COMMENTI
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8 ottobre 2006 0:00 - alfredo
Per davide

Non è cosi' semplice come credi, parli di meccanismi che non conosci.
Come in ogni cosa esiste il reale pericolo di " cose strane", ci sono in giro anche medicinali fasulli.
Fuori da un rigoroso meccanismo di controllo vi è un mondo ancora più sconosciuto.
Il latte in polvere non è stato sequestrato tutto tranquillo.
Chissà che giri ha fatto.
8 ottobre 2006 0:00 - alfredo
Per collaboratore

Non ho mai chiesto ai miei collaboratori di giurare sulle percentuali di successo della crescina, prodotto che come altri non ho mai voluto tra i coglioni.
La perdita di immagine che ogni collaboratore subisce ha una ricaduta sulla mia e sulla mia farmacia.
Poi è anche vero che tra i titolari ci sono farmacisti poco seri ma anche tra i collaboratori.
Voglio vedere alla coop cosa vi dovete trovare a dire.
Fatti questa domanda!!!!!!!!!!!!!
Oppure apri la tua parafarmacia e datti la risposta da solo.
8 ottobre 2006 0:00 - Francesco
Per Alfredo.

Asino di un farmacista, rispondi alle mie domande: l'integratore xxxxxxxxxx lo vendi o non lo vendi nella tua strafottuta farmacia?
Come contribuisce la tua professionalità da scimmia titolare di una farmacia (che ritieni diversa da quella del farmacista che opera di un reparto farmacia di un supermercato) ad evitare che un integratore che non serve ad un cazzo oltre che ad arricchirti vada a finire nello stomaco di un malcapitato?
La croce che indica la tua farmacia come deve essere interpretata dagli avventori? Come un invito a farsi il segno della croce prima di entrare ad acquistare le porcherie che hai negli scaffali?
Visto che ci siamo, perché non rispondi alla domanda di Collaboratore sulle percentuali di aumento del diametro del capello sbandierata da Giuliani per il suo prodotto Bioscalin?
Basta la formula "solo in farmacia" per far diventare buono un prodotto di merda?
Il tuo motto, farmacista presuntuoso e pidocchioso, è soltanto "pecunia non olet"?

8 ottobre 2006 0:00 - farmacista
Per collaboratore

Scusa,mi ero dimenticato di rispondere.Lo faccio ora.
Nessun cliente mi ha mai posto domande sulle percentuali di successo,spesso invece mi chiedono se funzionano:parliamo di Crescina,Bioscalin o prodotti dimagranti.
Di solito rispondo che questi prodotti non fanno miracoli,sono considerati integratori(a parte la Crescina)e sicuramente un aiuto lo danno.Le percentuali le lascio fare alle case farmaceutiche,io non ho mezzi per confermarle o meno.
Per il discorso della Crescina,il prezzo molto elevato ne limita gli acquisti del cliente;a costoro che non possono o non vogliono spendere cifre elevate consiglio altri prodotti alternativi a prezzi molto più accessibili.E visto che molti tornano a prendere questi prodotti,deduco che ne siano rimasti abbastanza soddisfatti.

Davide,chi blocca la commercializzazione di un prodotto o di alcuni lotti di esso è il ministero della salute.Viene inviata quindi la segnalazione agli ordini dei farmacisti provinciali o alle ASL.Da qui sempre telematicamente viene mandato segnalazione a tutte le farmacie del territorio competente.Come si può notare il sistema è rapido,capillare ed estremamente sicuro.Ma nei supermercati,nelle parafarmacie o in altri piccoli esercizi commerciali che possono vendere farmaci,da chi,quando e come arriva la segnalazione?

