COMMENTI
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24 giugno 2011 0:42 - blacksuede
Il pleonasmo è d'uso accomunante tutti, compreso il mittente. Alcuni studi riportano un risparmio, nell'utilizzazione dei lampioni di ultima generazione a super led con convogliatori di luce a bassissima rifrazione e controllo di energia a fasce orarie, superiori al 2% sul totale energetico nazionale. Non hanno mercurio e l'abbattimento del costo cadauno è di ca. 5 anni con vita media di 20/25 anni a fronte delle centrali nucleari che a stento producono energia ((forse)pleonasticismo) pari al costo di costruzione/distruzione, senza contare lo smaltimento delle scorie(quelle al mercurio sono acqua fresca e riciclabili). Mi fa piacere che tu sia stato il promotore dell'utilizzo nel tuo comune dei lampioni a basso consumo(almeno così mi par di aver capito). Poi fossilizzarsi sul lampione è ridicolo laddove il risparmio dev'essere a 360 gadi,visto che l'ancor citato lampione era un semplice e "azzeccato" esempio. Non ci sono vie di fuga e donchisciottismi ambientalistici ma buon senso nel ricercare e applicare le migliori soluzioni esistenti e reversibili in caso di fallimento(un reattore attivato lo sarà per sempre, paragonato alla nostra vita). Certamente la soluzione più semplice, momentaneamente, non considerando i suddetti costi, e che non sempre è la migliore, è il nucleare. E allora, la soluzione più semplice per salvare il pianeta è la sparizione del genere umano?
23 giugno 2011 18:28 - ennio4531
..il risparmio energetico , come pure ergersi a unico difensore dell'ambiente , sono altre vie di fuga di chi non sa o non vuol rispondere o ritenga il dato economico.... pleonastico.

Riguardo le lampade a risparmio energetico sui lampioni , il mio comune le ha già applicate.

Ti sei fatto parte attiva per farle cambiare nel tuo ?

Comunque... una stima grossolana si può fare del risparmio nel caso peggiore e cioè che nessun comune abbia installato lampade a risparmio.

Una lampada a 100W consuma al giorno ( 8 ore di accensione ) Kwh 0,8 e per 1 anno 292 kwh .

Ammesso un risparmio del 50% e un lampione ogni 30 abitanti, significano 2.000.000 di lampioni e quindi una riduzione dei consumi pari a : (292/2)kwh X 2.000.000 = kwh 292.000.000.

Tenuto conto che il consumo in Italia nel 2009 è stato di circa kwh 45.000.000.000, l'incidenza del risparmio sarebbe pari al ... 0,65% .

Riguardo, poi, le lampade a risparmio, a parte il maggior costo 3 o 4 volte superiore a quelle storiche, a me risulta che ve ne sono alcune come le fluorescenti compatte, che necessitano di un dispositivo di accensione che e’ inglobato e inseparabile; per cui , se si guasta il dispositivo di accensione buttiamo anche la lampada e se si esaurisce la lampada buttiamo il dispositivo di accensione: la lampada contiene mercurio , il dispositivo di accensione metalli non sempre salutari per l’ambiente .

... non è oro tutto ciò che brilla ...


P.S. : sul numero dei lampioni, non avendo alcuna base a disposizione, sono aperto ad ogni correzione, aggiustamento , critica....
23 giugno 2011 2:41 - blacksuede
volevo dire: risposte inevase. Ancora buonanotte.
23 giugno 2011 2:39 - blacksuede
Visto che vedi il mondo come un unico organismo economico e non ecologico (e non fare dibattiti sull'etimologia e la parentela delle due parole), tutto basato su calcoli di interesse oltre ogni rischio purchè fedele alla nostra obsoleta e cadaverica economia, e forte della tua informazione, fai questo calcolo: quanti lampioni pubblici abbiamo in Italia (sono tantissimi,forse milioni,non sò)? quanto consuma mediamente ogni lampione? quanto fà in totale? cambiando le lampade da quelle attualmente usate a quelle a risparmio energetico dove c'è un abbattimento a parità di illuminazione del 50%, quanto si risparmia? Questo e solo un esempio. La tua difesa, Ennio, nei confronti del No referendario sugli sprechi pubblici dell'acqua è trasportabile all'elettricità. Invece di produrre sempre più energia per soddisfare gli sprechi, cominciamo coll'adottare le nuove tecnologie sul risparmio, e promuoviamo una politica adatta sensibilizzando i cittadini. Le tue argomentazioni trovano giusta collocazione a fronte di risposte evase perchè è difficile trovare risposte, laddove, già dai vertici politici, non c'è volontà migliorativa creando, spesso e a ragione, sospetti di interessi personali. Buonanotte.
22 giugno 2011 11:54 - ennio4531
... ai copia e incolla che si assurgono ad apostoli del Verbo 'Energie alternative' .. mi limito a mettere in evidenza quelle che sono contraddizioni e porre domande ...a fronte delle quali non ricevo risposte ...

