caro Cepu, mi dispiace veramente tanto sentire ancora
parlare di leggi, di incidenti stradali dove come dici tu
qualcuno sicuramente ha sbagliato, di patente a punti....
ma ti rendi condo di quello che dici?
hai avuto un FIGLIO, un fratello o un altro parente morto
ammazzato in un incidente stradale?
penso di no ....allora attento a quello che dici, perchè i
morti sulle strade , non per incidenti casuali, ma perchè
qualcuno così ha deciso sono molti ed è ora di farla
finita di stare a guardare la televisione come se fosse un
video gioco, questa gente deve andare in carcere e ci deve
rimanere altrimenti bisognerà usare altri metodi, per
favore quando si fanno i commenti su questo argomento
qualche volta non dimentichiamoci di chi non c'è più.
7 settembre 2011 16:42 - savpg8801
Eh, caro Cepu, lo sciorinamento ordinato e metodico delle
regole dei codici è motivo di repulsa, circa l'applicazione
pur anche metodica da parte dei giudicanti, da parte del
Popolo; non sulle metropolitane asserzioni di onde
emotive(che pur anche ci sono), ma di serie argomentazioni
che conducono a un basilare concetto. La parte lesa, di
norma, non si è cercata proprio nulla e avrebbe potuto, di
diritto come ogni cittadino, proseguire la propria vita
senza interferenze. Dal momento che, innocentemente
ipotizzando, dovrà sottoporsi ad un infinito iter non di
propria volontà, e dover, pure, anche dimostrare la propria
innocenza, pagare avvocati, disfarsi della propria vita ed
esistenza, e, qualora in vita, addivenire a estreme
patologie provocate dalla conseguente situazione,
il sunto che se ne fa è quello di assoluta disparità e
incongruità delle situazioni.
Altro che leggi e leggine.
Interferenze e intromissioni provocate da terze persone
(anche un masso che cade su una strada ha un presupposto,
come incuria e consapevolezza di poter danneggiare o
uccidere, la responsabilità colpevole di un amministratore.
L'omissione di soccorso può, per esempio, sfociare in un
delitto volontario-non colposo- perchè fuggendo si è
consapevoli che può accadere il peggio. Equivale a uccidere
in differita come a farlo subito), e, quando questi atti
lesivi nei confronti di persone incolpevoli di averli,
eventulmente, provocati mettono codeste parti sullo stesso
piano dei provocanti nelle mani di freddi ed asettici
applicatori e sentenziatori di articoli del codice, è quì
che io tento di ragionare.
Che le pene previste siano solo tentativi di riparazione,
magari poecuniaria(l'unico modo per quantificare, purtroppo,
l'occorso) o affidativa a centri sociali o a riduzioni
drastiche di pena o a liberazioni tipiche di amnistie o
indulti qualora si concentri l'attenzione a scopi economici(
decisioni governative sana(?) bilanci), appaiono
discriminanti di importanza fra le due figure: il
danneggiante e il danneggiato.
Nel senso che, al limite, potrai anche ricondurre, con poco
e completamente, il danneggiante alla stessa figura e
caratteristica di prima, magari con gli stessi diritti
civili(certi casi) o sociali, ma - M A I - dico m a i,
riportare in vita il deceduto, risanare il paralizzato,
ripagare il danno morale alle famiglie, al lavoro (pensa a
un imprenditore che non abbia nessuno a portare avanti la
propria azienda generatrice di lavoro per personale), a
figli senza più genitori o viceversa, a irrecuperabili
figure pressochè insosituibili per l'Umanità.
Per favore reindirizziamo il tutto a quello che è realmente
l'aspetto reale ed umanitario, a prescindere da fredde
enunciazioni di illustri (ma basta uno che abbia sottomano
qualcosa di giurisprudenziale)legulei, di accademiche
recitative con conseguenze banalmente ed informaticamente
tradotte in semplice "if-then".
Tralascio tutto il mondo opportunista che gravita attorno ai
fatti ed ai processi delittuosi, per decenza e per non
lasciarmi troppo andare su quella che chiamate "onda
emotiva" evitando di esprimermi oltre.
Ultima cosa....e se i cinque militari fossero morti? Cosa
cambiava? Un mero quantificativo ragioneristico di conteggi
di prove, di gradi, di indennizzi, ecc. senza pensare che
anche se la pena fosse massima per il colpevole, sarebbe
comunque infinitamente minimalistica rispetto ai danni
prodotti.
Il concetto informatore di questo indirizzamento a porre
estremo divario fra il provocante e il destinatario,
rivelano un sottofondo di falso moralismo delle leggi e di
chi le ha prodotte, in quanto, dal pareggiante (ed è sempre
poco) concetto della "legge del taglione", si è, via via,
passati dal vino all'acqua.
7 settembre 2011 16:01 - Cepu
Chiudo con il parere di un agente di PS, che ha avuto un
fratello ucciso in incidente:
Il problema non è mandare in galera per quarant’anni un
imbecille che ha ucciso qualcuno in un incidente quando in
giro ci sono milioni di imbecilli che potrebbero farlo ogni
momento ma sono un pò più fortunati, non serve a nulla,
non risuscita, non consola e non previene.
Bisognerebbe che si agisse sull’educazione alla partenza,
c’è chi capisce e chi non capisce, ai bambini si spiega,
se non capiscono si sgridano e poi scattano le punizioni.
Quello che manca è la certezza della punizione, le norme
vengono moltiplicate, le sanzioni inasprite ma tutti sanno
che la probabilità di essere puniti è bassissima.
I controlli su strada sono sempre meno, se uno ha i soldi
può correre come vuole e sa che pagando qualche euro in
più potrà dichiarare che la vettura aziendale viene usata
da tutti senza controllo per cui non si possono togliere i
punti a nessuno, se uno può permettersi un buon avvocato va
dal Giudice di Pace che pur con tutta la buona volontà e
competenza è nella maggior parte dei casi una persona non
in grado di opporsi ad un avvocato di buon livello.
Bisogna che chi sale in macchina sappia che sarà
controllato e sappia che se fa un sorpasso azzardato, se
corre, se guida senza essere in grado sarà sanzionato e che
una volta sanzionato dovrà pagare. E la contravvenzione
dovrà pesare in egual misura sul cassaintegrato e su quello
che ha la fabbrichetta, per uno 100 euro sono la vita, per
l’altro un giro di bevute al bar dei fighetti.