Francesco
ti riveli per quello sei,un gran fancazzista invidioso.Vai a lavorare!
8 ottobre 2006 0:00 - Davide
Ma scusatemi, i farmacisti assaggiano e provano personalmente tutti i prodotti che vendono in modo da poter segnalare immediatamente la pericolosità di alcuni di questi? O è qualche altro più in alto che si deve assicurare della bontà del prodotto venduto? Dal discorso di Alfredo sembra che il decreto Bersani abbia dato mano libera anche ai senegalesi sulle spiaggie di vendere medicinali, e quindi meno rintracciabili. Ma da che mondo è mondo l'imbecille "fai da te" esiste anche in campo curativo ed a volte è il farmacista e spesso è il paziente.
Il prodotto "cattivo" è sempre rintracciabile, ovunque esso sia, con una percentuale attorno al 95% e recenti casi lo dimostrano( latte in polvere, se non ricordo male o la sua confezione)
7 ottobre 2006 0:00 - alfredo
Al parassita francesco

Essere involontariamente partecipe di un tuo avvelenamento mi riempirebbe il cuore di gioia.
L'umanità intera ne trarrebbe beneficio.
Sei piccolo , molto piccolo.
Hai smesso di fare il professorone.
Hai imparato la filastrocca del comunista perfetto a memoria.
Non sai dire altro.
Coglione!!!!!!!!!!!
Va a lavorare
Parassita!!!!!!!!!!!!!!!
7 ottobre 2006 0:00 - Collaboratore
Per Farmacista (o per qualunque altro titolare).

Avevo rivolto una domanda a Farmacista riguardo ad alcuni prodotti (Bioscalin, Crescina, ecc.) facendo presente che mi trovavo in imbarazzo con i clienti quando mi chiedevano chiarimenti sulle percentuali di successo ottenute da questi prodotti.
Farmacista non mi ha risposto. C'è qualche altro titolare che può dirmi se ci crede nelle percentuali di successo nella ricrescita dei capelli indicate dalla pubblicità del prodotto?
Per ovvie ragioni non rivolgo la domanda al mio titolare.
7 ottobre 2006 0:00 - BULSARINO
Grande Alfredo!!!!!!

e Mamma mia Quanta Paura di non poter controllare Queste fiumane di medicinali che escono completamente dal controllo per un eventuale ritiro in caso di pericolosita' delle sostanze in essi contenute!
7 ottobre 2006 0:00 - Francesco
Per Alfredo.

Lei, farmacista presuntuoso, nei suoi scaffali ce l'aveva o ce l'ha l'integratore xxxxxxxxxxxxxx?
Se io compro questo integratore nella sua farmacia e mi avveleno, che mi frega se la sua organizzazione merdosa riesce a bloccare la vendita in tutto il territorio nazionale?
Naturalmente le colpe, per lei, sono di Bersani perché uno schifosissimo prodotto viene venduto anche nei supermercati, perché voi continuate a pretendere il monopolio degli avvelenamenti.
Quanti prodotti sono stati ritirati dal mercato, sui quali lei e i suoi degni compari avete fatto soldi a palate prima che venissero ritirati?
7 ottobre 2006 0:00 - alfredo
Riceviamo comunicazione dal Ministero della Salute

Segnalazione di reazione avversa per consumo di integratore alimentare xxxxxxxxx prodotto ayurvedico

A seguito di segnalazione di reazione avversa grave , coagulopatia disseminata , piastrinopenia ed ematomi diffusi , ritenuta correlata ad intossicazione da metalli pesanti verificatasi a seguito di ingestione di integratore xxxxxx prodotto da xxxxx in India .....
Le analisi hanno evidenziato alti livelli di metalli pesanti : rame, mercurio,piombo,cromo , nichel,cadmio, oltre a elevati livelli di arsenico.
Si dispone la verifica e la rintracciabilità del prodotto commercializzato......e vallo a rintracciare tu adesso....
Oggi stesso ho fatto segnalazione urgente all'asl di una reazione avversa ( ricovero al pronto soccorso ) a seguito di somministrazione di un noto OTC.
Segnalazioni simili ne riceviamo quasi tutti i giorni.

Non li ritroveranno mai dove sono finiti tutti quei prodotti!!!!!!!!

