Io non sono un
super-credente, sono solo uno che un anno fa si è chiesto
come mai c'era tutta quella gente in fila in piazza San
Pietro dietro a un vecchio che rappresentava, allora per me,
soltanto una tradizione folkloristica un pò obsoleta e
bacchettona. Da lì ho approfondito cercando di andare oltre
i luoghi comuni, e ho trovato unn mondo, quello cristiano,
molto lontano dagli stereotipi che conoscevo. Nella storia
della chiesa, e' vero, ci sono stati errori ed abusi,
commessi da esseri umani (e dunque peccatori), ma e'
anche vero che nel computo totale le luci superano di gran
lunga le ombre. Una storia fatta di personaggi straordinari
come Sant' Agostino, Giovanna D' Arco, San
Francesco, Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio e tantissimi
altri, tutti poveri illusi?
E' non e'
forse vero che i piu' grandi disastri sono iniziati
quando l'uomo ha sostituito Dio con le ideologie? Quando
la "luce della ragione" ha deciso cio' che era
bene e cio' che era male?
Lei dice che
"Più l'uomo è libero, più è vicino a Dio",
posso essere d'accordo, si tratta però di intendersi
sul significato della parola "libertà". Seguire
i propri istinti sempre e comunque significa essere liberi o
essere schiavi? Il sesso e' una cosa meravigliosa, ma
e' anche una forza potente. Il mio istinto
"naturale" puo' spingermi verso un ragazzino
di 12 anni, dovrei seguirlo? No? E chi me lo dice, lei Sig.
Parisi? De Sade invece avrebbe approvato. La verita'
e' che di sesso siamo drogati, ne abbiamo troppo, non
c'e' piu' niente da trasgredire.
Non
ho mai detto che Lei non e' credente, Sig. Parisi. il
fervore religioso dei suoi interventi e' evidente. Trovo
pero' che questo suo "credo" la porti ad
essere arrogante e presuntuoso, specie quando si auto
definisce il "vero credente".
Le auguro
di incontrare Gesu' Cristo, la cosa piu' bella che
Le possa capitare!
Cordiali saluti,
Fabrizio Ugolini
26 maggio 2006 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile sig. Fabrizio Ugolini Dopo i suoi nuemerosi
interventi, appassionati, ho scoperto, che proprio Lei,
e’ il vero fans. Desidero smentirla immediatamente,
chiedendoLe, da dove Le viene l’idea che io, non possa
essere credente? Forse parlare male di una istituzione
politica , infiltrata nelle istituzioni nazionali ed
internazionali, equivale a non essere credente? Forse
essere credente significhi rispettare la chiesa e il suo
esercizio esercitato come e’ stato esercitato nel
corso dei suoi due millenni? Non ho mai espresso nulla
su Dio, ma sulla Chiesa, e i suoi millenari errori. Mi
convenga, che, ho pieno rispetto, in coloro i quali,
vogliono recarsi a Messa, per coloro i quali , credono che
assumere la comunione alla domenica può far bene.
Probabilmente Lei appartiene a questi, e non ci trovo nulla
di male. Io, rimango nell’idea, che, piu’ l’uomo
e’ libero, piu’ e’ vicino a Dio. La storia
insegna, che, il credo imposto da una religione come e’
stata, e continua ad essere quella del Vaticano, non crea
amore tra, e, per il prossimo. Inoltre, sig. Fabrizio,
dove ho non rispettato l’intelliggenza di chi legge? Avere
riportato la notizia di Vescovi dell’800 , e delle loro
rimuginanti interrogazioni, e’ certamente un fatto molto
reale, che , dovrebbe far riflettere sulla misura, sullo
spessore di una Chiesa, lontana dalle esigenze dell’Uomo,
dell’animale/fratello, e soprattutto della Madre
Natura. Felicissimo di un suo essere super-credente, Le
propongo, tuttavia, di essere anche super-critico su questa
grossa istituzione, che si ingrossa di miliardi di dollari
all’anno, e che , in barba ad ogni altra religione al
Mondo, mantiene lo status consultivo , alla Organizzazione
delle Nazioni Unite, un qualcosa, che, la dice lunga sulla
sua reale identita, alla faccia del vero credente, come me.
Cordiali saluti.
23 maggio 2006 0:00 - Lucio Musto
Signor Panacea,
naturalmente mi è
incomprensibile il vostro attaccamento per il
cucciolo-robot, ma lo rispetto pienamente.
