".. il mito "dell'eterno ritorno" , come
se Dionisio, insomma, fosse dietro l'angolo e noi pronti
ad accoglierlo perché torni il tempo d'oro, ..
" E' esattamente così ma ancora non lo potete
vedere.
"..quello della
"ricreazione" dal nuovo, per viver una novella,
rigenerata esistenza, ripartendo da zero, annullando tutto
ciò che riteniamo sia stato errore, nella nostra
storia." L'unica variante è che non è
nell'uomo la maturazione ma è in Dionisio stesso
reincarnato.
6 settembre 2006 0:00 - ZaZaan!
Quale sarebbe la meta suprema dell'uomo????
"...energetizzazione..."!!!
E che
è?... o non sono un uomo, o non mi hanno detto niente!
6 settembre 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Caro Parisi, il legame che lei enuncia, quello
virtualmente presente tra sesso e cibo per quanto lei
riferisce nel suo scritto, a parer mio non porta, suo
malgrado, alla medesima morale che lei vorrebbe far
intuire. Ovvero, sembra dimenticare, nel suo scritto,
la presenza della coscienza, come percezione e consistenza
del proprio io, ove l'uomo possa riconoscere,
nell'espressione della sua accresciuta esperienza di
vita oggi, anno 2006, quel che è bene da quel che è male
per sé. Prendere esempio dai popoli antichi, mi sembra
sia come seguire il mito "dell'eterno ritorno"
, come se Dionisio, insomma, fosse dietro l'angolo e noi
pronti ad accoglierlo perché torni il tempo d'oro,
quello della "ricreazione" dal nuovo, per viver
una novella, rigenerata esistenza, ripartendo da zero,
annullando tutto ciò che riteniamo sia stato errore, nella
nostra storia. Ma così non è. Il cambiamento
dell'uomo è avvenuto perché egli ha una coscienza ed
è cresciuto. La storia è irreversibile ed ella (lei,
Parisi) sembra esprimere una sorta di nostalgia per qualcosa
di superato.
Chiesa o Vaticano non hanno
istituito nulla di quanto lei afferma; chi istituisce è
l'uomo stesso, nella sua ricerca di sé e
nell'ascolto della propria esperienza; e senza
trascurare il fatto che non facciamo niente senza un motivo
- perché il sintomo denuncia un fatto e lei lo sa bene -
ovvero ammettendo il sostrato di una ragione, pur anche sia
archetipica, in quello che valutiamo nell'esperienza,
devo concludere che la nostra verà libertà è
l'espressione valorizzante del nostro essere cosciente
(il nostro io), costituito dall'uomo con tutto il suo
bagaglio esperienziale. E siccome la libertà non
esiste se non come appartenenza a qualcosa, personalmente
preferisco affidare me stesso alla mia storia di uomo più
che alla tendenza al "mito" - per noi ancestrale -
relegando a tale tendenza puro significato di sintomo
ontologico del presentimento del divino. Gli altri,
facciano come gli pare. Saluti cari.
5 settembre 2006 0:00 - Arabo poligamo
voi occidentali non capite nulla invece noi mussulmani con
gli insegnamenti di allah possiamo avere tante mogli mentre
voi ne avete una sola e scornazzate le vostre mogli con
puttane a pagamento. sotto il velo delle nostre mogli
c'è la vera Madre Natura, la vera Afrodite, la vera
Venere. altro che le vostre occidenatali slavate.
3 settembre 2006 0:00 - Cinese
A Giuseppe Palisi. Io fale domanda semplice semplice:
Quante canne tu avele fumato prima di paltolile tema così
intelessante? Ringlaziamenti anticipati pel la
lisposta.
31 agosto 2006 0:00 - Madre Natura
Carissimo Giuseppe Parisi è proprio per gente come Leopardi
e quella Francesca (donna incapace di concepire la sua
stessa natura di donna e madre) che il mondo sta facendo
BOOM !!
Io come Madre Natura sono leggermente su
di giri in quanto solo a me ultima è dato il tasto nel
decidere se fare si o no boom ..
Sei stato troppo
gentile e troppo eccessivo di lodi verso quella Francesca
che ancora non ti ha risposto dimostrando che lei continua a
leggere Leopardi e travia le parole di Enzo Biagi.
Scusa la mia follia nello scrivere ma ne ho veramente le
palle piene di questa gente che tiene gli occhi chiusi
facendo autolesionismo consapevole con se stessi.
29 agosto 2006 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentilissima Francesca, moltissime grazie per essere
intervenuta e avere espresso con profondita' il suo
pensiero sereno e per certi versi perplesso. In tal
modo mi sono sentito in dovere di doverle ripsondere:
cita la Natura come quasi ”matrigna” riferendosi
brillantemente al Leopardi, i suoi esempi si affannano in
una ricerca di una verita' che giustamente non trova e
non ritrova eco nel far nascere i suoi dilemmi le sue ansie
ed anche le sue riflessioni profonde. Chi come me ha
scelto di vivere in frontiera. da Medico e Biologo Le
asserisco qui in tale sede pubblica che tutto va ricercato
nei codici che la Natura ci esprime anche se a volte ci
possono sembrare incrongrui e/o violenti come la sua
osservazione del piu' forte che mangia il debole.
