COMMENTI
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10 settembre 2011 21:38 - domenica56
caro Cepu, mi dispiace veramente tanto sentire ancora parlare di leggi, di incidenti stradali dove come dici tu qualcuno sicuramente ha sbagliato, di patente a punti....
ma ti rendi condo di quello che dici?
hai avuto un FIGLIO, un fratello o un altro parente morto ammazzato in un incidente stradale?
penso di no ....allora attento a quello che dici, perchè i morti sulle strade , non per incidenti casuali, ma perchè qualcuno così ha deciso sono molti ed è ora di farla finita di stare a guardare la televisione come se fosse un video gioco, questa gente deve andare in carcere e ci deve rimanere altrimenti bisognerà usare altri metodi, per favore quando si fanno i commenti su questo argomento qualche volta non dimentichiamoci di chi non c'è più.
7 settembre 2011 16:42 - savpg8801
Eh, caro Cepu, lo sciorinamento ordinato e metodico delle regole dei codici è motivo di repulsa, circa l'applicazione pur anche metodica da parte dei giudicanti, da parte del Popolo; non sulle metropolitane asserzioni di onde emotive(che pur anche ci sono), ma di serie argomentazioni che conducono a un basilare concetto. La parte lesa, di norma, non si è cercata proprio nulla e avrebbe potuto, di diritto come ogni cittadino, proseguire la propria vita senza interferenze. Dal momento che, innocentemente ipotizzando, dovrà sottoporsi ad un infinito iter non di propria volontà, e dover, pure, anche dimostrare la propria innocenza, pagare avvocati, disfarsi della propria vita ed esistenza, e, qualora in vita, addivenire a estreme patologie provocate dalla conseguente situazione,
il sunto che se ne fa è quello di assoluta disparità e incongruità delle situazioni.
Altro che leggi e leggine.
Interferenze e intromissioni provocate da terze persone (anche un masso che cade su una strada ha un presupposto, come incuria e consapevolezza di poter danneggiare o uccidere, la responsabilità colpevole di un amministratore. L'omissione di soccorso può, per esempio, sfociare in un delitto volontario-non colposo- perchè fuggendo si è consapevoli che può accadere il peggio. Equivale a uccidere in differita come a farlo subito), e, quando questi atti lesivi nei confronti di persone incolpevoli di averli, eventulmente, provocati mettono codeste parti sullo stesso piano dei provocanti nelle mani di freddi ed asettici applicatori e sentenziatori di articoli del codice, è quì che io tento di ragionare.
Che le pene previste siano solo tentativi di riparazione, magari poecuniaria(l'unico modo per quantificare, purtroppo, l'occorso) o affidativa a centri sociali o a riduzioni drastiche di pena o a liberazioni tipiche di amnistie o indulti qualora si concentri l'attenzione a scopi economici( decisioni governative sana(?) bilanci), appaiono discriminanti di importanza fra le due figure: il danneggiante e il danneggiato.
Nel senso che, al limite, potrai anche ricondurre, con poco e completamente, il danneggiante alla stessa figura e caratteristica di prima, magari con gli stessi diritti civili(certi casi) o sociali, ma - M A I - dico m a i, riportare in vita il deceduto, risanare il paralizzato, ripagare il danno morale alle famiglie, al lavoro (pensa a un imprenditore che non abbia nessuno a portare avanti la propria azienda generatrice di lavoro per personale), a figli senza più genitori o viceversa, a irrecuperabili figure pressochè insosituibili per l'Umanità.
Per favore reindirizziamo il tutto a quello che è realmente l'aspetto reale ed umanitario, a prescindere da fredde enunciazioni di illustri (ma basta uno che abbia sottomano qualcosa di giurisprudenziale)legulei, di accademiche recitative con conseguenze banalmente ed informaticamente tradotte in semplice "if-then".

Tralascio tutto il mondo opportunista che gravita attorno ai fatti ed ai processi delittuosi, per decenza e per non lasciarmi troppo andare su quella che chiamate "onda emotiva" evitando di esprimermi oltre.

Ultima cosa....e se i cinque militari fossero morti? Cosa cambiava? Un mero quantificativo ragioneristico di conteggi di prove, di gradi, di indennizzi, ecc. senza pensare che anche se la pena fosse massima per il colpevole, sarebbe comunque infinitamente minimalistica rispetto ai danni prodotti.

Il concetto informatore di questo indirizzamento a porre estremo divario fra il provocante e il destinatario, rivelano un sottofondo di falso moralismo delle leggi e di chi le ha prodotte, in quanto, dal pareggiante (ed è sempre poco) concetto della "legge del taglione", si è, via via, passati dal vino all'acqua.
7 settembre 2011 16:01 - Cepu
Chiudo con il parere di un agente di PS, che ha avuto un fratello ucciso in incidente:

Il problema non è mandare in galera per quarant’anni un imbecille che ha ucciso qualcuno in un incidente quando in giro ci sono milioni di imbecilli che potrebbero farlo ogni momento ma sono un pò più fortunati, non serve a nulla, non risuscita, non consola e non previene.

Bisognerebbe che si agisse sull’educazione alla partenza, c’è chi capisce e chi non capisce, ai bambini si spiega, se non capiscono si sgridano e poi scattano le punizioni. Quello che manca è la certezza della punizione, le norme vengono moltiplicate, le sanzioni inasprite ma tutti sanno che la probabilità di essere puniti è bassissima.

I controlli su strada sono sempre meno, se uno ha i soldi può correre come vuole e sa che pagando qualche euro in più potrà dichiarare che la vettura aziendale viene usata da tutti senza controllo per cui non si possono togliere i punti a nessuno, se uno può permettersi un buon avvocato va dal Giudice di Pace che pur con tutta la buona volontà e competenza è nella maggior parte dei casi una persona non in grado di opporsi ad un avvocato di buon livello.

Bisogna che chi sale in macchina sappia che sarà controllato e sappia che se fa un sorpasso azzardato, se corre, se guida senza essere in grado sarà sanzionato e che una volta sanzionato dovrà pagare. E la contravvenzione dovrà pesare in egual misura sul cassaintegrato e su quello che ha la fabbrichetta, per uno 100 euro sono la vita, per l’altro un giro di bevute al bar dei fighetti.