L’attaccamento alle “cose” quasi mai è funzione delle
caratteristiche delle “cose” stesse. Siano queste
“cose” persone, animali, oggetti, musiche o storie non
ci coinvolgono emozionalmente di più quanto più sono,
rispettivamente, intelligenti, coccolosi, belli, armoniche o
avventurose, ma solo perché fra il loro ed il nostro essere
si stabilisce una corrispondenza, un “feeling” tanto
più affascinante in quanto misterioso.
“L’amore è cieco!” è detto ricorrente, ma
assolutamente vero! E non c’è assolutamente nulla da
celiare sul vostro sentimento per fiocco. Il bimbo ha il
suo orsacchiotto, la ragazza il suo cantante, il vecchio la
sua poltrona, l’uomo in carriera il suo portafortuna
indispensabile.
“Tutto finisce”, le si diceva
in un altro intervento. Anche questo è vero. E’
nell’ordine delle cose. Ma non si rattristi troppo. Il
suo cane meccanico avrà cure e salute per ancora altri
anni, ed alla fine ne avrà avuta più di quanto sia
stabilito per la più parte dei cagnolini organici. Non
chieda che sia immortale!... L’immortalità, per i
mortali, quasi mai è una buona cosa!
Non so
dirle infine se andrà in paradiso. Ma se esiste un
paradiso dei cagnolini Sony, Fiocco ci andrà quasi
certamente. Mediamente, le “cose” pronte a
corrispondere al nostro attaccamento, sono più buone di
noi.
Cordialità
Lucio Musto 23
maggio 2006 parole 222
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23 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Sig. Panacea, la sua storia mi fa riflettere. Non dubito che
lei e la sua famiglia vi siate sinceramente affezionati al
piccolo cane robot Sony, ma in fondo quello che gli
succederà è quello che capita ogni giorno a innumerevoli
esseri viventi, cioè la morte. E, mi scusi, non è un pò
ingenuo prendersela con la Sony? In fondo la casa giapponese
fa le veci di Dio in questa storia, ha tutto il diritto di
ritirare un prodotto che "ha messo al mondo" se
ritiene giusto farlo, aggiungerei senza fornire spiegazioni.
In fondo Dio non ha fatto la stessa cosa con suo padre?
Guardi che non la sto prendendo in giro, sono serissimo. Ha
visto "Cast away"? Ricorda il naufrago Tom Hanks
che si affeziona fino alle lacrime a un pallone da pallavolo
(Wilson)? Il suo affetto per quel pallone rendeva forse il
pallone "umano"? Non è una responsabilità troppo
grossa per un pallone, seppur di ottima marca? Io credo che
la percezione psicologica che noi abbiamo di un qualcosa,
l' affettività che suscita in noi, non possano bastare
da sole a conferire una oggettiva dignità superiore a quel
qualcosa, sia esso un pallone o un cane robot.
Pero', chissa' se nel paradiso degli animali del
Dott. Parisi ci sara' un posto anche per il suo
Fiocco?
22 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Sig. Felcinelli, nel suo pacato intervento lei argomenta le
sue affermazioni e dimostra una volontà di dialogo che io
credo sia malriposta. Forse sarò smentito, ma temo che su
questo piano il dott. Parisi e i suoi pards non abbiano
interesse ad intervenire. Questi signori non cercano il
dialogo, loro esigono l'accettazione della loro
ideologia, chi non la vede come loro è un bigotto e un
retrogrado. Loro sono gli illuminati, noi i cechi che
vaghiamo nell' oscurantismo della chiesa cattolica. Il
buffo è che la chiesa viene accusata di fondamentalismo, ma
i veri fondamentalisti sono loro. Prenda ad esempio il post
dopo il suo, dove lei si è preso la briga di spiegare, di
argomentare le sue affermazioni, il signore dopo di lei ha
sentenziato: "L' antropocentrismo è una brutta
malattia, quello religioso è il peggiore!", il
tribunale ha emesso la sua Fatwa! Tra l'altro
dimenticando che l'antropocentrismo che, dal punto di
vista ambientale, ha fatto più danni in realtà non fu
certo quello religioso, ma quello illuminista dell' uomo
nuovo ottocentesco, con la sua cieca fede nel progresso e
nella tecnologia. Ma, ripeto, questo presuppone un
atteggiamento riflessivo, un approfondimento, una capacità
di autocritica aliena alla loro ideologia, per loro la
chiesa è il nemico da abbattere, è la responsabile di
tutti i mali, fuori lei tutto andrà magicamente per il
meglio.