Madre Natura non e' come diceva Leopardi Matrigna e
Madre, molto Madre, siamo noi figli ad essere ingrati fino
al punto che ne stiamo violentando le sue arti migliori.
Il suo equilibrio perfetto adesso e' in crisi e si
rischia il collasso. La nostra veritaì a-biologica e
di espressione vitale non puo' che dipendere dalla
nostra Storia passata. La Storia tuttavia siamo Noi,
perche' a farla siamo noi con il nostro contributo
giornaliero, Amorevole, disinteressato, costante, fervido,
presente, incessante, Vitale. Pertanto il futuro del
Nostro prossimo dipende dalla Storia che Noi ”lasciamo”
per loro. Un grazie di Cuore per averci scritto, un
monito personale per incoraggiarLa a non mollare mai e poi
mai nel tentativo di raggiungere prima del ”grande buio”
la verita' frutto di una tranquilla e pronta
osservazione del Mondo. La verita' e' accanto a
Lei, adesso puo' iniziare a vederla. Cari saluti
ancora.
28 agosto 2006 0:00 - Intelligenza !!!
Francesca hai scritto in un italiano perfetto degno di un
perfetto scrittore, per dare forza al tuo scritto hai pure
tirato in ballo Leopardi ed Enzo Biagi.
ma detto
sinceramente, io personalemtente, non ho capito nulla di
quello che volevi intendere.
Ho letto più e più
volte il tuo testo ma con tutto lo sforzo possibile non ho
capito che cosa volevi comunicare ai tuoi posteri.
Perdonami se ti faccio un'osservazione degna di
merito:
"A TE MANCA LA LOGICA PER ESPRIMERTI
E PER COMUNICARE CON GLI ALTRI!! A TE, CARA DONNA FRANCESCA,
MANCA IL SENSO DI QUELLO CHE VUOI ESPRIMERE .. USI PAROLONI
E PERSONAGGI NOTI SOLO PERCHè SEI PRIVA DI LOGICITA'!!
"
28 agosto 2006 0:00 - Francesca
Tengo prima di tutto a precisare che intendo esprimere il
mio pensiero in termini di confronto e non di conflitto ed
anche se i miei pensieri divergono alquanto con quelli di
Giuseppe non esiste per questo alcun scopo d'attacco.
Prima di tutto credo che far riferimento al
passato sia pericoloso in quanto il passato viene quasi
sempre utilizzato per ricordare un torto il cui riscatto
muove i nostri pensieri e le nostre azioni nel presente
(consciamente o inconsciamente) o un piacere la cui
inesistenza attuale porta a rimpianto……… Far
riferimento al passato è privarci del nostro potere poiché
noi possiamo agire solo e unicamente nel PRESENTE ed è solo
in quell'ambito che ha un senso VIVERE.
Successivamente la mia osservazione meticolosa e profonda
delle leggi di "Madre Natura" mi hanno portato
ultimamente a cambiare completamente il mio sguardo su di
essa. Non credo più che l'esempio che madre natura ci
offre sia così saggio e buono. In un mondo in cui la
sopravvivenza del più forte è data dall'uccidere il
più debole io non vedo né amore, né bontà né
saggezza. Ed a questo proposito mi risuonano nella
mente le rime leopardiane e ne sorrido "oh, natura, oh
natura ! Perché non rendi quel che prometti allor? Perché
di tanto inganni i figli tuoi?". Anche i suoi doni
per eccellenza: la sessualità e il cibo, così tanto
elogiati da Giuseppe, per me sono solo un surrogato terreno
di quello a cui l'Uomo aspira: energetizzazione.
Sempre più uomini scelgono l'uso di altre nuove o
antiche fonti energetiche (es. nutrirsi di prana e non di
cibo, esperienze mistiche, ecc.). Vi sono mille
possibilità per ottenere la stessa cosa l'importante è
restare aperti e rispettare gli altri universi, le altre
soluzioni, gli altri credi perché nel momento in cui
crediamo d'aver trovato la verità è il momento in cui
entriamo nella notte più fonda poiché, sicuri di possedere
la verità ultima, chiudiamo porte e finestre impedendo alla
luce d'entrare e morendo d'asfissia poco per
volta.
Per concludere prendo a prestito le parole
di Enzo Biagi in un suo recente articolo: "se
incontriamo l'altro nell'autenticità, sua e nostra,
non rischiamo di perdere la nostra identità ma abbiamo
un'opportunità unica per approfondirla, per darle
consistenza alleggerendola del superfluo e arricchendola del
complementare".