Bisogna semplificare le norme, intensificare i controlli, utilizzare le tecnologie e rendere difficile sfuggire alla sanzione, senza per questo rinunciare alle garanzie per i cittadini. Un esempio: Ho preso una contravvenzione per avere circolato sulle corsie del bus, ho chiesto la foto perchè so di essere sempre attento e da quella era lampante che mi stavo spostando in un punto in cui era permesso per svoltare a destra. Per fare ricorso ho dovuto pagare quaranta euro grazie alle recenti norme(il prezzo della giustizia?), naturalmente l’ho vinto, ma purtroppo fare ricorso mi è costato più della contravvenzione oltre a qualche ora per fare e presentare il ricorso e un’intera mattinata per l’udienza… io l’ho fatto per una ragione di principio, ma è ovvio che così solo chi ha soldi da buttare o deve difendersi perchè l’ha fatta grossa può permettersi di ricorrere alla “giustizia”
7 settembre 2011 15:25 - Cepu
9 agosto 2011 – Forza un posto di blocco dei Carabinieri, sperona due Gazzelle e ferisce cinque Militari. E’ questo il bilancio di un rocambolesco inseguimento avvenuto la notte scorsa tra Copparo e Ferrara.

Un ragazzo di 24 anni, in auto con una ragazza, non ha rispettato l’alt del pattuglia ed è fuggito ad alta velocità. Immediatamente è scattato l’inseguimento, con l’intervento anche dei Carabinieri di Baura e della Radiomobile estense. Durante la folle corsa l’auto su cui viaggiavano i due giovani ha speronato due delle Gazzelle impegnate nell’inseguimento. I fuggitivi sono stati bloccati poco dopo. Sottoposti a ulteriori accertamenti sono risultati entrambi positivi al test dell’assunzione di sostanze stupefacenti e all’esame alcolemico.

Il 24enne al volante è stato arrestato, mentre i cinque Carabinieri feriti hanno riportato lesioni con prognosi fino sette giorni. Per lo “speronatore” processo per direttissima e patteggiamento con condanna a un anno e 2 mesi da scontare agli arresti domiciliari. Per il giovane che fa l’autotrasportatore il PM aveva portato davanti al giudice l’accusa di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. La condanna è stata inflitta solo per la resistenza e il danneggiamento.

Dovevano sparargli addosso ?
7 settembre 2011 15:00 - Cepu
Lucilla, sav*, siete adorabili ! Però non bisogna cedere al cuore. Di seguito il parere di un penalista, che condivido:

Per l’omicidio colposo stradale, c'è l’art. 589 comma 3 del codice penale, con pena edittale massima di 15 anni di carcere. E la ratio è la seguente: chi uccide per colpa, non ha l’intenzione di uccidere.

Per l’omicidio stradale intenzionale detto pure volontario o doloso, c'è l’art. 575 del codice penale che in determinate circostanze e in presenza di aggravanti può condurre a una sentenza di condanna all’ergastolo: carcere fino alla morte del carcerato. E la ratio è la seguente: chi uccide con l’intenzione di uccidere viola il più sacrosanto diritto inviolabile: il diritto alla vita, senza il quale gli altri diritti inviolabili non sarebbero.

Per l’omicidio stradale preterintenzionale, c'è l’art. 584 del codice penale, con pena edittale massima di 18 anni di carcere. E la ratio è la seguente: chi uccide e non ha appunto l’intenzione di uccidere, solo l’intenzione di procurare danni da percosse o da lesioni personali.

Quanto al cd. «ergastolo della patente», vi provvede l’art. 222 comma 2 del codice della strada nel caso in cui il guidatore guidi in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Quanto al nesso di causalità tra condotta criminogena ed evento criminoso, e il nesso di causalità ereditato dall’Illuminismo giuridico è il baluardo perché più non si abbiano «storie di colonne infami», vi provvede l’art. 40 del codice penale: spetta alla parte lesa o ai suoi parenti provare un tale nesso di causalità, e al giudicante, cui è impossibile chiedere che conosca a menadito l’incidentistica stradale e le dinamiche fattuali di ogni incidente stradale, spetta il compito di nominare un suo consulente tecnico d’ufficio.

«Non volevo, è stata una disgrazia»: l’imputato ha il diritto di difendersi anche mentendo, è l’unico soggetto processuale che può mentire, il pubblico ministero e l’avvocato e i testimoni non potendo. Con il suo prudente apprezzamento delle prove, là dove non esistono «prove legali» che lo vincolano, e sulla scorta del suo libero convincimento, libero in quanto almeno in astratto non condizionato da preconcetti ideologici o fideistici, il giudicante è chiamato a smentire l’eventuale menzogna dell’imputato. E a smentirla motivando, con un iter logico che non a caso in passato fu paragonato al sillogismo aristotelico: premessa maggiore e premessa minore e conclusione.

L’obbligo della motivazione discende, prima ancora che dall’art. 115 comma 2 del codice di procedura penale, dall’art. 111 comma 6 della Costituzione. E quando la ricostruzione dell’omicidio stradale operata dal giudicante non regge o quando la motivazione è omessa o è insufficiente o è illogica e contraddittoria, c’è l’impugnazione in Appello e c’è il ricorso per Cassazione. Tre gradi di giudizio, e quattro se la Cassazione accoglie il ricorso e rinvia a un nuovo giudizio.

Certo, a volte accade che il giudicante soffra di simpatie e antipatie. Bene. Nell’omicidio stradale, come immaginato dal buon Maroni e dal buon Palma e dalla stragrande maggioranza dei buoni italiani sull’onda dell’emotività che per sua essenza è irrazionale, c’è al fondo la stravagante idea che il giudicante debba simpatizzare con la vittima e i parenti della vittima e antipatizzare con l’imputato.