Fare domande implica infallibilità, onniscienza o altezzosità pseudo-intellettuale oppure capacità critica ?

Lo so dò fastidio a chi, non avendo argomenti, si copre dietro le maggioranze o alla Merkel che cambia opinione a seconda dei risultati elettorali o fa considerazioni al fine di sfuggire alle domande.

Ecco, dal momento che cepu non è in grado di darmi alcune risposte, potresti darmele tu o blacksuede... così da chiudere l'argomento ?

... tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000 da nucleare, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e quanto territorio sarebbe necessario occupare per produrle ?
22 giugno 2011 1:49 - blacksuede
Ovunque vada c'è Lui. Ovunque ci sia Lui rivedo l'altro. Commenti su commenti, e vada pure che c'è, fortunatamente, libertà di "commento". Parabole su parabole, dato il nome vicino a Dio. Moniti su moniti, come il famoso Presidente. "Offese" su "offese"(virgolettate perchè nascoste dal suo altezzoso modo pseudo-intellettuale) come un curvista calcistico. Critiche su critiche pervenute dalla sua pura infallibilità. .....e l'onniscienza del Grandissimo e la conoscenza del tutto dove gli altri sono solo un semplice "Copia e Incolla". Gente, facciamoci da parte, noi sempliciotti, ignoranti, piccoli esseri da gestire nella nostra immonda esistenza. Nella nostra inutilità. Ennio, sembri l'altro. Brunetta.
21 giugno 2011 11:29 - ennio4531
Che i tedeschi vogliano passare dal 17% al 35% di rinnovabili fa piacere leggerlo, peccato che cepu non esponga nessun dato riguardo a mezzo di quali impianti da energia rinnovabili e a quale costo.

Cepu ammette che debbano esistere comunque impianti di riserva a gas per sopperire alla mancanza di eolico: vi immaginate il costo di questi impianti che in un anno funzioneranno un giorno sì e quattro no !!

E il risparmio del 20% negli edifici, quale sarà l'incidenza sul consumo globale tedesco? Boh ....

Cepu... oltre alla Germania , di cui sai tutto, guardi anche all'Italia e fornisca questa risposta:

tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000 da nucleare, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e quanto territorio sarebbe necessario occupare per produrle ?
20 giugno 2011 15:18 - Cepu
La strategia tedesca prevede una serie di azioni.

Primo, incrementare la produzione da rinnovabili che nel 2010 hanno raggiunto il 17 per cento del fabbisogno elettrico così da arrivare al 35 per cento nel 2020. Secondo, le infrastrutture elettriche: sono stati stanziati 500 milioni di euro per la ricerca e sviluppo di sistemi per accumulare l'elettricità e redistribuirla in maniera efficiente.

In particolare, l’obiettivo è avere una rete capace di trasferire al sud del paese l'energia eolica prodotta in grande quantità al nord e centrali dalla produzione modulabile, capaci di coprire i momenti in cui la produzione di fonti come l'eolico è più bassa: il pensiero va soprattutto agli impianti a gas. Poi efficienza energetica negli edifici – si punterà a ridurre i consumi del 20 per cento in dieci anni – e sensibilizzazione dei cittadini, anche per scongiurare reazioni Nimby contro impianti eolici ed elettrodotti.

Infine, una riduzione delle emissioni di gas-serra del 40 per cento nello stesso periodo.
19 giugno 2011 10:27 - ennio4531
Sappiate che per esperienza nessuna risposta articolata potrà mai provenire da cepu, il quale più di un copia/incolla e richiamarsi alle maggioranze che vanno e vengono non sa fare.

Osservate: invece di dare risposte a domande precise, scappa come una ... lepre sollevando cortine fumogene adombrando scoperte a dritta e manca che, ammesso che siano fondate o praticabili, arriveranno alla realizzazione fra decenni.

Ripropongo i miei quesiti sulle fonti alternative ...

