COMMENTI
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9 ottobre 2003 0:00 - antonio lucenti
E da qui si vede chi sono realmente gli intolleranti che privano gli altri della loro libertà: i mussulmani si sono manifestati chiaramente gretti, se ce ne fosse stato bisogno.
7 ottobre 2003 0:00 - Piera
Siamo ancora in un paese libero mi pare e ognuno è libero di vendere ciò che crede. Io comprerei la carne di maiale e gli alcolici altrove. Sono un po' allarmata dall'intolleranza che leggo in qualche intervento...
7 ottobre 2003 0:00 - Antonio Pola
Andrei a fare la spesa ove c'e` cio` che mi va bene, come d'altronde faccio adesso e come fan tutti: Forse in tutti i supermercati o negozi trovo gli stessi prodotti? No, perche` e` ad uso e comodo del commerciante, dei propri accordi con i fornitori, etc. Allora cosi` nessuno dice nulla, cosi` va bene. Per me e` lo stesso, e se colui che ha acquistato il supermercato decide di vendere cio` che gli fa comodo o vuole io sono libero di comprare dove mi pare cio` che voglio. Allora, dove e` il problema? Forse nell'imparare ad avere rispetto degli altri sintanto non costringono a fare qualcosa. La spesa uno la fa dove vuole.
Quel supermercato non ha fatto alcuna imposizione, ha fatto una scelta analogamente alle altre che fanno gli altri vendendo alcuni prodotti ed altri no. Magari per altri motivi piu` o meno condivisibili, che peraltro mi sembrano almeno piu` dignitosi di quelli del lucro!
8 agosto 2003 0:00 - paolo
Provate a pensare cosa succederebbe se un cristiano andasse a fare la stessa cosa in Arabia, Iran, Marocco o in qualsiasi altro stato musulmano.
Questa gente ha rotto i coglioni ed è ora di farglielo capire.
13 agosto 2003 0:00 - Andrea
Io proporrei subito la chiusura immediata di tutti gli esercizi gestiti da musulmani, gente incivile arretrata, maschilista e prepotente.
2 maggio 2003 0:00 - Giancarlo
é come se il mio farmacista cattolico nella sua farmacia non vendesse i preservativi perchè contro i suoi principi!!
25 aprile 2003 0:00 - michele
Buongiorno, di primo acchito direi, vado a spendere i miei soldi altrove. Però entrando nel merito della vicenda e approfondendo l'analisi, dico, se costoro sono in possesso di una licenza, se il locale è aperto al pubblico e non è un club privè, allora devono vendere tutto ciò che la loro tabella merceologica comprende e non solo una parte, quindi revoca della licenza e sanzione prevista dalle vigenti leggi in materia. ciao, Michele
17 aprile 2003 0:00 - BEAR
Credo che il servizio pubblico, come tale e' configurato un negozio, altrimenti perche' la licenza la da' il sindaco dovrebbe servire tutti e non solo una parte della comunita', quella islamica, cui e' indirizzato un market di questo tipo. Se poi la scelta e' commerciale, cioe' preferenza ad altri prodotti rispetto alla carne di maiale, questa e' una scelta imprenditoriale. Criticabile ma da rispettare. Nei nostri negozi e' cosi' da sempre, nei piccoli.
Cerchi una cosa e non c'e' e giri come un fesso per la citta'. Tutto il mondo e' lo stesso schifo, e quello che e' arrivato ha solo un colore o una religione diversa, ma sempre schifo e'.
17 aprile 2003 0:00 - franco
LIBERTA' DI VENDERE CIò CHE SI VUOLE, MA CON UN OCCHIO AL FATTO CHE è UN PUBBLICO ESERCIZIO.
9 aprile 2003 0:00 - paolo
ha ragione il sindaco
8 aprile 2003 0:00 - Andrea
Manca la risposta:
* applicano il loro diritto di scegliere cosa vendere
(in parecchi negozi in cui vado non trovo quello che cerco e non lo associo alla religione)
6 aprile 2003 0:00 - cinzia
qualora mi servisse carne di maiale o bevanda alcolica, andrei semplicemente a comprarla da un'altra parte, così come mi capita ora di andare a cercare qualche prodotto particolare, magari biologico, in supermecati diversi.