Bisogna semplificare le norme, intensificare i controlli,
utilizzare le tecnologie e rendere difficile sfuggire alla
sanzione, senza per questo rinunciare alle garanzie per i
cittadini. Un esempio: Ho preso una contravvenzione per
avere circolato sulle corsie del bus, ho chiesto la foto
perchè so di essere sempre attento e da quella era lampante
che mi stavo spostando in un punto in cui era permesso per
svoltare a destra. Per fare ricorso ho dovuto pagare
quaranta euro grazie alle recenti norme(il prezzo della
giustizia?), naturalmente l’ho vinto, ma purtroppo fare
ricorso mi è costato più della contravvenzione oltre a
qualche ora per fare e presentare il ricorso e un’intera
mattinata per l’udienza… io l’ho fatto per una ragione
di principio, ma è ovvio che così solo chi ha soldi da
buttare o deve difendersi perchè l’ha fatta grossa può
permettersi di ricorrere alla “giustizia”
7 settembre 2011 15:25 - Cepu
9 agosto 2011 – Forza un posto di blocco dei Carabinieri,
sperona due Gazzelle e ferisce cinque Militari. E’ questo
il bilancio di un rocambolesco inseguimento avvenuto la
notte scorsa tra Copparo e Ferrara.
Un ragazzo di 24 anni, in auto con una ragazza, non ha
rispettato l’alt del pattuglia ed è fuggito ad alta
velocità. Immediatamente è scattato l’inseguimento, con
l’intervento anche dei Carabinieri di Baura e della
Radiomobile estense. Durante la folle corsa l’auto su cui
viaggiavano i due giovani ha speronato due delle Gazzelle
impegnate nell’inseguimento. I fuggitivi sono stati
bloccati poco dopo. Sottoposti a ulteriori accertamenti sono
risultati entrambi positivi al test dell’assunzione di
sostanze stupefacenti e all’esame alcolemico.
Il 24enne al volante è stato arrestato, mentre i cinque
Carabinieri feriti hanno riportato lesioni con prognosi fino
sette giorni. Per lo “speronatore” processo per
direttissima e patteggiamento con condanna a un anno e 2
mesi da scontare agli arresti domiciliari. Per il giovane
che fa l’autotrasportatore il PM aveva portato davanti al
giudice l’accusa di tentato omicidio, resistenza a
pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. La condanna
è stata inflitta solo per la resistenza e il
danneggiamento.
Dovevano sparargli addosso ?
7 settembre 2011 15:00 - Cepu
Lucilla, sav*, siete adorabili ! Però non bisogna cedere al
cuore. Di seguito il parere di un penalista, che
condivido:
Per l’omicidio colposo stradale, c'è l’art. 589 comma 3
del codice penale, con pena edittale massima di 15 anni di
carcere. E la ratio è la seguente: chi uccide per colpa,
non ha l’intenzione di uccidere.
Per l’omicidio stradale intenzionale detto pure volontario
o doloso, c'è l’art. 575 del codice penale che in
determinate circostanze e in presenza di aggravanti può
condurre a una sentenza di condanna all’ergastolo: carcere
fino alla morte del carcerato. E la ratio è la seguente:
chi uccide con l’intenzione di uccidere viola il più
sacrosanto diritto inviolabile: il diritto alla vita, senza
il quale gli altri diritti inviolabili non sarebbero.
Per l’omicidio stradale preterintenzionale, c'è l’art.
584 del codice penale, con pena edittale massima di 18 anni
di carcere. E la ratio è la seguente: chi uccide e non ha
appunto l’intenzione di uccidere, solo l’intenzione di
procurare danni da percosse o da lesioni personali.
Quanto al cd. «ergastolo della patente», vi provvede
l’art. 222 comma 2 del codice della strada nel caso in cui
il guidatore guidi in stato di ebbrezza alcolica o sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Quanto al nesso di causalità tra condotta criminogena ed
evento criminoso, e il nesso di causalità ereditato
dall’Illuminismo giuridico è il baluardo perché più non
si abbiano «storie di colonne infami», vi provvede
l’art. 40 del codice penale: spetta alla parte lesa o ai
suoi parenti provare un tale nesso di causalità, e al
giudicante, cui è impossibile chiedere che conosca a
menadito l’incidentistica stradale e le dinamiche fattuali
di ogni incidente stradale, spetta il compito di nominare un
suo consulente tecnico d’ufficio.
«Non volevo, è stata una disgrazia»: l’imputato ha il
diritto di difendersi anche mentendo, è l’unico soggetto
processuale che può mentire, il pubblico ministero e
l’avvocato e i testimoni non potendo. Con il suo prudente
apprezzamento delle prove, là dove non esistono «prove
legali» che lo vincolano, e sulla scorta del suo libero
convincimento, libero in quanto almeno in astratto non
condizionato da preconcetti ideologici o fideistici, il
giudicante è chiamato a smentire l’eventuale menzogna
dell’imputato. E a smentirla motivando, con un iter logico
che non a caso in passato fu paragonato al sillogismo
aristotelico: premessa maggiore e premessa minore e
conclusione.
L’obbligo della motivazione discende, prima ancora che
dall’art. 115 comma 2 del codice di procedura penale,
dall’art. 111 comma 6 della Costituzione. E quando la
ricostruzione dell’omicidio stradale operata dal
giudicante non regge o quando la motivazione è omessa o è
insufficiente o è illogica e contraddittoria, c’è
l’impugnazione in Appello e c’è il ricorso per
Cassazione. Tre gradi di giudizio, e quattro se la
Cassazione accoglie il ricorso e rinvia a un nuovo giudizio.
Certo, a volte accade che il giudicante soffra di simpatie e
antipatie. Bene. Nell’omicidio stradale, come immaginato
dal buon Maroni e dal buon Palma e dalla stragrande
maggioranza dei buoni italiani sull’onda dell’emotività
che per sua essenza è irrazionale, c’è al fondo la
stravagante idea che il giudicante debba simpatizzare con la
vittima e i parenti della vittima e antipatizzare con
l’imputato.
E questa non è civiltà del diritto. Questa è barbarie
fondata sull’ordalia e sulla vendetta di sangue e
sull’occhio per occhio e dente per dente. Siano garantisti
il buon Maroni e il buon Palma e i buoni italiani che li
seguono. Garantisti non nel senso di lassismo
nell’applicazione della legge, che già esiste per
l’omicidio stradale, ma nel senso di rigorosa applicazione
della legge nel rispetto del diritto di difesa
dell’imputato e del diritto del condannato a scontare una
pena non degradante. Il resto è solo demagogia, una delle
iatture dell’umanità.
