fare con l'educazione al consumo di farmaci inteso come educazione in positivo.. Anzi educano al comprare in 3X2 in un prodotto in cui non si può nè si deve delle banalizzazioni nè considerare come un prosciutto.
Ma tanto caro francesco, che conoscerà farmacisti dipendenti poco intelligenti, non capisce che con la liberalizzazioni e con l'ingresso della GDO nel mercato farmaceutico, i dipendenti perdono non solo posti (perchè per 4-5 che la COOP prende, altre farmacie che magari risentono di più dell'influsso dell'uscita OTC-SOP devono licenziare), ma soprattutto perde in professionalità, vendendo per interesse commerciale di una cooperativa che non paga tasse e finanzia politica. Almeno i farmacisti non finanziano i politici e non sono così tanto spudorati nel dire: adesso facciamo le medicine, così ci salviamo il culo, facciamo soldi e della gente chi se ne frega.
Cogiti--
Giobbe
25 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per dott. Giobbe.
Caro dottore, non nutro alcuna invidia ei confronti dei farmacisti, ma ritengo giusto far sapere come stanno le cose, visto l'assurdo comportamento dei titolari di farmacia nelle settimane scorse. Lo sa che la serrata è illegale?
Le faccio notare, comunque, che lei si contraddice continuamente: prima afferma che la questione delle liberalizzazioni dei farmaci da banco è questione di poco conto; poi afferma che l'affare aspirine e affini per le coop è un affare da 50 milioni di euro. Si metta d'accordo con se stesso.
Non faccia, poi, l'ingenuo. Io non dico che bisogna abolire le farmacie e che i farmacisti debbano essere disprezzati; anzi! Dico che tutti i farmacisti abilitati abbiano diritto di aprire una loro farmacia quando e dove vogliono, rischiando il proprio denaro. Sono critico nei confronti di uno Stato che riserva a pochi eletti ed ai loro discendenti la succulenta torta. Non mi pare serio pensare che un suo collaboratore deve rimanere tale vita natural durante solo perché non ha un capitale di qualche miliardo per acquistarne una o un padre che gliela lascia in eredità.
Lei continua a pensare a quello che potrebbe perdere con la liberalizzazione Bersani; forse lo fa per scaramanzia, ma i problemi veri sono altrove. Provi a chiederlo ai suoi colleghi collaboratori.
25 agosto 2006 0:00 - Giobbe
Caro Francesco,
se lei avesse letto bene tutto, e non fosse prevenuto, avrebbe potuto (forse) capire che non ho mai detto che Federfarma non ha ragione, nè che sul problema farmacia bisogni ragionare. Resto del mio personale avviso nel dire che essere prevenuti verso questa categoria è frutto di invidia e poco raziocinio, senza pensare che dopo questa legge chi ne ricava i maggiori benefici non sono i consumatori, ma la coop (previsto fatturato da 50 milioni di euro...) e le grandi multinazionali. Sui farmacisti con laurea e con laurea CEPU, che hanno ricevuto la farmacia in eredità, non mi metto neanche a parlare. Tanto è come parlare al vento. Infine sulla sua dichiarazione "Quanto alle mentine, prendo atto che il dott. Giobbe spontaneamente non avrebbe mai mollato nemmeno quei pochi centesimi ai quali fa riferimento." mi posso solo augurare che anche lei nel suo lavoro sia onesto come lo sono io nel mio, nel pensare al prossimo e fare bene il mio mestiere. Che non è solo guadagnare (e chi lavora per perderci????), ma anzi è soprattutto quello di offrire un ottimo servizio ai cittadini... Che per inciso in maggioranza, ascoltano e apprezzano i consigli e i servizi che diamo.. Quindi se lei non li apprezza, libero di fare ciò che vuole. Si legga un google tutto quello che c'è da sapere su una certa patologia e si autocuri. Poi quando (e non lo auguro certo a lei come a nessuno) ci fosse qualche problema vada pure all'ospedale.. O alla casa del popolo?
Mi fa anche sorridere il suo pensiero "ti rilasciano un foglietto pieno zeppo di consigli che hanno la stessa scientificità dell’oroscopo?".. Spesso sono consigli un pò difficili da capire.. Quindi chieda al farmacista che provvederà a tradurre per chi non capisce il senso delle cose..

Un carissimo saluto e una buonissimo autunno...
23 agosto 2006 0:00 - Francesco
L’ira di Giobbe.