.. senti cepu ... tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e quanto territorio sarebbe necessario occupare ?

E quali sarebbero costi e ricavi ?
18 giugno 2011 18:21 - Cepu
Sappiate che per esperienza (sergio2) nessuna risposta articolata può essere data a ennio, io non ci provo nemmeno e suggerisco a tutti di ignorarne i post sterilmente polemici.

Tuttavia una risposta netta gli italiani l'hanno data, democraticamente, di nuovo.

Nucleare ? NO!

Rinnovabili ? Nessun combustibile, nessuna scoria ? Certo, avanti così, anzi .... di più.
18 giugno 2011 16:13 - ennio4531
Nuove rilancio con il copia/incolla da parte di cepu che, incapace di dare risposte, non trova di meglio che raccogliere studi e ricerche che di definitivo non hanno nulla ... come è avvenuto con l'idrogeno ...

Ripropongo i miei quesiti...

.. senti cepu ... tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e quanto territorio sarebbe necessario occupare ?

E quali sarebbero costi e ricavi ?
18 giugno 2011 1:55 - Cepu
Buone notizie dalla ricerca:

A research team at ETH Zürich and Paul Scherrer Institute (PSI) has developed an efficient process to produce fuels by using a solar driven reactor. The process is to be optimized until 2020 in order to use it in concentrating solar tower plants like they are forseen in the DESERTEC Concept.

This would enable the production of precursors for petrol and kerosine on a large scale by using solar heat, water and CO2. This would be a great step towards sustainability, especially for aviation which lacks alternative fuels.
17 giugno 2011 18:49 - ennio4531
.. cepu .. grande idea quella di ricordarci che il sole, girando intorno alla terra ( .. sarebbe l'inverso ), non manca mai ... e quindi basterebbe far inseguire il sole dall'Italia per averlo 24 ore a disposizione !

E poi recuperare l'energia dai depositi ... quali ?

L'idroelettrico? Non abbiamo forse deciso di chiuderlo in forza del principio di precauzione ?

Rimango in attesa di una risposta alle mie domande di tempo fa...

.. senti cepu ... tu che hai affrontato tutte le questioni riguardanti le energie rinnovabili ... tanto da parlare di esportazione, mi potresti dare solo alcune informazioni:

tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e quanto territorio sarebbe necessario occupare per coprire quanto importato ?

E quali sarebbero costi e ricavi ?
17 giugno 2011 15:50 - Cepu
Ancora battute, che pazienza ci vuole...allora, il sole non manca mai, gira intorno alla terra, fidati.

L'elettricità si recupera dai depositi, e di notte ne serve molta meno, sarà sufficiente eolico e idroelettrico.
17 giugno 2011 11:04 - ennio4531
.... e quando manca il sole e quindi manca l'energia elettrica, i danni a chi li chiediamo ?

.. ai cepu ...?
16 giugno 2011 13:47 - Cepu
Allora, diamogli il solare.
Danni non ne possono fare.
16 giugno 2011 10:37 - ennio4531
Versione dighe di quanto affermato da cepu...

Ecco, metti in mano a questa gente le decine di dighe. ma poi scappa di corsa.....
15 giugno 2011 13:46 - Cepu
... Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25 marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di responsabilità penale per la previdibilità di inondazione e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.

Ecco, metti in mano a questa gente una centrale atomica ma poi scappa di corsa.....
15 giugno 2011 12:26 - ennio4531
Il disatro del Vaiont.

Da un testimone oculare.

La sera del 9 ottobre, l’intero fianco del Monte Toc, per un fronte di tre chilometri ed un volume stimato in 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti, si staccò e calò, con una forza inimmaginabile, dentro l’invaso della diga che arrestava le acque del torrente Vajont, poco prima della sua confluenza con la Piave.

Si generarono due enormi ondate.

Una risalì verso est, ed i comuni di Erto e Casso. Qui la valle si allarga, e questo salvò i due capoluoghi, ma non le frazioni più vicine alla frana,
dove morirono centocinquantotto persone.

La seconda ondata, cinquanta milioni di metri cubi di acqua, fango, detriti, massi, alta un centinaio di metri, si infilò nella strettoia ad ovest della diga; un imbuto che ne accrebbe l’energia dinamica.

Prima, aveva spazzato il cantiere dove ancora si lavorava alla diga;
cinquantaquattro morti.