E questa non è civiltà del diritto. Questa è barbarie fondata sull’ordalia e sulla vendetta di sangue e sull’occhio per occhio e dente per dente. Siano garantisti il buon Maroni e il buon Palma e i buoni italiani che li seguono. Garantisti non nel senso di lassismo nell’applicazione della legge, che già esiste per l’omicidio stradale, ma nel senso di rigorosa applicazione della legge nel rispetto del diritto di difesa dell’imputato e del diritto del condannato a scontare una pena non degradante. Il resto è solo demagogia, una delle iatture dell’umanità.
6 settembre 2011 20:04 - lucillafiaccola1796
anch'Io sono 1 rompicazzi a 5 stelle! e me ne vanto... ma io buona coin i buoni e cattiva coi cattivi faccio le rappresaglie... venduto uova 3 per uova =? glielo fatte trovare spiaccicate sullo scalino del negozio, l'ho sputtanat per tutto il quartiere, ho scritto col pennarello VENNI LAVA TUA...questa manica di evasori rapinatori a rapina inpunita sarebbero facilmente spiaccicabili: perché sono stupidi. esempio concreto. ieri sera tornando a casa, abbiamo visto un cartello rosso in ci si diceva di non chiudere il portoncino interno della scala perché una chiave spezzata era rimasta nella serratura! l'amministratore era stato avvisato! essendo una serratura dioppia interno esterno, ho infilato la chiave nela serratura interna e l'ho fatta cadere, cancellato avviso e scritto T E S T I N E !!!!!!!!
LA GUERRA è GUERRA... savpg8801 ed ognuno di Noi
la deve portare avanti ogni giorno in proprio, lasciando perdere i collaborazionisti istituz!
auguri!
6 settembre 2011 13:44 - savpg8801
Amico Cepu, ovviamente non mi conosci.
Sono un rompicazzo delle istituzioni. Denuncio quando l'occasione me lo consente. Troppi dinieghi di accoglimento mi sono stati perpetrati; pochi accolti. Ormai mi conoscono i vigili, i poliziotti, gli assessori, il sindaco, i responsabili degli uffici tecnici, fiscali, di relazioni con il pubblico.
Sembra di essere l'unico scassatore di minchie. Tutti gli altri zitti...omertà...fanno i kazzi loro...girati dall'altra parte e fregatene.

Sai, un esperimento(anzi diversi) fu fatto molti anni fa.
Simulavano aggressioni sulla strada, botti di incidente, urla e schiamazzi, lamenti di persone ferite distese per terra, sgommate di fuga, spari, ecc.
Sai...la gente occhieggiava dalle finestre e poi tutti a chiuderle precipitosamente. Qualcuno che si aggirava, si allontanava quatto quatto.
Il testimone? ma quando mai! Nessuno, anche al nord, ha mai visto niente, peggio degli isolani.
Targhe ne ho prese tante, modello di macchina, eppoi, quando denunci....ma ...ci sono testimoni? Ma è sicuro? Ma non è successo niente...Ma cosa vuol denunciare...lì accadono pochi incidenti....Ma non abbiamo forze dell'ordine...Che vuole che presidiamo tutto?...E se non abbiamo neppure i soldi per ripristinare una fontanella pubblica in un parco per bambini!
Ma quando vedi nelle rotatorie le cose più raccapriccianti e pensi a denunciare.....Ma per piacere...Ma conosci gli iter burocratici che caratterizzano le nostre istituzioni?
Ci credi che io, a un processo per furto, da parte lesa a fatica ho rimediato la parte di semplice testimone e il giudicante mi ha pure fatto tacere senza deporre perchè potevo inquinare l'apparato processuale ormai definito dai cinque avvocati di difesa degli imputati-presi con prove in mano(da me fatte valere) ma subito posti in libertà?
La matrona? era fuori tiro dei miei occhi...poi è ripartita senza neanche farmi riprendere dallo spavento.
La targa...NO ?!? Sono amareggiato, allora avanti così....diamo aria ai denti e confidiamo negli angeli custodi.
.
Tu si vede che non sei un ciclista o un pedone o un portatore di handicap o mamme e girelli ecc. (parti deboli di utenti della strada).
Sono io desolato che non si possa fare niente per queste categorie, anche se sono un automobilista pure io, essendovi molte associazioni di amici della bicicletta, di pedoni, ecc. Forse enti inutili per chi ci comanda.
Allora, la propedeutica non serve.Punti della patente...nemmeno. Educazione ai maleducati cronici..mission impossible. Qualche vigiletto/a in più magari sostanti in zone ZTL o davanti al bar...neppure. Le denuncie, le querele, gli esposti, i biglietti sui parabrezza(ho provato anche quelli)...prevaricazione. Gestacci e parolacce...irritano di più il massacratore diavolo di turno che ti esce dall'abitacolo brandente chiave inglese da camion di 50 cm.(capitato a me sulla via Emilia) e che solo l'ingorgo dal camionista creato lo ha dissuaso dal disfarmi l'auto e la testa.
I vantatori da caffè di aver beffato le forze dell'ordine, poi, dove li mettiamo? E i ridanciani collezionisti di dieci multe al mese sventolanti i bollettini davanti agli amici di bar o di Network? I filmatori di peripezie inenarrabili pubblicate sui SocialNetworks cosa provano attraverso i loro occhi allucinati?
Non ci metto le droghe o l'alcool o i telefonini, ormai cose normali e scontate e troppo facili da scoprire.

Ma allora...... cosa resta??? Dai decidi tu, che l'hai capito vero?
O vuoi che te lo suggerisca insistendo su drammatiche punizioni; l'unico metodo ipotizzabile e veramente "rieducativo" se non purtroppo postumo.
6 settembre 2011 10:20 - Cepu
Savpg, per questo è stata inserita la patente a punti. CHe è poi stata edulcorata a favore dei ricchi, basta pagare e i punti non te li tolgono.

La patente a punti è stata introdotta nel codice della strada (articolo 126 bis) dal D.L. n.151 del 27 giugno 2003, modificato in alcuni punti dalla legge n. 214 del 1º agosto 2003.

La n. 214 del 2003 ha introdotto nel 126 bis la possibilità di non dichiarare l'identità del guidatore, se il proprietario del veicolo versa una maggiorazione di 250 euro, in modo che le sanzioni della patente a punti non siano applicabili.

Analoga norma non esiste negli altri Paesi europei che hanno introdotto la patente a punti.

Rendiamoci conto di chi a inserito questa edulcorazione (Berlusconi e Lunardi), vanificando l'efficacia del sistema, e teniamone conto in sede di voto.