Il dott. Giobbe è andato su tutte le furie soltanto perché ho riportato quello che dice la potente associazione alla quale appartiene; forse è il caso di ricordargli che Federfarma rappresenta i titolari di farmacia, non gli appassionati del gioco di briscola.
Siccome non può essere messa in discussione la veridicità di quello che ho riferito, è lecito pensare che la sua rabbia derivi dal fatto che egli avrebbe desiderato non solo che i panni sporchi si lavassero in famiglia, come ha fatto Federfarma, ma che di questo lavaggio non si parlasse in giro.
Ora che tutti possono vedere che il re è nudo, il dott. Giobbe non trova di meglio che caricare a testa bassa ed affermare che io ho offeso “personalmente tutti i farmacisti”.
Mi consola il fatto che il suo collega Alfredo, molto più realisticamente e signorilmente, non trova difficoltà ad ammettere che il problema esiste ed è grosso come una montagna e che sul problema farmacia bisogna ragionare.
Conosco ottimi farmacisti, ma anche farmacisti con laurea CEPU, diventati titolari senza superare nessun concorso e soltanto perché hanno ereditato la farmacia di papà; di fronte a questi ultimi il salumiere di cui parla il dott. Giobbe si pone come un gran signore, non fosse altro che per la gentilezza con la quale mi chiede quale deve essere lo spessore delle fette di mortadella.
Quanto alle mentine, prendo atto che il dott. Giobbe spontaneamente non avrebbe mai mollato nemmeno quei pochi centesimi ai quali fa riferimento. Chissà se nella sua farmacia è installata una di quelle cortesissime macchinette che, appena ti vedono entrare, ti salutano con un caloroso “buongiorno”, ti invitano a versare un obolo per controllare il tuo peso e ti rilasciano un foglietto pieno zeppo di consigli che hanno la stessa scientificità dell’oroscopo?
22 agosto 2006 0:00 - Giobbe
Risposta per Francesco

Ritengo la sua, una deliberata volontà di non ribattere alle mie volutamente accentuate accuse e una offesa personale a tutti i farmacisti... Anche perchè il tempo tra una vendita e l'altro è occupato dall'esigenza di adempiere a tutti i formalismi della professione e nel dispensare consigli. Se vuole riportare dati solo per avvalorare la sua tesi, si accomodi. Ne è pieno il mondo, ma non faccia di un'erba un fascio. Non si tratta di tutte le farmacie, e non si tratta di ogni professionista. E in ogni campo c'è chi non è professionale, ma non per questo tutti sono uguali. Prima di scrivere, rilegga tutto. Poi vada a fare un giro al supermercato dove sono tutti orgogliosi di aver fatto un fatturato enorme. Esultando poi perchè fanno un 25-30% di sconto sul prezzo sulla confezione ( e non rispetto alle farmacie come la stampa di sinistra vuole fare credere). Le farmacie già applicavano uno sconto dal 10 al 20%. Quindi parlando in euro si tratta di uno sconto da parte delle Coop,rispetto alle farmacie,nell'ordine dei centesimi di euro. Ora li risparmi e si compri delle mentine. Ma mi raccomando vada alla coop o dal suo salumiere di fiducia e se ha bisogno di un consiglio vada in farmacia. Poi passi sul PC per sparare gratuitamente sui farmacisti.. Tanto è moda. Ma prima o poi si accorgerà che il farmacista è in farmacia per dare preziosi consigli. E' l'invidia verso una corporazione, che ha fatto del sistema sanitario farmaceutico italiano il MIGLIORE in Europa, che vi fa esultare. Bravi, bis...
22 agosto 2006 0:00 - alfredo
eppure condivido in toto quello che afferma.
Rimane il fatto che , credo nella maggior parte dei casi , in farmacia trovi sempre quel tipo di aiuto ... nonostante la presenza di prodotti a volte sconvenienti.
Vero , ma la richiesta del pubblico è spesso difficile da non voler soddisfare quando il produttore usa solo il canale della farmacia .
Cosi' poco alla volta ti trovi prodotti molto discutibili sotto gli occhi.
Sono 10 anni che ho " buttato " fuori dalla farmacia latti e omogeneizzati per esempio.
Resta il fatto che per migliorare la qualità della farmacia italiana forse non serviva mettere fuori i farmaci ... per riempire le farmacie di altri prodotti cretini sempre piu'
Sono state sbagliate molte cose in " questo affare.