6 settembre 2011 20:04 - lucillafiaccola1796
anch'Io sono 1 rompicazzi a 5 stelle! e me ne vanto... ma io
buona coin i buoni e cattiva coi cattivi faccio le
rappresaglie... venduto uova 3 per uova =? glielo fatte
trovare spiaccicate sullo scalino del negozio, l'ho
sputtanat per tutto il quartiere, ho scritto col pennarello
VENNI LAVA TUA...questa manica di evasori rapinatori a
rapina inpunita sarebbero facilmente spiaccicabili: perché
sono stupidi. esempio concreto. ieri sera tornando a casa,
abbiamo visto un cartello rosso in ci si diceva di non
chiudere il portoncino interno della scala perché una
chiave spezzata era rimasta nella serratura!
l'amministratore era stato avvisato! essendo una serratura
dioppia interno esterno, ho infilato la chiave nela
serratura interna e l'ho fatta cadere, cancellato avviso e
scritto T E S T I N E !!!!!!!!
LA GUERRA è GUERRA... savpg8801 ed ognuno di Noi
la deve portare avanti ogni giorno in proprio, lasciando
perdere i collaborazionisti istituz!
auguri!
6 settembre 2011 13:44 - savpg8801
Amico Cepu, ovviamente non mi conosci.
Sono un rompicazzo delle istituzioni. Denuncio quando
l'occasione me lo consente. Troppi dinieghi di accoglimento
mi sono stati perpetrati; pochi accolti. Ormai mi conoscono
i vigili, i poliziotti, gli assessori, il sindaco, i
responsabili degli uffici tecnici, fiscali, di relazioni con
il pubblico.
Sembra di essere l'unico scassatore di minchie. Tutti gli
altri zitti...omertà...fanno i kazzi loro...girati
dall'altra parte e fregatene.
Sai, un esperimento(anzi diversi) fu fatto molti anni fa.
Simulavano aggressioni sulla strada, botti di incidente,
urla e schiamazzi, lamenti di persone ferite distese per
terra, sgommate di fuga, spari, ecc.
Sai...la gente occhieggiava dalle finestre e poi tutti a
chiuderle precipitosamente. Qualcuno che si aggirava, si
allontanava quatto quatto.
Il testimone? ma quando mai! Nessuno, anche al nord, ha
mai visto niente, peggio degli isolani.
Targhe ne ho prese tante, modello di macchina, eppoi, quando
denunci....ma ...ci sono testimoni? Ma è sicuro? Ma non è
successo niente...Ma cosa vuol denunciare...lì accadono
pochi incidenti....Ma non abbiamo forze dell'ordine...Che
vuole che presidiamo tutto?...E se non abbiamo neppure i
soldi per ripristinare una fontanella pubblica in un parco
per bambini!
Ma quando vedi nelle rotatorie le cose più raccapriccianti
e pensi a denunciare.....Ma per piacere...Ma conosci gli
iter burocratici che caratterizzano le nostre
istituzioni?
Ci credi che io, a un processo per furto, da parte lesa a
fatica ho rimediato la parte di semplice testimone e il
giudicante mi ha pure fatto tacere senza deporre perchè
potevo inquinare l'apparato processuale ormai definito dai
cinque avvocati di difesa degli imputati-presi con prove in
mano(da me fatte valere) ma subito posti in libertà?
La matrona? era fuori tiro dei miei occhi...poi è ripartita
senza neanche farmi riprendere dallo spavento.
La targa...NO ?!? Sono amareggiato, allora avanti
così....diamo aria ai denti e confidiamo negli angeli
custodi.
.
Tu si vede che non sei un ciclista o un pedone o un
portatore di handicap o mamme e girelli ecc. (parti deboli
di utenti della strada).
Sono io desolato che non si possa fare niente per queste
categorie, anche se sono un automobilista pure io, essendovi
molte associazioni di amici della bicicletta, di pedoni,
ecc. Forse enti inutili per chi ci comanda.
Allora, la propedeutica non serve.Punti della
patente...nemmeno. Educazione ai maleducati cronici..mission
impossible. Qualche vigiletto/a in più magari sostanti in
zone ZTL o davanti al bar...neppure. Le denuncie, le
querele, gli esposti, i biglietti sui parabrezza(ho provato
anche quelli)...prevaricazione. Gestacci e
parolacce...irritano di più il massacratore diavolo di
turno che ti esce dall'abitacolo brandente chiave inglese da
camion di 50 cm.(capitato a me sulla via Emilia) e che solo
l'ingorgo dal camionista creato lo ha dissuaso dal disfarmi
l'auto e la testa.
I vantatori da caffè di aver beffato le forze dell'ordine,
poi, dove li mettiamo? E i ridanciani collezionisti di dieci
multe al mese sventolanti i bollettini davanti agli amici di
bar o di Network? I filmatori di peripezie inenarrabili
pubblicate sui SocialNetworks cosa provano attraverso i loro
occhi allucinati?
Non ci metto le droghe o l'alcool o i telefonini, ormai cose
normali e scontate e troppo facili da scoprire.
Ma allora...... cosa resta??? Dai decidi tu, che l'hai
capito vero?
O vuoi che te lo suggerisca insistendo su drammatiche
punizioni; l'unico metodo ipotizzabile e veramente
"rieducativo" se non purtroppo postumo.
6 settembre 2011 10:20 - Cepu
Savpg, per questo è stata inserita la patente a punti. CHe
è poi stata edulcorata a favore dei ricchi, basta pagare e
i punti non te li tolgono.
La patente a punti è stata introdotta nel codice della
strada (articolo 126 bis) dal D.L. n.151 del 27 giugno 2003,
modificato in alcuni punti dalla legge n. 214 del 1º agosto
2003.
La n. 214 del 2003 ha introdotto nel 126 bis la possibilità
di non dichiarare l'identità del guidatore, se il
proprietario del veicolo versa una maggiorazione di 250
euro, in modo che le sanzioni della patente a punti non
siano applicabili.
Analoga norma non esiste negli altri Paesi europei che hanno
introdotto la patente a punti.
Rendiamoci conto di chi a inserito questa edulcorazione
(Berlusconi e Lunardi), vanificando l'efficacia del sistema,
e teniamone conto in sede di voto.
Combattiamo giorno per giorno la maleducazione stradale.