Bene signori liberisti bersanisti del cazzo che sputate sull'organizzazione territoriale delle farmacie questo è uno dei molti esempi in cui se i prodotti che vantano proprietà terapeutiche fossero evasi solo nelle farmacie sarebbe stato possibile lo stop IN MENO DI 24 ORE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.
Ma visto che anche " cani e porci " vogliono " il mercato " anche dal barbiere ....cazzi vostri.
La farmaco-vigilanza è solo una delle molteplici garanzie , andata a mignotte, che la rete delle tanto odiate farmacie vi ha concesso il lusso di godere.
Era tutto gratis
Non basta la presenza fisica del farmacista per vendere prodotti medicinali.
E ' l'organizzazione generale e l'integrazione sanitaria del mondo farmaceutico CHE GARANTIVA la tutela della salute pubblica.
Se un prodotto vanta proprietà terapeutiche E' UN FARMACO e come tale deve essere trattato , altrimenti è un'altra cosa.
Non vi era nulla di scandaloso ed anacrinostico quello che si è smantellato.
Ad ogni modo visto che tanto prima o poi le lobby politico-economiche ( altro che lobby delle farmacie ...) in nome delle leggi del mercato hanno voluto tutto questo ne prendiamo atto.
Perdiamo da una parte ma prendiamo da un'altra....ma tutti perdiamo un po di garanzia e sicurezza.
La riforma è stata fatta , va bene cosi'.
Ma il cittadino consumatore è stato preso per il culo ed usato da emerito coglione in nome e per una battaglia ( e contro una categoria ...coglione due volte ...) in cui tutto interessava all'infuori della tutela della sua salute.
Coglioni.!!!!
4 ottobre 2006 0:00 - BULSARINO
e intanto le rapine alle farmacie sono all'ordine del giorno....a PRATO!!

Caro sindaco Romagnoli....siamo impauriti da queste continue Rapine....cari uomini della sinistra che apre le frontiere a tutti compresi i Detenuti e chiude le porte al piccolo commerciante a al libero professionista...........SIAMO IMPAURITI!!!!!

UNA RAPINA AL GIORNO!! ed io che devo fare la guardia anche per conto mio all'ora della chiusura perche' le guardie giurate fanno a come par loro!!!

AVETE FATTO ENTRARE TUTTI E DI TUTTO!!!

BASTA!!!!
1 ottobre 2006 0:00 - Collaboratore
Per Farmacista.

Non conosco i particolari dei margini dei singoli prodotti perché sono cose che non tratto io, ma il titolare.

E' vero che se non scende il costo del ticket il paziente non si rende conto direttamente della diminuzione della spesa sanitaria. Però non mi pare giusto dire che la cosa non lo riguarda.

Io uso AZ15 come dentrifricio, ma non lo compro nella farmacia dove lavoro perché costa molto di più.

A proposito di altri prodotti, devo dire che mi crea imbarazzo rispondere alle domande dei clienti che mi chiedono come fanno a misurare le percentuali di arresto della caduta dei capelli o quelle di ricrescita (Bioscalin, Crescina, ecc.). Ritengo che parlare di 52,7%, 61,8% o altro sia una cosa molto stupida e per nulla dimostrabile e cerco di arrampicarmi sugli specchi. Lei come si comporta in questi casi, visto che sono prodotti che costano molti soldi?
Saluti.


Per quanto riguarda gli shampoo,dentifrici eccetera,mi spieghi che prezzi praticate nella tua farmacia?Questa estate per curiosità sono andato alla coop per vedere quanto erano più bassi i prezzi di alcuni parafarmaci rispetto a quelli venduti in farmacia.
Ho notato con stupore che i prezzi erano quasi gli stessi di quelli applicati dalle farmacie: alcuni prodotti costavano uguali,su altri c'era un risparmio del 5-10%,su altri 15-20%,con punta massima del 30% su un solo prodotto.
Prima di riportare luoghi comuni che nelle farmacie tali prodotti costano 2-3 tanto,meglio andare a controllare.E già molti clienti lo fanno,notando che i risparmi al supermercato sono davvero risicati.
Ultima considerazione:se facessimo uno sconto inconzionato del 20% su latti,dentifrici,alimenti per l'infanzia,shampoo,potrei anche abbandonare tutte le suddette linee visto che l'utile andrebbe totalmente a farsi friggere e ci sarebbe il rischio di perdite.Dai un'occhiata ai prezzi di acquisto dai grossisti,ti renderesti conto che non dico balle.Un discorso diverso si può fare sui prodotti di consiglio,o quelli non brand.
30 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Pierino.