Non ultimo il fatto , e questo è molto fastidioso, che per favorire gli interessi delle multinazionali si siano utilizzate le associazioni dei consumatori per dare dei ladri ai farmacisti.
Questo non mi è piaciuto.
Cordiali saluti
22 agosto 2006 0:00 - Francesco
Per il sig. Alfredo.
Il signor Alfredo ha mosso alcune obiezioni al mio intervento. Quella relativa ai bollini del prezzo, formalmente corretta, nella sostanza si può interpretare in questi termini: il farmacista non può fare come il venditore di prodotti di informatica o come il fruttivendolo, che possono anche gettare nell'immondizia i prodotti superati o deteriorati; quindi, se il prezzo del farmaco aumenta si deve sbrigare ad aggiornarlo sulle confezioni per non perdere quel guadagno aggiuntivo insperato, se invece scende ....
Comunque, vorrei ricordare al signor Alfredo che la mia critica proviene direttamente da Federfarma; io mi sono limitato semplicemente a riportarla.
Posso aggiungere, inoltre, che è Federfarma stessa a censurare il comportamento dei farmacisti. Non lo fa certamente per autocastigarsi, quanto piuttosto per evitare che la difesa di posizioni indifendibili possa stimolare altri attacchi ai privilegi medioevali dei farmacisti.
Ecco un'altra bella fotografia della categoria scattata da Federmarfa nel mese di Febbraio 2006: "Una delle critiche che vengono rivolte più spesso alle farmacie riguarda l’assortimento e l’esposizione dei prodotti in vendita. Troppo spesso le farmacie assomigliano a piccoli bazar, dove si vende di tutto, anche prodotti che poco o nulla hanno a che fare con la
salute. È, quindi, necessario che le farmacie rinuncino a qualcosa. Si tratta,
però, di una rinuncia che non deve essere considerata automaticamente una perdita secca di posizioni e di fatturato, quanto piuttosto un investimento per il futuro. La parola d’ordine, necessariamente
semplificatrice ma chiara, dovrebbe essere: rinunciamo a braccialetti, giocattoli, prodotti che promettono inesistenti risultati miracolistici, per rafforzare il nostro ruolo e la nostra indispensabilità come consulenti sul farmaco e come professionisti che offrono servizi di alta valenza socio-sanitaria ai cittadini, soprattutto alle categorie più deboli, anche laddove l’ente pubblico non riesce ad arrivare".
Signor Alfredo, non pensa che Federfarma avrà avuto i suoi buoni motivi per dire che i suoi associati vendono "prodotti che promettono inesistenti risultati miracolistici"?
Io una spiegazione ce l'ho, presa in prestito dagli antichi Romani, i quali dicevano "pecunia non olet". Pur di fare soldi si può scendere a qualsiasi compromesso. Se devo esporre una gigantesca pubblicità di Crescina, che mi rende corresponsabile di una informazione a dir poco scorretta, non mi pongo nessun problema, visto che mi porta tanti bei soldini; anzi organizzo i miei locali in modo tale che il cliente sia obbligato a leggerlo 100 volte prima di arrivare al banco.
Saluti.
22 agosto 2006 0:00 - Antonio pizzano
L'iniziativa del governo circa la vendita dei farmaci da banco nei supermercati è lodevole ma dubito che si traduca in un vantaggio per i consumatori; a goderne saranno solo le coop basti fare un'indagine seria sui prezzi dell'ipercoop di Avellino che sono superiori ai negozi al dettaglio il che la dice lunga circa la volontà delle ipercoop di combattere il caro-vita.Fra qualche anno o mese non ci sarà più differenza tra farmacie ed ipermercati riguardo i prezzi dei sopracitati farmaci e gli sconti che le coop tanto sbandierano andranno a...farsi benedire!
ANTONIO PIZZANO
21 agosto 2006 0:00 - alfredo
x Sig Francesco

In parte il discorso , se posso intromettermi, è vero ma le conclusioni sono inesatte.
Le confezioni " con i bollini " aggiornate hanno ( questo l'ho sempre constatato ) ingenerato la sensazione da parte del cliente che SIA il framacista che cambia a suo vantaggio i prezzi.
Questo non è esatto perchè la farmacia ha acquistato il prodotto che vende a prezzo maggiorato dal rivenditore il quale ha LUI stesso posto il bollino e se non lo ha fatto ( visto che la farmacia ha pagato l'aumento in fattura ) deve farlo LUI stesso a sua volta.