31 marzo 2003 0:00 - paolo
Libertà uguaglianza fraternità, trittico di principi nazionali Francese: Libertà per un imprenditore di fare quello che gli pare nella propria impresa senza, ovviamente, infrangere la legge ed intralciare la libertà altrui. Ma da dove salta fuori un sindaco che si occupa di cose così importanti ???
25 marzo 2003 0:00 - Ciccio
Nessun problema. Faccio 4 passi più in là. Ognuno è libero di vendere come meglio gli pare, poi, eventualmente ne pagherà le conseguenze in termini di perdita di clientela. Non si può imporre a un imprenditore come gestire la propia azienda, e poi questa può configurarasi come una scelta commerciale. Le cose sarebbero diverse se non ci fossero altri negozi che distribuiscono alcolici e carne di maiale. Ma anche qui non siamo in presenza di bene di prima necessità.
25 marzo 2003 0:00 -
penso che essendo liberi professionisti ed avendo investito il loro denaro per portare avanti il supermercato sono liberi di fare qualsiasi scelta. Cio' non significa che in quel quartiere non si vendera' piu' carne e ne' alcolici, basta rilasciare nuove licenze a chi vuole rischiare di aprire un altra rivendita.
19 marzo 2003 0:00 - Lucia
Mi sono sempre professata non razzista... ma anche se le mie simpatie sono sensibilmente più vicine all'Islam rispetto al monopolio\regime americano, trovo che alcune loro fissazioni siano ridicole! Conosco islamici che bevono e mangiano maiale.... un po' come quei cristiani che il venerdì non onorano solo il pesce! Che pazienza!!! Dove la religione travalica il buon senso ci si scontra sempre con una GRANDE ignoranza!
19 marzo 2003 0:00 - Luigi
Gradirei un chiarimento da parte di coloro che che sono contrari al fatto che dei propretari di un supermercato a Evry abbiano deciso di non vendere alcoolici e carne di maiale in quanto islamici. In particolare mi rivolgo a coloro che infieriscono con "tornassero a casa loro", "revocategli il visto", "a casa, a casa", assumendo che le persone in questione siano arabi o quanto meno extracomunitari. Il servizio parla di ISLAMICI, non di ARABI o quant'altro. Un francese non puo' essere Islamico? O, se vi piace di piu', un Islamico non puo' essere francese? Roberto Baggio non è forse Buddhista? Ritengo l'assunzione che un islamico non possa essere francese una posizione assolutamente razzista e che conferma che chi fa affermazioni in questa direzione e' manifestamente in mala fede. Riporto il testo dell'articolo per chi non lo avesse letto: A Evry, vicino Parigi, e' in atto un contenzioso tra la gestione di un supermercato e il Sindaco. Il supermercato di un quartiere, rilevato da due fratelli di religione islamica, non vende piu' alcolici ne' carne di maiale. Al Sindaco socialista Manuel Valls la novita' non piace, la trova inaccettabile e pretende che sugli scaffali torni la stessa merce di prima, pena un intervento piu' deciso da parte sua. La domanda: Cosa faresti se tu, consumatore, vivessi in questo quartiere di Evry? Le possibili risposte: - darei ragione al Sindaco - chiederei che fosse subito revocata la licenza - chiederei che fosse abolita ogni licenza per favorire l'arrivo di concorrenti - andrei a fare la spesa piu' lontano - finalmente un buon posto dove andare a fare la spesa
18 marzo 2003 0:00 - Luca
Il sondaggi è molto tendenzioso. Non mi pare ci sia nessuna legge che obblighi a vendere certi prodotti e altri no. Nessun supermercato vende tutti i prodotti esistenti sul mercato. Molto più grave per i rischi legati ala salute è il caso di quelle farmacie che non vendono profilattici perché glielo ha detto il papa. Sarebbe il caso di interessarsi di cose serie.
