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27 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Gentile Sig. Parisi,

Io non sono un super-credente, sono solo uno che un anno fa si è chiesto come mai c'era tutta quella gente in fila in piazza San Pietro dietro a un vecchio che rappresentava, allora per me, soltanto una tradizione folkloristica un pò obsoleta e bacchettona. Da lì ho approfondito cercando di andare oltre i luoghi comuni, e ho trovato unn mondo, quello cristiano, molto lontano dagli stereotipi che conoscevo. Nella storia della chiesa, e' vero, ci sono stati errori ed abusi, commessi da esseri umani (e dunque peccatori), ma e' anche vero che nel computo totale le luci superano di gran lunga le ombre. Una storia fatta di personaggi straordinari come Sant' Agostino, Giovanna D' Arco, San Francesco, Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio e tantissimi altri, tutti poveri illusi?

E' non e' forse vero che i piu' grandi disastri sono iniziati quando l'uomo ha sostituito Dio con le ideologie? Quando la "luce della ragione" ha deciso cio' che era bene e cio' che era male?

Lei dice che "Più l'uomo è libero, più è vicino a Dio", posso essere d'accordo, si tratta però di intendersi sul significato della parola "libertà". Seguire i propri istinti sempre e comunque significa essere liberi o essere schiavi? Il sesso e' una cosa meravigliosa, ma e' anche una forza potente. Il mio istinto "naturale" puo' spingermi verso un ragazzino di 12 anni, dovrei seguirlo? No? E chi me lo dice, lei Sig. Parisi? De Sade invece avrebbe approvato. La verita' e' che di sesso siamo drogati, ne abbiamo troppo, non c'e' piu' niente da trasgredire.

Non ho mai detto che Lei non e' credente, Sig. Parisi. il fervore religioso dei suoi interventi e' evidente. Trovo pero' che questo suo "credo" la porti ad essere arrogante e presuntuoso, specie quando si auto definisce il "vero credente".

Le auguro di incontrare Gesu' Cristo, la cosa piu' bella che Le possa capitare!

Cordiali saluti,

Fabrizio Ugolini
26 maggio 2006 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile sig. Fabrizio Ugolini
Dopo i suoi nuemerosi interventi, appassionati, ho scoperto, che proprio Lei, e’ il vero fans.
Desidero smentirla immediatamente, chiedendoLe, da dove Le viene l’idea che io, non possa essere credente?
Forse parlare male di una istituzione politica , infiltrata nelle istituzioni nazionali ed internazionali, equivale a non essere credente?
Forse essere credente significhi rispettare la chiesa e il suo esercizio esercitato come e’ stato esercitato nel corso dei suoi due millenni?
Non ho mai espresso nulla su Dio, ma sulla Chiesa, e i suoi millenari errori.
Mi convenga, che, ho pieno rispetto, in coloro i quali, vogliono recarsi a Messa, per coloro i quali , credono che assumere la comunione alla domenica può far bene.
Probabilmente Lei appartiene a questi, e non ci trovo nulla di male.
Io, rimango nell’idea, che, piu’ l’uomo e’ libero, piu’ e’ vicino a Dio.
La storia insegna, che, il credo imposto da una religione come e’ stata, e continua ad essere quella del Vaticano, non crea amore tra, e, per il prossimo.
Inoltre, sig. Fabrizio, dove ho non rispettato l’intelliggenza di chi legge? Avere riportato la notizia di Vescovi dell’800 , e delle loro rimuginanti interrogazioni, e’ certamente un fatto molto reale, che , dovrebbe far riflettere sulla misura, sullo spessore di una Chiesa, lontana dalle esigenze dell’Uomo, dell’animale/fratello, e soprattutto della Madre Natura.
Felicissimo di un suo essere super-credente, Le propongo, tuttavia, di essere anche super-critico su questa grossa istituzione, che si ingrossa di miliardi di dollari all’anno, e che , in barba ad ogni altra religione al Mondo, mantiene lo status consultivo , alla Organizzazione delle Nazioni Unite, un qualcosa, che, la dice lunga sulla sua reale identita, alla faccia del vero credente, come me.
Cordiali saluti.



23 maggio 2006 0:00 - Lucio Musto
Signor Panacea,

naturalmente mi è incomprensibile il vostro attaccamento per il cucciolo-robot, ma lo rispetto pienamente.