Il cittadino che si preoccupa del costo dei farmaci non ficca il naso nelle faccende altrui, ma si preoccupa delle proprie finanze.
Probabilmente lei sta dietro il banco e mi vede come un pollo da spennare; io che sto davanti al banco cerco di fare il possibile per non essere spennato più del necessario.
30 settembre 2006 0:00 - Pierino
Caro francesco ti dico solo una cosa:sei un parassita nato uno che non ha voglia di fare un cazzo e pensa sempre agli affari degli altri e non ai propi.
Devi sapere che I prezzi troppo bassi rendono la popolazione povera e piena di immondizie.
30 settembre 2006 0:00 - farmacista
Per Collaboratore:

Davide aveva posto una domanda che chiedeva conferme se c'erano stati ribassi consistenti sui farmaci da inizio anno,come aveva letto su qualche giornale.Ho quindi spiegato su quali farmaci ci sono stati i ribassi;ho poi commentato che secondo me questi ribassi non riguardano le tasche del cittadino.Se un paziente cronico viene tutti i mesi in farmacia con diciamo 3 ricette del SSN e una bianca di un farmaco antitrombotico e spende sempre 12euro del ticket più 20 del farmaco fuori mutua,si chiederebbe che cosa scrivono sui giornali visto che parlano dei ribassi del 15% da inizio anno.Era intesa in questo senso la mia risposta:al governo interessa risparmiare imponendo cali di prezzo massicci sulla fascia A,dei farmaci di fascia C a carico dei cittadini che vengono acquistati quotidianamente non gli frega niente.
Per quanto riguarda gli shampoo,dentifrici eccetera,mi spieghi che prezzi praticate nella tua farmacia?Questa estate per curiosità sono andato alla coop per vedere quanto erano più bassi i prezzi di alcuni parafarmaci rispetto a quelli venduti in farmacia.
Ho notato con stupore che i prezzi erano quasi gli stessi di quelli applicati dalle farmacie: alcuni prodotti costavano uguali,su altri c'era un risparmio del 5-10%,su altri 15-20%,con punta massima del 30% su un solo prodotto.
Prima di riportare luoghi comuni che nelle farmacie tali prodotti costano 2-3 tanto,meglio andare a controllare.E già molti clienti lo fanno,notando che i risparmi al supermercato sono davvero risicati.
Ultima considerazione:se facessimo uno sconto inconzionato del 20% su latti,dentifrici,alimenti per l'infanzia,shampoo,potrei anche abbandonare tutte le suddette linee visto che l'utile andrebbe totalmente a farsi friggere e ci sarebbe il rischio di perdite.Dai un'occhiata ai prezzi di acquisto dai grossisti,ti renderesti conto che non dico balle.Un discorso diverso si può fare sui prodotti di consiglio,o quelli non brand.
30 settembre 2006 0:00 - Collaboratore
A Famacista.

Non condivido la sua affermazione (quando uno entra in farmacia spende sempre la stessa cifra).
Non mi pare che chi entra in farmacia riempie ogni volta il carrello della spesa, nel quale ogni volta mette un po' di tutto. La sua affermazione mi pare azzardata anche perché, visto che non si pagano i farmaci rimborsati dal SSN, se la spesa resta immutata, vuol dire che non ci sono aumenti.
Io non ho mai sentito dire dal mio titolare che era preoccupato della figura che poteva fare nei confronti dei clienti per gli aumenti dei farmaci.
Non è certo questa la sua preoccupazione.
Anzi, visto che vendiamo alcuni shampo, bagni schiuma e dentifrici a prezzo doppio ed a volte triplo rispetto a quello degli altri negozi, se avesse a cuore la spesa dei clienti, potrebbe fare lo sforzo di ridurre il ricarico. In questo settore, infatti, non c'è nessun obbligo ed il prezzo lo fissa lui.
Penso che per i medicinali gli faccia molto comodo dire che i prezzi non dipendono da lui.
Quando c'è stato il decreto Storace che prevedeva lo sconto fino al 20% lui si è piazzato "prudentemente" al 10%.
Saluti.
30 settembre 2006 0:00 - Elisabetta
Ma cosa credete che i farmacisti non siano commessi? Sono commessi di "lusso" cioè che lavorano in un ambiente più "in" come la farmacia,dove i capi volano a 3 metri da terra,ma i collaboratori rimangono sempre commessi...d'altronde si vede solo dal misero stipendio che prendono,c'è poco da volare alto...
prendere gli stessi soldi in farmacia,nell'ipermercato
30 settembre 2006 0:00 - Francesco
C'è "farmacista" e "farmacista".

