COMMENTI
|<   <- (Da 31 a 60 di 116) ->   >|
16 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
fretta, cattiva consigliera

"ai danni" non "hai danni"
16 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Avevi 10 anni, non credo che potevi fare i ragionamenti che fai oggi. A 10 anni, avere il concetto di comunismo, di sciopero... un enfant prodige della politica eri...
Più che altro forse ascoltavi i ragionamenti dei grandi, che ti hanno incultato ste cazzate.
Miguel rassegnati, hai perso le elezioni, ora il centro sinistra dovrà provvedere hai danni che il centro destra ha procurato.
16 luglio 2006 0:00 - mjguel
Questa sinistra ha una tale faccia tosta che per definirla non posso che chiamarla "faccia da culo". E' da quando avevo 10 anni che sentivo i comunisti e dintorni proclamare scioperi di ogni genere.Sciopero per l'acqua,per la luce,per le strade,per il lettame,per i polli,per i cavalli e chi più ne ha più ne metta. Con l'aiuto dei ladri e dei magistrati sono riusciti ad andare al governo e con la "faccia da culo" che si ritrovano, li sento gridare contro i tassisti o meglio contro lo sciopero che questi hanno messo in atto contro una legge che li riguarda. Io sono con i tassisti (senza se e senza ma come piace tanto alla sinistra).
16 luglio 2006 0:00 - Stefano
Io, caro taxista di Milano, vedo soltanto scioperi al limite dell'eversione. Il vostro caso non fa piangere nessuno...Non vi accorgete di quanto siete soli?
16 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco taxista di milano
Credo che man mano i giorni passanano si comprenda che il decreto Bersani è cosa diversa dalla deregulescion per alcune attività, ma un evidente segno che questo governo non è governato da forze moderate della sinistra, ma dalla sinistra più radicale.
Rilanciare l'italia con i taxisti o prestinai, o togliendo ai notai ecc. ecc.
Una certezza vi è, pagheremo tutto più caro.
I soldi per passaggio di propietà di un'auto, andranno allo stato, i prestinai
aumenteranno il pane e i taxisti il prezzo delle cose.(teniamo famiglia)
Le liberalizzazioni selvaggie non hanno mai partato beneficio al cittadino, l'ammodernamento dei servizi,che a volte molte categorie osteggiano (anche noi taxisti) certamente si.
Credete veramente che il prezzo dell'aspirina, ora che anche euro e supemercati potranno venderla ,crollerà.
Dal prezzo praticato ai comdom esposti alla cassa dei supereuromercati direi di nò.
Chi ne fà uso può solo confermarlo.
La benzina venduta dagli stessi;fai datè
e quindi senza personale, si paga normalmente ,forse un centesimo o due,meno
che da un normale benzinaio.
In queste megastrutture lavorano in molti
pagati poco,e pochi quadagnano molto, chidetelo a una cassiera di un super o euro mercato. (o vi esibisco la busta paga di mia moglie che da 18 anni lavora in uno di questi).
Per quanto riguarda i taxisti,anzi,noi taxisti,Prodi vuole con una fava prendere due piccioni, cioè a dire, tu taxista devi partecipare ad un asta dove a titolo oneroso?? ti verrà data un'altra licenza
con la quale farai lavorare un'altra persona dipendente ,in regola con contributi ecc ecc.
I soldi ricavati dall'assegnazione di questo secondo taxi saranno divisi frà coloro che non usufruiranno di questa opzione.
Ora ,l'incasso medio di un taxista a Milano è di 130/140 euro al giorno, (se qualcuno vuole verificare di persona la cosa esce con mè un turno di servizio e incassera direttamente i soldi del mio lavoro, se la cifra sopra esposta verrà superata mi impegno ufficialmente a versare euro 10.000.00 ad un ente idicatomi dalla associazione che mi permette di partecipare a questo forum,
e al volontario di rimborsargli la giornata di lavoro) pago al comune una cifra X per la licenza, compro una macchina, faccio lavorare un dipendente,
ovviamente con spese tutte a mio carico 25,OO EURO DI BENZINA AL GIORNO 10,00 DI ASSICURAZIONE,7.00 EURO DI GARAGE, 10,00
DI BUONO PASTO, DEPERIMENTO MACCHINA GOMME MANUTENZIONE ECC. 30,00 EURO, PER UN TOTALE,E SICURAMENTE MI DIMENTICO QUALCHE COSA, MAGGIORE DI 80,00 EURO.
CON I 60 ,OO EURO CHE RIMANGONO DEVO PAGARE IL SUO STIPENDIO E CONTRIBUZIONE.
CONSIDERANDO CHE IL MIO DIPENDENTE LAVORERà 5 GIORNI LA SETTIMANA X 8 ORE AL GIORNO (IO TITOLARE NE FACCIO 10 ).
Una domanda vi sorgerà spontanea: e allora un taxista come fà a mantenere economicamente attivo il suo lavoro, e come mai le licenze valgono 130.000 EURO
e in certi periodi anche di più.( A MILANO)
Fatemela e vi toglierò la curiosità.
Lunedi verrà proposto al governo: UNO
la possibilità di lavorare su un taxi 2 persone su due turni diversi di 10 ore,
come dire dare un posto di lavoro a un nipote cugino fratello moglie zio cognato
ecc ecc. ( oggi è permessa solo la collaborazione famigliare in linea diretta e in un unico turno di servizio)
2, aprire i bandi a titolo oneroso a consorzi coperative società, cosi per quanto sopra detto faranno una esperienza
sicuramente indimenticabile.
Un'ultima cosa, al senato esistono i senatori a vita,non votati dal popolo,
onoreficenza data per meriti importanti.
Credo che per buongusto non dovrebbero entrsre nel agone politico ma essere superpsrtes.
PROBABILMENTE saranno state grandi persone che alla fine si sono dimostrate
mediocri .