Questo derivava dal fatto che era obbligo di legge per tutte le farmacie vendere allo stesso prezzo senza distinzioni ed era a tutela dei consumatori.
La farmacia DEVE sempre aggiornare le confezioni di ciò che vende sia quando aumentano che quando diminuiscono.
Guardi che i farmaci rimborsati dal ssn diminuiscono regolarmente almeno due volte all'anno dal 1992 in poi e se li vendi con ricetta bianca ... se hai dimenticato per errore di aggiornare la diminuzione del prezzo io il paziente-cliente non l'ho ,ai visto nemmeno una volta tornare indietro per dirti che forse ti sei sbagliato a tuo danno.
Ho visto invece che sempre .. quelle rare volte che ho dimenticato di aggiornare un aumento sulla confezione ma che dal pc nello scarico mettevo il prezzo " corretto " ma aumentato il paziente-cliente TORNAVA SEMPRE indietro incazzato come una jena per darti del ladro.
La garanzia del prezzo uniforme in tutta italia secondo me era cosa buona e giusta per il consumatore.
Oggi non è più cosi.
Le regole del supermercato obbligheranno le aziende a fare quella diminuzione di perzzo che le farmacie non hanno potuto fare per il fatto che non sono mai state una lobby economica esse stesse , ma essendo quasi tutte proprietà privata il senso di libertà individuale ( anche se tutti apparentemente inquadrati in ferderfarma )ha fatto si che l'industria o la distribuzione all'ingrosso potesse fare quello che A LORO STESSI conveniva.
Dividi et impera.
Ma la potente distribuzione organizzata farà essa stessa i prezzi di acquisto dall'industria ... e poi essa stessa i prodotti.
Sicuramente tutti , chi più chi meno , abbasseranno nel limite del possibile i prezzi ( .. anche pagando di tasca propria i nuovi prezzi.......le assicuro che per la storia dei latti la farmacia ha pagato tutta l'immagine negativa possibile nonostante facesse ricarichi del 5% , altre volte zero , e altre volte meno di zero....), ma sul medio-lungo periodo avremo due cose :
a) il cliente non avrà mai la certezza se il prezzo che paga è il migliore o no possibile.
Se ho voglia di una pomata per i dolori non posso fare il giro della città per capire dove acquistarla... anche perchè oggi convien qui e domani ..la

b) nemmno le coop lavorano gratis e se fanno un prezzo buono qui .. poi ti fregano là.
Ad ogni modo questa è la storia.
Ricapitolando se oggi vado al distributore a fare benzina e trovo il prezzo aumentato ( .. peccato che il benzinaio non mi dia la tanica di benzina col prezzo in etichetta ... cambiato da lui perchè gli è stata consegnata questa mettina stessa dal rivenditore e LUI ha pagato l'aumento...) mi domando perchè non gli do del ladro.
Se la benzina aumenta NON è colpa dei benzinai e a speculare non sono loro.
Ricorda che il prezzo alla pompa E' STATO LIBERALIZZATO anni fa?
I coglioni politici che lo hanno voluto hanno fatto pensare alla gente che avrebbe risparmiato sul prezzo del carburante .
W la liberalizzazione si diceva.
Ma " la gente " non ha risprmiato nulla alla fine.
Il prezzo non lo fa la distribuzione al dettaglio.
Però la grande distribuzione SI.
Peccato che anche la grande distribuzione finisce alla fine per incemerarselo LEI.
Voi NON risparmierete un tubo.
Anzi non saprete mai se quello che pagate è il prezzo migliore per voi.... come quando vi fermate a fare benzina.
Contenti VOI contenti TUTTI.
Saluti
21 agosto 2006 0:00 - Francesco
Una risposta a Giobbe 12/8/06.