15 marzo 2003 0:00 - giulio
Ma perchè non chiudiamo la questione una volta per tutte siamo o non siamo noi occidentali i "padroni cattivi" del mondo: inondiamoli di cassette porno bombardiamo i loro Paesi di immagini "ludiche", costringiamo i loro ricchi (lo 0,1% della popolazione) a investire in megasupermarket, nel giro di un decennio l'Islam avrebbe chiuso! Poichè esso si nutre di povertà e ignoranza!
13 marzo 2003 0:00 - Andrea
Vado da un'altra parte, se nella lista della spesa ho inserito alcolici e carne di maiale! Strano però... vino... birra... Francia=champagne... liquori... ma anche wurstel... spiedini... scatolette di ragù vari... E il reparto macelleria? sgozzerebbero il bestiame, alla musulmana maniera? Vado da un'altra parte... COMUNQUE!
10 marzo 2003 0:00 - Gio
Penso che devono adeguarsi alla civiltà in cui vivovo e che la Francia non è una regione di musulmani. Se stanno scomodi possono ritornare tranquillamente nella loro regione d'origine. Hanno già rotto abbastanza con i loro modi da preistorici ed i loro comportamenti. Sono venuti loro nel nostro paese, non li abbiamo certamente chiamati tanto meno invitati. Appoggio pienamente il sig. sindaco francese. Bisogna fare molta attenzione nel dare licenze a stranieri altrimenti vivremo momenti veramente drammatici. Già stanno togliendo il lavoro ai connazionali e poi chissà dove finiremo.
7 marzo 2003 0:00 - pietro
li farei tornare in arabia saudita!!
7 marzo 2003 0:00 -
Non mi sembra che Allah proibisca la vendita di carne di maiale e alcolici, ma solo il loro consumo. Quindi non capisco il senso di quelle oche stanno facendo al market di quartiere..
5 marzo 2003 0:00 - lucio
questo sì che è un grave problema che affligge l'umanità! ma stiamo scherzando? la soluzione è semplice: se al supermercato non vendono i prodotti che ci interessano boicottiamo il negozio! così magari i gestori si persuadono a vendere alcolici etc e nel frattempo chiediamo al sindaco di abolire le licenze che garantiscono privilegi e non diritti.
1 marzo 2003 0:00 - ALESSANDRO BIAGIOTTI
SANZIA TUTTI SIAMO OSPITI DI QUESTO MONDO.
28 febbraio 2003 0:00 - alessandro biagiotti
Visto che siamo in Francia un paese libero, i fratellini saranno liberi di vendere che gli pare! Che dire dei macellai che non vendono il Lampredotto? E a me mi tokka andare in centro a Firenze a trovate il mio amato lampredotto! ( Lo so a ME MI non si dice)
25 febbraio 2003 0:00 - Pietro
Potrei andare in Iran a vendere gli alcolici e carne di maiale che non mi fanno trovare vicino a casa mia. Cosa mi succederebbe? Sarebbe il caso di pensare anche alle esigenze dei non-islamici. Se una persona rifiuta la carne di maiale, deve solo fare a meno di comperarla. Questo, per ora, è ancora un paese abbastanza libero.
27 febbraio 2003 0:00 - sanzia
Gli Islamici devono capire, ma non so se ci riusciranno, che sono ospiti e che, quindi, devono rispettare gli usi, i costumi e le leggi di chi li ospita. Se nel mercato, trovano la carne di maiale o gli alcolici: qual'e' il problema? Saranno ancora piu' benedetti da Allah. Non scrivo il mio cognome, e me ne duole molto, perche' temo ritorsioni da parte di queste brave persone. Nel quartiere dove abito ce ne sono abbastanza e sono facilmente individuabile sull'elenco telefonico.
25 febbraio 2003 0:00 - Serman
Credo che ognuno sia libero di vendere cio' che vuole, ci sono altri supermercati. Si sopravvive anche senza maiale ed alcolici.
24 febbraio 2003 0:00 - stefania
Penso che in un mondo in cui razze e religioni non sono più geograficamente separate con nettezza l'uomo debba imparare la tolleranza e il rispetto reciproco.Il rispetto reciproco impone che decisioni personali non vengano sopraffatte dall'altrui credo religioso; dunque un supermercato deve vendere alcolici e carne di maiale poi il mussulmano sarà libero di non comprarli e chi è di altra fede religiosa si
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