Uscì nella valle della Piave come un proiettile inimmaginabile, e cancellò in pochi secondi il paese di Longarone; un muro d’acqua di settanta metri, preceduto da un forte vento, che come una falce possente livellò e spianò il terreno, le case, le strutture.

La precedette una sorta di fortissimo lampo: gli elettrodotti in cortocircuito per un istante illuminarono a giorno.

Non era finita: l’onda si abbattè sull’opposto lato della valle, sulla montagna, e ne refluì caricata di nuova energia, per forza di gravità. Un secondo, devastante passaggio, che terminò l’opera di distruzione.

Millecinquecentocinquantanove morti del posto, ed almeno centocinquanta provenienti da altri luoghi.

La massa d’acqua, fango e detriti prese poi la via del fiume, e fu quella che vidi bambino.

Quante persone siano morte in quei pochi secondi, ancora oggi non lo si sa con certezza; la stima più attendibile parla complessivamente di millenovecentonove vite.

cepu... cosa dici ?

Le chiudiamo queste dighe .. sì o no ?
15 giugno 2011 11:36 - ennio4531
... il terrore ... ottima arma ... per convincere i dubbiosi ....

... cepu .. potresti chiedere a Carlo Rubbia quale sia quello stato che ha pianificato di stoccare i rifiuti da centrali atomiche in fondo al mare ?

Già che ci sei , potresti chiedere in quale sito di stoccaggio ... è stato dimenticato ?

Potresti chiedere a Rubbia, inoltre, un preventivo circa i costi e il territorio da occupare per installare impianti termodinamici (tipo Nevada Solar One) da lui fortemente sponsorizzati in sostituzione di una centrale atomica EPR da 1,6 GW ?

Tanto per avere un'idea, potresti chiedere a Rubbia qual è il volume di scorie radioattive prodotte da una centrale da EPR 1,6 GW e i tempi di decadimento della radioattività ?
13 giugno 2011 12:39 - Cepu
..il primo ticchettio si sentì verso l'ora di pranzo di quel 2 dicembre. Era cominciata la reazione a catena, e con essa l'inizio dell'era nucleare per il genere umano. Si racconta che a quel punto Fermi ordinò di far calare le barre di cadmio e disse: "Let's have lunch - andiamo a mangiare". L'esperimento fu ripreso dopo pranzo e felicemente concluso nel pomeriggio.

Essendo puramente dimostrativa, la pila originale di Fermi non produceva energia utilizzabile; tuttavia un moderno reattore elettronucleare a neutroni lenti non ne è fondamentalmente diverso. Oggi le pastiglie di uranio sono contenute in un involucro metallico ad altissima resistenza, capsule di acciaio o lega di zirconio; l'elemento moderatore può ancora essere la grafite ma è più spesso, nei modelli più diffusi, la stessa acqua di raffreddamento; il combustibile non è più l'uranio naturale ma un uranio arricchito mediante un procedimento che porta l'uranio 235 dallo 0.7 fino al 4 %. Un piccolo reattore dimostrativo a cielo aperto, con le bacchette di uranio immerse in una piscina di parecchi metri di profondità e in cui l'acqua è illuminata di un bel colore blu dal bombardamento radioattivo, fa pensare a un meraviglioso fenomeno scientifico, non al mostro che potrebbe divorare il mondo.

Anche la pila di Fermi era apparentemente innocua, eppure conteneva tutte le indicazioni sia per la produzione di energia sia per l'esplosione nucleare, entrambe basate sullo stesso elemento chiave della reazione a catena, il processo di fissione.
La pila di Fermi era dunque una creatura tecnologica straordinaria. A partire da quel modello abbiamo costruito macchine sempre più grandi, più complesse, più potenti.
Dai due-trecento megawatt elettrici dei primi esemplari siamo ormai ad una taglia media di mille e si progettano reattori da tremila megawatt: più radioattività,più calore, rischio di meltdown con conseguenze disastrose.

Negli ultimi anni per porre freno a questa tendenza al gigantismo nucleare si è iniziata la progettazione di reattori di piccola taglia, dell'ordine di cento megawatt, alcuni dei quali già in funzione. Tuttavia, oltre ad essere proporzionalmente più costosi, i minireattori non risolvono interamente il problema della sicurezza:se ciascuno di essi contiene una minore radioattività, l'insieme rappresenta un pericolo più diffuso.