Giobbe, da buon farmacista si preoccupa solo di far soldi e ignora pure quello che dicono i suoi colleghi. Se trova un minuto di tempo tra la vendita di lozioni miracolose per i capelli e gli abbronzanti solari lo invito a consultare il sito di Federfarma (non il sito di Bersani) dove potrà leggere quanto segue:
"Le farmacie si sono adeguate supinamente alle operazioni di marketing, soprattutto dei produttori di parafarmaceutici, dietetici, cosmetici, che vedono nella farmacia il canale
ideale per valorizzare i propri articoli: si sono diffuse così farmacie che, soprattutto nelle vetrine ma
spesso anche negli allestimenti interni, danno un’immagine non sempre consona alla natura di
presidio sanitario del SSN. I farmacisti troppo spesso, magari anche con l’obiettivo legittimo di andare
incontro alle esigenze dei cittadini, in caso di irreperibilità del medico (ad esempio nel fine settimana),
hanno ridotto il livello delle garanzie, chiudendo un occhio sull’obbligo di ricetta. Le farmacie stesse e
Federfarma si sono mosse forse troppo tardi per contrastare le politiche di prezzo dei produttori che,
sfruttando l’immagine di serietà e affidabilità della farmacia, hanno gonfiato i prezzi dei medicinali e
di altri prodotti per la salute (ad esempio, i latti per l’infanzia) e hanno praticato negli anni aumenti
insostenibili, nella più totale assenza di trasparenza.
Scarsa trasparenza: le responsabilità dei farmacisti
Di questa mancanza assoluta di trasparenza sono, in parte, responsabili
anche i farmacisti che, in questi anni, hanno venduto confezioni di farmaci
a un prezzo, riportato sullo scontrino fiscale, diverso da quello (più basso)
presente sulla confezione, talvolta coperto da più di un’etichetta artigianale
o scritta a mano. Nessun altro prodotto viene venduto a un prezzo diverso
da quello indicato chiaramente all’acquirente. La mancata trasparenza ha
indotto i cittadini a pensare che il farmacista possa aver lucrato sui prezzi.
La scarsa trasparenza ha determinato un danno di immagine notevole
(basti pensare alle innumerevoli lettere ai quotidiani pubblicate giornalmen-
te) e una perdita di fiducia da parte del cittadino".
Non mi pare che sia il caso di aggiungere altro, per non girare troppo il coltello nella piaga, ma chi vuole può consultare l'intero documento, facendo preventivamente buona scorta di fazzoletti Tempo (acquistati nei supermercati per risparmiare) perché le lacrime sono assicurate, sia per chi vuole ridere che per chi vuole piangere.
Francesco

13 agosto 2006 0:00 - nas
ma con le coop saranno altrettanto rigorosi i nas come con le farmacie?

RIGOROSISSIMI!!! PENSA, ADDIRITTURA LI AVVISERANNO PRIMA DEI CONTROLLI!
13 agosto 2006 0:00 - alfredo
Gentile Signora Dianella la ringrazio della dritta , tuttavia ....vada avanti prima Lei su questa strada.
Qui si parla della bontà o meno in merito alla vendita dei farmaci ( ...che come Lei sa ..sono praticamente le dosi diminuite di quelli maggiori rimborsati dal ssn ) negli ipermercati.
E secondo Lei le farmacie come devono rispondere?
Devono riempirsi di sanguisughe ... che ti ritroverai nel letto alla mattina ....
No grazie... facci pure Lei ..come diceva fantossi.
Per i laboratori di farmacia in realtà ci vuole solo incoscenza a continuare.
Devi convivere con i nas tutte le settimane.
Un etichetta riportante un fiorellino stampato su di un flacone di valeriana e.s. mi è costata 20 milioni di multa + denuncia penale anni fa.
Mi domando solo una cosa....ma con le coop saranno altrettanto rigorosi i nas come con le farmacie?
Mah....

13 agosto 2006 0:00 - Camerata
Centinaia di clienti in fila per acquistare medicinali di automedicazione nel primo giorno di vendita in tre grandi market «Ipercoop» di Bari, Carpi e Ferrara.

NON AVEVO ALCUN DUBBIO CHE TUTTO ERA STATO FATTO PER FAVORIRE LE COOP ROSSE.
12 agosto 2006 0:00 - Dianella
Gentile signor Alfredo, oltre che signore ( lo si intuisce al volo ) lei mi sembra alquanto disinformato sia sui laboratori di farmacia che sulle sanguisughe : non sa , ella, che sono tornate di gran moda tra i divi e i vip americani ? Ed evidentemente non sa neppure che i maggiori introiti delle grandi farmacie vengono proprio dal loro laboratorio che , mi creda, non hanno nulla di medievale né di anacronistico.
Per le sanguisughe legga qui:
http://www.mednat.org/cure_natur/sanguisughe.htm
Per i laboratori di farmacia si faccia un giro su google.
12 agosto 2006 0:00 - alfredo
enny....
ma va a cagare .
non sai neanche di cosa cazzo si parla.