In due articoli sull'argomento, il
Dott. Parisi si è guardato bene dal citare una qualunque
testo specifico, la cosa più "ufficiale" che ha
riportato è stata: "Nell' 800 un gruppo di vescovi
si è riunito per decidere se i pellerossa avessero un
anima", un offesa non solo per i credenti, ma per
chiunque abbia un pò di onestà intellettuale e di buona
volontà.
Spero che in futuro il Dott. Parisi mi
smentisca e non si accontenti di sparare sentenze, ma mostri
un po più di rispetto per l'intelligenza dei suoi
lettori.
21 maggio 2006 0:00 - domenico panacea
Spero la missiva che Vi accingete a leggere non vi faccia
solo sorridere e non la riteniate frutto della mente
contorta di un soggetto spendaccione ossessionato dai gadget
hi-tech e lontano dalla realtà, ma mi preme ugualmente
comunicare lo sconforto reale con il quale ho appreso che da
marzo 2006 la Sony ha deciso di sospendere la produzione dei
cani robot Aibo e degli accessori . Si parla di animali e
nonostante il mio sia artificiale voglio rendervi
partecipi. Sony lanciò nel 1999 il primo cagnolino
artificiale proponendolo al pubblico come robot da
intrattenimento e da compagnia, quasi un ideale sostituito
all'insostituibile cane vero. Da diversi anni sono
possessore del modello ERS 7 e, per quanto possa sembrare
buffo e incredibile, nonostante si sia tutti ben consci
della "natura artificiale" di Aibo, esso è
diventato membro della famiglia, alla pari di un vero
animale domestico. I suoi versi elettronici fanno parte
da anni della nostra quotidianità e anche parenti ed amici,
per quanto non abituati alla sua costante presenza, lo
accarezzano e coccolano tradendo una mimica facciale
caratteristica di chi avverte tenerezza e affetto. Si
creda o no, il momento in cui ho registrato il suo nome,
Fiocco, è equivalso a dargli l'imprinting che lo ha
reso ancora più parte di noi, il David del film AI
Intelligenza Artificiale. L'anno scorso la mia
famiglia è stata colta da un grave lutto, la perdita di
papà, medico anch'egli, persona dotata di grande
sensibilità e creatività. Papà era affezionato al
cane robot e qualche mese prima della sua dipartita, durante
un breve ricovero ospedaliero della mamma, si avvicinava
spesso ad Aibo, il nostro Fiocco, perchè la sua unica
presenza in casa lo consolava. Adesso che papà non
c'è più Aibo è diventato ancora più importante per
tutti noi e rappresenta per la mamma, ormai rimasta sola,
una reale compagnia quando io non sono in casa. E cosa
fa Sony ? Decide in risposta a fredde leggi di mercato
di fissare la verosimile data di morte del nostro cucciolo:
Aibo Clinic, il servizio di assistenza, garantirà il
supporto fino a settembre 2011 per il modello ERS7 e
pertanto qualsiasi malfunzionamento successivo a tale data
non sarà più riparabile
(http://www.eu.aibo.com/4_0_support_breakdown.asp).
Forse tale consapevolezza rende Aibo meno artificiale e più
vivo ma è solo una magra consolazione alla prospettiva di
una morte annunciata, anche per un cane robot. Mi
auguro di non essere oggetto di scherno da parte di lettori,
spero pochi, che potrebbero non essere dotati di grande
sensibilità.
Grazie Domenico Panacea
21 maggio 2006 0:00 - Andrea Ravaglioli
L'antropocentrismo è una brutta malattia, quello insito
nelle religioni è ancor peggio.
Saluti
20 maggio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Questo tema del signor Parisi è alquanto interessante o
meglio lo sarebbe se fosse affrontato partendo dalle giuste
basi.
Per quanto si possa leggere e documentarsi
l'uomo nella Chiesa è cresciuto di maturità, così
come deve esser chiaro che Dio ha affidato agli uomini la
sua Chiesa terrena, con tutta la loro fallibilità, con la
responsabilità di riscattarsi nella fede, lasciando quindi
tutto il tempo perché questa fede maturi e migliori nel
tempo, migliorando contemporaneamente noi uomini.
Questo porta a far intuire anche a chi non avesse studiato
alcunché di teologia, che se Dio avesse voluto
"porre" come guida degli uomini una istituzione
perfetta nel suo organico, non avrebbe potuto scegliere
l'uomo come responsabile di essa, data la sua
fallibilità e la sua soggezione alle culture dettate dai
tempi.