Fotografiamo e segnaliamo ai vigili le macchine parcheggiate
in doppia fila, e denunciamo chi davanti a noi passa col
rosso.
Quando la matrona ha tentato di ucciderti, hai preso la
targa e hai fatto denuncia per tentato omicidio o no ?
NO ?!? Sono amareggiato, allora avanti così....diamo aria
ai denti e confidiamo negli angeli custodi.
6 settembre 2011 9:10 - savpg8801
Considerata la gravità della cosa e la sua sottovalutazione
da parte ormai di troppi, sono anche troppo calmo.
La meraviglia è che le persone che vogliono dire la"LORO"
su questi temi agiscono e sentenziano con superficialità
avulsa da problemi che non li toccano. Un po' come vedere
centinaia di morti in un cartoon e riderci sopra o vedere
schiantarsi macchine in un video gioco.
E non dovrebbe esserci il de-interessamento personale per
agire e rendere blandi i comportamenti criminali, colposi(ma
che significa colpa!) preterintenzionali, volontari ecc.
quando si disquisisce sui modi di scrivere leggi e norme
solo per codificare e pianificare "metodicamente" al
tavolino e con pensiero astratto di limatori di parole
(sempre che ci prendano) ma una chiara e non
demagogico-buonista presa di posizione atta a, non solo a
tutelare le potenziali vittime (vittima non è un concetto
astratto da vocabolario, ma un occorso drammatico nella vita
delle persone e nella società), ma a prevenire fattivamente
e a reprimere drasticamente in modo massiccio per
disinvogliare e disincentivare i criminali.
Si finisca con le buonistiche prese di posizione di tipo
radicale (odiosi fautori di liberalismi per smania di numeri
e di protagonismo) o sinistroide giudicante, ma via libera a
un rivoltamento effettivo di ristrutturazione mirata
all'eliminazione effettiva del fenomeno criminoso.
Questo è ciò che si deve incominciare a fare e presto.
Altro che occhio per occhio.
Il fine non solo giustifica il mezzo, ma, a questo punto, lo
impone.
E chi parla di liberare sempre di più, provi in prima o
seconda persona ad avere vissuto o a vivere, magari
paralizzato, questi drammi.
Una maiala in SUV con cellulare aveva sbandato contromano e
mi stava investendo, me in bicicletta su una pista ciclabile
cittadina delimitata da striscia gialla-tra l'altro- e solo
uno stentoreo urlo a mezzo metro di distanza l'ha fatta
violentemente sterzare-rischiando altro impatto. Poi si è
fermata e guardava a distanza con faccia stranita....ma non
ti ho mica investito...no? Allora che vuoi?...Sono
assicurata.
E il legislatore o il giudicante le chiamerebbe "banali
leggerezze" . Oppure l'amministratore comunale, al massimo,
erigerebbe un muretto di delimitazione.
Cepu, certo che qualcuno ha sbagliato e come tua sentenza
verbale lapalissiana non capisco proprio a cosa serva. Il
problema invece sta nel fatto che quel qualcuno non deve
essere messo in grado di sbagliare, attivando
preventivamente contromisure NON "passive" ma "attive".
Dove per "passive" va inteso il muretto per cavarsi il
problema della poltrona di sindaco, per "attive" invece
intervenire sull'attore in modo tale che gli si possa
togliere la voglia di far stronzate solo perchè è al
sicuro nel suo trattore di latta, nel suo bunker da
intoccabile e con la voglia solo di offendere, tanto va a
casa impunito.
6 settembre 2011 0:05 - Cepu
Calmati savpg, in ogni incidente stradale dove scappa il
morto c'e' qualcuno che ha sbagliato. Vuoi tornare alla
legge del taglione, occhio per occhio e morto per morto ?
5 settembre 2011 21:06 - savpg8801
A Bologna, poliziotto in senso vietato per far prima, uccise
una ventenne ragazza in motorino. Patteggiato 1 (uno) anno e
via a casa.
Skifosi chi permette avvengano queste cose. Seppure fosse la
legge, ma è indecenza bella e buona. Non ha fatto apposta,
dice come chiunque omicida che crede di cavarsela con
menzogne e scuse. Aveva in mano una bomba e l'ha lanciata
addosso a una innocente sapendo che poteva accadere. Neppure
a un cane si farebbe un'ingiuria tale. Balle che non voleva
uccidere volontariamente. balle balle balle!
Uno che butta un macigno dal cavalcavia e uccide, come già
avvenuto e poi dice che non voleva e lo rimandano a casa.
Doppio delitto, primo perchè ha ucciso, secondo perchè è
mendace.
Ancora prese di posizione giuste di associazioni quali gli
amici della polizia che denunciano una recrudescenza di
pirateria stradale per la maggioranza con conseguenze
mortali e invalidanti specie per pedoni e ciclisti.
Altro che polemiche accademiche sulle parole che cominciano
a rompere il cazzo.
5 settembre 2011 20:12 - lucillafiaccola1796
hanno ammazzato una bambina di 4 anni... dice che li hanno
individuati.. non ci credo...sarano dei poveri diavoli che
non c'entrano niente.. i taliani vedono lucciole per
lanterne e trans per femmine... che vi volete aspettare da
simili testimoni? tutti a segire il dito pendulo del kapò!
26 agosto 2011 23:34 - FFFgiovanni
la situazione non è sfuggita di mano, è tale e quale al
sempre di sempre, è semplicemente aumentata la visibilità
televisiva di quello che vogliono farci vedere.
Se invece di perdere tempo in proclami giustizialisti,
prendessero mano alle leggi esistenti e le migliorassero,
chi è fuori dalla galera per un incidente causato ieri,
oggi sarebbe dentro!
la filosofia è che è meglio sguazzare nel casino delle
leggi perchè una scappatoia la si trova sempre, deve
funzionare così in Italia sennò che Italia sarebbe.
i veri criminali non pagheranno mai, è questo che vediamo e
abbiamo imparato che accade nel nostro Paese da tanti anni a
questa parte.
lascite perdere poi Renzi che è solo un imbonitore di folle
ma che messo alla prova non è diverso dagli altri.
25 agosto 2011 19:08 - lucillafiaccola1796
intanto un suv ha ammazzato altre persone, ragazze....il
nocciolo della questione è che se ammazzi qualcuno con la
macchina o con la moto non prendi neanche 1 giorno di
carcere... perché i pedoni NON vanno a benzina ed i SUV
CONSUMANO PIU' BENZINA DEGLI ALTRI... LE ACCISE, LE ACCISE
TUTTO IL RESTO NON CONTA MAGNA MAGNA MAGNA...