Alla nuova arrivata "farmacista" (cioè a chi si firmava "farmcista") consiglio di cambiare nick. In questo forum si aggira un altro "farmacista", nei confronti del quale dovrò indirizzare una serie di insulti almeno fino al prossimo giubileo per ricompensarlo di quelli che egli mi ha rivolto, e non vorrei che lei si sentisse toccata.
La sua aspirazione a lavorare in una farmacia è, ovviamente, del tutto legittima. Non importa se lei lo farà per lo stipendio, per l'ambiente, per il punteggio o altro. Siamo nel campo delle scelte personali, tutte ugualmente rispettabili.
Lei, però, non ha risposto alla mia domanda n° 3, quella da 100.000 dollari: nella parafarmacia piemontese dove lavorava era consentita la vendita della tachipirina prima del decreto Bersani?
Mi risponda per cortesia (o ammetta candidamente che si tratta di una svista colossale).
29 settembre 2006 0:00 - farmacista
caro signor francesco...non mi crea e no n mi ha mai creato alcun imbarazzo vendere supposte di glicerina,anzi le consiglio molto piu'rispetto ad un abuso,spesso eccessivo,di lassativi orali,anche se dipende da caso a caso...ma mi domando che razza di senso ha tenere in un armadietto chiuso,accessibile solo al farmacista,prodotti quali prima elencati come la tachipirina ed altro,mentre parecchie specialilita'quali aspirina,di cui vorrei sottolineare che un uso improprio in particolare di persone che fanno uso di coumadinn,medicinale antiaggregante siano alla portata di tutti,un cui uso eccessivo puo'portare conseguenze gravi ...antistaminici vari,colliri,che senza alcun consiglio,dal cliente spesso non richiesto e poi la cosa piu'assurda che ho anche avuto moodo di vedere e' la disposizione dei farmaci...le sembra normale che un reactine,antistaminico anch'esso,possa essre disposto in uno scafale con la dicitura"prodotto per le vie respiratorie"!Rimango della mia dea,anche se il mio augurio e' quello che ,se le cose andranno avanti cosi',e'sicuramente sara',vengano fatte con giusti criteri e non tanto per incrementare i guadagni di questi supermercati...tanto noi farmacisti dipendenti ,che silavori in un privata o in una di queste parafarmacie,continueremo a fare per cosi'dire la fame,continuando a pagare tasse su tasse e corsi di aggioramento obbligatori....quindi le rispondo che se devo continuare a svolgere la mia professione preferisco farla in un luogo dove....come dice lei mi sentirei piu'gratificata,e di questo non mi vergogno per iente a dirlo
29 settembre 2006 0:00 - farmacista
Per collaboratore:
non mi sembra nel messaggio precedente di voler escludere il motivo economico.Provi a leggere anche i messaggi precedenti comunque.Ho solo detto che secondo me diminuire le specialità di fascia A non porta risparmio per i cittadini.Ma la stampa fa passare il messaggio che i farmaci da inizio anno sono calati del 15%,mentre uno quando entra in farmacia spende sempre la stessa cifra.Uno si potrebbe sentire preso per il culo,e ovviamente chi ci va di mezzo è anche la figura del farmacista (in questo caso incolpevole).E se con la diminuzione di tali farmaci il governo risparmierà qualcosa,sapranno subito approfittarne per ladrare in maniera più cospicua.
Ho inoltre sostenuto che i veri debiti della sanità italiana non riguardano il settore farmaceutico,ma molto di più quello ospedaliero.Lei può essere di parere diverso ovviamente,nulla di male.

Francesco:
meglio appartenere alla specie homo insipiens che alla categoria dei coglioni,di cui lei è un degno rappresentante.
Continui a raccogliere prove su di me e stare qualche piano sopra di me.
Tanti saluti Sua Maestà
29 settembre 2006 0:00 - Collaboratore
A Farmacista.