Combattiamo giorno per giorno la maleducazione stradale. Fotografiamo e segnaliamo ai vigili le macchine parcheggiate in doppia fila, e denunciamo chi davanti a noi passa col rosso.

Quando la matrona ha tentato di ucciderti, hai preso la targa e hai fatto denuncia per tentato omicidio o no ?

NO ?!? Sono amareggiato, allora avanti così....diamo aria ai denti e confidiamo negli angeli custodi.
6 settembre 2011 9:10 - savpg8801
Considerata la gravità della cosa e la sua sottovalutazione da parte ormai di troppi, sono anche troppo calmo.
La meraviglia è che le persone che vogliono dire la"LORO" su questi temi agiscono e sentenziano con superficialità avulsa da problemi che non li toccano. Un po' come vedere centinaia di morti in un cartoon e riderci sopra o vedere schiantarsi macchine in un video gioco.
E non dovrebbe esserci il de-interessamento personale per agire e rendere blandi i comportamenti criminali, colposi(ma che significa colpa!) preterintenzionali, volontari ecc. quando si disquisisce sui modi di scrivere leggi e norme solo per codificare e pianificare "metodicamente" al tavolino e con pensiero astratto di limatori di parole (sempre che ci prendano) ma una chiara e non demagogico-buonista presa di posizione atta a, non solo a tutelare le potenziali vittime (vittima non è un concetto astratto da vocabolario, ma un occorso drammatico nella vita delle persone e nella società), ma a prevenire fattivamente e a reprimere drasticamente in modo massiccio per disinvogliare e disincentivare i criminali.
Si finisca con le buonistiche prese di posizione di tipo radicale (odiosi fautori di liberalismi per smania di numeri e di protagonismo) o sinistroide giudicante, ma via libera a un rivoltamento effettivo di ristrutturazione mirata all'eliminazione effettiva del fenomeno criminoso.
Questo è ciò che si deve incominciare a fare e presto. Altro che occhio per occhio.
Il fine non solo giustifica il mezzo, ma, a questo punto, lo impone.
E chi parla di liberare sempre di più, provi in prima o seconda persona ad avere vissuto o a vivere, magari paralizzato, questi drammi.

Una maiala in SUV con cellulare aveva sbandato contromano e mi stava investendo, me in bicicletta su una pista ciclabile cittadina delimitata da striscia gialla-tra l'altro- e solo uno stentoreo urlo a mezzo metro di distanza l'ha fatta violentemente sterzare-rischiando altro impatto. Poi si è fermata e guardava a distanza con faccia stranita....ma non ti ho mica investito...no? Allora che vuoi?...Sono assicurata.
E il legislatore o il giudicante le chiamerebbe "banali leggerezze" . Oppure l'amministratore comunale, al massimo, erigerebbe un muretto di delimitazione.

Cepu, certo che qualcuno ha sbagliato e come tua sentenza verbale lapalissiana non capisco proprio a cosa serva. Il problema invece sta nel fatto che quel qualcuno non deve essere messo in grado di sbagliare, attivando preventivamente contromisure NON "passive" ma "attive".
Dove per "passive" va inteso il muretto per cavarsi il problema della poltrona di sindaco, per "attive" invece intervenire sull'attore in modo tale che gli si possa togliere la voglia di far stronzate solo perchè è al sicuro nel suo trattore di latta, nel suo bunker da intoccabile e con la voglia solo di offendere, tanto va a casa impunito.
6 settembre 2011 0:05 - Cepu
Calmati savpg, in ogni incidente stradale dove scappa il morto c'e' qualcuno che ha sbagliato. Vuoi tornare alla legge del taglione, occhio per occhio e morto per morto ?
5 settembre 2011 21:06 - savpg8801
A Bologna, poliziotto in senso vietato per far prima, uccise una ventenne ragazza in motorino. Patteggiato 1 (uno) anno e via a casa.
Skifosi chi permette avvengano queste cose. Seppure fosse la legge, ma è indecenza bella e buona. Non ha fatto apposta, dice come chiunque omicida che crede di cavarsela con menzogne e scuse. Aveva in mano una bomba e l'ha lanciata addosso a una innocente sapendo che poteva accadere. Neppure a un cane si farebbe un'ingiuria tale. Balle che non voleva uccidere volontariamente. balle balle balle!
Uno che butta un macigno dal cavalcavia e uccide, come già avvenuto e poi dice che non voleva e lo rimandano a casa. Doppio delitto, primo perchè ha ucciso, secondo perchè è mendace.
Ancora prese di posizione giuste di associazioni quali gli amici della polizia che denunciano una recrudescenza di pirateria stradale per la maggioranza con conseguenze mortali e invalidanti specie per pedoni e ciclisti.
Altro che polemiche accademiche sulle parole che cominciano a rompere il cazzo.
5 settembre 2011 20:12 - lucillafiaccola1796
hanno ammazzato una bambina di 4 anni... dice che li hanno individuati.. non ci credo...sarano dei poveri diavoli che non c'entrano niente.. i taliani vedono lucciole per lanterne e trans per femmine... che vi volete aspettare da simili testimoni? tutti a segire il dito pendulo del kapò!
26 agosto 2011 23:34 - FFFgiovanni
la situazione non è sfuggita di mano, è tale e quale al sempre di sempre, è semplicemente aumentata la visibilità televisiva di quello che vogliono farci vedere.
Se invece di perdere tempo in proclami giustizialisti, prendessero mano alle leggi esistenti e le migliorassero, chi è fuori dalla galera per un incidente causato ieri, oggi sarebbe dentro!
la filosofia è che è meglio sguazzare nel casino delle leggi perchè una scappatoia la si trova sempre, deve funzionare così in Italia sennò che Italia sarebbe.
i veri criminali non pagheranno mai, è questo che vediamo e abbiamo imparato che accade nel nostro Paese da tanti anni a questa parte.
lascite perdere poi Renzi che è solo un imbonitore di folle ma che messo alla prova non è diverso dagli altri.
25 agosto 2011 19:08 - lucillafiaccola1796
intanto un suv ha ammazzato altre persone, ragazze....il nocciolo della questione è che se ammazzi qualcuno con la macchina o con la moto non prendi neanche 1 giorno di carcere... perché i pedoni NON vanno a benzina ed i SUV CONSUMANO PIU' BENZINA DEGLI ALTRI... LE ACCISE, LE ACCISE TUTTO IL RESTO NON CONTA MAGNA MAGNA MAGNA...
* ZIO NON C'è LA NATURA è UNA STRONZA SENZA COSCIENZA E NOI SIAMO FOTTUTI... QUESTI CRIMINALI NON PAGHERANNO MAI... A MENO CHE.....
25 agosto 2011 14:51 - domenica56
basta parlare di prevenzione, autovelox e altro, guardate il telegiornale tutti i giorni e capirete che la situazione è sfuggita di mano, BISOGNA PUNIRE SEVERAMENTE CHI UCCIDE, serve da deterrente per gli altri, con le leggi attuali con quelle da fare non interessa, ma lo facciano, BASTA PARLARE!!!!!!!
24 agosto 2011 23:42 - FFFgiovanni
il problema è antico quanto un qualsiasi strumento che se non usato correttamente da una persona mentalmente stabile ma sotto l'effetto di droghe, alcool o altro, può causare la morte.