* ZIO NON C'è LA NATURA è UNA STRONZA SENZA COSCIENZA E
NOI SIAMO FOTTUTI... QUESTI CRIMINALI NON PAGHERANNO MAI...
A MENO CHE.....
25 agosto 2011 14:51 - domenica56
basta parlare di prevenzione, autovelox e altro, guardate il
telegiornale tutti i giorni e capirete che la situazione è
sfuggita di mano, BISOGNA PUNIRE SEVERAMENTE CHI UCCIDE,
serve da deterrente per gli altri, con le leggi attuali con
quelle da fare non interessa, ma lo facciano, BASTA
PARLARE!!!!!!!
24 agosto 2011 23:42 - FFFgiovanni
il problema è antico quanto un qualsiasi strumento che se
non usato correttamente da una persona mentalmente stabile
ma sotto l'effetto di droghe, alcool o altro, può causare
la morte.
Mi trovo in accordo con la redazione, le leggi esistono,
aggravanti comprese.
ogni giorno per colpa di certi individui muoiono un sacco di
brave persone, ma sono un pugnetto nella marea d'incidenti
che accadono senza gravi conseguenze, però fanno clamore e
i Media ci sguazzano ed ecco quindi la ghiotta occasione per
chi è al governo per inventarsi nuove regole e farsi
pubblicità dietro al falsa sicurezza e falso inasprimento
delle pene, che ha come unico scopo quello di allargare alla
massa delle altre persone che comunque causano lievi
incidenti ed ad altre che comunque guidano con prodenza, le
pene economiche che fanno tanto bene alle casse delle
P.A.
Riagganciandomi a quanto scritto dalla Redazione, se
qualcono lo ha scordato, i famigerati autovelox, vengono
sempre messi su strade con velocità locali predominanti ben
superiori ai limiti imposti e mai collocati a regola d'arte
come legge obbliga e quando ci scappa il morto davanti a
loro, è perchè quella rara volta che veramente potevano
servire a fare prevenzione, gli è passato accanto il
delinquente di turno che per le condizioni psico-fisiche in
cui si trovava quell'autovelox sicuramente non poteva
vederlo.
Però tutti altri cittadini che guidano normalmente con
prudenza e non causano alcun incidente, pagano!
Solo soldi facili altro chè sicurezza.
Il dolo eventuale già esiste, non diamogli l'opportunità
d'inventare altro che non serve, semmai inasprire le pene
già esistenti, senza mettere le mani in tasca alle solite
brave persone.
Nel DNA delle forse dell'ordine esiste l'occultamento per
cogliere in flagranza di reato chi delinque, a che servono
leggi che obbligano a mettere tutti i dispositivi di
controllo in chiaro, se poi sia questi signori, sia le P.A.,
sia i Prefetti, sia i G.d.P. durante i ricorsi, se ne
fregano delle leggi e a prescindere respingono tutto?
21 agosto 2011 21:03 - savpg8801
Si, cingommina, ho spiegato meglio, ma ancora meglio come la
penso e non sono certamente l'unico granello di sabbia nel
deserto, l'ho ampiamente espresso uno o più anni fa in
altre occasioni simili e dello stesso problema.
Allora, chiariamo una cosa anzi alcune.
Noi intervenuti cosa stiamo quì a fare in questi
"dibattitini"; non ho un cazzo da fare e mi passo il tempo?
Anche se fosse me lo passerei dicendo stupidaggini apposta,
o se le dico sono un deficiente conclamato.
Gli altri partecipanti che hanno la pazienza di leggermi
(per il singolo intendo tutti) lo fanno per pietà ..ebbene,
gli rispondo così va a letto tranquillo perchè l'ho fatto
sentire qualcuno che finalmente ha detto qualcosa di
ascoltato?
Sono un allievo che fa il tema e il prof mi corregge il
compito, ma si vede che sono un somaro, perchè esprimendo
le mie idee vado contro quelle del prof il quale non
dovrebbe correggermi (o quanto meno discuterne) per il mio
pensiero, ma eventualmente per l'esposizione, per la
grammatica, e, ci siamo, per gli errori di concetto.....ma i
concetti non è affatto vero che siano giusti solo i suoi,
anche se di norma lo crede, ma possono essere sovvertiti;
quanti allievi illustri hanno contrariato i loro maestri ed
hanno avuto ragione. Oppure faccio un sacco di errori rossi
e blu. Insomma, mi pare di essere tornato a studiare (a dire
il vero andavo poco bene per altre distrazioni) e mi viene
in mente un prof di diritto-economia che dopo la primissima
interrogazione mi classificò insufficiente...Così via per
due anni, quasi non mi badava, ma per lui io avevo sempre
delle lacune(mai spiegato il perchè) qualsiasi cosa
dicessi, anche se ripetevo a memoria..Quando ci fu un
confronto con altro prof di altra sezione, interrogato,
chiese al mio perchè mi appioppasse sempre insufficienze
dal momento che io ne sapevo tre volte più dei suoi
allievi, ai quali dava bei voti. Ecco in quali mani (e sono
sempre tante) ero finito.
La qualifica iniziale me la sarei portata nella tomba.
In questi dibattitini appuro che la storia sembra
ripetersi.
---
Poi, tornando a noi, vorrei che i ragionamenti non venissero
considerati con "metodo"(non si sa bene quale) e con
ostentata "sufficienza", ma si considerasse, nella
fattispecie, lo spirito delle richieste che dovrebbero
condurre a importante inasprimento di queste pene -neanche
da ladro di una mela, magari affamato- e a leggi che
smontino la costituzionale divisione -troppo "Cicero pro
domo sua"- dei poteri dello stato, in primis della
Magistratura.
Anche quì la reale impunità di chi applica leggi, magari
severe, alla soglia minima e alle troppo personalmente e
opportunisticamente considerate, attenuanti e libertà
arbitrarie di liberare o di favorire, quando anche ci sono
di mezzo morti, famiglie distrutte, figli invalidati o
ammazzati. Le pene devono essere dure e certe.
Si è appurato che la riconduzione a criteri di riformazione
educativa non regge. Come pure il favorire la criminalità
attuando continue sanatorie, indulti o amnistie. Questi
istituti sono solamente strumentali spesso a fini pecuniari
o di interesse di chi le propone.