L'atomo di pace diventa atomo di guerra per la presenza dell'uranio 238 che fa del reattore, lo si voglia o no, una macchina per produrre il plutonio, l'ingrediente più comune delle bombe A.
Il plutonio si forma spontaneamente durante il processo di fissione, insieme agli altri isotopi più o meno instabili, le famose scorie radioattive generate dalla trasformazione dell'uranio.
Ogni sei mesi, un anno, il combustibile deve essere sostituito.Lo si fa inserendo nuove barre di uranio al posto di quelle consumate che tuttavia non sono inerti ma cariche di tutti i prodotti della fissione in forma solida, liquida o gassosa, che continuano a emettere raggi alfa, beta e gamma.

A questo stadio la radioattività è ancora così intensa da produrre calore e imporre quindi un energico raffreddamento del materiale.
Le barre vanno prima trasferite in vasche di raffreddamento annesse alla centrale, dove ha luogo una parziale decontaminazione naturale con il decadimento dei radioisotopi a vita più breve; quindi sottoposte, in appositi impianti, a un trattamento chimico per la separazione dei vari elementi, con il recupero dell'uranio non trasformato dalla fissione e l'accantonamento del plutonio e delle altre scorie.

Si apre a questo punto il grave problema dell'eliminazione dei rifiuti radioattivi.Con vari metodi sono inceneriti,triturati,macinati,pressati,vetrificati e inglobati in fusti impermeabili a loro volta disposti in recipienti di acciaio inossidabile, veri e propri sarcofaghi in miniatura.
Queste "vergogne" dell'energia nucleare vengono nascoste nelle profondità sotterranee e marine.Non abbiamo la minima idea di quello che potrebbe succedere dei fusti con tonnellate di sostanze radioattive che abbiamo già seppellito e di quelli che aspettano di esserlo.Ci liberiamo di un problema passandolo in eredità alle generazioni future, perché queste scorie saranno attive per millenni.

La sicurezza assoluta non esiste neppure in quest'ultimo stadio del ciclo nucleare. I cimiteri radioattivi possono essere violati da terremoti, bombardamenti, atti di sabotaggio. Malgrado tutte le precauzioni tecnologiche, lo spessore e la resistenza dei materiali in cui questi rifiuti della fissione sono sigillati, la radioattività può, in condizioni estreme, sprigionarsi in qualche misura, soprattutto dai fusti calati nei fondali marini. Si sono trovate tracce di cesio e di plutonio e altri radioisotopi nella fauna e nella flora dei mari più usati come cimiteri nucleari. Neppure il deposito sotterraneo, a centinaia di metri di profondità può essere ritenuto secondo me, completamente sicuro. Sotto la pressione delle rocce, a migliaia di anni da oggi, dimenticate dalle generazioni a venire, le scorie potrebbero spezzarsi o essere assorbite da un cambiamento geologico che trasformi una zona da secca in umida, entrare quindi nelle acque e andare lontano a contaminare l'uomo attraverso la catena alimentare. A mio parere queste scorie rappresentano delle bombe ritardate. Le nascondiamo pensando che non ci saremo per risponderne personalmente. (Carlo Rubbia)
10 giugno 2011 18:55 - ennio4531
... ma sì un pò di terrore in più, come cura omeopatica, non guasta mai ...

Lo sapevate che L'Unione Europea vieta l'uso del CADMIO negli apparecchi elettrici perchè tossico e pericoloso e che la sua radioattività rimane tale per sempre, mentre le scorie radiattive da centrali nucleari decadono nel tempo ?

Lo sapavete che l'unica eccezione per il suo utilizzo riguarda i pannelli fotovoltaici ?

Lo sapevate che la motivazione addotta dalla UE per giustificare l'eccezione è stata quella di affermare che ciò era reso indispensabile '.. per conseguire gli ambiziosi obiettivi della UE in materia di energie rinnovabili...?

Voi pensate che questa motivazione sia il frutto autonomo del pensiero dei ministri UE o qualche spintarella l'abbia data le lobby interessate ai pannelli ?

Come verranno smaltiti, fra 20/25 anni, i milioni di pannelli inutilizzabili ?
10 giugno 2011 12:41 - Cepu
Speriamo bene che queste scoperte siano utili per spegnere in fretta gli attuali centri atomici, costosi e inquinanti.
9 giugno 2011 17:31 - ennio4531
(14 gennaio 2011)

fonte: La Repubblica

Journal Of Nuclear Physics – Energy Catalyzer first test – Bologna-Italy –

LA SCOPERTA CHE RIVOLUZIONERA’ TUTTO IL GENERE UMANO

Fusione nucleare a freddo "A Bologna ci siamo riusciti"

Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, è stato realizzato il processo utilizzando nichel ed idrogeno. E’ la strada per ottenere energia pulita.