Posso chiederle perchè la discussione non deve andare sul piano economico?
Se non si trattasse di questioni di denaro i farmacisti non si scalderebbero tanto per quello che ha fatto il governo.
29 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacista" e "farmcista"

A "farmacista" che si chiede perché continuo a rispondere alle sue stronzate desidero dire che non ci penso nemmeno a mettermi sul suo stesso piano.
Continuo a seguire quello che dice per raccogliere elementi di prova per dimostrare che egli non appartiene alla specie homo sapiens, bensì alla specie homo insipiens.

Alla nuova arrivata "farmcista" pongo alcune domande:
1) consegnare al cliente una confezione di supposte di glicerina la mette in imbarazzo e sminuisce la sua professionalità?
2) se avesse lavorato in una farmacia invece che in una parafarmacia si sarebbe sentita più gratificata dalla vendita delle medesime supposte?
La terza domanda vale 100.000 dollari:
3) nella parafarmacia piemontese dove lavorava era consentita la vendita della tachipirina prima del decreto Bersani?
Attendo con ansia le sue risposte.
29 settembre 2006 0:00 - farmacista
allora abbiamo un supergenio,altrettanto vomitevole che capisce tutto di farmaci,economia,politica,e quant'altro.
Complimenti.
Se la mette sul piano economico,lei ha idea di quanto ci costano gli sprechi negli ospedali?Vogliamo dire come stanno le cose visto che tutti paghiamo le tasse e poi il pronto soccorso spesso è a pagamento?
Non risponda a questo Francesco,dimostrerebbe ancora una volta la sua arroganza,falsità e astio verso la farmacia.
Come la benzina,quando aumenta il petrolio,allora sale;quando il petrolio cala i prezzi rimangono tali.E per i farmaci sarà lo stesso.Anche se le spese del ministero della salute saranno leggermente ridotte,crede che le tasse verranno diminuite?? ahahah povero pirla.

Il cittadino italiano sa benissimo che non può sfuggire al fisco truffaldino,per cui è interessato a risparmiare dove è possibile nelle spese quotidiane. Diminuendo i farmaci di fascia A le aziende andranno a rivalersi dove possibile,cioè sui farmaci di fascia C,quelli che il cittadino paga.
Non parliamo poi dei ticket sanitari,alcuni dei quali folli.

Francesco non si sprechi neanche a rispondere,visto che scrivo stronzate perchè lo fa? Si vuole mettere sul mio stesso piano?
29 settembre 2006 0:00 - farmcista
buongiorno a tutti...sono una giovane farmacista che lavora da tre anni.Inizialmente ero favorevole alla vendita dei medicinali da banco venduti nei grandi supermercati...purtroppo poi mi sono dovuta ricredere!il motivo e'uno solo ma per me molto,molto importante...ho avuto una breve,per fortuna ,esperienza in una parafarmacia aperta in piemonte....INCUBO!No,non mi consideravo per nulla una farmacista,ma u una semplice persona assunta dall'ipermercato,dove bolli il cartellino almeno 4 volte al giorno le cui mansioni erano solo andare in magazzino caricare il carrello della spesa con i prodotti e disporli negli appositi scafali,le persone si servono da sole,gli unici prodotti che potevi consegnare con le tue proprie mani erano tachipirina,paraffina liquida,supposte di glicerina ed altre cavolate varie.Non mi reputo una persona,che laureatasi in farmacia,debba per forza camminare 3 metri da terra...ma ho proprio l'impressione,anzi la certezza che sia minimizzarne il ruolo,che in tal caso e'un semplice commesso di un ipermercato....non parliamo poi del contratto:III livello ed un netto di poco meno di 1.100 euro.E cosa dire inoltre...la selezione per questo tipo di impiego viene fatto da personale non qualificato per questo tipo di settore,basti pensare che come direttrice della parafarmacia mi sono ritrovata una ragazzina di appenna 25 anni,neolaureata,che si e'trovata nel luogo giusto al momento giusto!Amo il mio lavoro,per il quale,come tutti, ho "speso"annni e fatto sacrifici ...ma non ho studiato per sentirmi chiedere..."scusi,sa mica dirmi dov'e' il burro?"...probabilmente ,anzi quasi sicuramente ,e me lo auguro,ci sia in un futuro una miigliore organizzazione...ma resto dell'idea che in tal modo non si possa avere la presunzione delle coop o dialtri ipermercati di gestire in tal maniera la vendita degli otc e dei sop:mi sento una farmacista molto sfiduciata ,e non so quale futuro attenda sopratttutto noi giovani.........!.........
29 settembre 2006 0:00 - Francesco
La scienza economica di "farmacista".