--
Chiamatelo come volete..omicidio di strada, di marciapiede,
di passo carraio, di tangenziale, ma che venga fatto con
criteri repressivi e non buonistici.
Se non si da modo alla gente di ovviare pagando, l'esempio
della pena massiccia è fondamentale; non quello della
patente a punti per cui basta pochissimo per reintegrarla.
21 agosto 2011 16:55 - cingommina
P.S. mi sembra che il discorso di sav (che tra l'altro e' la
versione ampiamente spiegata di quello che ho scritto io)
smonti completamente il tuo... e la tua risposta mi da
conferma non solo di questo, ma anche che il tuo e' un
discorso senza fondamenta.
21 agosto 2011 16:53 - cingommina
P.S. mi sembra che il discorso di sav smonti completamente
il tuo... e la tua risposta me ne da conferma.
21 agosto 2011 16:52 - cingommina
Non regge perche' lo dici tu? A me sembra che siano molto
piu' sensate le mie poche righe che tutto il tuo
discorso.... comunque.... alla fine si vedra' chi avra'
ragione.
20 agosto 2011 21:40 - IVAN.
.
(Aridamoje...)
Cingommina, il tuo ragionamento non regge proprio. È un
sofisma tirato per i capelli; i motivi sono già stati
spiegati.
==============================
Ri-chiedo scusa, SAV, ma nemmeno sul mio ultimo post
intendevo innescare dibattiti.
E non si tratta di “voler chiudere la pentola”; è solo
che il discorso si sta allargando, e per poterlo allargare
ci dovrebbe essere intesa ALMENO sulle premesse da cui si è
originata l'allargatura. Semplice questione di Metodo.
Ciao.
.
20 agosto 2011 14:21 - savpg8801
Volontario-da voluntas- :facoltà di volere, atto a fare
qualsiasi cosa non dipendente da costrizione, esercizio di
dettame della propria mente eseguito autonomamente con
assenso e coscienza delle conseguenze.
Involontario : atto a fare qualsiasi cosa dipendente dal
caso, da causa di forza maggiore, da costrizione, da
incapacità di intendere e di volere.
---
Sono un cittadino, vengo preso e drogato contro il mio
volere; commetto in tale stato un delitto qualsiasi, furto,
omicidio, ferimento, incendio, catastrofe, ed anche
suicidio. Se muoio, finita lì, ma se sopravvivo come sono
considerato dalla legge (sempre ammettendo che la legge sia
giusta ed equa e non pedestremente "dura lex sed lex" frase
idiota)?
Sono colpevole, innocente, mez a mez, concorso di
responsabilità, faziosità del giudicante, partigianeria
del giudicante, bontà o meno dell'avvocato difensore,
rivoltamento di giudizio nei gradi, cavilleria del
dizionario, ...insomma, sono incapace di intendere e di
volere perchè indotto dalla costrizione o sono semi infermo
mentale e sì..sono colpevole, ma di meno...ho le
attenuanti?
E il Popolo, invece, come la pensa? In fondo le leggi
dovrebbero essere fatte dal Popolo, purtroppo tramite suoi
rappresentanti....ma quando sappiamo che una legge viene
approvata o meno se emerge che il numerino è andato a
pisciare, o era fuori per "servizio", il Popolo deve sempre
porre i propri paletti e porre in giudizio il tizio in base
anche alle proprie percezioni. Ma non si può per via delle
solite leggi.
--
Sono un conducente d'auto senza patente, so di esserlo e
quindi non dovrei condurre. Lo faccio ugualmente quindi sono
cosciente e consenziente di farlo pur non avendone le
qualità di premessa.
Uccido e quindi sono un volontario trasgressore di norme che
(proprio perchè è obbligatorio avere la patente e quindi
mettere in pratica i suoi comandamenti) mi pongono nella
condizione di volontarietà nell'esecuzione di un
comportamento che può rivelarsi omicida; voglio guidare
quando non ne ho titolo e quindi sono consenziente di
possedere un mezzo, che mi consente di uccidere chi mi si
para davanti, perchè non ho le basi e le istruzioni per non
farlo, quindi volontarietà anche se non espressamente
mirata a Mario Rossi(non se ne abbiano a male i
numerosissimi dal citato nome).
Lo stesso dicasi per il drogato o l'avvinazzato, tossici per
volontà.
Non per questo, tuttavia, si escluda dalle responsabilità,
che definirei anche peggiori, colui che autorizzato a
guidare, non pone in atto le regole e uccide. Per questo ci
dovrebbero essere pure delle aggravanti al delitto
volontario.
--
Il solito buonismo che rilascia tutti (anche per questioni
economiche-vedansi le sparate della Bonino e sua ridicola
combriccola di drogaioli-fautori di ogni fuorileggiata
possibile, che dice di depenalizzare perchè non c'è posto
nelle carceri ecc.) sta favorendo la criminalità e non solo
sulle strade dove chi ti alza il dito alla bossi è sempre
più numeroso.
20 agosto 2011 10:27 - savpg8801
OK se dobbiamo chiudere la pentola, fallo pure IVAN;
inutile, secondo te, continuare quando...."la nostra
completa DISUNIONE .....e.....di buonsenso dovrebbero invece
trovare un IMMEDIATO ED UNANIME ACCORDO nel giro di 10
secondi......." hai già deciso che quella è la linea da
seguire e che, chi non è d'accordo, chi se ne frega, tanto
non ne vale la pena.
Non siamo noi qwertysti tre gatti che ricostruiremo l'Italia
con complotti o rivoluzioni. Ci lamentiamo e basta. Anzi
incolpiamo la Casta, ma la Casta l'abbiamo creata noi Popolo
al momento che abbiamo stabilito che dobbiamo essere una
Democrazia, un Potere di Popolo. Ma la Casta non è un
potere di Popolo, benchè messa su dal Popolo per
rappresentarlo al MEGLIO, anzi, al MASSIMO. Ci è sfuggita
di mano e ci ha sopraffatti come la serpe tenuta calda in
seno. Ma l'Italiano doveva saperlo che poteva andare (ed è
andata) così. Incolpare i Maroni o i Renzi o i Giovanardi o
i Berlusconi, o i Bersani, o i Bossi, o i Tremonti.....tempo
per tempo nostri duci e conduttori che abbiamo scelti quali
nostri A.D.-
E con i nostri numerini poco impegnativi (leggasi voto) ce
la caviamo per far lavorare altri al posto nostro. Comodità
che paghiamo salata in termini di tasse, prevaricazioni,
costi enormi erogati ai politici e ad ogni associazione
anche tipo bocciofila, o amici del prezzemolo.