Mi trovo in accordo con la redazione, le leggi esistono, aggravanti comprese.

ogni giorno per colpa di certi individui muoiono un sacco di brave persone, ma sono un pugnetto nella marea d'incidenti che accadono senza gravi conseguenze, però fanno clamore e i Media ci sguazzano ed ecco quindi la ghiotta occasione per chi è al governo per inventarsi nuove regole e farsi pubblicità dietro al falsa sicurezza e falso inasprimento delle pene, che ha come unico scopo quello di allargare alla massa delle altre persone che comunque causano lievi incidenti ed ad altre che comunque guidano con prodenza, le pene economiche che fanno tanto bene alle casse delle P.A.

Riagganciandomi a quanto scritto dalla Redazione, se qualcono lo ha scordato, i famigerati autovelox, vengono sempre messi su strade con velocità locali predominanti ben superiori ai limiti imposti e mai collocati a regola d'arte come legge obbliga e quando ci scappa il morto davanti a loro, è perchè quella rara volta che veramente potevano servire a fare prevenzione, gli è passato accanto il delinquente di turno che per le condizioni psico-fisiche in cui si trovava quell'autovelox sicuramente non poteva vederlo.
Però tutti altri cittadini che guidano normalmente con prudenza e non causano alcun incidente, pagano!
Solo soldi facili altro chè sicurezza.

Il dolo eventuale già esiste, non diamogli l'opportunità d'inventare altro che non serve, semmai inasprire le pene già esistenti, senza mettere le mani in tasca alle solite brave persone.

Nel DNA delle forse dell'ordine esiste l'occultamento per cogliere in flagranza di reato chi delinque, a che servono leggi che obbligano a mettere tutti i dispositivi di controllo in chiaro, se poi sia questi signori, sia le P.A., sia i Prefetti, sia i G.d.P. durante i ricorsi, se ne fregano delle leggi e a prescindere respingono tutto?
21 agosto 2011 21:03 - savpg8801
Si, cingommina, ho spiegato meglio, ma ancora meglio come la penso e non sono certamente l'unico granello di sabbia nel deserto, l'ho ampiamente espresso uno o più anni fa in altre occasioni simili e dello stesso problema.

Allora, chiariamo una cosa anzi alcune.
Noi intervenuti cosa stiamo quì a fare in questi "dibattitini"; non ho un cazzo da fare e mi passo il tempo? Anche se fosse me lo passerei dicendo stupidaggini apposta, o se le dico sono un deficiente conclamato.
Gli altri partecipanti che hanno la pazienza di leggermi (per il singolo intendo tutti) lo fanno per pietà ..ebbene, gli rispondo così va a letto tranquillo perchè l'ho fatto sentire qualcuno che finalmente ha detto qualcosa di ascoltato?
Sono un allievo che fa il tema e il prof mi corregge il compito, ma si vede che sono un somaro, perchè esprimendo le mie idee vado contro quelle del prof il quale non dovrebbe correggermi (o quanto meno discuterne) per il mio pensiero, ma eventualmente per l'esposizione, per la grammatica, e, ci siamo, per gli errori di concetto.....ma i concetti non è affatto vero che siano giusti solo i suoi, anche se di norma lo crede, ma possono essere sovvertiti; quanti allievi illustri hanno contrariato i loro maestri ed hanno avuto ragione. Oppure faccio un sacco di errori rossi e blu. Insomma, mi pare di essere tornato a studiare (a dire il vero andavo poco bene per altre distrazioni) e mi viene in mente un prof di diritto-economia che dopo la primissima interrogazione mi classificò insufficiente...Così via per due anni, quasi non mi badava, ma per lui io avevo sempre delle lacune(mai spiegato il perchè) qualsiasi cosa dicessi, anche se ripetevo a memoria..Quando ci fu un confronto con altro prof di altra sezione, interrogato, chiese al mio perchè mi appioppasse sempre insufficienze dal momento che io ne sapevo tre volte più dei suoi allievi, ai quali dava bei voti. Ecco in quali mani (e sono sempre tante) ero finito.
La qualifica iniziale me la sarei portata nella tomba.
In questi dibattitini appuro che la storia sembra ripetersi.
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Poi, tornando a noi, vorrei che i ragionamenti non venissero considerati con "metodo"(non si sa bene quale) e con ostentata "sufficienza", ma si considerasse, nella fattispecie, lo spirito delle richieste che dovrebbero condurre a importante inasprimento di queste pene -neanche da ladro di una mela, magari affamato- e a leggi che smontino la costituzionale divisione -troppo "Cicero pro domo sua"- dei poteri dello stato, in primis della Magistratura.
Anche quì la reale impunità di chi applica leggi, magari severe, alla soglia minima e alle troppo personalmente e opportunisticamente considerate, attenuanti e libertà arbitrarie di liberare o di favorire, quando anche ci sono di mezzo morti, famiglie distrutte, figli invalidati o ammazzati. Le pene devono essere dure e certe.
Si è appurato che la riconduzione a criteri di riformazione educativa non regge. Come pure il favorire la criminalità attuando continue sanatorie, indulti o amnistie. Questi istituti sono solamente strumentali spesso a fini pecuniari o di interesse di chi le propone.
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Chiamatelo come volete..omicidio di strada, di marciapiede, di passo carraio, di tangenziale, ma che venga fatto con criteri repressivi e non buonistici.
Se non si da modo alla gente di ovviare pagando, l'esempio della pena massiccia è fondamentale; non quello della patente a punti per cui basta pochissimo per reintegrarla.
21 agosto 2011 16:55 - cingommina
P.S. mi sembra che il discorso di sav (che tra l'altro e' la versione ampiamente spiegata di quello che ho scritto io) smonti completamente il tuo... e la tua risposta mi da conferma non solo di questo, ma anche che il tuo e' un discorso senza fondamenta.
21 agosto 2011 16:53 - cingommina
P.S. mi sembra che il discorso di sav smonti completamente il tuo... e la tua risposta me ne da conferma.
21 agosto 2011 16:52 - cingommina
Non regge perche' lo dici tu? A me sembra che siano molto piu' sensate le mie poche righe che tutto il tuo discorso.... comunque.... alla fine si vedra' chi avra' ragione.
20 agosto 2011 21:40 - IVAN.
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(Aridamoje...)
Cingommina, il tuo ragionamento non regge proprio. È un sofisma tirato per i capelli; i motivi sono già stati spiegati.