"La novità assoluta sta nel fatto che tutto ciò viene prodotto da una macchina che funziona come una stufetta elettrica di casa", spiega l'ingegner Andrea Rossi
9 giugno 2011 13:43 - Cepu
May 26, 2011 10:58 AM

Solar power may be cheaper than electricity generated by fossil fuels and nuclear reactors within three to five years because of innovations, said Mark M. Little, the global research director for General Electric Co.
8 giugno 2011 23:37 - Cepu
Il Consiglio nazionale non vuole nuove centrali nucleari in Svizzera. Con una maggioranza di due contro uno, la Camera del popolo ha approvato oggi tre mozioni vicine alla posizione del Consiglio federale, che propone di abbandonare l'energia nucleare a tappe entro il 2034.
8 giugno 2011 11:53 - ennio4531
Nucleare .. brutte nuove dalla Germania.

Paradossalmente i primi a soffrire per la rinuncia al nucleare ... saranno i finanziamenti per gli impianti di energie verdi.

Pochi sanno che sui guadagni delle società produttrici di energia elettrica da nucleare grava una imposta supplementare sui profitti del 30% che ha reso nel 2010 2,3 miliardi di euro da impiegare appunto nel settore eolico-solare.

Tutti questi quattrini andranno a diminuire e ad azzerarsi nel 2022 quando tutte le centrali nucleari saranno chiuse.

Tenuto conto che in Germania il nucleare copre circa il 23% dei consumi, ci si è chiesti come le fonti rinnovabili possano in dieci anni passare dall'attuale 16% al 39% per coprire il fabbisogno nazionale e quante risorse finanziarie e quanta occupazione di territorio siano necessarie.

Dal momento che l'obbiettivo sarà impossibile da raggiungere, già si prevede che si dovrà ricorrere per coprire il buco al gas russo e il carbone che è la fonte più inquinante.

Alcuni commenti.

Dieter Zetche, presidente della Daimler 'Difficilmente potremo mantenere lo stesso livello di competitività. Il nucleare non solo è una fonte energetica a prezzi sostenibili, ma consente di non dipendere dalle impennate dei mercati... Anche le energie rinnovabili non dipendono dai mercati, ma il rischio di blackout è notevole.'

Frankfurter Zeitung " ....Le rinuncie al nucleare isolate e nazionali rischiano di essere un pugno sferrato nell'aria ".
6 giugno 2011 11:59 - ennio4531
La fuga dal nucleare da parte delle società industriali è scattata per un semplice motivo: il nucleare non gode di nessun incentivo e trova in occidente mille ostacoli (... e allora perchè insistere) , mentre le fonti alternative vengono foraggiate ad abundantia come il sol dell'avvenire.

Vi siete mai chiesti perchè le banche finanziano pannelli e pale solo da alcuni anni, mentre prima se ne infischiavano ?

Fissa sussidi e premi per fare cacca e vedrai in quanti, industrie e banche, si impegneranno a produrla !

.... «Elementare, Watson!»
6 giugno 2011 9:30 - Cepu
E’ scattata la fuga dal nucleare. Prima la Siemens ha annunciato la rinuncia a ogni investimento nel settore rompendo i ponti con l’industria atomica francese.

Poi Toshiba ha annunciato un ridimensionamento delle attività nucleari a favore delle rinnovabili e delle smart grid su cui investirà 6 miliardi di euro (“Se tutti nel mondo sono contrari all’energia nucleare non ha senso continuare a dire che questa tecnologia sarà il pilastro della nostra strategia”, ha dichiarato il presidente di Toshiba, Norio Sasaki).

Adesso – secondo quanto riporta Bloomberg – è il direttore della General Electric, Mark Little, a sostenere che il solare potrebbe essere più economico dei fossili e del nucleare nel giro di 5 anni.
2 giugno 2011 13:02 - ennio4531
Caro cepu, non essendo un politico, mi posso permettere il lusso, a differenza della Merkel, di sganciare le mie opinioni dai risultati elettorali: non ho poltrone da difendere...

Sulla coerenza dei politici mantengo da anni una congrua dose di scetticismo ... d'altra parte c'è da comprenderli: a nessuno di noi piacerebbe perdere il posto di lavoro.
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