La risposta di "farmacista" a Davide è un ottimo esempio di improvvisazione, ignoranza e stupidità in materia economica.
Solo chi possiede le predette qualità può dire che con la diminuzione dei prezzi dei farmaci di fascia A,cioè quelli rimborsati dal SSN, il cittadino non ci guadagna nulla.
Per lui evidentemente la spesa dei cittadini per i farmaci è solo quella che essi sostengono quando pagano qualcosa in farmacia.
Forse pensa che lo Stato riesce a reperisce le risorse per sostenere le spese del SSN con i ricavi derivanti dalla tassa sui brevetti delle stronzate che "farmacista" sforna ad ogni suo intervento.
Semplicemente vomitevole.
29 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
Carissimo Edivad, La capisco benissimo!
IL cittadino quando va in farmacia ha sempre la sensazione di spendere troppo e ...come dargli torto.
Quello che a me fa impazzire ( a partire dalla Propaganda fuorviante dell'Associazione denominata ALTROCONSUMO) e' che per questi prezzi cosi' alti venga incolpata ,tra le categorie coinvolte, quella che in tutto questo HA MENO PESO!!!!!! e cioe' la categoria dei farmacisti......
LE INDUSTRIE FARMACEUTICHE (per legge) sono quelle che , adesso, si mettono daccordo con l'AIFA( designata dal ministero della salute) per stabilire quale sara' il prezzo che noi farmacisti DOVREMO applicare al pubblico.....ripeto...DOVREMO!!! DOVERE E NON VOLERE................
28 settembre 2006 0:00 - farmacista
Per Francesco:

ero a lavorare brutta testa di cazzo,non come te che ti fai le seghe tutto il giorno davanti al computer.Quindi mind on your fucking business.Con lei non intendo più spendere una parola perchè non conosce il significato della parola obiettività ed è solo capace di sputare sentenze idiote e fini a sè stesse.
28 settembre 2006 0:00 - farmacista
per Davide:
credo abbia già risposto Bulsarino alla tua domanda.I farmaci che sono calati di prezzo sono quelli di fascia A,cioè quelli rimborsati dal SSN.Ciò significa che il cittadino non ci guadagna nulla,i farmacisti e i grossisti hanno invece perdite;per farle un esempio se io compro un prodotto a 6,il prezzo di vendita è 8,e il farmaco cala improvvisamente a 5 mentre è nel mio magazzino,non solo il mio margine va in fumo,ma vado anche in perdita.
Per i farmaci di fascia C non mi risulta ci siano stati ribassi di prezzi;per molti di questi farmaci,a carico del cittadino,il prezzo è bloccato da tempo scongiurando aumenti anche nel prossimo futuro.Gli unici ribassi di cui sono venuto a conoscenza riguardano gli omeopatici di una nota ditta francese,che ha diminuito i prezzi di sua spontanea volontà per venire incontro ai cittadini.

Per Edivad
Io ammetto come molti altri colleghi che in tutti gli anni passati sono stati fatti molti errori da parte soprattutto del sindacato(Federfarma) che ha curato certi interessi senza in realtà tutelare l'intera categoria.Riguardo ai privilegi fammi un esempio e potrò risponderti
28 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Davide.

Penso che dovrà attendere per molto che "farmacista" dia una risposta alla sua domanda. Non è interessato alle questioni che riguardano la diminuzione del prezzo dei farmaci, ma solo a quelle che prevedono un aumento.
Ed infatti la risposta è venuta da Bulsarino, col quale in qualche misura si riesce a dialogare.
28 settembre 2006 0:00 - Edivad
Sono un semplice cittadino ed un lavoratore dipendente e chiedo onestà ai farmacisti che devono ammettere che per anni sono stati privilegiati ed io ammetterò che una riforma di questa portata non andava imposta ma se non condivisa almeno programmata. Così fatta, ed è evidente in questo forum, crea solo dissapori a noi che giornalmente per strada ci mettiamo il nostro culo.
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