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Ri-chiedo scusa, SAV, ma nemmeno sul mio ultimo post intendevo innescare dibattiti.
E non si tratta di “voler chiudere la pentola”; è solo che il discorso si sta allargando, e per poterlo allargare ci dovrebbe essere intesa ALMENO sulle premesse da cui si è originata l'allargatura. Semplice questione di Metodo. Ciao.



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20 agosto 2011 14:21 - savpg8801
Volontario-da voluntas- :facoltà di volere, atto a fare qualsiasi cosa non dipendente da costrizione, esercizio di dettame della propria mente eseguito autonomamente con assenso e coscienza delle conseguenze.
Involontario : atto a fare qualsiasi cosa dipendente dal caso, da causa di forza maggiore, da costrizione, da incapacità di intendere e di volere.
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Sono un cittadino, vengo preso e drogato contro il mio volere; commetto in tale stato un delitto qualsiasi, furto, omicidio, ferimento, incendio, catastrofe, ed anche suicidio. Se muoio, finita lì, ma se sopravvivo come sono considerato dalla legge (sempre ammettendo che la legge sia giusta ed equa e non pedestremente "dura lex sed lex" frase idiota)?
Sono colpevole, innocente, mez a mez, concorso di responsabilità, faziosità del giudicante, partigianeria del giudicante, bontà o meno dell'avvocato difensore, rivoltamento di giudizio nei gradi, cavilleria del dizionario, ...insomma, sono incapace di intendere e di volere perchè indotto dalla costrizione o sono semi infermo mentale e sì..sono colpevole, ma di meno...ho le attenuanti?
E il Popolo, invece, come la pensa? In fondo le leggi dovrebbero essere fatte dal Popolo, purtroppo tramite suoi rappresentanti....ma quando sappiamo che una legge viene approvata o meno se emerge che il numerino è andato a pisciare, o era fuori per "servizio", il Popolo deve sempre porre i propri paletti e porre in giudizio il tizio in base anche alle proprie percezioni. Ma non si può per via delle solite leggi.
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Sono un conducente d'auto senza patente, so di esserlo e quindi non dovrei condurre. Lo faccio ugualmente quindi sono cosciente e consenziente di farlo pur non avendone le qualità di premessa.
Uccido e quindi sono un volontario trasgressore di norme che (proprio perchè è obbligatorio avere la patente e quindi mettere in pratica i suoi comandamenti) mi pongono nella condizione di volontarietà nell'esecuzione di un comportamento che può rivelarsi omicida; voglio guidare quando non ne ho titolo e quindi sono consenziente di possedere un mezzo, che mi consente di uccidere chi mi si para davanti, perchè non ho le basi e le istruzioni per non farlo, quindi volontarietà anche se non espressamente mirata a Mario Rossi(non se ne abbiano a male i numerosissimi dal citato nome).
Lo stesso dicasi per il drogato o l'avvinazzato, tossici per volontà.
Non per questo, tuttavia, si escluda dalle responsabilità, che definirei anche peggiori, colui che autorizzato a guidare, non pone in atto le regole e uccide. Per questo ci dovrebbero essere pure delle aggravanti al delitto volontario.
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Il solito buonismo che rilascia tutti (anche per questioni economiche-vedansi le sparate della Bonino e sua ridicola combriccola di drogaioli-fautori di ogni fuorileggiata possibile, che dice di depenalizzare perchè non c'è posto nelle carceri ecc.) sta favorendo la criminalità e non solo sulle strade dove chi ti alza il dito alla bossi è sempre più numeroso.
20 agosto 2011 10:27 - savpg8801
OK se dobbiamo chiudere la pentola, fallo pure IVAN; inutile, secondo te, continuare quando...."la nostra completa DISUNIONE .....e.....di buonsenso dovrebbero invece trovare un IMMEDIATO ED UNANIME ACCORDO nel giro di 10 secondi......." hai già deciso che quella è la linea da seguire e che, chi non è d'accordo, chi se ne frega, tanto non ne vale la pena.
Non siamo noi qwertysti tre gatti che ricostruiremo l'Italia con complotti o rivoluzioni. Ci lamentiamo e basta. Anzi incolpiamo la Casta, ma la Casta l'abbiamo creata noi Popolo al momento che abbiamo stabilito che dobbiamo essere una Democrazia, un Potere di Popolo. Ma la Casta non è un potere di Popolo, benchè messa su dal Popolo per rappresentarlo al MEGLIO, anzi, al MASSIMO. Ci è sfuggita di mano e ci ha sopraffatti come la serpe tenuta calda in seno. Ma l'Italiano doveva saperlo che poteva andare (ed è andata) così. Incolpare i Maroni o i Renzi o i Giovanardi o i Berlusconi, o i Bersani, o i Bossi, o i Tremonti.....tempo per tempo nostri duci e conduttori che abbiamo scelti quali nostri A.D.-
E con i nostri numerini poco impegnativi (leggasi voto) ce la caviamo per far lavorare altri al posto nostro. Comodità che paghiamo salata in termini di tasse, prevaricazioni, costi enormi erogati ai politici e ad ogni associazione anche tipo bocciofila, o amici del prezzemolo.
Ce la meritiamo, o lotticchiamo fra di noi (guerriglia fra poveri)facendo qualche causa, per accontentare un "offeso" ma senza ricostituire il principio dell'onestà, della dedizione, del sacrificio per tutti o discutendo semplicemente su norme che questa Casta ci ha propinate senza abolire il problema?
Prevenire piuttosto che reprimere? Mettere venti milioni di poliziotti a badare i restanti quaranta milioni di Italiani? Uno ogni due, altrimenti non conta un kazzo per "educare" l'italiano.
La teoria che un governo liberale manchi di mezzi legali di prevenzione contro i reati, è attribuita all'on. Giuseppe Zanardelli durante un discorso-programma del 1878 nella sua frase: "Reprimere e non prevenire", mitigata( non molto, a dire il vero) poco dopo dal Cairoli(presidente del Consiglio) in:
""L'autorità governativa invigili perchè l'ordine pubblico non sia turbato: sia inesorabile nel reprimere, non arbitraria nel prevenire. ""
Problemi di un tempo, problemi di oggi, però mai risolti neppure dai filosofetti quotidiani, o dagli articolisti partigiani.
20 agosto 2011 3:38 - cingommina
La legge vede come reato la guida in stato di ebbrezza e quella sotto uso di droghe e sostanze stupefacenti, quindi dal momento in cui tu prendi droga o ti ubriachi sapendo di dover poi guidare stai IRRESPONSABILMENTE e VOLONTARIAMENTE disobbedendo alla legge. L'irresponsabilita' ovviamente c'e', ma c'e' anche la lucidita VOLONTARIA di bere e farsi sapendo di doversi poi mettere alla guida di una vettura. Ognuno e' responsabile delle proprie azioni, e chi fa questo non solo viene meno alla legge ma priva qualcun altro del DIRITTo alla vita. Per tanto l'omicidio e' volontario.
20 agosto 2011 0:07 - IVAN.
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DIVIDE ET IMPERA
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'scolta, SAV...Si potrebbe ancora dissertare sul tuo ultimo post, ma ormai risulterebbe solo un'allungatura del brodo. Quindi scusa se stavolta glisso.