Ce la meritiamo, o lotticchiamo fra di noi (guerriglia fra
poveri)facendo qualche causa, per accontentare un "offeso"
ma senza ricostituire il principio dell'onestà, della
dedizione, del sacrificio per tutti o discutendo
semplicemente su norme che questa Casta ci ha propinate
senza abolire il problema?
Prevenire piuttosto che reprimere? Mettere venti milioni
di poliziotti a badare i restanti quaranta milioni di
Italiani? Uno ogni due, altrimenti non conta un kazzo per
"educare" l'italiano.
La teoria che un governo liberale manchi di mezzi legali di
prevenzione contro i reati, è attribuita all'on. Giuseppe
Zanardelli durante un discorso-programma del 1878 nella sua
frase: "Reprimere e non prevenire", mitigata( non molto, a
dire il vero) poco dopo dal Cairoli(presidente del
Consiglio) in:
""L'autorità governativa invigili perchè l'ordine pubblico
non sia turbato: sia inesorabile nel reprimere, non
arbitraria nel prevenire. ""
Problemi di un tempo, problemi di oggi, però mai risolti
neppure dai filosofetti quotidiani, o dagli articolisti
partigiani.
20 agosto 2011 3:38 - cingommina
La legge vede come reato la guida in stato di ebbrezza e
quella sotto uso di droghe e sostanze stupefacenti, quindi
dal momento in cui tu prendi droga o ti ubriachi sapendo di
dover poi guidare stai IRRESPONSABILMENTE e VOLONTARIAMENTE
disobbedendo alla legge. L'irresponsabilita' ovviamente
c'e', ma c'e' anche la lucidita VOLONTARIA di bere e farsi
sapendo di doversi poi mettere alla guida di una vettura.
Ognuno e' responsabile delle proprie azioni, e chi fa questo
non solo viene meno alla legge ma priva qualcun altro del
DIRITTo alla vita. Per tanto l'omicidio e' volontario.
20 agosto 2011 0:07 - IVAN.
.
DIVIDE ET IMPERA
*****
'scolta, SAV...Si potrebbe ancora dissertare sul tuo ultimo
post, ma ormai risulterebbe solo un'allungatura del brodo.
Quindi scusa se stavolta glisso.
Anche perché, in confidenza, a me di Maroni, di Renzi, e
delle loro bestialità verbali non può fregarmene di meno;
la mia partecipazione a questo thread aveva altri scopi che
trascendono il mero tema in sè.
In primis, intendevo analizzare un certo tipo di REAZIONI. E
ciò che mi rattrista è il dover constatare - a livello di
Popolo - la nostra completa DISUNIONE anche di fronte alle
questioni più semplici, su cui delle persone di buonsenso
dovrebbero invece trovare un IMMEDIATO ED UNANIME ACCORDO
nel giro di 10 secondi.
Infatti una cosa di cui sono convinto è che ci basterebbe
un MINIMO di coesione per azzerare il rapporto di sudditanza
che subiamo nei confronti della Casta.
Invece ci disaccordiamo persino su questioni elementari,
come quella del presente topic, che in teoria dovremmo
liquidare in 10 secondi per poi dedicare le nostre energie
ad affrontare problematiche un po' più complesse.
Ma come possiamo avere la presunzione di “affrontare
problematiche più complesse”, se già ci areniamo di
fronte a inezie del genere?
E allora, quando vedo accadere queste cose, capisco anche il
MOTIVO per cui i farabutti della Casta hanno un così facile
gioco nel mantenerci in condizione di sudditanza.
In un Paese in cui basta una “Maronata” qualsiasi per
provocare il “Divide et impera” da cui hanno origine
TUTTI i nostri problemi sociali, il risultato non può
essere altro che quello che abbiamo di fronte agli occhi:
- da una parte, una Casta di intrallazzoni che agisce
indisturbata solo in funzione dei propri interessi in barba
a qualunque senso del pudore;
- dall'altra parte, un Popolo confuso ed inerte che viene
sistematicamente DEPREDATO, sia sul piano materiale che su
quello culturale.
Quest'ultimo aspetto è il più importante, poiché in
definitiva siamo NOI che, con la nostra indisposizione
mentale all'analisi e al dialogo, permettiamo a questi
sciacalletti spellacchiati di trattare le Istituzioni come
fossero “cosa loro”, riducendole ad un semplice MEZZO
per perseguire impunemente i loro interessi privati.
E qualcuno spera di invertire questo deprecabile
andazzo...se già non riusciamo a concordare che uscite come
la “Volontarietà di omicidio per chi guida ubriaco”
sono delle STRONZATE IMMANI?
Campa cavallo.
E mentre ancora campa, provi magari a riflettere sul
messaggio che intendeva comunicare il Manzoni con la
metafora dei Capponi di Renzo. (Le cose non sono cambiate
poi molto, da allora. Purtroppo.)
.
19 agosto 2011 11:36 - ennio4531
Quando cepu scrive ' L’omicidio stradale, per chi non
l’avesse capito, è un nuovo colpo all’autonomia del
giudice, l’ennesimo rotolare verso un diritto bloccato in
cui i margini di autonomia del stesso pm e del gip stanno
diventando inesistenti.'
sono le tesi di coloro che intendono dare ai magistrati
massima autonomia, e quindi arbitrarietà, nel giudicare
arrivando, con le interpretazioni più assurde ( .. tanto
non pagano mai !!! ), a svuotare la portata della stessa
legge.
Insomma, una società in cui il potere giudiziario prevarica
la volontà del parlamento.
Tra tutti i regimi, quello giudiziario è il peggiore in
quanto il cittadino è alla mercè di una casta che gode
dell'immunità e della irresponsabilità e non può farci
nulla ....
19 agosto 2011 10:08 - savpg8801
O supremo correttore, anche un supercazzolatore, (come
geografico detto locale e con simpatico "slang" vengo
definito,ma non obbligatoriamente avversore personale-me ne
guardo bene, IVAN-), o un suo avversore, alla fine risulta
pedante come me.
A mia inutile difesa, sperando in un segno, almeno rosso,
ricontinuo (tanto in DI'LA TUA ci sono dei thread che hanno
milioni di pedanti interventi, quindi sono in buona
compagnia).
--Cominciamo a farci avanti.