15 luglio 2006 0:00 - Ciribiribì
Il prezzo di una corsa in taxi in Italia è SEMPRE un furto!!

Questi "siggri" vogliono SEMPLICEMENTE continuare a rubare, lo ritengono un loro diritto.

D'altronde hanno la faccia tosta al punto giusto per pretenderlo.
15 luglio 2006 0:00 - taxi 6
chi non fa il tassista non capisce niente dei nostri problemi. tutti vogliono in taxi sotto laporta di casa e fogliono pagare il taxi al prezzo di un biglietto del tram. la gente deve sapere che il taxi costa solo a chi lo prende. le linee cge vanno agli aeroporti hanno delle sovvenzioni per cui anche chi non prende l'autobus paga lo stesso.
12 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco taxista di milano
Agli amici del forum interessati suggerirei la lettuta del libro TAXI!driver in rivolta a New York del 2005
tradotto in italino nel marzo 2006 edito
dalla feltrinelli prezzo 14,50 euro.
Per il resto vorrei informare che ad Amsterdam 6 anni fà l'amministrazione comunale ha emesso 1200 nuove licenze che sono state ritirate due anni dopo, per i motivi che lascio a voi immaginare.
A Barcellona chi cessa l'attività viene
indennizzato in parte dal comune e dai taxisti che
si stanno autotassando per diminuire il numero di licenze in circolazione.
Per quanto mi riguarda, Milano, ho già
avuto modo di dire che uno studio della Bocconi sul trasporto pubblico locale dava
ai taxisti una media di 10,6 corse durante
il turno di servizio.
Non mi sembra che sia neccessario essere dotati
di fervida fantasia per immaginare quanto
può incassare un taxista, perà se qualcuno
ha questa curiosità posso dar conto.


10 luglio 2006 0:00 - utente tassista
Non si possono toccare le tariffe per decreto, la liberalizzazione può portare una sana concorrenza, sono quindi toccate implicitamente.


Assolutamente no! Sarebbe vero in un libero mercato, ma le tariffe non si formano con l'incontro di domanda/offerta, sono stabilite dall'alto. E come tali fuori dalla logica del mercato. Questo decreto le tariffe non le tocca per nulla, nemmeno nei meccanismi di formazione.
10 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
x utente "Simone, peccato che questo provvedimento le tariffe non le tocca proprio!!!"