Anche perché, in confidenza, a me di Maroni, di Renzi, e delle loro bestialità verbali non può fregarmene di meno;
la mia partecipazione a questo thread aveva altri scopi che trascendono il mero tema in sè.

In primis, intendevo analizzare un certo tipo di REAZIONI. E ciò che mi rattrista è il dover constatare - a livello di Popolo - la nostra completa DISUNIONE anche di fronte alle questioni più semplici, su cui delle persone di buonsenso dovrebbero invece trovare un IMMEDIATO ED UNANIME ACCORDO nel giro di 10 secondi.

Infatti una cosa di cui sono convinto è che ci basterebbe un MINIMO di coesione per azzerare il rapporto di sudditanza che subiamo nei confronti della Casta.
Invece ci disaccordiamo persino su questioni elementari, come quella del presente topic, che in teoria dovremmo liquidare in 10 secondi per poi dedicare le nostre energie ad affrontare problematiche un po' più complesse.

Ma come possiamo avere la presunzione di “affrontare problematiche più complesse”, se già ci areniamo di fronte a inezie del genere?

E allora, quando vedo accadere queste cose, capisco anche il MOTIVO per cui i farabutti della Casta hanno un così facile gioco nel mantenerci in condizione di sudditanza.

In un Paese in cui basta una “Maronata” qualsiasi per provocare il “Divide et impera” da cui hanno origine TUTTI i nostri problemi sociali, il risultato non può essere altro che quello che abbiamo di fronte agli occhi:
- da una parte, una Casta di intrallazzoni che agisce indisturbata solo in funzione dei propri interessi in barba a qualunque senso del pudore;
- dall'altra parte, un Popolo confuso ed inerte che viene sistematicamente DEPREDATO, sia sul piano materiale che su quello culturale.

Quest'ultimo aspetto è il più importante, poiché in definitiva siamo NOI che, con la nostra indisposizione mentale all'analisi e al dialogo, permettiamo a questi sciacalletti spellacchiati di trattare le Istituzioni come fossero “cosa loro”, riducendole ad un semplice MEZZO per perseguire impunemente i loro interessi privati.

E qualcuno spera di invertire questo deprecabile andazzo...se già non riusciamo a concordare che uscite come la “Volontarietà di omicidio per chi guida ubriaco” sono delle STRONZATE IMMANI?
Campa cavallo.
E mentre ancora campa, provi magari a riflettere sul messaggio che intendeva comunicare il Manzoni con la metafora dei Capponi di Renzo. (Le cose non sono cambiate poi molto, da allora. Purtroppo.)



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19 agosto 2011 11:36 - ennio4531
Quando cepu scrive ' L’omicidio stradale, per chi non l’avesse capito, è un nuovo colpo all’autonomia del giudice, l’ennesimo rotolare verso un diritto bloccato in cui i margini di autonomia del stesso pm e del gip stanno diventando inesistenti.'

sono le tesi di coloro che intendono dare ai magistrati massima autonomia, e quindi arbitrarietà, nel giudicare arrivando, con le interpretazioni più assurde ( .. tanto non pagano mai !!! ), a svuotare la portata della stessa legge.

Insomma, una società in cui il potere giudiziario prevarica la volontà del parlamento.

Tra tutti i regimi, quello giudiziario è il peggiore in quanto il cittadino è alla mercè di una casta che gode dell'immunità e della irresponsabilità e non può farci nulla ....
19 agosto 2011 10:08 - savpg8801
O supremo correttore, anche un supercazzolatore, (come geografico detto locale e con simpatico "slang" vengo definito,ma non obbligatoriamente avversore personale-me ne guardo bene, IVAN-), o un suo avversore, alla fine risulta pedante come me.
A mia inutile difesa, sperando in un segno, almeno rosso, ricontinuo (tanto in DI'LA TUA ci sono dei thread che hanno milioni di pedanti interventi, quindi sono in buona compagnia).