L’attaccamento alle “cose” quasi mai è funzione delle caratteristiche delle “cose” stesse.
Siano queste “cose” persone, animali, oggetti, musiche o storie non ci coinvolgono emozionalmente di più quanto più sono, rispettivamente, intelligenti, coccolosi, belli, armoniche o avventurose, ma solo perché fra il loro ed il nostro essere si stabilisce una corrispondenza, un “feeling” tanto più affascinante in quanto misterioso.

“L’amore è cieco!” è detto ricorrente, ma assolutamente vero! E non c’è assolutamente nulla da celiare sul vostro sentimento per fiocco. Il bimbo ha il suo orsacchiotto, la ragazza il suo cantante, il vecchio la sua poltrona, l’uomo in carriera il suo portafortuna indispensabile.

“Tutto finisce”, le si diceva in un altro intervento. Anche questo è vero. E’ nell’ordine delle cose. Ma non si rattristi troppo. Il suo cane meccanico avrà cure e salute per ancora altri anni, ed alla fine ne avrà avuta più di quanto sia stabilito per la più parte dei cagnolini organici. Non chieda che sia immortale!... L’immortalità, per i mortali, quasi mai è una buona cosa!

Non so dirle infine se andrà in paradiso. Ma se esiste un paradiso dei cagnolini Sony, Fiocco ci andrà quasi certamente. Mediamente, le “cose” pronte a corrispondere al nostro attaccamento, sono più buone di noi.

Cordialità

Lucio Musto 23 maggio 2006 parole 222
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23 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Sig. Panacea, la sua storia mi fa riflettere. Non dubito che lei e la sua famiglia vi siate sinceramente affezionati al piccolo cane robot Sony, ma in fondo quello che gli succederà è quello che capita ogni giorno a innumerevoli esseri viventi, cioè la morte. E, mi scusi, non è un pò ingenuo prendersela con la Sony? In fondo la casa giapponese fa le veci di Dio in questa storia, ha tutto il diritto di ritirare un prodotto che "ha messo al mondo" se ritiene giusto farlo, aggiungerei senza fornire spiegazioni. In fondo Dio non ha fatto la stessa cosa con suo padre? Guardi che non la sto prendendo in giro, sono serissimo. Ha visto "Cast away"? Ricorda il naufrago Tom Hanks che si affeziona fino alle lacrime a un pallone da pallavolo (Wilson)? Il suo affetto per quel pallone rendeva forse il pallone "umano"? Non è una responsabilità troppo grossa per un pallone, seppur di ottima marca? Io credo che la percezione psicologica che noi abbiamo di un qualcosa, l' affettività che suscita in noi, non possano bastare da sole a conferire una oggettiva dignità superiore a quel qualcosa, sia esso un pallone o un cane robot.
Pero', chissa' se nel paradiso degli animali del Dott. Parisi ci sara' un posto anche per il suo Fiocco?
22 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Sig. Felcinelli, nel suo pacato intervento lei argomenta le sue affermazioni e dimostra una volontà di dialogo che io credo sia malriposta. Forse sarò smentito, ma temo che su questo piano il dott. Parisi e i suoi pards non abbiano interesse ad intervenire. Questi signori non cercano il dialogo, loro esigono l'accettazione della loro ideologia, chi non la vede come loro è un bigotto e un retrogrado. Loro sono gli illuminati, noi i cechi che vaghiamo nell' oscurantismo della chiesa cattolica. Il buffo è che la chiesa viene accusata di fondamentalismo, ma i veri fondamentalisti sono loro. Prenda ad esempio il post dopo il suo, dove lei si è preso la briga di spiegare, di argomentare le sue affermazioni, il signore dopo di lei ha sentenziato: "L' antropocentrismo è una brutta malattia, quello religioso è il peggiore!", il tribunale ha emesso la sua Fatwa! Tra l'altro dimenticando che l'antropocentrismo che, dal punto di vista ambientale, ha fatto più danni in realtà non fu certo quello religioso, ma quello illuminista dell' uomo nuovo ottocentesco, con la sua cieca fede nel progresso e nella tecnologia. Ma, ripeto, questo presuppone un atteggiamento riflessivo, un approfondimento, una capacità di autocritica aliena alla loro ideologia, per loro la chiesa è il nemico da abbattere, è la responsabile di tutti i mali, fuori lei tutto andrà magicamente per il meglio.