Non si possono toccare le tariffe per decreto, la liberalizzazione può portare una sana concorrenza, sono quindi toccate implicitamente.

x gianfranco

E' logico che non si può esportare un modello identico, i paesi anglosassoni si basano sulle mance che non c'entrano niente il modello sistema taxi (diffuse in tutti i settori).
Il riferimento è il modello aziendale, quello prospettato da te non può avvenire con questo decreto, queste licenze non possono essere rivendute singolarmente!!!, quindi non acquisiscono un valore in concorrenza con la licenza che tu hai in mano.

Cosa certa è che le cose non possono restare così come sono.
Se il governo non ha il coraggio di prendere certe decisioni forti, il mio voto se lo scordano la prossima volta.

Resto cmq stupito per il furbone che non sapeva della stazione tiburtina. Qui a Roma la stazione Tiburtina è molto importante e solo un non abitante può essere autorizzato a non conoscerla.
10 luglio 2006 0:00 - tassista
Mi spiace per chi la paga, doveva pensarci prima.
CI HANNO PENSATO PRIMA, HANNO FATTO UN INVESTIMENTO.
POI CAMBIANO LE REGOLE E L'INVESTIMENTO FATTO POTREBBE NON VALERE PIù NULLA.
TI SEMBRA CORRETTO?
10 luglio 2006 0:00 - Angelo MI
E intanto, io prendo il tram..
Sono un lavoratore autonomo e la liquidazione non me l'ha data nessuno.. Cosa c'entra il valore della licenza? Mi spiace per chi la paga, doveva pensarci prima. una domanda al tassista Mari di Milano: quanti sono i tassisti oltre settantenni? e quanti sono quelli che utilizzano il taxi solo saltuariamente?
9 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco
giuseppe. penso che il modello americano a cui fai riferimento non sia proprio quello da seguire.
Qualche mese fà l'amministrazione di N. york ha messo all'asta 55 nuove licenze partendo dal prezzo base di 275.000 cadauno dollari.
Se le è aggiudicate una compagnia di taxi offrendo 5000.000 dollari cadauno, che a sua volta
le affiterà per 2 turni giornaglieri di 12 ore al prezzo di 105/115 per turno, a
qulsiasi persona abbia la patente e ovviamente paghi anticipatamente tale somma.
Come ho potuto costatare personalmente, la
qualità del servizio lascia molto a desiderare e se non dai una mancia soddisfacente vieni pure insultato.
Infatti gli autisti vivono di questo.
questo non e liberismo economico ma sfruttamento della persona, sicuramente un modello da non seguire


9 luglio 2006 0:00 - cittadino utente schifato...
La prima volta che ho preso un taxi mi trovavo alla stazione Termini di Roma e per un improvviso sciopero, il mio treno non partiva dalla stazione Termini, ma dalla Tiburtina. Quindi non essendo pratico sono salito su un taxi e comunicata la destinazione. Il tassista è caduto dalle nuvole dicendo che non aveva mai sentito il nome di quella stazione e quindi, dopo qualche centinaio di metri, ha accostato l'auto a degli operai che lavoravano con un martello pneumatico per chiedere informazioni in merito. Al che, gli operai che evidentemente erano molto più onesti del tassista, hanno commentato in romanesco: "an vedi questo che fa finta de nun sapè ndo sta la stazione Tiburtina pè fregà li sordi ar cliente...". Credo che il signor tassista abbia anche girato molto in tondo per far segnare il tassametro.
Le ultime 2 esperienze sono queste:
1) Sbarco da nave al porto di Genova e chiesto al primo tassista un preventivo per la stazione Principe (credo circa 1000mt in auto, 500mt a piedi, se non erro). Da premettere che gli altri taxi non venivano lasciati partire se non partiva il primo della fila. Mi ha chiesto 15 euro; per fortuna non pioveva e mi sono fatto il percorso a piedi;
2) Altro sbarco al Porto di Genova. Questa volta il tassista ha fatto salire tre signori passeggeri e all'arrivo alla stazione Principe ha preteso il pagamento dell'importo del tassametro, 8 euro, da ognuno dei passeggeri per un totale di 24 euro.
Avevo pensato e sperato che con questo decreto sarebbe finita questa mafia, ma
ormai sono rassegnato a subire le prepotenze di chi fa paura a qualsiasi governante che ha paura di perdere consensi.
Ma per farsi rispettare in Italia bisogna sempre scendere in piazza e fomentare disordini e minacce? Che schifo questo Stato!...
9 luglio 2006 0:00 - utente
Simone, peccato che questo provvedimento le tariffe non le tocca proprio!!!
9 luglio 2006 0:00 - Simone MI
Liberalizziamolo come per qualsiasi impresa che opera sul mercato in Italia. Io ho una SRL e devo fare i conti con i miei concorrenti (molti) che fanno tariffe sempre + competitive ogni anno che passa. Ma la mia ditta è ancora in piedi. I taxi devono stare nella stessa logica, chiunque si apre una partita iva e può in possesso di requisiti minimi girare. Se uno vuole compra cento auto e li fa girare a 4 euro in meno 24 ore su 24. Questo è mercato, io ci sono ed i tassisti quando ci arrivano ?
Ma non solo loro, anche i farmacisti e tutti gli altri.
Tra l'altro sali su un taxi e non sai mai cosa ti arriva può essere una Punto sporca lurida o un Mercedes, sempre allo stesso prezzo.
9 luglio 2006 0:00 - Turno
I calci in culo a Mussi hanno funzionato. I comunisti capiscono solo quelli.
9 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Ma no la tua liquidazione non se ne è andata, si tratta sempre di licenze non vendibili separatamente.
Vorrei però far notare come la questione abbia riguardato anche sindaci di centro destra. Albertini non è certamente un comunista o di centro sinistra. Eppure ha elevato le licenze (e non temporanee o non vendibili separatamente!).
Già cosi viene smascherata la strumentalizzazione del centro destra, ma soprattutto da estremisti.