Che ci sia la solita Maronata va bene, lo sappiamo, perchè
- come ho già riportato -e basta leggerlo- egli si rifà a
proposte e firme popolari richieste da più parti, ma ci
sono anche solite altre "maronate" anzi, smaronate, in senso
lato e cioè voler ad ogni costo cavillare su ogni lato
ragionamento altrui per portare avanti il proprio, tentato,
raffinato ragionamento con esasperazione di continue nuove
argomentazioni tipo quella dell'A e della Z. Un tipo?: ma
si, però; ma si però; ripetizione infinita; c'è sempre un
ma...però...! Queste progressive pedanterie che vogliono
ricondurre, per opportunismo dialettico, ad escludere
qualsiasi ragionamento altrui, non sono proprio indice di
allineamento intelligente. Questo vale, naturalmente, per
tutti. Il voler ricondurre, a proprio interesse, i discorsi
aulle proprie definizioni, è semplicemente capziosa
logomachia.
---
Certo la petulanza dialettica è sempre contraria al
raziocinio. Ma il raziocinio o "Pensiero Razionale" (ecco
che si farà la pulce anche a questa espressione, magari
citando qualche dizionario) è il mezzo per arrivare a
definire il comportamento, ma partendo da proposte e
considerazioni generiche.
Se il percepito popolare va in un senso e il "raziocinatore
legiferante o quello applicante" vanno in altro senso, tutte
le norme scaturite dal tavolino del ragionamento (andiamo ad
esaminare quante cretinate escono col ragionamento - che
sempre si rifà al pregresso, alle deduzioni, alle
casistiche, agli occorsi, ai numeri, alle equazioni, alle
rilevazioni storiche, al mancato pragmatismo, alle culture
dei"ragionatori", ecc.) tenderanno ad essere contestate,
vuoi perchè il popolaccio si fa plagiare, oppure perchè
viaggia sull'onda emotiva o del passaparola convincente, o
perchè c'è implicato in prima persona.
Quindi il parolone raziocinio dovrebbe, spesso, vedersela
con se stesso, in quanto va sovente contro la realtà.
Se, invece di pistolare sulle parole, facessimo un buon
esame della situazione per ricondurre il tutto alle
percezioni comuni, sarebbe molto più costruttivo. In fondo
è il concetto comune, quindi il Popolo a dover subirne le
conseguenze e non coloro, da detto Popolo errando o meno in
modo democratico e numerico, che sono stati delegati a
rappresentarLo.
Il continuo enunciare: è così perchè così sta scritto,
è concetto avvilente.
--
Quante volte le Tavole della Legge vengono cambiate,
modificate o abolite.
Ciò dimostra che i
caporioni-capoccioni-specialisti-sotutto, hanno sbagliato
nello studiarle, (detta da Cicerone: Summum jus, summa
iniuria, ma da lui tratto da Terenzio: Jus summum saepe
summa est malitia) e meglio sarebbe poco sentenziare, ma
seguire il ditterio "error communis facit jus"; cercando di
interpretarlo, si traduce: "l'errore comune fa legge", ma se
è errore, potrebbe significare un "non ragionamento" a
quanto pare e se si sostiene pure che tutto si deve
ricondurre al ragionamento, le due cose contrastano.
Cicerone diceva: Salus populi suprema lex esto. Ne deriva
che, di fronte alle scritte asettiche è opportuno anteporre
le reali condizioni di benessere della gente e con questo
agire di conseguenza. Cosa che le leggi scritte e, per loro
natura, compromissorie, non fanno.
18 agosto 2011 23:04 - IVAN.
.
O impagabile SAV, salto buona parte della tua supercazzola
che trasuda lontano un chilometro la tua solita avversione
personale verso chi argomenta con razionalità (niente di
nuovo sotto il sole, eh?), e mi concentro sull'unico
paragrafo che trovo degno di nota:
• (da Savpg:) «La colposità è indice di reato comunque,
ma effettuato per così dire per cause di forza maggiore e
quindi trattato più blandamente.»
Solo parzialmente esatto.
Infatti l'ambito della Colposità annovera moltissime
gradazioni (tu dirai che è banale sottolinearlo...ma a
quanto pare da queste parti non si possono dare per scontate
neanche queste elementari “banalità”).
Restando in tema di Sicurezza Stradale, è “banale”
ricordare che c'è una bella differenza tra:
A) Omicidio Colposo in cui la vittima ti si getta
all'improvviso sotto l'auto.
Z) Omicidio Colposo in cui guidi ubriaco ed investi un
passante.
E tra i due casi estremi “A” e “Z” il Codice
contempla una serie di altri casi intermedi, ognuno con
specifiche e differenziate condanne a seconda della gravità
del danno e della responsabilità oggettiva del
guidatore.
Nella fattispecie, si sta discutendo del caso “Z”,
ovvero quello in cui un guidatore provoca una morte guidando
in stato di ebbrezza.
È perfettamente condivisibile che si voglia
punire/prevenire nella massima misura questo tipo di
comportamenti irresponsabili, ma - ripeto - l'appellarsi a
voler commutare arbitrariamente la “Colposità” in
“Volontarietà” è un proposito ASSURDO, che
paradossalmente serve solo ad ALLONTANARCI dall'ottenere una
CONCRETA riforma del Codice penale (con somma gioia di
quegli stessi rei che si vorrebbero punire).
Macchè “Omicidio Volontario” del piffero. L'ambito di
“Omicidio Colposo” va mantenuto PER FORZA (le
configurazioni dei reati giuridici non sono mica delle
“libere opinioni”, eh!); semmai bisogna INASPRIRE LE
CONDANNE PER I REI DI OMICIDIO COLPOSO DI GRADO “Z”.
Il risultato è LO STESSO che si vorrebbe ottenere tramite
la commutazione “Colposità/Volontarietà”...con la
differenza che così non si perde tempo a perseguire strade
assurde.
Ecco quella che chiamerei una “proposta sensata”, altro
che Maronate di propaganda.
(...e pardon per l'eventuale “noia”, obv...ma il
Pensiero Razionale è sempre “noioso”. Ecco perchè fa
così fatica ad attecchire.)
.
18 agosto 2011 23:01 - IVAN.
.
Questo genere di “commenti” puoi tenerteli per te,
Domenica.
Il fatto di non sapere rispondere alla Logica con la Logica
non ti autorizza a fare uscite stizzite. Saluti.
.
18 agosto 2011 21:18 - domenica56
Hai ragione Ivan, quello che c'era da dire è stato detto,
anche perchè stai diventando noioso.