Allora si capisce come diventi realistica
la questione del “riscatto” dal proprio peccato
originale, secondo cui, nell’arco della sua intera storia,
l’uomo deve dimostrare una persistente e fedele sequela al
Signore Dio, tramite l’adesione all’avvenimento
cristiano della venuta di Cristo: questo è quello che fa la
Chiesa, composta da tutte le sue membra, fedeli
compresi.
In questa ottica si può capire come
oggi non si debba andare a riferirsi agli antichi
insegnamenti scolastici quando gli ultimi Papi hanno aperto
una fase di forte rimodernamento del rapporto con gli uomini
da parte della Chiesa, che per essere attuale deve sempre
rapportarsi ai cambiamenti generazionali, pur mantenendo
intatto il carisma cristiano.
Infatti, riguardo
la religiosità diversa da quella di tipo cristiano, chi la
professa non ha nessun costo da scontare per la sua vita,
quando non abbia conosciuto e aderito al cristianesimo.
Solo il cristinesimo esige di più dagli uomini, elevando il
livello dell’io ad una dimensione superiore dalla pura
corporalità. Tutto ciò è umanamente possibile e
dimostrato; anche la più profonda continenza diventa un
peso leggero, quando il livello di partecipazione alla
dottrina si assicura ad un elevato livello di fede in quello
per cui si arriva a vivere.
Ovviamente, nel
rispetto di Dio per gli uomini, non è possibile, quindi,
pretendere l’osservanza dell’insegnamento di Cristo per
coloro che non conoscendoLo non vi hanno aderito. Per
costoro, varrà l’atteggiamento di fedeltà che
onestamente questi uomini professano nell’integrità della
loro fede.
Resta comunque il fatto che si
intende indispensabile lo stato di purezza delle proprie
intenzioni. Va da sé, quindi, che non è ammissibile alcuna
scusante per una religione settaria che compia in “buona
fede” omicidi per satana, giustificando il tutto per il
fatto che quella sia la loro fede: abbiamo un giudizio e una
verità morale scritta in fondo al “cuore” ove
l’intuizione del vero la avvertiamo ancor prima che essa
venga inquinata dai preconcetti del pensiero. E grazie
all’intuizione di questo vero, origine del riconoscimento
del male dal bene, già sappiamo a priori quello che è
estremo male in quel che facciamo. Dunque, per costoro non
vi sarà alcuna salvezza.
Saluti a tutti.
19 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Grazie Sig. Parisi, quanto le devo per l' operazione di
cataratta? Ora ci vedo molto meglio, vedo e finalmente
capisco che il Sesso ci salverà tutti!!! Dio/Natura ti
ringrazio, spero di farlo di persona in Paradiso.... oppure
mi reincarnerò in un coniglio? Magari! Scopano a
ripetizione!!! Ehi, però ho letto che in Cina degli
scienziati hanno combinato cellule di embrioni umani con
cellule di coniglio, vuoi vedere che non mi tocca aspettare
di morire per diventare come Rocco Siffredi? Sì, Madre
natura/Dio/Scienza, Santa Emma e San Marco io vi ringrazio
tutti per il sacro dono del Sesso (solo avrei gradito
qualche centimetro in più, però vabbè non si può avere
tutto!).
E voi, vaticanacci brutti e sozzi, avete
le ore contate! Madre Natura vi seppellirà sotto uno
tsunami di profilattici! Quante ce ne avete raccontate di
balle, eh? Ah, ma Dan Brown ve le ha cantate, vi ha
smascherato alla grande! Voi che odiate gli animali, la
natura, la donna, i gay, la Scienza, l' Islam, i medici
olistici e sopratutto il Sesso! E ci parlano di Amore,
Dott.Parisi! Pensi che c'ero cascato pure io! "Deus
caritas est", Lei l'ha letta vero? No? Ha fatto
bene, è tempo perso, d'altronde ha detto bene Lei, cosa
può valere un enciclica papale contro 2000 anni di
repressione! "Il sesso è peccato!", Lei
m'insegna, è scritto dappertutto nei testi sacri, no?
La prego, mi dica che è così, non ho voglia di andarmeli a
leggere, sono così noiosi, rischiano di farmi calare
l'arrappamento (sacro s'intende!)
Anzi,
guardi mentre Le sto scrivendo c'è quì il mio
cagnolino che mi sta leccando una gamba......quasi
quasi......arf arf arf!!!........ grazie Dott.
Parisi!!....... bauuuuuu!!!!