Credo che il decreto vada nella direzione americana nella gestione del servizio taxi (società), lo dimostra proprio il fatto delle licenze aggiuntive. E questo dovrebbe allontanare almeno l'accusa di comunismo come certi estremisti hanno fatto.
Una azienda poi può essere anche piu monitorata ai fini fiscali - cosa più difficile per autonomi (a meno che di non creare un collegamento satellitare di controllo - è indispensabile capire questo: la licenza e il suo prezzo esorbitante, l'appartenere a una casta non dà diritto a evadere il fisco, usufruire degli ospedali e del servizi dello Stato alle spalle dei cittadini che lavorano e pagano le tasse regolarmente).

Le tariffe non dovrebbero essere decise dal Comune, che dovrebbe solo delineare le linee guida minime da garantire per lo svolgimento del servizio, standard minimi da rispettare (senza che si traduca in mille articoli e articoletti).
9 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco
Vedi giuseppe ,risulta a tutti utile che un servizio funzioni bene.
Il tuo suggerimento doveva già essere preso da albertini con le 300 nuove licenze, che si sono rilevate inutili.
C'è un errore di fondo che tutti facciamo:
dire che a milano ci sono 5000 taxi,il che è vero, ma quanti operano negli orari di punta?
Non ho ora il dato preciso, ma credo,se la memoria non mi tradisce,frà i 1650/1800.
Il problema e risolvibilissimo, basta a turnazione obbligata far coprire a
600/700 taxi questi orari,e credimi il
problema sarebbe risolto con un piccolo sacrificio da parte dei colleghi.
Credo,e tu non mi puoi dar torto, che per
mantenere delle tariffe eque , l'offerta del servizio deve avvicinarsi il più possibile alla domanda,in caso contrar vi sarebbe una distorsione del mercato che danneggia
taxisti e cittadini.
Ciò che non ho capito è cosa si vuole; ottimizzare il servizio taxi?
Liberalizzarlo per creare in maniera distorta nuovi posti di lavoro?
Abbassare le tariffe?
Industriallizzare il servizio taxi per allocarlo in mano a società o compagnie,
come in america?
Vedremo..........e intanto la mia liquidazione se ne è andata......
8 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Be se non ci sono state conseguenze, due sono le questioni:
1. o è stata disapplicata la legge ed è grave
2. o la legge è debole.

In quanto a me, io non dimentico di certo.