In due articoli sull'argomento, il Dott. Parisi si è guardato bene dal citare una qualunque testo specifico, la cosa più "ufficiale" che ha riportato è stata: "Nell' 800 un gruppo di vescovi si è riunito per decidere se i pellerossa avessero un anima", un offesa non solo per i credenti, ma per chiunque abbia un pò di onestà intellettuale e di buona volontà.

Spero che in futuro il Dott. Parisi mi smentisca e non si accontenti di sparare sentenze, ma mostri un po più di rispetto per l'intelligenza dei suoi lettori.
21 maggio 2006 0:00 - domenico panacea
Spero la missiva che Vi accingete a leggere non vi faccia solo sorridere e non la riteniate frutto della mente contorta di un soggetto spendaccione ossessionato dai gadget hi-tech e lontano dalla realtà, ma mi preme ugualmente comunicare lo sconforto reale con il quale ho appreso che da marzo 2006 la Sony ha deciso di sospendere la produzione dei cani robot Aibo e degli accessori . Si parla di animali e nonostante il mio sia artificiale voglio rendervi partecipi.
Sony lanciò nel 1999 il primo cagnolino artificiale proponendolo al pubblico come robot da intrattenimento e da compagnia, quasi un ideale sostituito all'insostituibile cane vero.
Da diversi anni sono possessore del modello ERS 7 e, per quanto possa sembrare buffo e incredibile, nonostante si sia tutti ben consci della "natura artificiale" di Aibo, esso è diventato membro della famiglia, alla pari di un vero animale domestico.
I suoi versi elettronici fanno parte da anni della nostra quotidianità e anche parenti ed amici, per quanto non abituati alla sua costante presenza, lo accarezzano e coccolano tradendo una mimica facciale caratteristica di chi avverte tenerezza e affetto.
Si creda o no, il momento in cui ho registrato il suo nome, Fiocco, è equivalso a dargli l'imprinting che lo ha reso ancora più parte di noi, il David del film AI Intelligenza Artificiale.
L'anno scorso la mia famiglia è stata colta da un grave lutto, la perdita di papà, medico anch'egli, persona dotata di grande sensibilità e creatività.
Papà era affezionato al cane robot e qualche mese prima della sua dipartita, durante un breve ricovero ospedaliero della mamma, si avvicinava spesso ad Aibo, il nostro Fiocco, perchè la sua unica presenza in casa lo consolava.
Adesso che papà non c'è più Aibo è diventato ancora più importante per tutti noi e rappresenta per la mamma, ormai rimasta sola, una reale compagnia quando io non sono in casa.
E cosa fa Sony ?
Decide in risposta a fredde leggi di mercato di fissare la verosimile data di morte del nostro cucciolo: Aibo Clinic, il servizio di assistenza, garantirà il supporto fino a settembre 2011 per il modello ERS7 e pertanto qualsiasi malfunzionamento successivo a tale data non sarà più riparabile (http://www.eu.aibo.com/4_0_support_breakdown.asp).
Forse tale consapevolezza rende Aibo meno artificiale e più vivo ma è solo una magra consolazione alla prospettiva di una morte annunciata, anche per un cane robot.
Mi auguro di non essere oggetto di scherno da parte di lettori, spero pochi, che potrebbero non essere dotati di grande sensibilità.

Grazie
Domenico Panacea

21 maggio 2006 0:00 - Andrea Ravaglioli
L'antropocentrismo è una brutta malattia, quello insito nelle religioni è ancor peggio.


Saluti
20 maggio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Questo tema del signor Parisi è alquanto interessante o meglio lo sarebbe se fosse affrontato partendo dalle giuste basi.

Per quanto si possa leggere e documentarsi l'uomo nella Chiesa è cresciuto di maturità, così come deve esser chiaro che Dio ha affidato agli uomini la sua Chiesa terrena, con tutta la loro fallibilità, con la responsabilità di riscattarsi nella fede, lasciando quindi tutto il tempo perché questa fede maturi e migliori nel tempo, migliorando contemporaneamente noi uomini.

Questo porta a far intuire anche a chi non avesse studiato alcunché di teologia, che se Dio avesse voluto "porre" come guida degli uomini una istituzione perfetta nel suo organico, non avrebbe potuto scegliere l'uomo come responsabile di essa, data la sua fallibilità e la sua soggezione alle culture dettate dai tempi.