12 agosto 2006 0:00 - giobbe
Sono stato via per un pò.. Ne ho sentite tante.. Ma di gente ottusa e compiacente come voi dell'ADUC non l'ho mai vista. Chi non capisce la pericolosità di una legge del genere è un completo idiota. Bersani ha una moglie farmacista e mi sorprende che dica di non saperne niente di farmaci e lasci tutto in mano al ministro della salute (che fino a ieri era delle politiche sociali o giù di lì)dopod aver fatto la rivoluzione.. Le coop sono avvantaggiate.. E' ovvio... Produrrano le aspirine coop, che costeranno meno delle aspirine normali.. Poi andrà a finire come la storia dei generici (leggete i giornali) dove le ditte che assicurano la bioequivalenza falsano i dati e vengono denunciati.. Ma chi ci rimette? voi consumatori che ve ene andate all'ospedale con il fegato a banane..Risparmiate pure... ma poi non piangete.. Risparmierete 10 euro all'anno.. E vai.. Vi pagate una margherita e una birra.. Ma fatemi il piacere... Era meglio l'altro governo, dove almeni sapevi quali erano i loro interessi,.. Questi impuffano la gente, addolcendo la pillola, dicendo che la loro è una manovra per i consumatori (e voi dell'ADUC lo sapete bene), ma vogliono fare sono il loro comodo e il piacere alle grandi multinazionalie e alle coop.. Il farmacista dentro la coop guadagna, per chi l'ha affermato prima e che ha detto una stronzata, 1200 euro per 13 mensilità e 37 ore settimanali. Siete contenti farmacisti imbecilli che inneggiate a questo decreto? NON vi viene qualche dubbio.. forse sarebbe meglio eliminare le farmacie, tutti i farmaci distribuiti dai centri commerciali e da Bersani e poi vedrete che rispermierete.. FAtevi consigliare da un macellaio (e sempre massimo rispetto per i macellai) su quale medicina dovete prendere e quali interazioni esistono.. Al supermercato sarete sempre soggetti alla legge della vendita... In farmacia potete decidere con la vostra testa e se così non fosse è un caso isolato.. Quante volte avete consigliato un farmaco anche se sugli scaffali ne avevate un altro in giacenza di 200 pezzi.. Io tante... Ed è così che si deve fare.. Poi nessuno ci vuole rimettere.. Continuiamo con la penosa farsa di questo governo.. Ma cadrà... Eh si che cadrà.. Non vedo l'ora.. Pace e liberazzione per il consumatore.. Infatti.. Rifinanziamento delle truppe all'estero... Coop forever.. Indulto.. Totale controllo.. 101 euro e devo pagare col bancomat perchè devo essere sotto il loro totale controllo.. Leggetevi "1984" di Orwell... E' la stessa cosa.. Stalinisti cammuffati da DS... Però loro hanno la barchetta dda 40 metri, sono in Sardegna a Porto Cervo.. Prendono 20.000 Euro al mese.. Non pagano i ristoranti.. NOn pagano gli ospedali, i viaggi, i telefoni, le cliniche private.. Allocchi e COGLIONI:.. aveva ragione il BERLUSCA: Che schifo..

Please think before talking.
12 agosto 2006 0:00 - cliente
lo sconto non è obbligatorio, il prezzo è fissato dalle case farmaceutiche
12 agosto 2006 0:00 - piccolo chimico
ve la preparo iiiiiiio la tintura di nitro !!!
12 agosto 2006 0:00 - enny
sono contenta che questa legge vada in porta perche' e' ora di finirla con questi faracisti facciano il proprio comodo cambiando in continuazione i prezzi e indicandoti uno sconto che nn viene mai applicato ciao a tutti
12 agosto 2006 0:00 - alfredo
Sig Dianella diciamo che invece ci servono le persone giuste ..nel posto giusto.
Solo gli stronzi sono tali e restano tali in ogni luogo
Adesso vogliamo trasformare le farmacie in tanti laboratori " da piccolo chimico" dove oltre a preparare la tintura di jodio che voleva quel deficente di medico ( ...la famosa prova della cadrega) senza limiti e confini?
Un conto è la preparazione galenica necessaria o magistrale classica , un altro è tornare a cinquant'anni fa.....coltivare le sanguisughe e riporle nei barattoli.
Ennò signora... le sanguisughe sono uscite dai barattoli ... altro che calci negli stinchi.
  COMMENTI
|<   <- (Da 241 a 270 di 322) ->   >|