Confesso di non saperne molto sull'istituto della precettazione, on line ho trovato la tesi di un ragazzo che deve essere molto interessante, ma richiede la registrazione per poterla visualizzare - "La precettazione nello sciopero nei servizi pubblici essenziali" - http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=2480
8 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Ecco il primo tassista che sento parlare con dati e studi.
Credo che il monitoraggio debbe essere svolto nelle maggiori città e quindi prendere decisioni in base ai risultati.
E se si introducesse, sempre all'insegna della licenza di periodo limitato, una licenza che valga invece per 4/5 ore di alta affluenza giornaliera? Si eviterebbe il problema carenza di taxi, coprendo solo quelle ore di punta problematiche (tanto i taassisti non possono coprire da soli tutte le richieste).
Una sorta di licenza part time che non intaccherrebbe quella ordinaria (ovviamente il non attenersi alla propria fascia, porterebbe al ritiro della licenza "straordinaria").
7 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco taxi di milano 1066
gentili amici vorrei aggiungere qualcosa a ciò che ho gia detto:
le informazioni ,i numeri dati in questi giorni sulla problematica dei taxi sono
insufficienti parziali e di parte.
A Milano dove io esercito da una ventina d'anni, l'ex sindaco Albertini ha
commissionato uno studio nel 2003/2004
all'universita Bocconi sul trasporto pubblico locale, dal costo di 6miliardi di vecchie lire dove risulta che i taxi sono 3,9 su 1000 ab. 25x kq e fanno una media di 10,6 corse al giorno.
Vi è un'eccedenza del 26% di taxi(cioè a dire che manca il 26% di clienti-utendi)
ma tuttavia ,sempre a dire da questo studio, il servizio rimane critico nelle fascie orarie di punta, per ovvi motivi di traffico.
La situazione potrebbe migliorare significativamente con un a maggior presenza di taxi in fascie orarie di punta, agendo sulla turnazione o con l'emissione di un certo numero di taxi che
operino in in suddette fascie orarie.
Come ben sapete l'ex sindaco emise 300 licenze senza nessun vicolo, che si spalmarono sui 24 turni esistenti senza portare nessun beneficio al servizio.
Mi limito a questo senza contare le speculazioni fatte sul'assegnazione delle licenze, perchè ciò che conta per gli assegnatari non è fare il taxista, ma poter vendere la licenza fra 4 anni e incamerare cio che per la stragrande maggioranza dei taxisti è costata impegno e sacrificio.
Per quanto rigurda il concetto di servizio pubblico per i taxi una ormai data sentenza della corte di cassazione
(1997) afferma che il servizio taxi non
puo dirsi servizio pubblico, ma servizio di pubblica utità,come il bar sotto casa,
tanto per intenderci.
Un servizio pubblico è ciò che tutti i cittadini contribuiscono a tener in vita
tramite le tasse e quindi le sovvenzioni statali permettendo a chi ne fà uso un
prezzo "simbolico-amministrato", vedere ATM.
Come voi sapete il taxi non è nulla di tutto ciò, non riceve contributi dallo stato.e chi lo usa se lo paga, appunto
come il caffè.
Sono lieto di partecipare a questo forum e ben vengano contributi alla discussione
per migliorare le cose.


7 luglio 2006 0:00 - Alex
Giuseppe, però mi risulta che all'epoca gli autoferrotranvieri, così come a volte i controllori di volo, se ne siano fregati della precettazione... erano davvero in tanti avranno pagato? E chi risarcisce i cittadini per i danni subiti? C'è gente che ha dovuto prendere giorni di ferie per l'impossibilità di recarsi al posto di lavoro, oppure che ha dovuto prendere giorni di permesso perchè arrivato tardi.. chi paga?
Ho come l'impressione che tutto come al solito vada nel dimenticatoio.
7 luglio 2006 0:00 - mjguel
x geko