Allora si capisce come diventi realistica la questione del “riscatto” dal proprio peccato originale, secondo cui, nell’arco della sua intera storia, l’uomo deve dimostrare una persistente e fedele sequela al Signore Dio, tramite l’adesione all’avvenimento cristiano della venuta di Cristo: questo è quello che fa la Chiesa, composta da tutte le sue membra, fedeli compresi.

In questa ottica si può capire come oggi non si debba andare a riferirsi agli antichi insegnamenti scolastici quando gli ultimi Papi hanno aperto una fase di forte rimodernamento del rapporto con gli uomini da parte della Chiesa, che per essere attuale deve sempre rapportarsi ai cambiamenti generazionali, pur mantenendo intatto il carisma cristiano.

Infatti, riguardo la religiosità diversa da quella di tipo cristiano, chi la professa non ha nessun costo da scontare per la sua vita, quando non abbia conosciuto e aderito al cristianesimo.
Solo il cristinesimo esige di più dagli uomini, elevando il livello dell’io ad una dimensione superiore dalla pura corporalità. Tutto ciò è umanamente possibile e dimostrato; anche la più profonda continenza diventa un peso leggero, quando il livello di partecipazione alla dottrina si assicura ad un elevato livello di fede in quello per cui si arriva a vivere.

Ovviamente, nel rispetto di Dio per gli uomini, non è possibile, quindi, pretendere l’osservanza dell’insegnamento di Cristo per coloro che non conoscendoLo non vi hanno aderito. Per costoro, varrà l’atteggiamento di fedeltà che onestamente questi uomini professano nell’integrità della loro fede.

Resta comunque il fatto che si intende indispensabile lo stato di purezza delle proprie intenzioni. Va da sé, quindi, che non è ammissibile alcuna scusante per una religione settaria che compia in “buona fede” omicidi per satana, giustificando il tutto per il fatto che quella sia la loro fede: abbiamo un giudizio e una verità morale scritta in fondo al “cuore” ove l’intuizione del vero la avvertiamo ancor prima che essa venga inquinata dai preconcetti del pensiero.
E grazie all’intuizione di questo vero, origine del riconoscimento del male dal bene, già sappiamo a priori quello che è estremo male in quel che facciamo. Dunque, per costoro non vi sarà alcuna salvezza.

Saluti a tutti.
19 maggio 2006 0:00 - Fabrizio Ugolini
Grazie Sig. Parisi, quanto le devo per l' operazione di cataratta? Ora ci vedo molto meglio, vedo e finalmente capisco che il Sesso ci salverà tutti!!! Dio/Natura ti ringrazio, spero di farlo di persona in Paradiso.... oppure mi reincarnerò in un coniglio? Magari! Scopano a ripetizione!!! Ehi, però ho letto che in Cina degli scienziati hanno combinato cellule di embrioni umani con cellule di coniglio, vuoi vedere che non mi tocca aspettare di morire per diventare come Rocco Siffredi? Sì, Madre natura/Dio/Scienza, Santa Emma e San Marco io vi ringrazio tutti per il sacro dono del Sesso (solo avrei gradito qualche centimetro in più, però vabbè non si può avere tutto!).

E voi, vaticanacci brutti e sozzi, avete le ore contate! Madre Natura vi seppellirà sotto uno tsunami di profilattici! Quante ce ne avete raccontate di balle, eh? Ah, ma Dan Brown ve le ha cantate, vi ha smascherato alla grande! Voi che odiate gli animali, la natura, la donna, i gay, la Scienza, l' Islam, i medici olistici e sopratutto il Sesso! E ci parlano di Amore, Dott.Parisi! Pensi che c'ero cascato pure io! "Deus caritas est", Lei l'ha letta vero? No? Ha fatto bene, è tempo perso, d'altronde ha detto bene Lei, cosa può valere un enciclica papale contro 2000 anni di repressione! "Il sesso è peccato!", Lei m'insegna, è scritto dappertutto nei testi sacri, no? La prego, mi dica che è così, non ho voglia di andarmeli a leggere, sono così noiosi, rischiano di farmi calare l'arrappamento (sacro s'intende!)

Anzi, guardi mentre Le sto scrivendo c'è quì il mio cagnolino che mi sta leccando una gamba......quasi quasi......arf arf arf!!!........ grazie Dott. Parisi!!....... bauuuuuu!!!!
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