--Cominciamo a farci avanti.
Che ci sia la solita Maronata va bene, lo sappiamo, perchè - come ho già riportato -e basta leggerlo- egli si rifà a proposte e firme popolari richieste da più parti, ma ci sono anche solite altre "maronate" anzi, smaronate, in senso lato e cioè voler ad ogni costo cavillare su ogni lato ragionamento altrui per portare avanti il proprio, tentato, raffinato ragionamento con esasperazione di continue nuove argomentazioni tipo quella dell'A e della Z. Un tipo?: ma si, però; ma si però; ripetizione infinita; c'è sempre un ma...però...! Queste progressive pedanterie che vogliono ricondurre, per opportunismo dialettico, ad escludere qualsiasi ragionamento altrui, non sono proprio indice di allineamento intelligente. Questo vale, naturalmente, per tutti. Il voler ricondurre, a proprio interesse, i discorsi aulle proprie definizioni, è semplicemente capziosa logomachia.
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Certo la petulanza dialettica è sempre contraria al raziocinio. Ma il raziocinio o "Pensiero Razionale" (ecco che si farà la pulce anche a questa espressione, magari citando qualche dizionario) è il mezzo per arrivare a definire il comportamento, ma partendo da proposte e considerazioni generiche.
Se il percepito popolare va in un senso e il "raziocinatore legiferante o quello applicante" vanno in altro senso, tutte le norme scaturite dal tavolino del ragionamento (andiamo ad esaminare quante cretinate escono col ragionamento - che sempre si rifà al pregresso, alle deduzioni, alle casistiche, agli occorsi, ai numeri, alle equazioni, alle rilevazioni storiche, al mancato pragmatismo, alle culture dei"ragionatori", ecc.) tenderanno ad essere contestate, vuoi perchè il popolaccio si fa plagiare, oppure perchè viaggia sull'onda emotiva o del passaparola convincente, o perchè c'è implicato in prima persona.
Quindi il parolone raziocinio dovrebbe, spesso, vedersela con se stesso, in quanto va sovente contro la realtà.
Se, invece di pistolare sulle parole, facessimo un buon esame della situazione per ricondurre il tutto alle percezioni comuni, sarebbe molto più costruttivo. In fondo è il concetto comune, quindi il Popolo a dover subirne le conseguenze e non coloro, da detto Popolo errando o meno in modo democratico e numerico, che sono stati delegati a rappresentarLo.
Il continuo enunciare: è così perchè così sta scritto, è concetto avvilente.
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Quante volte le Tavole della Legge vengono cambiate, modificate o abolite.
Ciò dimostra che i caporioni-capoccioni-specialisti-sotutto, hanno sbagliato nello studiarle, (detta da Cicerone: Summum jus, summa iniuria, ma da lui tratto da Terenzio: Jus summum saepe summa est malitia) e meglio sarebbe poco sentenziare, ma seguire il ditterio "error communis facit jus"; cercando di interpretarlo, si traduce: "l'errore comune fa legge", ma se è errore, potrebbe significare un "non ragionamento" a quanto pare e se si sostiene pure che tutto si deve ricondurre al ragionamento, le due cose contrastano. Cicerone diceva: Salus populi suprema lex esto. Ne deriva che, di fronte alle scritte asettiche è opportuno anteporre le reali condizioni di benessere della gente e con questo agire di conseguenza. Cosa che le leggi scritte e, per loro natura, compromissorie, non fanno.
18 agosto 2011 23:04 - IVAN.
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O impagabile SAV, salto buona parte della tua supercazzola che trasuda lontano un chilometro la tua solita avversione personale verso chi argomenta con razionalità (niente di nuovo sotto il sole, eh?), e mi concentro sull'unico paragrafo che trovo degno di nota:


• (da Savpg:) «La colposità è indice di reato comunque, ma effettuato per così dire per cause di forza maggiore e quindi trattato più blandamente.»


Solo parzialmente esatto.
Infatti l'ambito della Colposità annovera moltissime gradazioni (tu dirai che è banale sottolinearlo...ma a quanto pare da queste parti non si possono dare per scontate neanche queste elementari “banalità”).

Restando in tema di Sicurezza Stradale, è “banale” ricordare che c'è una bella differenza tra:
A) Omicidio Colposo in cui la vittima ti si getta all'improvviso sotto l'auto.
Z) Omicidio Colposo in cui guidi ubriaco ed investi un passante.

E tra i due casi estremi “A” e “Z” il Codice contempla una serie di altri casi intermedi, ognuno con specifiche e differenziate condanne a seconda della gravità del danno e della responsabilità oggettiva del guidatore.



Nella fattispecie, si sta discutendo del caso “Z”, ovvero quello in cui un guidatore provoca una morte guidando in stato di ebbrezza.

È perfettamente condivisibile che si voglia punire/prevenire nella massima misura questo tipo di comportamenti irresponsabili, ma - ripeto - l'appellarsi a voler commutare arbitrariamente la “Colposità” in “Volontarietà” è un proposito ASSURDO, che paradossalmente serve solo ad ALLONTANARCI dall'ottenere una CONCRETA riforma del Codice penale (con somma gioia di quegli stessi rei che si vorrebbero punire).

Macchè “Omicidio Volontario” del piffero. L'ambito di “Omicidio Colposo” va mantenuto PER FORZA (le configurazioni dei reati giuridici non sono mica delle “libere opinioni”, eh!); semmai bisogna INASPRIRE LE CONDANNE PER I REI DI OMICIDIO COLPOSO DI GRADO “Z”.

Il risultato è LO STESSO che si vorrebbe ottenere tramite la commutazione “Colposità/Volontarietà”...con la differenza che così non si perde tempo a perseguire strade assurde.

Ecco quella che chiamerei una “proposta sensata”, altro che Maronate di propaganda.

(...e pardon per l'eventuale “noia”, obv...ma il Pensiero Razionale è sempre “noioso”. Ecco perchè fa così fatica ad attecchire.)



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18 agosto 2011 23:01 - IVAN.
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Questo genere di “commenti” puoi tenerteli per te, Domenica.
Il fatto di non sapere rispondere alla Logica con la Logica non ti autorizza a fare uscite stizzite. Saluti.


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18 agosto 2011 21:18 - domenica56
Hai ragione Ivan, quello che c'era da dire è stato detto, anche perchè stai diventando noioso.
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