Vattene a Londra faresti un favore a tutti.
7 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Beh ovvio Alex che ci sarà sempre qualcuno che per solo spirito di contraddizione debba sempre prendere certe posizioni.
Quello che si dice resta nel mondo anacquato del detto, quel che conta sono i provvedimenti che si prendono per sanare eventuali abusi, quindi la precettazione dell'autorità amministativa.
7 luglio 2006 0:00 - Alex
Giuseppe non ho capito la storia dei due pesi e due misure. Sia i tassisti che gli autoferrotranvieri hanno fatto la stessa cosa ed entrambi svolgono servizio pubblico.
All'epoca non si sono state condanne sufficentemente forti da parte di sinistra e sindacati. Anzi, molti erano dalla loro parte.
7 luglio 2006 0:00 - geko
paragone londra roma?????? da pazzi.londra e' civile roma no.sono due realta' esattamente all' opposto.una ti lascia vivere lavorare farti i cavoli tuoi,l'altra e lotta di politica,di classe,di mafia.
7 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Mari Gianfraco invece di parlare a sproposito e si seguire il gregge, sarebbe stato positivo leggere il decreto, cosa che mi pare tu non abbia fatto.
Le licenze aggiuntive potranno essere temporanee, oppure concesse a chi ne ha già 1 e mai potranno essere cedute singolarmente (in questa accezione, non sono da considerare licenze "normali", ma aggiuntive non vendibili separatamente). Quindi il valore delle licenze "normali" non è intaccato minimamente.
Però se vuoi fare come Don Chiosciotte e lottare fino alla morte contro i mulini al vento immaginari creati strumentalmente da tassisti estremisti fascisti, accomodati pure.
7 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Certo Alex, ma i due pesi e due misure è naturale che ci siano, quando c'è l'interesse collettivo in mezzo, quando si svolge un lavoro che è anche servizio pubblico.
Ti ricordi il mancato rispetto a Milano e Roma delle fasce di garanzia quando ci fu lo sciopero dei mezzi pubblici?
Mi pare che all'epoca non ci furono polemica di destra o di sinistra, ma furono unitarie. Il diritto di scipero è ben regolato, ci sono diritti e doveri, che devono essere rispettati da destra e da sinistra soprattutto.
Politicamente e "socialmente" sti tassisti invece mi sembrano piu forti di quanto tu hai descritto, perche:

1. il Centro destra sta cavalcando la protesta
2. Ma sopratutto, organizzati in una lobby organizzata, molto forte, quasi intoccabili, altrochè!
---
Se il centrosinistra si rivelerà "pappamolla", almeno intrudderrei l'obbligo di scontrino fiscale e come succede per gli autobus, la rilevazione automatica satellitare dei percorsi (rilevati quando il taxi ad es. manda il segnale di "taxi impegnato" - per fare poi controlli incrociati sul totale degli scontrini rilasciati), il mancato rilascio dello scontrino o la mancata comunicazione di taxi "impegnato" dovrebbe portare al recupero delle imposte e dopo N infrazioni al ritiro della licenza (come l'ottima idea della centrodestra della patente a punti a scalare).

La tecnologia c'è e può aiutare a vedere quanto realmente guadagnano questi lavoratori in proprio, che stanno sempre a piangere - ma che non si spiega perchè investano cosi tanto in una licenza (perchè investire se non si ha un tornaconto?)
Cosi si eviteranno gli estremi del sindaco Albertini che disse "vorrei fare anche io il tassista" (per il guadagno) o un tassista qualsiasi "non guadagno un bel niente".

Analizzati il numero delle corse e il fatturato, si potrà benissimo osservare comune per comune, se il numero di taxi sia un numero sufficiente o insufficiente, se il numero equivale piu o meno alla domanda.
In presenza di dati oggettivi i tassisti potrebbero anche avere ragione e mettere a tacere quindi le critiche; fare i bravi cittadini pagando tutte le tasse come altri bravi cittadini.
In presenza di dati oggettivi, non si potrà dire che rosso è verde.
6 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco
sono un taxista di 60 anni che 20 anni fà
ha comprerato una licenza di taxi come la legge quadro permetteva.
Venerdi sera sono andato a letto con la
certezza che con una pensione di 520 euro al mese e ciò che realizzavo con la mia licenza la mia vecchiaia sarebbe stata più serena.
Sabato mattina vengo a sapere della rapina
fattami da prodi,come se a un lavoratore dipendente dicessero che la liquidazione è abolita.
Non ho nulla più da perdere.lottero fino alla morte! o qualcquno invece di dire sscocchezze mi risarcisca dei miei soldi, poi liberalizzi tutto ciò che vuole.
  COMMENTI
|<   <- (Da 31 a 60 di 116) ->   >|