Un saluto ed un
ringraziamento a colui che scrivendo questo articolo mi ha
stimolato la riflessione prima e l'espressione e lo
scambio successivamente.
21 agosto 2006 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile Iside, grazie per le stimolanti parole,
incoraggianti. I nostri scritti necessitano soltanto
che, in fondo, venga citata fonte ed autore. Cari
saluti
17 agosto 2006 0:00 - Iside
E' il più bel articolo scritto che spiega chiaramente
il vero significato di AMORE!!
Mi complimento con
Giuseppe Parisi e il suo scritto me lo terrò per me,
perchè le sue parole sono illuminanti non solo per la donna
in se ma per tutto il mondo, per tutti gli uomini e che
dovrebbe essere di insegnamento per tutte le religioni
esistenti sul pianeta Terra (pianeta definito e ricordsato
da sempre come appartenente solo a Madre Natura).
Un grazie sincero caldo per aver scritto questo suo bel
articolo.
------------
ps il suo testo
è vincolato da norme di copyright ?? Posso effettuare il
copia e incolla, per altre persone in altri forum, inserendo
come fonte e autore il suo nome ??
17 agosto 2006 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile Roberto grazie per averci scritto. Non
e' consono andare a scrivere dentro i forum, tuttavia
questo mi e' di obbligo.
1) ha dato un
Giudizio forse affrettato sulla mia persona e
personalita'; il suo sforzo da ”sicologo” non e'
andato a buon fine. 2) la sessualità e' utile solo
nel matrimonio …chi lo ha detto….le medesime persone
che forse si insediano nell’ora talebana di religione
dicendo che masturbarsi e' peccato forse…il
matrimonio e' una tattica imposta dall’uomo per
esigenze organizzative e sovente distrugge l'Amore.
3) L'articolo e' in riferimento a Venere Dea
di Amore… non alla buona cucina, non alla salute a tavola,
non al vino; soltanto evidenziava come istinto Sessuale e
palato viaggiano insieme. Quanto il suo convincimento circa
il mio essere preso dalla frenesia della ”vita moderna”
…altro errore questa volta Grave! spiacente. Cari
saluti.
16 agosto 2006 0:00 - Roberto
In merito a quanto espresso in questo articolo, credo che
fondamentalmente si possa generare un equivoco tra cio'
che soggettivamente crediamo essere piacere,e cio' che
"giova" a l'uomo.Credo anche che l'autore
Giuseppe sia preso dalla frenesia della vita e perda di
vista la natura con i suoi momenti di continenza, dominio di
se,ad esempio la terra da' buoni frutti se lasciata
riposare.In natura non tutto giova all'uomo,un morso di
Cobra non giova,uno Tzunami nemmeno.Domandiamoci se
l'uomo è un ammasso di cellule che danno input ed
istinti senza l'uso della ragione o no.Domandiamoci
perchè la comprensione della castità,della
continenza,quindi poi la sessualità in tutte le sue forme
donata ad una persona ed una sola nel matrimonio sia la via
della felicità.Il matrimonio è in crisi perchè non
c'è fondamentalmente fedeltà, la fedeltà manca
perchè c'è l'uso istintivo della sessualità.Poi
ricordo che gli antichi romani in quanto ad essere presi
come esempio per l'alimentazione e il sesso ho i miei
dubbi, per le loro orge e sfrenatezze che sono andati in
rovina... Ricordo che i Romani spesso morivano di
infarto erano sovrappeso, avete mai visto un animale
selvaggio (immerso in madre natura)essere sovrappeso o
esercitare la sessualità fuori dai periodi di
riproduzione?Avete mai sentito la scienza proporre
alimentazioni simili a quelle "Romane"?Oppure
provate a fare una cena "Romana" bevete la stessa
quantità di vino per un mese, poi vediamo come vi sentite e
se avete appetito sessuale.(Prenoto agli alcolisti
anonimi?Reparto cardiologia, prenoto subito?)La ricerca
sfrenata di sesso e cibo non è altro che la
mancanza,purtroppo,di amore ricevuto o donato.In ultimo
Giovanni Paolo II è stato un uomo infelice, o un uomo
pienamente realizzato?Poi ricordo i miei genitori sposi per
51 anni che hanno dato vita a 7 figli.Fedeli tra di loro e
credo che non abbiamo avuto cali di desiderio
sessuale...penso proprio di no!!Certo è vero che ci sono
dei piaceri nella cibo e nel sesso, ma la parola che li
fa' rimanere tali è MODERAZIONE.Infatti ottimo un buon
bicchiere di vino(un bicchiere no una barrique,come i
Romani).Ottimi tartufi, uova, miele e frutti di mare, se
consumati con moderazione.Chiedete a chi ne ha abusato se
poi traeva piacere nei postumi di una sbronza o di una
intossicazione alimentare..Capisco la filosofia di vita di
Giuseppe,rispetto la sua opinione, ma non è questa la via.